Qui non possono passare le donne sotto pena di scommunica

Salendo sul Monte Conero (Ancona) nei giorni della vacanza agostana, ho fotografato questa lapide che si trova all’ingresso dell’Eremo Camaldolese detto Badia di San Pietro, che fu tale fino al 1860 e che oggi è un albergo. La scomunica – qui detta scommunica dal latino excommunicatio – mirava a proteggere la clausura monastica maschile di quell’Eremo, alla pari con la scomunica che ai tempi era riservata agli uomini che avessero violato la clausura dei monasteri femminili. Nei commenti un richiamo a Teresa di Lisieux che vivamente si stupiva di queste scomuniche e una mia divagazione sulla sciolta facilità delle scomuniche fino a tempi recenti

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Le donne così facilmente scomunicate in Italia. “Non posso ancora capire perchè le donne sono così facilmente scomunicate in Italia. A ogni momento ci dicevano: non entrate qua… non entrate là… sareste scomunicate! Ah povere donne, come sono disprezzate!”: Teresa di Lisieux, Storia di un’anima. Manoscritti autobiografici (Piemme 1997, p. 182).

    7 Settembre, 2024 - 10:48
  2. Luigi Accattoli

    Scomunica anche per le Grotte Vaticane. Al tempo del viaggio in Italia di Teresa di Lisieux, autunno del 1887, vigeva ancora la scomunica per le donne che fossero entrate, senza diretta autorizzazione papale, nelle Grotte Vaticane: divieto che fu rimosso solo nel 1909. L’ingresso alle Grotte era proibito alle donne per evitare che nei loro angoli bui vi potessero avvenire “contatti peccaminosi”. Tant’è che il lunedì dopo la Pentecoste, l’unico giorno nel quale alle Grotte erano ammesse le donne, la scomunica era minacciata agli uomini che vi si avventurassero.

    7 Settembre, 2024 - 11:28
  3. Luigi Accattoli

    #luigiaccattoli #eremocamaldolese #rivieradelconero #monteconero #libidoexsommunicandi #fregolascomunicatoria #scommunicalataesententiae

    7 Settembre, 2024 - 17:21
  4. fiorenza

    “…sul Monte Conero (Ancona)” dove, salendo, “nei giorni della vacanza agostana”, ci si può imbattere anche in qualcosa di inimmaginabile. E ci si ritrova a pensare, con lo stesso gusto con cui si saliva.

    Tre giorni prima: “sulla spiaggia di Marcelli, ai bordi della riviera del Conero”, dove ti ha raggiunto Albularius. Lui, approvando, evidentemete, la tua scelta del luogo, ti ha regalato una sua piuma: dedicata a noi, però!

    Due giorni prima ancora: “a Monte San Giusto, nel maceratese”… Bellezza e sorprese, anche lì.

    Questa vacanza agostana mi è piaciuta molto: ti ho seguito da qui, nella penombra delle persiane abbassate, da ferma: “forse s’avess’io l’ale”… Diglielo, ad Albularius, che io, invece, ho solo la piuma che ci ha lasciato lui.

    Fiorenza Bettini

    10 Settembre, 2024 - 20:53

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