“Questo mi ha dato la malattia: consapevolezza piena, serena, sicura e ho imparato a recitare le preghiere. Prima recitavo il Padre Nostro, ora lo vivo. E’ un’invocazione meravigliosa, sincera“: parole di Antonella Rossi che gestisce un atelier per abiti da sposa tra Empoli e Roma e tiene a bada un tumore al seno la cui scoperta la fece piangere per tre giorni. La storia è narrata da Giuliana Parabiago nel volume “C’era una volta un cancro. Storie di donne che hanno fatto a pugni con la loro malattia e hanno vinto”, di Maria Rosaria De Luca e Danila Lostumbo (Armando Editore 2012), che ho acquistato domenica al Salone del Libro di Torino. Brindo ad Antonella con un bicchiere di Vino Rosso.
Questo mi ha dato la malattia
8 Comments
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A volte leggiamo storie che turbano e insieme confortano. Questa è appunto una di quelle.
Leggendo questo post subito mi è sovvenuta Martina, una ragazzina dell’ultimo anno di catechismo, prima comunione, che ebbi con me verso la fine degli anni 80, quando ancora si moriva per il cancro al seno e la ricerca sembrava essersi arenata. Ricordo con il nodo alla gola la sua giovanissima mamma, gonfia e tumefatta sopratutto il braccio sinistro che sembrava colpito da elefantiasi. Seduta al primo banco vestita di rosa salmone con una bellissima chioma nera -segno che la chemio terapia non era iniziata tanto avanzato il male- sorretta dai parenti, raggiante di felicità, volle fortemente essere presente alla prima comunione della sua bambina, per morire dopo pochi giorni.
Leggo queste esperienze luminose e … arrossisco. Vergognandomi per le mie paure, i miei timori, l’ansia per il futuro, le preoccupazioni per i figli.
E intuisco tutta la bellezza e la forza che derivano dall’abbandonarsi completamente alla volontà di Dio, di colui che ci ama più di ogni altro,
Sorge allora il proposito di farmi sempre più docile e obbediente strumento nelle sue mani, comprendendo che ogni evento, bello o brutto, gioioso o doloroso rientra pienamente nel suo piano di realizzazione del suo regno. Un proposito ostacolato dalla consapevolezza della mia debolezza, dalla mia mancanza di perseveranza.
Fiat!
O.T
terribile attacco terroristico all’Istituto “Falcone Morvillo” di Brindisi.
Una ragazza di 16 anni morta e un’altra che lotta tra la vita e la morte…
Orrore!
E’ morta la seconda studentessa…ARGHHHHhhhhh…..vigliacchi miserabili assassini!!
Anche l’amica non ce l’ha fatta! Un dolore immenso che ci riunisce tutti.
Terribile, terribile ciò che è accaduto a Brindisi.
Dolore e rabbia.
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/vescovo-Brindisi-vigliacchi.aspx