Ecco un gatto allo specchio con le mosse di una donna al trucco o di un giornalista che rilegge il suo pezzo: http://video.corriere.it/gatto-che-si-ammira-specchio/4c1a4548-a1ea-11e2-8e0a-db656702af56
Questo gatto sembra un giornalista
10 Comments
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Il gatto è un animale straordinario.
(Quanto rivorrei la mia gatta siberiana…).
i gatti: croce e delizia! Ricordo imperituro della Mimma, la gatta bianca che mi dormiva sui piedi e pesava, pesava tanto, e talvolta -spesso- mi “ronfava” muso a muso ed io…mmm…la detestavo. Mia madre però l’adorava e dunque, mi sono dovutta sorbire la Mimma per tutto il tempo [poco a dire il vero] che ho passato nella famiglia d’origine!
Ora, sarà che sto invecchiando,ma ho rivalutato questi amici sornioni e opportunisti che ti fusano fintanto gli tiri il lardo… !…Misteriose creature!
Si è capito da un pezzo che tu e il Corriere siete legati a filo doppio, Luigi.
Rileggere ciò che si scrive è davvero come specchiarsi…
Spero di non fare troppe moine, nello specchio delle parole.
Gli scrittori hanno il privilegio di vivere più di una vita: proprio come i gatti!
5 sono angioletti e 13 ancora allietano le nostra vita…….ho filmati e fotografie simili:sono una continua sorpresa, i gatti!
La Mimma, gatta bianca, pelo lungo e morbido, occhi azzurri simili a due laghetti di montagna, silenziosa,felpata: una sfinge. Saltava con elegante agilità dal divano alla sedia e da questa al cuscinotto, davanti alla stufa, sopra il quale si chiudeva in sé stessa avvolta dalla lunga coda e passava li parte del suo tempo assolutamente frettaria al mondo esterno. Talmente estranea ai rumori, tanti quanti solo una famiglia super numerosa produce, restava impassibile, per cui avemmo il sospetto fosse sorda e anche muta perché non miagolava! Ma era ladra, e furba, e sazia, sempre sazia, perché rubava. Una volta mia madre ripose dentro al cassettone del tavolo della cucina una corona di salsicce della quele restarono solo alcuni pezzi, misteriosamente.Accadde lo stesoì la volta seguente e ancora per molte volte. Solo dopo anni, e per caso, ci accorgemmo che lei l’infingarda,spiaccicata contro il soffitto del tavolo, testa in giù artigli infilati, con una zampetta in rapidi movimento sfilava la corona che mangiava stando in quella posizione a dir poco assurda! Terribile! Eppure, mia madre, l’adorava…
@refrattaria…
Pri, tu sei una gattara come la mia mamma…lo so, lo sento!!
Io non ho nessun gatto, ma in campagna da bambino ne avevo tanti e mi piacevano tantissimo. Mi ricordo che mio padre mi raccontava che – quando lo accarezzi – il gatto alza la coda per dirti che è finito e che devi ricominciare a carezzarlo dalla testa… mi piaceva tanto sentire questa spiegazione…