Eccomi in tenuta da serparo, in piazza a Cocullo, che indico con il piede la testa del serpente, simbolo di questo borgo d’Abruzzo.
Questa è la testa del serpente
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Eccomi in tenuta da serparo, in piazza a Cocullo, che indico con il piede la testa del serpente, simbolo di questo borgo d’Abruzzo.
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Qui sono alla fontana antica di Cocullo dov’è la scritta “Sorgente non controllata” ma prima una cagna nera e poi io abbiamo letto la scritta e abbiamo bevuto. Faccia di velluto. Da Cocullo ad Anversa: “Là so che si mangia”, mi ha detto un muratore. Ho pranzato alla trattoria “La fiaccola”, mangiando arrosticini di pecora e zolle d’aglio, ovvero germogli dell’aglio rosso di Sulmona. Bicchiere di rosso. Euro 12.
“Questa è la testa del serpente”
e questo invece accade quando la testa del serpente non viene schiacciata per amor del quieto vivere :
nessuna gratitudine da parte del serpente ma solo nuovo veleno.
http://espresso.repubblica.it/archivio/2016/07/14/news/santa-anarchia-quante-correnti-vogliono-controllare-il-vaticano-1.277359
Appena prosciolto dal processo Vatileaks il giornalista Fittipaldi riversa nuovo fango contro la santa Sede, e anche contro Bergoglio, in un nuovo articolo
colmo di veleno.
Questo dimostra che i serpenti quando uno ce li ha sotto i piedi deve schiacciarli:se li lascia andare si rivoltano e lo mordono alla caviglia.
La serpe.
Misericordia dannosa
Chi porta aiuto ai cattivi, più tardi se ne duole. Un tale raccolse una serpe intirizzita dal freddo e se la scaldò in seno, misericordioso a suo danno, perché la serpe, quando si riprese, uccise subito quell’uomo. Un’altra serpe le chiese il motivo della sua mala azione e lei rispose: «Perché nessuno impari a fare del bene ai perfidi».
Fedro I secolo
Per dire che, quando s’alleva la serpe in seno si è ripagati col veleno. .
Così, un musulmano integralista affiliato al califfato, un giovane tunisino di seconda generazione, francese di nascita [così come milioni di islamici in tutta Europa, amici della porta accanto] ieri, poco prima della mezzanotte è salito su un Tir e si è messo a zigzagare sulla promenade di Nizza affollata di gente seminando il terrore falcidiando chiunque incontrasse: donne, anziani, bambini ,alcuni sui passeggini, persone comuni in vena di festeggiare la Presa della Bastiglia e godere dei fuochi d’artificio. Gente comune travoltia in modo atroce. Ottanta gli innocenti uccisi, molti i bambini, e tanti i feriti in fin di vita.
Firma ai commenti di cui sopra
Claudia Leo
Eeeh questi giornalisti, quando non scrivono quello che piace a noi diventano addirittura serpi.
Ma per piacere.
La breve favola di Fedro ha ovviamente una chiave di lettura morale che induce a riflettere su realtà spesso celate. Riguardo ai giornalisti invece, rientra nel loro mestiere narrare gli eventi, informare, divulgare notizie in modo pragmatico mai ideologico. Sono cronisti, pertanto metterli alla sbarra è stata la gaffe più grottesca che lo stato Vaticano potesse commettere. Ovvio che Fittipaldi rincara la dose, non poteva essere diversamente. …io mi aspetto anche di peggio. .
Claudia Leo