Quello che mi dicono i surfisti

Mare mosso a Santa Marinella e raduno di surfisti nella piccola baia della trattoria La Toscana. “Si danno appuntamento in  internet”. Uno sport solitario che non prevede spettatori ma ha bisogno del coro dal quale si stacca il solista. Poi i solisti si incrociano come le voci nel canto e fanno una loro danza tutti insieme.  Mi parlano – io credo – dell’eterna scommessa con l’acqua e con il vento, e di stare in piedi dove non si può e di farlo con slancio. Una volta vidi in Maremma – qui a due passi – due giovani butteri in piedi sui cavalli, anche loro in gara con il vento. Questi butteri del mare vanno in piedi sulle onde e subito cadono, immagini della più veloce giovinezza.

15 Comments

  1. antonella lignani

    Mare mosso? Surfisti? Qui nell’Adriatico marchigiano piove e fa freddo. C’è chi beve grappini al bar invece del cappuccino. Gli è tutto da rifare.

    25 Luglio, 2011 - 10:18
  2. Gioab

    Caro Luigi i surfisti ? Le avranno raccontato di come stanno cercando di fare il surf sulle onde dello scandalo con l’Iranda ?
    Un buon surfista dovrebbe conoscere bene il vento e capire quando non conviene andare fra i marosi che possono travolgerlo, e pare che ora il vento abbia rinforzato e i marosi stiano diventando pericolosi per i surfisti cattolici che navigando fra uno scandalo e l’altro, sono in mezzo ad un maroso che non accenna a calare ma anzi si alimenta sempre più da quando i segretari dei preti che vanno in giro con la 38 in tasca e poi si suicidano e gli vengono pure fatti i funerali. Che scandalo. Ma non li leggi i giornali ? Non dici niente di questo scandalo ? un funerale ad un suicida ?
    Non c’è più religione, davvero non c’è più religione, Che scandalo !

    25 Luglio, 2011 - 15:51
  3. Clodine

    Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
    Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
    Nello svolgersi infinito della sua onda,
    E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
    Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
    L’accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
    Si distrae a volte dal suo battito
    Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
    Siete entrambi tenebrosi e discreti:
    Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
    O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
    Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
    E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
    Vi combattete senza pietà né rimorsi,
    Talmente amate la carneficina e la morte,
    O eterni rivali, o fratelli implacabili!

    Charles Baudelaire, 1857

    25 Luglio, 2011 - 16:32
  4. fiorenza

    Syriacus, c’era scritta proprio questa poesia che ci ha proposto Clodine (grazie Clo), mi pare, su una parete del tuo ingresso. Così almeno ricordo di aver letto nel tuo blog, al tempo in cui tu ancora mi permettevi di leggerlo. E tu dicevi che volevi sostituirla con un’altra, che avevi scoperto da poco… L’hai poi fatto?

    25 Luglio, 2011 - 17:18
  5. fiorenza

    Senza timone e senza vela, adagiato in una navicella, il corpo del grande santo che si festeggia oggi giunse in Spagna e subito, appena in vista della costa, risuscitò un morto.
    I pellegrini, dopo averlo venerat a Compostela, si spingevano oltre, a Finisterre, dove il mondo finiva, e là raccoglievano la conchiglia che avrebbero conservato per sempre.

    25 Luglio, 2011 - 17:26
  6. fiorenza

    Dall’acqua versata da una conchiglia si nasceva perla perfetta, capace di stare in piedi tra le onde e il vento.

    25 Luglio, 2011 - 17:29
  7. fiorenza

    Piero della Francesca pone nel centro esatto della scena del Battesimo di Cristo la figura di Gesù e, proprio sopra la sua testa, tra la sua testa e la colomba dello Spirito Santo, esattamente allineata su questa linea verticale, la conchiglia, nella mano del Battista. Questa credo proprio che sia una delle immagini che più amo al mondo:
    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Piero,_battesimo_di_cristo_04.jpg

    25 Luglio, 2011 - 17:37
  8. Luigi Accattoli

    Fiorenza come ti muovi bene sull’acqua.

    25 Luglio, 2011 - 17:54
  9. fiorenza

    Anche nel vento, Luigi. Ora, per esempio, pensando a san Giacomo, il santo di oggi, veloce come il vento è arrivato ad acchiapparmi san Francesco: “Al principio e fondamento dell’Ordine, quando erano pochi frati e non erano ancora presi i luoghi, santo Francesco per sua divozione andò a santo Jacopo di Galizia”. E’ uno dei più belli dei capitoli dei Fioretti, il IV. Quello che racconta, anche, di quando gli angeli bussavano alla porta dei frati.

    25 Luglio, 2011 - 18:23
  10. fiorenza

    “…uno giovane bello, apparecchiato a camminare, venne alla porta del luogo, e picchiò sì in fretta e forte e per sì grande spazio, che i frati molto si maravigliarono di così disusato modo di picchiare. (…) Allora (…) frate Elia andò alla porta molto turbato, e con grande impeto e romore l’aperse e disse al giovane: – Che vuo’ tu?- Rispose il giovane :-Guarda, frate, che tu non sia turbato, come tu pari, però che l’ira impedisce l’animo e non lascia discernere il vero_ (…) Rispose frate Elia superbamente: -(…) va’ per i fatti tuoi-(…) Poi (…) ritorna alla porta e aprela per domandare il giovane (…) ma egli s’era già partito; imperò che la superbia di frate Elia non era degna di parlare coll’Angelo.”

    26 Luglio, 2011 - 8:47
  11. nico

    La superbia non ci fa degni di parlare con gli Angeli…

    …anche la superbia intellettuale, quell’illusione di aver tutto compreso, di sapere come va il mondo e come vanno le cose…

    Grazie, Fio, avevo bisogno di questa parola.

    26 Luglio, 2011 - 8:51
  12. fiorenza

    “Il dì medesimo e in quell’ora che quello Angelo si partì, si apparì egli in quella medesima forma a frate Bernardo, il quale tornava da Santo Jacopo…”

    26 Luglio, 2011 - 8:52
  13. fiorenza

    “…disse l’Angelo a frate Bernardo: -Perché non passi tu di là?- Rispose frate Bernardo: -Però ch’io temo di pericolo per la profondità dell’acqua ch’io veggo- Disse l’Angelo: -Passiamo insieme; non dubitare-“

    26 Luglio, 2011 - 8:59
  14. fiorenza

    “E detto questo, l’Angelo disparve e lasciò frate Bernardo molto consolato, in tanto che tutto quel cammino ei fece con allegrezza.”

    26 Luglio, 2011 - 9:02

Lascia un commento