“Prima di buttarsi a polemizzare su questo detto bergogliano conviene richiamare due antefatti: la posizione vaticana consolidata sulle vignette contro Maometto, elaborata dalla Segreteria di Stato sotto Papa Benedetto e che Francesco ha richiamato quasi alla lettera; la libertà di linguaggio del Papa argentino, anzi il gusto creativo per quella libertà, che spesso determina la fortuna delle sue omelie o delle sue interviste”: è un passo pieno di punte del mio commento alle parole del Papa in aereo [vedi post di ieri] pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” alle pagine 1 e 28 con l’ottimo titolo Quell’invito a non deridere la fede degli altri.
Quell’invito del Papa a non deridere la fede degli altri
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Sono a Mantova per parlare di Papa Francesco a un evento cittadino. Ieri ero a Sassuolo per “Cerco fatti di Vangelo”. L’altro ieri a Viareggio per i due sinodi sulla famiglia. Non ho tempo per fare altro e mi sbrigo da questa rogna del blog richiamando quanto ieri ho scritto per il Corsera tra un treno e l’altro. Buoni treni a tutti. I miei erano in orario.
Sicché noi del blog saremmo diventati una rogna? Sob
A proposito di Charlie Hebdo
Un articolo dalla rivista dei gesuiti francesi Etudes, equivalente
della “Civilta’ Cattolica”
Liberté d’expression et blasphème
http://www.revue-etudes.com/archive/article.php?code=14888&keyword=CHARLIE
Francamente non capisco tutto sto vespaio suscitato dalle parole del papa.
Ha detto quello che, da papa, mi sarei aspettato che dicesse.
Che altro doveva dire?
Anche il già famoso pugno è una cosa di assoluto buon senso, espressa in termini assolutamente domestici: bene così. Non mi pare che abbia espresso un nuovo ” comandamento” alternativo a quello del porgi l’altra guancia: semmai ha detto la verità che tutti conosciamo dall’esperienza personale: ad ogni azione corrisponde, anche nel campo dei comportamenti, una reazione… e non è che uno possa scordarsene o far finta di.
Tutto questo detto, io non sono il papa ( per fortuna universale,oltre che mia!) e sono un laico,.Cattolico e laico. E in quanto tale mi permetto di ribadire alcuni punti fermi che per me , personalmente, sono altrettanto evidenti:
a) un conto è dare un pugno, un conto è scannare chi ho davanti;
b) d’accordissimo sul limite del buon gusto che non va oltrepassato e dell’idea di non deridere cio’ che è sacro per un altro,..
c) ma mi rifiuto di far finta di non sapere che entrambe le cose( buon gusto, offesa del senso del sacro) sono di definizione estremamente aleatoria, e si prestano a una valutazione che… da chi deve essere fatta? Personalmente, tra il bavaglio di una censura occhiuta e moralistica e il rischio di scivoloni anche clamorosi nel pessimo gusto, io continuo ad essere completamente, completamente per correre il secondo rischio.
Tutto ciò detto, e senza volere convincere nessuno, abbraccio metaforicamente il papa e Luigi, ma continuo a ripetere per quanto mi riguarda: je suis Charlie.
Perchè un po’ di linguaggio creativo, la “libertà di linguaggio” del papa argentino non viene spesa anche per parlare in favore di Asia Bibi, e per le migliaia di cristiani ammazzati in Siria, Irak, Nigeria, Libia, Turchia e discriminati in Arabia Saudita, Iran, Egitto,??
O forse anche loro si meritano un pugno in faccia per aver “offeso” la fede in Maometto?
Bravo Lorenzo Cuffini! Sono d’accordo con te!
Pensi Lorenzo che io comprato il giornale proprio perchè sfanculava i Je suis Charlie.
bene bene, ben contento di essere sfanculato. E giustamente. A maggior ragione, : je suis Charlie.
Veramente, caro Luigi, io la punta la vedo in quel tuo “la rogna del blog” più che nell’articolo sul Corsera.
Tutto giusto quello che hai detto, però consentimi di osservare che se nel 2006 la posizione vaticana sulle vignette danesi fu affidata al portavoce Navarro-Valls, oggi è il Papa in persona ad esprimersi con grande forza e con parole che hanno risonanza globale.
C’è una bella differenza, sai? Credimi, la differenza è visibilmente rilevabile.
Abbiamo di fronte un Papa che non si trattiene dal dire direttamente ciò che gli sembra giusto, con foga e con espressioni colorite ( che colpiscono di più), ritenendolo un dovere, anzi un obbligo.
Certo che espressioni quali “giocattolizza” e “cristiani pipistrelli” ed altre ancora non possono passare inosservate. Sono troppo divertenti e simpatiche ( almeno per me).
Che non si debbano offendere le religioni è un dato di fatto. La religione è un fattore non esteriore ma intimo della cultura di un popolo. Tocca la coscienza e non deve essere violata in nessun modo.
Allora, vogliamo ricordare anche che il Papa ha messo in evidenza che ogni religione ha la sua dignità e va rispettata? Perché questo viene sottaciuto?
Non ricordo che altri papi prima di Francesco abbiano detto apertamente cose simili.
Il rispetto delle religioni non può certo venire da coloro che sono convinti che esse siano un residuato archeologico del passato; da coloro che pensano che i fedeli siano dei poveri rincitrulliti.
Costoro infatti, laicisti e ateisti, dedicano le loro energie a mettere in ridicolo la religione, i precetti, i riti, i preti.
E non può che essere così.
http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/07/nun-sign-of-genocide.html
Quando si parla di” deridere la fede degli altri cosa “è peggio: una vignetta satirica di un giornale ( che basta non compare e non leggere, nessuno ti obbliga) o la marchiatura della tua casa con l’iniziale NUN ??
In Europa le persone da secoli ( beffedalla rivoluzione francese) possono farsi beffe della religione senza finire in galera o puniti dallo Stato.
In Francia c’è una lunga tradizione di testi che prendono in giro la religione in genere quella cattolica , fra l’altro Baudelairenei suoi fiori del Male, conclude una poesia dicendo “san Pietro ha rinnegato Gesù. Ha fatto bene!
In Italia Carducci scrisse l’Inno a Satana. A te brindo Satana o ribellione o forza vindice della Ragione!
Ma nessuno di voi è obbligato a leggere questi testi se li trova offensivi.E’ molto semplice se non vi piace la presa in giro della vostra religione non leggete i testi che la prendono i giro! Charlie Hebdo in Francia lo leggevano quattro gatti prima ch succedesse quel che è successo
Ma togliere la libertà a chi voglia prendere in giro le religioni è fare un passo indietro: è tornare ai tempi in cui vigeva anche in Europa una legge statale legata alla religione, non c’era differenza tra Stato e Chiesa. Nessun cristiano può augurarsi di tornare ai tempi in cui chi offendeva la religione del suo re o principe ( cuis regio eius religio) veniva denunciato e condannato.
Io non voglio vivere in una Europa in cui abbiamo paura dei diktat religiosi, siano essi cristiani o islamisti o di qualunque altra religione. Per questo ripeto Je suis Caherlie Hebdo non perchè Charlie Hebdo mi sia mai piaciuto, le sue vignette erano brutte e stupide, ma perchè preferisco la stupidità alla mancanza i libertà, preferisco misurarmi con i laici e gli atei e i beffeggiattori di cose sacre, e magari beffeggiare io le loro idee, piuttosto che impedire loro di esprimersi.
Qui è in gioco qualcosa di più grande delle vignette satiriche: l’Europa sta regredendo verso la paura , persino di esprimersi.La cupa “cappa” del politicamente corretto per cui non si può dire questo, non si può dire quello, non si può publlicare questo o quello per timore di offendere è già fra noi: in Gran Bretagna hanno messa al bando la porcellina PEPPA PIG , amata dai bambini, perchè la rappresentazione di suini può offendere gli islamici.
Voi vorreste vivere in una Europa dove sia messa al bando Peppa Pig? e magari Baudealaire, Lautreamont, Salman Rusdhie che possono risultare offensivi?
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-peppa-pig-offendeallah-un-grugnito-vi-seppellira-11519.htm
In Arabia Saudita è stata lanciata una fatwa sulla fabbricazione di pupazzi di neve, Sarebbero proibiti perchè rappresentano, come le statue, la persona umana, cosa proibita dall’Islam. Poco male in Arabia Saudita, dove non nevica mai
Ma se la religione di Maometto dovesse un domani diventare maggioritaria in Europ, come è probabile in base alla spinta demografica, alla crisi del cristianesimo ecc, pensate che cosa succederà sulle alpi svizzere!
non più pupazzi di neve perchè offendono la fede islamica???
🙂
concordo con discepolo ore 10,48.
Quanto alla ridicolaggine , se non fosse incredibilmente vera, di Peppa Pig, che facciamo, che so, dei tre porcellini? All’indice? E dei salvadanai a forma tradizionale di maialaino, perseguiti per legge?
C’è una logica sottilmente perversa, in tutto questo, e pure alla rovescia.
E’ quello che succede, invariabilmente, quando si vuole dare validità normativa al concetto di ” scherza coi fanti e lascia stare i santi”: si inizia dai massimi sisitemi ispiratissimi e si scade nella beghinaggine idiota e ottusa, che , una volta imboccata, non ha più fine….
L’astensione dalle immagini di suini è una di quelle idiozie grazie alle quali i laicisti hanno gioco facile nel mettere in ridicolo le religioni e i loro precetti. Un po’ come il nostro astenerci dalle carni, che ci consente impunemente di imbandire le mense con aragoste, caviale e champagne.
Non è uno scontro di civiltà.E’ uno scontro di mentalità.
C’è una mentalità anche in questo blog che si scandalizza se Matteo dice frocio e se Nino dice negro.
Io non mi scandalizzo anzi penso che se si sentono di dirlo debbano dirlo. Anche il politicamente corretto è una dittatura!
Finiremo per non più parlare, scrivere, pensare per PAURA di offendere qualcuno. Come si può vivere così?
A Milano un convegno sulla “famiglia tradizionale” è stato accusato di omofobia e davanti alla sede del giornale “Tempi” che lo promuove sono state rinvenute le scritte “Ciellini omofobi razzisti”
Come si può vivere così?
a me non importa nulla che Charlie Hebdo abbia fatto una vignetta sacrilega sulla Trinità. Non la guardo, non la leggo, non la condivido, non cambia di una virgola la mia fede nella Trinità.
se Gesù Cristo , dall’alto dei cieli, dovesse “dare un pugno” a tutti quelli che offendono sua Madre la MADONNA (le bestemmie sulla Madonna sono le più diffuse, non vi dico in Maremma quante ne ho sentite e molto fantasiose)
il mondo sarabbe pieno di persone “fuminate” dall’alto dei cieli.
Se Dio stesso non fulmina seduta stante chi lo prende in giro, chi lo nega,
chi lo bestemmia, perchè dovremmo farlo noi?
Non so voi, ma “lui” è sicuramente Charlie:
https://www.youtube.com/watch?v=kHqz5Gch_vU
“C’è una mentalità anche in questo blog che si scandalizza se Matteo dice frocio e se Nino dice negro.”
Confesso che lo faccio anche io però più che questione di mentalità mi pare buona educazione. (In effetti sono ottocentesca e me ne scuso)
Comunque Discepolo un triplo carpiato con avvitamento complimenti, pur di dar contro all’islam è diventata paladina dell’illuminismo, della satira, del libero pensiero e delle vignette boccaccesche sulla trinità.
Chapeau…
Già: “…… e poi dice che uno si butta a sinistra” (Totò in “Totò e i Re di Roma” – 1951).
Buon sabato a tutti.
Roberto 55
La libertà incondizionata può essere un valore universale oppure dobbiamo immaginare nuovi strumenti per rendere possibile il dialogo tra islam e Occidente? È uno degli interrogativi ai quali cerca di dare risposta il forum ospitato domenica 18 gennaio dalle pagine di “Avvenire”.
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/forum-avvenire-liberta-religione-2015.aspx
No, la libertà incondizionata non può essere un valore universale. A discepolo dico che fa bene a non guardare la vignetta sulla Trinità di Charlie Hebdo: è blasfema. Come si può dire che questa sia satira? Sinceramente, penso proprio che non andrò mai a cercare Charlie Hebdo. Naturalmente coloro che sono morti hanno diritto a tutto il nostro cordoglio.
Quella sulla trinità è oscena come alcune sul Corano e Maometto rappresentato sedere all’aria.
Offendono me figurasi un mussulmano.
Il mio approccio è: la satira attacca i potenti e quindi quella contro i cattolici, in quanto religione dominante, ci sta, ma che senso ha fare vignette contro ebrei e islamici in un periodo in cui rispuntano vecchi odi?
Tu da Parigi quando disegni Maometto sedere in su te la prendi con i potenti (quali?) o con tanti che cercano solo di integrarsi? Non è che potresti essere tu il potente che sbeffeggia il più fragile?
Detto ciò essere meno permalosi aiuta di certo in fondo anche Dante ha messo due Papi all’inferno una certa irriverenza è sempre esistita.
p.s. il politicamente corretto è spesso conformista e stupido, però il politicamente scorretto è peggio e quindi viva quello corretto.
Sarà anche politicamente scorretto, ma qualora (e solo nello sciagurato caso in cui) fosse confermata l’ipotesi che le ragazze rapite e poi liberate avevano portato dei kit di sopravvivenza a dei gruppi militanti jihadisti, vogliamo dirlo che sono “due povere imbecilli”?
Sa che c’è Fides? Se leggi il Foglio per una settimana ti accorgi che il politicamente scorretto è il loro politicamente corretto, dopo un po’ diventa conformismo anche quello (con venature razziste per lo più), quindi conformismo per conformismo..
Sulle ragazze sono state di certo ingenue oltre il perdonabile ma a leggere il coro di critiche di certi adulti e responsabili..
Vero, Sara,
il costume di provocare sempre e comunque è un’attitudine molto conformista. Ciò non toglie che si rimane di sasso a leggere certe cose.
Spero vivamente, e anzi sono certo che quello che si sta dicendo delle ragazze verrà smentito completamente.
Insomma, conosco diverse persone che fanno volontariato, ma sanno molto bene dove vanno e qual è lo scopo umanitario della loro missione.
Mio marito ieri mi ha letto invece questo pezzo ugualmente molto bello:
“A me piace molto il sogno in una famiglia. Tutte le mamme e tutti i papà hanno sognato il loro figlio per nove mesi. E’ vero o no? [Sì!] Sognare come sarà questo figlio… Non è possibile una famiglia senza il sogno. Quando in una famiglia si perde la capacità di sognare, i bambini non crescono e l’amore non cresce, la vita si affievolisce e si spegne. Per questo vi raccomando che la sera, quando fate l’esame di coscienza, ci sia anche questa domanda: oggi ho sognato il futuro dei miei figli? Oggi ho sognato l’amore del mio sposo, della mia sposa? Oggi ho sognato i miei genitori, i miei nonni che hanno portato avanti la storia fino a me. E’ tanto importante sognare. Prima di tutto, sognare in una famiglia. Non perdete questa capacità di sognare!
E quante difficoltà nella vita dei coniugi si risolvono se noi conserviamo uno spazio per il sogno, se ci fermiamo a pensare al coniuge, e sogniamo la bontà che hanno le cose buone. Per questo è molto importante recuperare l’amore attraverso il ‘progetto’ di tutti i giorni. Non smettete mai di essere fidanzati!”
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/january/documents/papa-francesco_20150116_srilanka-filippine-incontro-famiglie.html
molto bello davvero, Sara. Non smettiamo di sognare 🙂 🙂
sogniamo, sì, ma con i piedi ben ancorati alla realtà.
Tu es Charlie? Oui?
Et moi, je suis musulman!
http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_18/boko-haram-80-rapiti-camerun-tra-cui-50-bambini-46b319d4-9f38-11e4-9ffe-303918e77b90.shtml
“«Oggi ho ascoltato l’unica domanda che non ha risposta – ha detto il Papa improvvisando in spagnolo – non le sono bastate le parole, ha avuto bisogno delle lacrime. Al nucleo della tua domanda non c’è risposta: solo quando siamo capaci di piangere sulle cose che hai detto siamo capaci di rispondere a questa domanda: perché i bambini soffrono?».
«Quando il cuore è capace di piangere possiamo capire qualcosa. Esiste una compassione mondana che non è utile per niente. Una compassione che è poco più che mettere la mano in borsa e tirare fuori una moneta. Se Cristo avesse avuto questa compassione avrebbe aiutato tre o quattro persone e poi sarebbe tornato al Padre. Solo quando Cristo è stato capace di piangere ha capito il nostro dramma. Cari giovani al mondo di oggi manca la capacità di piangere. Piangono gli emarginati, quelli che sono stati lasciati in disparte, piangono i disprezzati, però non capiamo molto su quelle persone che non hanno la necessità di piangere. Solo certe realtà della vita si vedono con gli occhi resi limpidi dalle lacrime. Chiedo che ciascuno si domandi: ho imparato a piangere? Ho imparato a piangere quando vedo un bambino che ha fame, drogato, senza casa, abusato, usato come schiavo…».
«Impariamo a piangere come lei (Glyzelle) ci ha insegnato oggi. Non dimentichiamo queste domande: la grande domanda su perché i bambini soffrono l’ha fatta piangendo e la grande risposta si apprende piangendo. Gesù nel Vangelo pianse per l’amico morto, pianse nel cuore per la famiglia che aveva perduto sua figlia, pianse quando vide la povera vedova che seppelliva il suo figlio, fu commosso fino alle lacrime quando vide la moltitudine senza pastore. Chi non sa piangere non è un buon cristiano. Questa è la sfida: quando poniamo la domanda sul perché soffrono i bambini, perché accadono queste tragedie nella vita, la nostra risposta sia o il silenzio o la parola che nasce dalle lacrime. Siate coraggiosi non abbiate paura di piangere!». ”
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/francesco-filippine-38613/
http://video.corriere.it/manila-giovane-commossa-papa-abbraccia/cb8471be-9ef0-11e4-9ffe-303918e77b90
Bello questo articolo sul Papa di Ida Dominijanni sull’Huffington Post
http://www.huffingtonpost.it/ida-dominijanni/la-misura-di-francesco_b_6483100.html?utm_hp_ref=italy
Articolo molto bello, in effetti lo avevo riportato anche io Venerdi.
🙂
Quale limite per la libertà. L’ultima frontiera tra islam e Occidente
colloquio con Khaled Fouad Allam, Paolo Branca, Massimo Cacciari e Paolo Sorbi a cura di
Alessandro Zaccuri
http://www.c3dem.it/wp-content/uploads/2015/01/quale-limite-per-la-libert%C3%A0-fouad-allam-p.-branca-m.-cacciari-p.sorbi-avv.pdf
Cara Sara, trattasi delle famose convergenze parallele.
🙂
Qualcuno ha sentito per caso le dichiarazioni dell’Imam di Londra, trasmesse ieri in TV?
Si è fatto scudo delle dichiarazioni di Papa Francesco, relative al pugno.
In sostanza, secondo l’Imam, se si reagisce con un pugno all’offesa di una madre, allora la reazione all’offesa di un Dio e del suo profeta che valgono infinitamente di più di più di una madre, non può che essere la morte.
Personalmente, non avevo alcun dubbio che questo si sarebbe verificato.
Anche io le ho sentite, Fides. Però. Fides, poiché il Papa ha dichiarato più e più volte che l’uso della violenza in nome di Dio è inaccettabile, possiamo tranquillamente archiviare queste dichiarazioni come plateale disonestà intellettuale. Ci manca solo che diamo visibilità a gente simile.
Che chi si sente aggredito in qualcosa di profondamente sacro possa reagire aggredendo (e spesso lo faccia) è semplicemente il riconoscimento di un dato di fatto, non un auspicio. E quindi un invito alla responsabilità che, molti paiono averlo dimenticato, è una condizione perché la libertà non divenga abuso. E mi fanno ridere quelli che dicono: fate causa, ci sono i tribunali. Forse ancora non si è compreso che certe cose hanno effetti planetari, sai che gli frega al musulmano medio di un paese arabo sapere che può andare in Francia e presentare una denuncia. Ragionamenti lunari.
Certo, Rosa.
Ma riguardo alla visibilità, mi pare che questi Imam ne abbiamo oggi fin troppa. E anzi mi fa pure strano che gente così possa fare continuamente propaganda e apologia della violenza.
Anche questa, forse, come quella di Charlie, è una libertà eccessiva, di cui i media si fanno responsabili detonatori.
Faccio notare come siano cambiate oggi le cose, grazie a Internet e alle tecnologie di comunicazione che trasformano l’universo mondo in un piccolo villaggio.
Già si fa tanta fatica ad andar d’accordo con i vicini di casa…
A cosa hanno portato le denunce presentate dai cattolici contro le prodezze delle Femen a Parigi? Assolutamente a niente: sono state assolte anche dal reato di avere danneggiato una preziosa campana.
Caro Luigi . arrivo sempre tardi. Ho seguito i tuoi commenti sul “pugno” del Papa. Commenti che condivido sino in fondo.
Giorni fa stavo scrivendo una lettera al direttore del C.s. ma ci ho ripensato. In punta di piedi vorrei tuttavia ricordare ai diversi critici di Francesco e ai tuoi tanti lettori, che sulle reazioni “umane” dei papi c’è un illustre precedente storico. Il “primo” Papa del cristianesimo, che era un personaggio secondo le sue ragioni terrene un poco “fifone”, ma decisamente inserito nel suo tempo e a cui Gesù si rivolse dicendo che era di scandalo perché: ”… non pensava secondo Dio ma secondo gli uomini”, ha addirittura reagito a quella che per lui era una “ingiustizia”, tagliando l’orecchio al servo del sommo sacerdote!
“… Pietro, che aveva una spada, la prese e colpì il servo del sommo sacerdote, recidendogli l’orecchio. Quel servo si chiamava Malco…”(Mc;Mt;Lc;Gv;) . Poi intervenne Gesù …ma questo è un altro discorso. Un cordiale saluto Nino Labate
rosa
l’iman londinese, socci e altri personaggi tutti ,chi per un verso chi per l’altro ,sono affetti da plateale disonestà intellettuale. Non ci fosse internet le loro dichiarazioni non avrebbero tutto questo risalto, ma ormai i tempi sono cambiati, una volta si diceva : “E’ vero! c’è scritto sul giornale!” poi “E’ vero! l’ho sentito in televisione!” ora E’ vero! l’ho letto in internet” e quanta gente poi è in grado di controllare più fonti per poter distinguere i fatti dalle opinioni?
E infatti questo è il tempo della responsabilità, di capire che in Francia tu continui a disegnare vignette insultanti per i musulmani e in Nigeria qualcuno si vendica sui cristiani innocenti.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/niger-proteste-anti-charlie-contro-chiese.aspx
@picchio
Non credo che l’Imam londinese sia tacciabile di disonestà intellettuale.
I suoi discorsi sono molto coerenti.
Parlerei piuttosto di lucida follia!
Fides secondo me se è libero Socci di chiedere bombardamenti è libero anche l’Iman.
Posto che per me sbagliano entrambi, se la butti sullo scontro cosa ti aspetti??
In ogni caso
http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2015/2015-01-19/2015011929323458.pdf
Lo avevo già segnalato tempo fa:
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/buddismo-buddhism-budismo-34864/
Ora, per ciò che ne sappiamo, il buddismo cosa ha di intrinsecamente violento?
Eppure.
Penso che il fondamentalismo sia un problema assolutamente trasversale a tutte le religioni, forse perchè finisce per coincidere con il nazionalismo come reazione ad una secolarizzazione e una globalizzazione troppo fredda e astratta.
@Sara
Io penso che il fondamentalismo sia un problema assolutamente trasversale e basta. Ha più a che fare con la frustrazione (individuale, di categoria, di tifoseria, di ceto…) che con la religione o con altro. Il fondamentalismo “autorizza” a non pensare, “libera” dalle responsabilità. Si nutre di parole brevi, ripetitive, circolari; si avvita su se stesso e partorisce mostri, tutto condanna e tutto giustifica. Può diventare l’unica speranza di vite perdute, che non vedono altrove il loro riscatto. E, forse per questo, è facile da organizzare e si strumentalizza ancora meglio.
@Fides
La settimana scorsa ho seguito (su La7, mi pare) un’intervista all’imam di Londra. Diceva le stesse identiche cose, e il papa non aveva ancora “fatto a pugni”. Perciò.
sì, nicoletta zullino, ma stavolta l’imam ha fatto un esplicito riferimento alle parole del Papa.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-filippine-38640/
“Io penso che il fondamentalismo sia un problema assolutamente trasversale e basta.”
Vero, e’ una tentazione sempre presente purtroppo e da cui ci dobbiamo guardare tutti.