Chiara di Assisi moltiplica per cinquanta le fette di pane
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Luigi Accattoli
Cinquanta lesche bone e grandi. Processo di canonizzazione, Sesta testimonia. Sora Cecilia figliola de messere Gualtieri Cacciaguerra da Spello. Anche disse che uno dì, non avendo le sore se non mezzo pane, la metà del quale innanzi era stata mandata alli frati, li quali stavano de fora [frati minori addetti all’assistenza spirituale e alla questua per le Sorelle Povere, dimoranti accanto ai monasteri delle Clarisse], la preditta Madonna [Chiara] comandò ad essa testimonia che de quello mezzo pane ne facesse cinquanta lesche [fette] et le portasse alle Sore, che erano andate alla mensa. Allora disse essa testimonia alla preditta madonna Chiara: “Ad ciò che de questo se ne facessero cinquanta lesche, saria necessario quello miraculo del Signore, de cinque pani e due pesci”. Ma essa Madonna le disse: “Va’ et fa’ come io te ho detto”. E così el Signore moltiplicò quello pane per tale modo che ne fece cinquanta lesche bone e grandi, come santa Chiara e aveva comandato” [Fonti Francescane 3039ss].
25 Gennaio, 2022 - 10:35
Luigi Accattoli
Moltiplicazioni di alimenti nelle vite dei santi. Durante la lectio di ieri [vedi post precedente] ho segnalato come la rilevanza del miracolo dei pani e dei pesci nella storia cristiana è attestata anche dalla ricorrenza di segni analoghi nelle vite dei santi di ogni epoca e tra i tanti possibili ne ho evocati 4:
1. Benedetto da Norcia – in tempo di carestia procura miracolosamente 200 moggi di farina per la panificazione del monastero
2. Chiara di Assisi – Mezzo pane per 50 consorelle: così intitola l’episodio Chiara Frugoni nel volume “Una solitudine abitata. Chiara di Assisi”, Laterza 2006, pp. 125ss.
3. Giovanni Bosco – che in varie occasioni moltiplica pani, ostie consacrate, castagne cotte
4. Padre Pio – durante la seconda guerra mondiale procura pane alla comunità del convento delle Grazie di San Giovanni Rotondo, un giorno che la madia ne era vuota – e dice che glieli ha donati “una pellegrina alla porta”.
Dal testo di Chiara Frugoni prendo il richiamo a episodi simili narrati nelle vite dei santi Giovanni Gualberto, Guido da Pomposa, Ranieri e Pisa, Domenico, Francesca Romana.
25 Gennaio, 2022 - 10:43
Luigi Accattoli
Pasolini dimezzato. Durante la lectio di ieri abbiamo “condiviso” il video della moltiplicazione dei pani com’è narrata dal film di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo” [1964], che era stato segnalato qui nel blog da Lorenzo Pisani, ma la cosa è riuscita a metà: il video è andato ma senza audio. Con questa impresa di Pizza e Vangelo via Zoom abbiamo imparato molte risorse offerte dalle teleconferenze, ma non tutte! Miglioreremo. A rimedio del Pasolini tacitato, rimetto qui il link al video e mi scuso con Lorenzo Pisani e con quanti erano ieri collegati. Ventisei collegamenti per un totale di una trentina di persone, o anche più.
Dovette essere un fatto. Per la “fattualità dell’avvenimento” moltiplicazione dei pani e dei pesci – fattualità, cioè realtà del fatto, al di là della sua narrazione edificante, cioè a fondamento del “racconto di miracolo”, per usare il linguaggio degli studiosi delle forme – ieri abbiamo fatto riferimento all’argomentazione del biblista francese e gesuita Leopold Sabourin (1919-2001): “E’ un dato di fatto che nei Vangeli viene segnalata la reazione di stupore di fronte al miracolo: Gesù costringe i discepoli a salire sulla barca (Marco 6, 45). La ragione di questo comportamento viene esplicitata in Giovanni 6, 15: la gente, compresi i discepoli, voleva farlo re! Se non avesse avuto luogo alcun miracolo questi fatti sarebbero difficili da spiegare” [Il Vangelo di Matteo, Edizioni Paoline 1977, vol. secondo, p. 731].
Gesù compie il miracolo della moltiplicazione con l’aiuto dei discepoli. Senza di loro forse la gente non sarebbe per esempio stata disposta a sedersi come se vi fosse qualcosa da mangiare. Il cibo fu dato a quelli che erano seduti. Forse a loro volta questi ultimi lo hanno condiviso con chi era rimasto in piedi. E il cibo è sovrabbondato. https://gpcentofanti.altervista.org/gesu-e-limposizione/
“Il miracolo del pane sulla terra potrà ripetersi tutte le volte che sarà l’amore a spartire il raccolto.”
Sono le parole finali, non bisognose di ulteriore commento, di un canto abbastanza diffuso nelle nostre assemblee liturgiche. https://www.youtube.com/watch?v=o6FN1PKgdP0
Cinquanta lesche bone e grandi. Processo di canonizzazione, Sesta testimonia. Sora Cecilia figliola de messere Gualtieri Cacciaguerra da Spello. Anche disse che uno dì, non avendo le sore se non mezzo pane, la metà del quale innanzi era stata mandata alli frati, li quali stavano de fora [frati minori addetti all’assistenza spirituale e alla questua per le Sorelle Povere, dimoranti accanto ai monasteri delle Clarisse], la preditta Madonna [Chiara] comandò ad essa testimonia che de quello mezzo pane ne facesse cinquanta lesche [fette] et le portasse alle Sore, che erano andate alla mensa. Allora disse essa testimonia alla preditta madonna Chiara: “Ad ciò che de questo se ne facessero cinquanta lesche, saria necessario quello miraculo del Signore, de cinque pani e due pesci”. Ma essa Madonna le disse: “Va’ et fa’ come io te ho detto”. E così el Signore moltiplicò quello pane per tale modo che ne fece cinquanta lesche bone e grandi, come santa Chiara e aveva comandato” [Fonti Francescane 3039ss].
Moltiplicazioni di alimenti nelle vite dei santi. Durante la lectio di ieri [vedi post precedente] ho segnalato come la rilevanza del miracolo dei pani e dei pesci nella storia cristiana è attestata anche dalla ricorrenza di segni analoghi nelle vite dei santi di ogni epoca e tra i tanti possibili ne ho evocati 4:
1. Benedetto da Norcia – in tempo di carestia procura miracolosamente 200 moggi di farina per la panificazione del monastero
2. Chiara di Assisi – Mezzo pane per 50 consorelle: così intitola l’episodio Chiara Frugoni nel volume “Una solitudine abitata. Chiara di Assisi”, Laterza 2006, pp. 125ss.
3. Giovanni Bosco – che in varie occasioni moltiplica pani, ostie consacrate, castagne cotte
4. Padre Pio – durante la seconda guerra mondiale procura pane alla comunità del convento delle Grazie di San Giovanni Rotondo, un giorno che la madia ne era vuota – e dice che glieli ha donati “una pellegrina alla porta”.
Dal testo di Chiara Frugoni prendo il richiamo a episodi simili narrati nelle vite dei santi Giovanni Gualberto, Guido da Pomposa, Ranieri e Pisa, Domenico, Francesca Romana.
Pasolini dimezzato. Durante la lectio di ieri abbiamo “condiviso” il video della moltiplicazione dei pani com’è narrata dal film di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo” [1964], che era stato segnalato qui nel blog da Lorenzo Pisani, ma la cosa è riuscita a metà: il video è andato ma senza audio. Con questa impresa di Pizza e Vangelo via Zoom abbiamo imparato molte risorse offerte dalle teleconferenze, ma non tutte! Miglioreremo. A rimedio del Pasolini tacitato, rimetto qui il link al video e mi scuso con Lorenzo Pisani e con quanti erano ieri collegati. Ventisei collegamenti per un totale di una trentina di persone, o anche più.
https://www.facebook.com/lorenzo.pisani.9216/videos/545255998972937
Dovette essere un fatto. Per la “fattualità dell’avvenimento” moltiplicazione dei pani e dei pesci – fattualità, cioè realtà del fatto, al di là della sua narrazione edificante, cioè a fondamento del “racconto di miracolo”, per usare il linguaggio degli studiosi delle forme – ieri abbiamo fatto riferimento all’argomentazione del biblista francese e gesuita Leopold Sabourin (1919-2001): “E’ un dato di fatto che nei Vangeli viene segnalata la reazione di stupore di fronte al miracolo: Gesù costringe i discepoli a salire sulla barca (Marco 6, 45). La ragione di questo comportamento viene esplicitata in Giovanni 6, 15: la gente, compresi i discepoli, voleva farlo re! Se non avesse avuto luogo alcun miracolo questi fatti sarebbero difficili da spiegare” [Il Vangelo di Matteo, Edizioni Paoline 1977, vol. secondo, p. 731].
Gesù compie il miracolo della moltiplicazione con l’aiuto dei discepoli. Senza di loro forse la gente non sarebbe per esempio stata disposta a sedersi come se vi fosse qualcosa da mangiare. Il cibo fu dato a quelli che erano seduti. Forse a loro volta questi ultimi lo hanno condiviso con chi era rimasto in piedi. E il cibo è sovrabbondato.
https://gpcentofanti.altervista.org/gesu-e-limposizione/
“Il miracolo del pane sulla terra potrà ripetersi tutte le volte che sarà l’amore a spartire il raccolto.”
Sono le parole finali, non bisognose di ulteriore commento, di un canto abbastanza diffuso nelle nostre assemblee liturgiche.
https://www.youtube.com/watch?v=o6FN1PKgdP0