Quattro domande su Chiara e i Focolari

Dal mensile “Città Nuova” dei Focolari mi mandano quattro domande per uno speciale a dieci anni dalla morte della fondatrice Chiara Lubich (1920-2008). Chiedo aiuto ai visitatori: nei primi quattro commenti metto le domande e la mia bozza di risposta. Chi può mi aiuti. Voglio bene al Movimento di Chiara Lubich e lo considero una risorsa per il nostro paese, ma non lo conosco così bene e qualche spunto da chi ne sa di più mi sarebbe utile.

35 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Secondo te, che cosa ha dato Chiara alla Chiesa e all’umanità?
    Ha dato un’attestazione viva del carisma mariano (verginale, materno, familiare), che era urgente per una Chiesa che aveva sempre ricevuto dalla componente femminile il maggiore apporto di servizio quotidiano, di catechesi e di carità ma che conservava e proponeva gelosamente un’immagine istituzionale a dominante clericale. Chiara del carisma mariano ha dato un’attestazione diffusiva: le tradizionali fondazioni femminili, di ordini e congregazione, ma anche associative, restavano generalmente rivolte a singole attività di servizio e ad ambiti limitati della Chiesa e del contesto sociale; il Movimento dei Focolari ha invece fornito di quel carisma una testimonianza ad extra, per tutta la comunità ecclesiale e per l’intera società. Più che una testimonianza, si potrebbe parlare di un’incarnazione del carisma mariano, che Chiara ha saputo affidare anche a componenti miste, di coppia e maschili. Questo io credo fosse senza precedenti, quando Chiara avviò la sua azione, a metà del secolo scorso.

    24 Gennaio, 2018 - 20:24
  2. Luigi Accattoli

    Qual è l’attualità della figura di Chiara oggi?
    Il protagonismo del carisma mariano è ancora inadeguato nella Chiesa e ampiamente misconosciuto nell’ambito gerarchico. L’attualità di Chiara sta nell’esigenza di portarlo a pienezza. La “riforma missionaria della Chiesa in uscita” perseguita da Francesco apre forse una stagione fortunata per quel carisma: l’attestazione della gioia del Vangelo come via primaria dell’evangelizzazione si addice al carisma mariano assai più dell’impegno per l’affermazione dei “principi non negoziabili”.

    24 Gennaio, 2018 - 20:25
  3. Luigi Accattoli

    Per quali motivi la figura di Chiara è così poco conosciuta?
    A mio parere Chiara non è poco conosciuta ma è poco approfondita: non è studiata. La sua lezione non viene colta come meriterebbe all’esterno della famiglia dei Focolari, ovvero non viene adeguatamente percepita e neanche compresa perché i suoi “figli” – come già lei in vita – rifuggono dal dibattito, non affrontano le questioni disputate, temono il conflitto. Questa è la mia percezione dell’indole del Movimento e su di essa baso la mia lettura critica. Il carisma mariano è un carisma di pace ma è inadeguato, limitante, intendere il conflitto come nemico della pace. Il conflitto fa parte della vita e la pace si raggiunge con il suo superamento riconciliante, non con la sua negazione. Credo che la preferenza per la via della pace sia connaturale al carisma mariano, ma l’averne fatto una scelta esclusiva, escludente ogni elemento di conflitto, sia stato un limite dell’azione e della lezione di Chiara e sia tutt’ora un limite che penalizza l’influenza del Movimento dei Focolari sia all’interno della Chiesa sia nella società. Il Pontificato di Papa Bergoglio, che non teme il conflitto, potrebbe costituire una stagione propizia per il superamento di quel limite.

    24 Gennaio, 2018 - 20:25
  4. Luigi Accattoli

    Dieci anni dopo Chiara. Che cosa sta cambiando nel Movimento dei Focolari? Qual è la tua percezione?
    Qui non so rispondere e lascio la casella in bianco a chi è meglio informato.

    24 Gennaio, 2018 - 20:25
  5. picchio

    Sono stata nel movimento per cinque anni circa. Una delle cose che più mi sono sempre piaciute è il suo spirito ecumenico, mi ricordo quando andavo agli incontri dei giovani a Rocca di Papa o in visita a Loppiano che si potevano incontrare gen buddisti, mussulmani, indù…..ed erano gli anni 80.
    L’influenza del Movimento all’interno della Chiesa è poco visibile , ma esiste . Ci sono vescovi anche con posizioni importanti nella Chiesa che essendo vescovi non possono appartenere ad un Movimento ma vanno agli incontri degli amici del movimento.
    È sempre stata caratteristica del movimento quella di convertire ,come diceva Benedetto e ora ripete Francesco, per attrazione e non facendo prediche ….
    All’epoca si sentiva forte la differenza con Comunione e liberazione, molto più visibile, più presente anche nelle università e in politica. La presenza del movimento e l’operato dei suoi membri è sempre stato più spirituale,
    Cristina Vicquery

    24 Gennaio, 2018 - 20:41
  6. Andrea Salvi

    Credo che il Movimento dei Focolari stia vivendo un momento di crisi, come tutti i movimenti che hanno avuto nel loro fondatore una figura carismatica che ha dato il via a tante adesioni ma anche forse alla lunga bloccato o impedito inconsapevolmente la crescita creativa e libera degli aderenti. A questo riguardo molto istruttive sono le considerazioni che per varie settimane, nella terza pagina domenicale di Avvenire, Luigino Bruni ha scritto sulla storia delle “organizzazioni a movente ideale”. Ha finito mi sembra 10 giorni fa.

    24 Gennaio, 2018 - 21:23
  7. Clodine-Claudia Leo

    Ma, Chiara Lubic, non è quella bella signora dal capello argenteo sempre fresco di parrucco, con l’atteggiamento altero, vestita di tutto punto con quelle eleganti camicette di seta che spiccano dai tailleurs sempre perfetti che sembrano usciti dalla boutique di Giorgio Armani? Certo , rispetto alle sante cui la Chiesa ci ha abituate, non solo le martiri dei primi secoli penso a Lucia, Cecilia,Agata, ma anche le più recenti: Teresina del Bambino Gesù, Edith Stein, la stessa Madre Teresa, voglio dire dinnanzi a questi monumenti della cristianità piegate sotto il peso della croce, questo “nuovo modello di santità, a me, personalmente qualche perplessità un pochino la crea.

    Dei focolarini so poco, salvo quello che mi venne dal racconto di un mio caro amico presbitero salesiano il quale, ad un certo punto del percorso entrò in crisi, tanto da voler abbandonare la comunità e abbracciare il movimento. Dopo un periodo di prova, tornò come il Figliol Prodigo del Vangelo sotto lo sguardo di Don Bosco! “E’ una setta” disse.

    Che dire, che Chiara Lubich abbia raggiunto il successo dando giù di lima,smussando,livellando tutte le differenza per raggiungere l’agognata “uguaglianza”. Ha mescolato dentro al calderone ogni possibile differenza in modo da far tutti contenti, luterani e cattolici buddisti e musulmani e una volta omologati, creata l’osmosi e smacchiato il giaguaro (leaning the panther) ha dato vita a questa fantastica fauna dalla spiritualità ibrida .
    Ma si: purché “stian tutti bene in cuor loro, che si amino” . Evviva! l’unione fa la forza!

    Peccato che il Vangelo non parla di unione, ma di “unità”. Parla di un radicarsi nella santità di Cristo e della Chiesa affinché cimenti in unità tutti i singoli cristiani e li raccolga come “cor unum et anima una” (At 4,32) null'”unum ovile sub uno pastore” (Gv 10,16) .
    La vena tosofica che serpeggia in certi movimenti, ha l’amaro sapore del mondialismo laico caldeggiato dall’ONU che puzza di zolfo lontano un miglio!
    Non mi unisco

    25 Gennaio, 2018 - 18:43
  8. Luigi Accattoli

    Claudia Leo altre volte con la stessa cattiveria hai parlato qui nel blog dei neocatecumenali. Io conosco neocatecumenali e focolarini, li apprezzo e li amo.

    25 Gennaio, 2018 - 19:41
  9. Clodine-Claudia Leo

    Non sento avversione per i movimenti, ne’ sono animata da sentimenti avversi. Semmai mi lasciano indifferente. Li osservo dall’esterno…e..Semplicemente non mi sento vicina a quel tipo di spiritualità. Tutto qui Luigi!

    25 Gennaio, 2018 - 20:01
  10. Clodine-Claudia Leo

    Che i movimenti nascano con Wojtyla, al quale poco garbava la Chiesa Italiana e contrariamente al suo predecessore guardava con estrema simpatia (più che ai vescovi) ai movimenti, è un dato di fatto. Che Wojtyla guardasse a questi movimenti,friccicarelli, vivaci, con estrema simpatia tanto da promuoverne l’ascesa, inarrestabile, è un dato anche questo incontrovertibile.

    Poi, come questa “corrispondenza di amorosi sensi” di un Papa, con i movimenti -dai Ciellini, ai focolarini, ai catecumenali- le sia sfuggita di mano fino a concedere una «Prelatura personale» all’Opus Dei con un potere enorme tanto da essere equiparata ad una gigantesca diocesi extraterritoriale. Una «Chiesa nella Chiesa», autonoma in tutto sia a livello finanziario che organizzativo e perfino in grado di ordinare i propri sacerdoti- stesso dicasi,anche se con minore autorità, per gli altri movimenti- per resta per me un mistero!

    Fanno bene alla Chiesa questi movimenti? Personalmente mi associo alla critica, tuttora attuale, rivolta sia queste chiese autocefale, che a colui che le promosse. Una critica ancora aspra a moltissimi anni di distanza.

    Per quanto riguarda la Lubich, pur non avendolo letto, sottoscrivo questo articolo il cui titolo è tutto un programma ” L’irresistibile ascesa dei Focolarini. L’altra metà della Chiesa”.

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7071.html

    25 Gennaio, 2018 - 21:00
  11. Victoria Boe

    Neanche io so molto dei focolarini, quindi niente potrei dire di rilevante.
    Tuttavia, posso dire con certezza che della Chiara Lubich ho sempre visto un volto sorridente e nessun “atteggiamento altero”.
    Vedi tu come si possa favoleggiare, quando si è spinti dai pregiudizi, nel cambiare le sembianze delle persone.
    Però una cosa l’ho capita bene: i santi, soprattutto quelli destinati ai “monumenti”, devono avere aspetto dimesso e sciatto, volto emaciato, sguardo rivolto sempre al cielo, capelli scarmigliati a guisa di buzzurro/a, niente vestiti griffati( soprattutto se da Armani) ma, possibilmente, gonne stropicciate e mantelli lisi e anche un po’ luridi e, perché no?, financo maleodoranti, spalle curve sotto il peso della croce e chi più ne ha più ne metta. Di ASSURDITÀ, beninteso.
    Eh sì, ci aveva proprio abituati male la Chiesa.
    Se poi un amico presbitero tentennante ci viene a parlare, da buon figlio prodigo, di un movimento come di una “setta”, allora il dado è tratto davvero, ma davvero!; e di setta si deve parlare senza indugio e senza il minimo dubbio che quel presbitero, anche se amico, qualche scemenza da sballo l’abbia pur potuta dire.
    E non vuoi ridere?
    C’è da chiedersi: e come la mettiamo con quei Santi provenuti da famiglie nobili e principesche? Perché nel calendario canonico qualcuno c’è di nobile lignaggio, mi par di ricordare. O sbaglio?

    25 Gennaio, 2018 - 21:05
  12. giuseppe di melchiorre

    Buona sera, Luigi.
    Mi sento molto vicino a quanto ha scritto Clodine alle 20,01.
    Io sono un cristiano normale. E ricordo di aver letto un tuo articolo a favore dei cristiani normali, ma molti anni fa, quando ancora non sapevo chi tu fossi. L’articolo mi piacque tanto e me lo ritagliai, ma non lo trovo più. Sono davvero una persona ridicola! Pensai di farmi promotore di un’associazione di cristiani normali… Ma poi non feci niente…
    Io ho molti cugini neocatecumenali. Specialmente una non fa altro che dire che loro sì che sono veri cristiani… E la cosa mi rinforza nella mia scelta di essere cristiano normale.
    Scusami se non sono utile al tuo speciale su “Città Nuova”

    25 Gennaio, 2018 - 21:45
  13. Luigi Accattoli

    Giuseppe io parlavo di “cristiani comuni” non di cristiani normali. Ti ringrazio di avere quel ricordo. Anche se con aggettivo randagio.

    25 Gennaio, 2018 - 21:50
  14. giuseppe di melchiorre

    Scusa, Luigi, adesso che me lo hai scritto, l’ho ricordato. Hai ragione…
    Comunque nel mio “De Mauro-Dizionario della lingua italiana” l’aggettivo “comune” nel suo significato classificato come FO (= fondamentale) significa “che rientra nella norma”. Perciò non sono andato troppo lontano…
    Grazie per l’attenzione e adesso Buona Notte a te e a tutti!

    25 Gennaio, 2018 - 22:09
  15. maria cristina venturi

    Bravo Giuseppe di Melchiorre. I cristiani normali, non appartenenti ad alcuna setta, ne’ dei focolarini, ne’ di Comunione Liberazione, ne’ dell’ Opus Dei, ne’ di Sant’ Egidio, ne’ dei Legionari di Cristo, ne’ dei Neocatecumenali, ne’ di pincopallino, sono i veri cristiani.
    Bando ai movimenti e alle sette. Basta essere cristiani normali , basta e avanza ( anche perché’ non e’ cosi’ facile)

    25 Gennaio, 2018 - 22:47
  16. Victoria Boe

    Lei, signora Venturi, usa del tutto impropriamente il termine “setta” per indicare dei movimenti che NON sono delle “sette”, in quanto, gurdando all’etimo della parola che in linea di massima si rifà al verbo latino “sequor” ( seguire), è possibile vedere che i movimenti da lei elencati seguono la retta dottrina cristiana privilegiando, magari, un aspetto di essa, e hanno un largo seguito. Tutte seguono la via del Signore rettamente intesa. Tutte obbediscono al Papa.
    Le sette, al contrario, si isolano non obbedendo alla Guida di una Chiesa, che sia quella cristiana o di altra religione, e fanno “chiesa” a sé stante; inoltre non hanno molti adepti. Questo per la precisione.
    Quei movimenti, fra cui i focolarini, hanno dei meriti riconducibili alla sequela ( vera e indubitabile) del Cristo; se non fosse stato così, non sarebbero stati riconosciuti dalla Chiesa cattolica.
    Fra i vari movimenti eccelle, a mio parere, la Comunità di sant’Egidio, che si prodiga a favore degli ultimi.
    Lei usa un tono sprezzante nei loro confronti e fa male ad usarlo, anche perché, se mi permette, proprio lei che li contrappone ai “veri cristiani”, ha dato prova SEMPRE di essere seguace di un movimento davvero settario che è quello dei lefebvriani. Questi sì sono fuori dalla Chiesa cattolica di Roma. Lei è, dunque, una lefebvriana, signora, e non dovrebbe permettersi di definire “sette” quei movimenti.
    Mi chiedo sempre perché Accattoli le permetta ancora di entrare così spudoratamente nel blog.

    26 Gennaio, 2018 - 1:19
  17. Lorenzo Cuffini

    Gioverebbe ricordare alle Signora Maestra del Nulla che si è premurata carinamente di svuotare il personale pozzo nero sulla Chiesa Cattolica anche oggi, che la cattolicità orbiterracquea si farà una sofferta ragione del fatto che Chiara Lubich non sia in testa alla sua hit parade.
    Significativo che il ponderato giudizio espresso si basi su acconciature e camicette.

    26 Gennaio, 2018 - 1:28
  18. Lorenzo Cuffini

    Venturi, non so su Papalla dove fingi di campare, ma nella Chiesa Cattolica uno puo’ non apprezzare e non condividere in nulla il movimento Tizio o Sempronio, ma è un affaraccio squsitamente suo e dei suoi ininfluentissimi gusti personali. Non puo’ minimamente azzardarsi a dire che questi siano o non siano veri cristiani, nè tanto meno mettere al bando chicchessia, se si tratta di movimenti riconosciuti dalla Chiesa stessa.
    Che poi siano delle sette, a meno che non ci sia una posizione ufficiale in merito, è una balla colossale.

    26 Gennaio, 2018 - 1:35
  19. Luigi Accattoli

    Da persona che legge e non commenta ricevo questo messaggio:

    Sto leggendo tanta cattiveria verso Chiara di persone che l’attaccano senza fornire alcuna EVIDENZA… Sono grato al Signore per quanto il suo carisma ha contagiato tanti cristiani comuni e tanti preti comuni, in tanti divenendo segno e presenza di Chiesa in uscita verso i “gentili” già prima di Benedetto e Francesco.
    Sono grato che la spiritualitá di Chiara e della sua Famiglia abbia motivato a lungo la mia giovinezza dinanzi alle prove, rimettendomi ogni giorno dinanzi a Gesù crocifisso e abbandonato.

    26 Gennaio, 2018 - 8:40
  20. Leopoldo Calò

    Non mi entusiasmano e neocatecumeni, per la loro chiusura e per la pretesa di essere strada privilegiata per la salvezza. Ma io parlo di quelli che conosco e comunque ognuno è libero di cercare il senso della propria vita come ritiene. In sostanza, ciò che mi separa dall’idea dei neocatecumeni è ciò che marca la mia distanza da alcuni del blog, ai quali non piacciono “le sette” ma esprimono, per quello che mi riguarda, un’immagine di Chiesa fortemente settaria.

    26 Gennaio, 2018 - 8:53
  21. Beppe Zezza

    Io penso che i “movimenti” siano per il tempo presente il corrispettivo degli “ordini religiosi” di secoli fa.
    Non so quale sia la vostra esperienza della realtà ecclesiale parrocchiale. Per la mia esperienza, maturata in oltre quaranta anni di militanza attiva nella Chiesa, le Parrocchie sono molto, molto povere di spiritualità. Il catechismo ai fanciulli è spesso proposto da mamme la cui sola forza è la “disponibilità” di tempo da offrire ma con poca o nulla preparazione dottrinale, il catechismo agli adulti è assente o si limita a conferenze – frequentate da un numero ridicolmente piccolo di fedeli.
    La “comunità parrocchiale” è più una espressione verbale che altro: i frequentatori della parrocchia – se questa è di media grandezza – a stento si riconoscono e se si incontrano per strada neanche si salutano.
    Le liturgie sono spesso di uno squallore desolante.
    I “movimenti” – anche se non tutti quelli citati sono definibili “movimenti” : non lo è l’Opus Dei, non lo è il Cammino Neocatecumenale – offrono una possibilità di vivere in modo più intenso la propria adesione a Cristo.
    Il difetto – ma sovente solo un difetto di gioventù – che alcuni aderenti ai movimenti manifestano è quello di considerarsi i depositari “esclusivi” del Verbo e della “incarnazione” del cristianesimo nei tempi attuali.
    Se i “movimenti” sono nati e sono fioriti è stato opera dello Spirito Santo , non certo merito della Gerarchia che li ha sovente avversati e temuti, quasi a difesa del “potere spirituale”.
    Io penso che un “buon” cristiano dovrebbe essere lieto se un “movimento” prospera, e attraverso di esso più persone possono vivere più intensamente il loro rapporto con il Signore, anche se portatore di una spiritualità diversa da quella nella quale si riconoscono.
    Nessuno può pretendere di esaurire la ricchezza di Nostro Signore.

    26 Gennaio, 2018 - 9:40
  22. Amigoni p. Luigi

    Rif. ieri 18.43; 21.00; 22.47 – Per la pluralità non settaria

    Trovo un po’ sorprendente questo autoelogio della “setta dei cristiani comuni o normali”, cui va per altro la mia simpatia, premesso però che appartengo a una famiglia religiosa, dunque con una identità differenziata da quelle laicali.
    Questo elogio “gruppi-escludente” sembra per di più prendere in contropiede i due papi precedenti l’attuale (soprattutto GP II) favorevoli all’affermarsi “controllato” dei movimenti e gruppi. Aumenta la mia sorpresa.
    Servirebbe anche maggior chiarezza nel distinguere le varie aggregazioni (per esempio i Legionari – tanto bistrattati – sono un istituto religioso e non sono un “gruppo ecclesiale”).

    Proprio due giorni fa San Francesco di Sales ci ricordava che la “via devota”, cioè la santità, è per ogni condizione sociale. La santità femminile nella Chiesa non è solo delle martiri e delle monache-suore (per altro Edith Stein è santa in quanto ebrea e martire ). Ben ci stanno anche la Beretta Molla (mamma, che andava alla Scala e a sciare) e la Chiara Badano, giovane studentessa (di frequentazione focolarina, che non è stata la ragione della canonizzazione).

    26 Gennaio, 2018 - 12:33
  23. Enrico Usvelli

    Concordo con Beppe.
    Il riferimento di Andrea Salvi a Luigino Bruni, mi ha fatto ricordare l’ economia di comunione. Vi aderiscono aziende di tutto il mondo, anche se soprattutto italiane. La caratteristica che colpisce maggiormente è la divisione degli utili, sicuramente è un modo nuovo e positivo di fare impresa.
    Anni fa conoscevo una famiglia di focolarini. Erano cristiani normali e parlavano del loro movimento solo se glielo chiedevi.
    Una caratteristica che mi pare non sia stata ricordata è che il movimento fondato da Chiara Lubich deve essere guidato da una donna.

    26 Gennaio, 2018 - 13:03
  24. Clodine-Claudia Leo

    Non tutto proviene dallo Spirito Santo: seri problemi di discernimento si potrebbero escludere? Si potrebbe escludere che all’interno di queste gigantesche strutture dove militano milioni di individui non vi sia alcuna azione del diavolo? Non lo credo, eccetto non si abbia la smisurata pretesa di essere al di sopra dello stesso Padre eterno! Anche se questa azione del maligno è sconosciuta alla gente coinvolta, esiste, come ovunque nella Chiesa. «Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo» (1 Gv. 4, 1).

    Personalmente, a queste enormi cellule autoreferenziali in cui si assiste ad abusi Liturgici, spesso aberranti, dove il genuino insegnamento cattolico sulla salvezza unicamente nel nome di Gesù Cristo è sempre più usato a scopi propagandistici.
    In cui sulla falsariga dell’atrium gentiumun – vuoi perché alcuni rifiutano la Chiesa ma non Cristo, vuoi perché alcuni credono in un generico Dio pur mantengono un vago senso del sacro, o vi aderiscono per vuoto esistenziale. Di fatto, queste chiese autocefale rappresentano un sintomo dello stato di crisi,meta di persone fragili, penso ai giovani alla ricerca dell’assoluto o di ideali.
    A tutto ciò,preferisco di gran lunga la parrocchietta frequentata da quattro gatti, dove si celebrano battesimi, cresime, matrimoni e comunioni in purezza di cuore. Preferisco le casalinghe che donano il loro tempo e lascie catechesi. Dove, anche senza troppe smancerie, si va da Gesù Cristo con le mani vuote e la propria povertà, perché cristiani,cattolici, credenti. Cattolici semplici, “che rientrano nella norma”….ed essere “nella norma” oggi, appartiene agli eroi!

    26 Gennaio, 2018 - 14:17
  25. Clodine-Claudia Leo

    @ “Preferisco le casalinghe che donano il loro tempo e lasciano che a parlare nelle catechesi sia lo Spirito santo”.

    26 Gennaio, 2018 - 14:19
  26. maria cristina venturi

    Beppe Zezza
    “Le parrocchie sono molto molto povere di spiritualita’”
    Hai ragione ma anche i movimenti possono essere molto molto poveri di spiritualita’, a meno di non scambiare per spiritualita’ quella ” vaga” sensazione o emozione di essere piu’ spirituali degli altri perche’ si fa parte di gruppo o di una setta con canti e celebrazioni particolari, modi di fare particolari, un capo carismatico che’ una specie di guru ecc.. Ho conosciuto molti ciellini, molti dell’ Opus Dei e devo dire che questo senso di superiorità’ , di sentirsi piu’ spirituali degli altri mi e’ sempre sembrato assurdo
    in Oriente ci sono gli Asram dove i seguaci di un guru vivono credendo di essere molto spirituali perche’ seguono pedissequamente le parole del guru. Nel cattolicesimo ci sono i ” movimenti” i cui seguaci mi sono sempre apparsi come i seguaci di un guru di cui seguono pedissequamente non solo gli atteggiamenti e le parole ma anche i tic:
    Il guru dei focolarini e’ Chiara Lubich, dei ciellini Don Giussani, dell’ Opus Dei Monsignor Escriva’ de Balaguer eccc. . I membri di questi gruppi si sforzano di essere dei piccoli Don Giussani o dei piccoli Escriva’ . Ma perche’?
    Capisco che pisicologicamente per molte persone di tipo ” gregario” e’ istintivo seguire un guru, un capo piuttosto che seguire la propria strada e vocazione individuale, che per molti sarebbe complicato è difficile avere una propria originale spiritualita’
    Ma non parli di ” spiritualita” piuttosto di istinto gregario del gregge, di comodita’ a lasciarsi intruppare in un movimento in cui si è’ esentati da pensare . Una focolarini che conoscevo mi diceva che a tutto pensava Chiara. Pensava solo lei, gli altri obbedivano.
    Ognuno di noi ha la sua personale via al Signore, la sua spiritualita’ e ‘ dentro di lui, e ne’ Chiara Lubich, ne’ Don Giussani, ne’ Kiko Arguello per quanto personalmente rispettabili, possono essere caricati della iniziativa e del MODO in cui ogni anima si avvicina al Signore.
    La chiamata e’ individuale, e negli antichi ordini monastici il rapporto era di ogni anima col Signore non col fondatore dell’ ordine.

    26 Gennaio, 2018 - 14:37
  27. Lorenzo Cuffini

    Ecche diancine! E’ chiaro, no?
    San Francesco, san Domenico, don Bosco, sant’Ignazio, e le legioni dei fondatori di ordini……per disposizione di Venturi, rauss! Tutti nel rumentaio.

    Bon: quando sarà papessa, se ne riparlerà.

    Fino ad allora, giù le zampe dalla Chiesa e dalla ricchezza dei suoi Ordini e Famiglie religiose.
    Ma robe da matti.

    26 Gennaio, 2018 - 14:59
  28. Clodine-Claudia Leo

    Sottoscrivo Venturi!

    26 Gennaio, 2018 - 15:34
  29. Beppe Zezza

    Non tutto proviene dallo Spirito Santo? Vero.
    Si pu escludere che all’interno di questi gruppi agisca anche il maligno? NO.
    Certi movimenti ( o gruppi all’interno dei movimenti ) possono essere “poveri di spiritualità “? Certamente si.
    Posso preferire la parrocchietta frequentata da quattro gatti ecc ecc ? Certamente si.
    Le preferenze sono squisitamente personali.
    Posso pensare che gli aderenti a dei movimenti siano tutte persone “con spirito gregario di gregge ” ? Assolutamente no, si tratta di quello che la dottrina definisce “giudizio temerario” ( Anche se, ovviamente, qualcuno ci può essere )
    Pensare che Chiara Lubich, Don Giussani , Kiko Arguello abbiano mai creduto di loro stessi di essere caricati della iniziativa e del Modo in cui OGNI anima si avvicina al Signore, significa non avere mai ascoltato nulla di quello che hanno detto e fatto!
    Se un qualsiasi movimento non conducesse a un incontro PERSONALE con il Signore, ma portasse solo a una DIPENDENZA dal capo o fondatore inteso come guru, allora sì potrebbe essere considerato una setta.

    26 Gennaio, 2018 - 15:34
  30. Amigoni p. Luigi

    Rif. 15.34 – D’accordo

    D’accordo con Zezza. Mi pare che, nonostante tutto, aderenti alle “sette dei gruppi” (compresi tra questi gli istituti religiosi) e aderenti alle “sette dei senza gruppo” mostrino una certa non lieve convergenza su alcuni rischi, da cui mette in guardia il Signore. Nessuno si salva e salva gli altri con le sue opere e le sue spiritualità. Mi si permette di dire che esiste anche la setta dei lefebvriani e simpatizzanti lefebvriani?
    Le parole del Signore (riprese o no col registratore) sono assolutamente vincolanti per tutti: “Non voi avete scelto me ma io ho scelto voi perché….” (Gv 15, 16). “E quando avrete fatto tutto….dite: siamo servi inutili” (Lc 17,10)

    26 Gennaio, 2018 - 17:49
  31. Lorenzo Cuffini

    ” Sottoscrivo Venturi”!
    Toh, guarda. Gli archivio del blog conservano fior di sperticate dichiarazioni della Sottoscrittora alla famiglia salesiana….
    A forza di sparare giudizi a vanvera, facile confondersi.

    26 Gennaio, 2018 - 19:48
  32. Clodine-Claudia Leo

    Ci si domanda mai perché la gente comune stenta ad accordarsi sul diapason ufficiale della Chiesa. Anche qui, in questo contesto,cattolici che si permottono di dire ad altri cattolici :nullità!? Ve lo siete mai chiesti perché ed esca spavaldamente dalla sua coralità in temi di vita etica sessuale, o convinzioni sul tipo che tutte le religioni si equivalgono, tutte portatrici di salvezza, sia pure in modi e a titoli diversi anche se poi nessuno sa bene di quale salvezza si tratti e via di questo passo?
    Vedete, l’apostasia silenziosa non è soltanto dei pastori e dei teologi che hanno polverizzato l’identità cristiano-cattolica, purtroppo questo virus è già dentro, nella gente e questi movimenti ne sono l’emblema. Che tutto questo, per quanto evidente, lo si voglia negare è un problema che dovrebbe riguardare chi di dovere.
    Può darsi che le folle osannanti oscurino la vista di chi dovrebbe invece averla lunga, ammesso che l’ottundimento dei sensi di fronte alle folle e ai loro chiassosi entusiasmi impedisca all’occhio d’inquadrare il disastro la dove e come è:un disastro, che con progressione crescente ha assunto proporzioni gigantesce. Un disastro che a un cattolico coerente non dovrebbe essere poi così difficile prenderne atto: riconoscerlo fra le pieghe di quel relativismo simile al montare dello tsunami limaccioso e travolgente, che tutto si trascina….Tentare strade collaterali o antitetiche, a cosa porta, a nulla, se non ad un pericoloso abbassamento della guardia e una perdita progressiva dell’identità, il possibilismo e la compatibilità di tutte le teologie:pista di lancio per arrivare a tutte le fedi, all’azzeramento delle differenze o alla loro esaltazione come coefficienti di comune ricchezza..sempre questa smisurata ammirazione del giardino altrui sempre più verde del proprio…

    27 Gennaio, 2018 - 10:53
  33. Lorenzo Cuffini

    Ore 10,53.
    Confermo: nullità assoluta.
    A parte la consueta mole di calunnie e diffamazioni generiche e bolse contro la Chiesa e i suoi pastori.
    Che è nullità doppia, anche se con vano intento venefico.

    27 Gennaio, 2018 - 16:51
  34. Clodine-Claudia Leo

    Lorenzo Cuffini = ignoranza e mediocrità coalizzate!

    27 Gennaio, 2018 - 18:51
  35. Lorenzo Cuffini

    Capirai che novità , bella scoperta.
    MAI detto il contrario.

    27 Gennaio, 2018 - 19:25

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