Stazione di Terni, attendo sul marciapiede del secondo binario l’eurostar delle 20, 27 per Roma e ascolto un predicatore irsuto che cammina avanti e indietro sul marciapiede del primo binario e grida verso di me: “Lei va a Roma – Roma è Babilonia la Grande – sta scritto nell’Apocalisse – alla fine dei tempi sarà distrutta da guerre fame e pestilenze”. Mi ha riconosciuto come il moderatore del dibattito sulle “radici cristiane dell’Europa” durante il quale si era fatto sentire con mite insistenza, ogni volta che veniva fatto il nome di Gesù e ora così riassume quel dibattito: “Viene la fine dei tempi e si fa a Terni questo convegno con Antiseri, Buttiglione, il vescovo e quell’altro imbecille [che sarei io] e nessuno dice la verità – la verità è che Roma e la sua menzogna sarà distrutta – e sapete, voi che andate a Roma, quando cadrà la grande meretrice?” Ora è fermo davanti a me e sta per darmi quell’indicazione sui tempi quando arriva il treno che mi impedisce di udire le sue parole accese.
Quando Roma-Babilonia sarà distrutta
12 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Proporrei di mandarlo quanto prima a replicare le stesse considerazioni ad una stazione della metropolitana di Mosca, ripetendo le stesse considerazioni, mutatis mutandis , per la “Terza Roma”. (..Giusto “per vedere l’effetto che fa.”…;)
… altri 5 minuti e l’avremmo saputo!
già, in fondo anche noi romani, abbiamo bisogno di sentirci ricordare cosa è Roma……. come lo era ai tempi di Cesare, quando scriveva l’apostolo Giovanni….. e oggi….. c’è tanta differenza?
Ogni tanto ricordo con una punta di piacere e sarcasvmo quella Roma prelatizia di….Fellini con i suoi giri di moda ecclesiastica……,
quanta umiltà ci vuole!!!!!
Ma l’Apostolo Giovanni, come grande meretrice
intendeva la Roma di Ieri,
o in visione profetica vedeva il nostro “oggi”?
Da romano, preferisco lasciare la domanda aperta,
mi spiace per te Syriacus,
ma qui Mosca non c’entra,
vieni a vivere tra noi,
apri l’Apocalisse………
con simpatia
“I treni sono cose senza cuore”?
Mah !?
Magari se leggeva Corsini, si sarebbe risparmiato la falsa equazione dell’Apocalisse al futuro.
E il treno avrebbe fischiato.
“Roma non è tale se non per il Romano Pontefice”.
Avanti, indovinate.
Chi lo ha detto?
hmmmm…. non so…. i bersaglieri a Porta Pia? 🙂
Rosmini? Luigi
Chiedo scusa per l’off topic, ma sono rattristato e sofferente per una notiza che arriva da Brescia: “Arrestato il vicerettore del Seminario Diocesano con l’accusa di violenza sessuale aggravata”.
Io sono garantista, ma di fronte a queste notizie soffro sempre.
Ci aiuti Maria in questi momenti difficili.
Vi invio il link con la dichiarazione del Vescovo Monari in relazione alla triste vicenda. Scusandomi ancora per l’off topic saluto tutti…
http://www.diocesi.brescia.it/main/varie/comunicato_stampa_27112007.php
Matteo: “Da romano, preferisco lasciare la domanda aperta,
mi spiace per te Syriacus,
ma qui Mosca non c’entra,
vieni a vivere tra noi,
apri l’Apocalisse………
con simpatia”
…Ma io stavo solo celiando!!
Dopo l’arresto di Kasparov ad una manifestazione anti-Putin a Mosca, mi chiedevo solo -retoricamente?- che fine farebbe un ‘manic street preacher’ millenarista anti-(terza)romano (&antiAlessio, etc…) nel medesimo contesto…
Lo disse Eugenio Pacelli, ancora Segretario di Stato, a una conferenza (mi pare in Campidoglio). Il titolo, non ricordo se della conferenza tutta o del suo intervento, era dantesco: “Roma onde Cristo è romano”.
L’episodio lo riporta Andreotti nel suo libro A ogni morte di Papa, e dice che le parole del Cardinale gli parvero comunque discutibili.
A proposito di prima, seconda e terza Roma. L’irsuto predicatore della stazione di Terni ha pure detto: “Roma è Babilonia la grande perchè c’è il papa”. C’era una logica nella sua ira. Durante il dibattito si agitava disapprovando vistosamente quando venivano nominati i papi Wojtyla e Ratzinger, mentre voleva dire di suo quando si nominava Gesù. E lo diceva parlando basso, appoggiato a una parete, come incurante che si capisse quello che diceva. Penso che nessuno sceglierebbe come interlocutore un simile apocalittico, ma l’interlocuzione non sarebbe banale. Luigi
… comunque sia, per come l’ha raccontata Luigi, la scenetta funzionerebbe come attacco di un’ottima sceneggiatura di un film fanta-politica (l’una o l’altra, siamo lì)… dopo il rumore del treno che copre l’informazione chiave data dall’apocalittico… flash-forward nel futuro, mentre Roma viene rasa al suolo da un enorme Bossi-robot… poi… continuate voi!