Arriva in libreria la traduzione italiana del volume di Uwe Michael Lang, con introduzione del cardinale Ratzinger, intitolato Rivolti al Signore. L’orientamento nella preghiera liturgica, che era apparso nell’originale inglese nel 2003. Nella prefazione a questo volume, come già in tante altre occasioni, il cardinale Ratzinger rinnova la sua critica agli altari che la riforma liturgica ha girato verso il popolo e invita a “un nuovo dibattito, più disteso” su quella come su altre innovazioni. Mi ha sempre colpito la libertà di parola del cardinale Ratzinger in merito alla riforma liturgica di Paolo VI. Egli ne è severissimo giudice, il suo linguiaggio si fa quasi stroncatorio sul tema – che ritiene decisivo – della proibizione del vecchio messale: parla di “rottura senza precendenti” nella storia della liturgia. Quella libertà di parola mi ha colpito – e mi colpisce ancora di più ora che egli è papa – in senso favorevole: egli cioè ci insegna che c’è un modo ecclesiale di essere critici, anche totali, di una decisione papale. Perchè di questo si tratta: il cardinale Ratzinger non solo critica, ma sostanzalmente respinge alcune decisioni di quel papa contenute nelle sue “istruzioni” postconciliari, in specie quelle riguardanti la traduzione integrale della messa nelle lingue moderne, la redazione del nuovo messale, la proibizione di quello antico e le indicazioni a riguardo dell’altare rivolto al popolo. Non mi pare che altri papi dell’ultimo secolo fossero stati pubblicamente altrettanto critici, da cardinali, di un loro predecessore. Vedo qui una delle novità liberanti di questo pontificato.
Quando Ratzinger criticava Paolo VI
9 Comments
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Novità liberanti?
Caro buon Luigi,
il nostro papa è un uomo con un incarico immane,
ma nulla di nuovo sotto il sole,
vuole dirigere le coscienze di tutti gli uomini,
anche attraverso pressioni sui politici,
e questo mi fa paura.
Sei andato a leggere uno dei post più antichi del blog. Che tenacia! Considero una novità liberante il fatto che questo papa pubblichi un libro di teologia e dica che ognuno lo può contraddire e considero liberante il fatto che sia stato eletto papa uno che da cardinale criticava alcune decisioni di un predecessore. Sono due “fatti” che incoraggiano – se necessario – alla critica di aspetti anche importanti del governo papale. Se lui poteva criticare le innovazioni di Paolo VI noi possiamo criticare i suoi “ritorni” alla tradizione, non ti pare?
“vuole dirigere le coscienze di tutti gli uomini,
anche attraverso pressioni sui politici,
e questo mi fa paura”
…ma questo, chi? Joseph Ratzinger? Parliamo dello stesso Papa?
io non credo…
Buon Luigi,
ogni tanto mi capita di fare dei salti indietro,
non ricordavo dove avevo commentato, e solo ora mi accorgo della tua risposta.
Concordo con te.
Ascolto sempre con molta attenzione il mio Papa,
la sua intelligenza e la sua fede è importante alla mia fede,
ma non accetto che faccia pressioni morali sugli Stati in tematiche che non obbligano in alcun modo i non-cattolici o coloro che si sentono “lontani”.
Al di là della difesa della vita, per il resto, la realtà sociale in questi secoli ha avuto un suo percorso,
e non può imporre ai lontani la sua visione della naturalità,
visto che la natura stessa, non segue esattamente i “suoi” parametri….
Scusa lo sfogo (tanto siamo nel 2006 !!!!!)
Mi sorprende ogni volta che ti trovo a leggere all’indietro! Ma l’altra sera eri a San Giovanni, o hai seguito per televisione?
ero a s.Giovanni, con fila esterna dalle 18:00
da parte della mia parrocchia attuale.
Vedi mio buon Luigi,
i miei commenti partivano sempre dal vivere tra la gente,
e nella realtà locale della parrocchia,
tenendo presente di quanto ho studiato all’unhiversità di Teologia.
E non è un caso che io mi ritrovo pienamente con due sacerdoti molto concreti
(maioba e don78)
come con laici (il moralista) che sono impegnati nel loro ambito cristiano nel territtorio.
Altri passano il tempo a citare (dimenticando il contesto) documenti, documenti, documenti.
La realtà è diversa, molto piu’ complessa e sfaccettata, e tu da buon giornalista con sensibilità cristiana lo sai ancora più di me grazie all’esperienza che hai maturato in giro per il mondo, e per i doni particolari che ti ha fatto il Signore insieme alle prove.
Il 10 giu. sera sono stato molto attento alle parole di Benedetto, e mi sono ripromesso di approfondirle con calma, ne ho fatto una marea di copie per il gruppo della mia parrocchia (insieme alle tue testimonianze,) e ne sto facendo pubblicità anche in altri gruppi in cui sono, all’esterno della mia parrocchia, nella terra di frontiera, che l’ufficialità della Chiesa tace, volendo non vedere.
Fra tre anni circa, andro’ in pensione, e sto vagliando le alternative che mi si offrono per dare un senso alla mia vita,
sto sforzandomi di aprirmi alle diversità che la mia amata Chiesa non vede, perchè la domanda da parte di molti che si sentono cattolici, e sono lontani dalla chiesa che non capiscono, c’è, ed è molto forte.
Peccato che io non ho carisma. Non sono un trascinatore.
Ma nel mio piccolo, do’ secondo le mie possibilità.
Certo vorrei che la mia testimonianza fosse più incisiva,
e non nego di sentirmi un po un “fantozzi” con tutti i limiti….
ma continuo a provarci.
Certo chi ha carisma riesce di più.
Ma io con il tempo devo lasciar passare attraverso di me soltanto il Cristo,
devono vedere soltanto Lui, e non me.
Bella sfida ! che cerco di capire continuamente di capire come attuare, mentre la vivo.
Ieri sera la mia amica Roberta, mi dice che stasera mi porta l’ultimo libro di Giuntella che lei ha già letto tutto e che consiglierebbe a tutti i giovani.
Mi fa piacere che il suggerimento che do ai miei amici di curiosare il tuo blog, sta dando risultati di bella sorpresa, e mi comunicano come attraverso il tuo blog scoprano persone di sorprendente ricchezza.
Il fatto che alcuni hanno un proprio blog come Maioba o altri, atraverso il clik sul proprio nome, permette di fare altre scoperte di ricchezza.
Ti sono grato per l’attenzione che mi dai. E se un giorno la tua curiosità di giornalista prevalesse, potremmo incontrarci, (c’è tempo) e renderti conto che ci sono ambiti (che probabilmente già conosci ma di cui non puoi parlare) in cui Cristo è presente con un Suo lavoro, e io mi sento una sorta di fortunato ad avere in Lui una speranza che non si scoraggia, perchè prima di tutto è Lui la mia speranza, le Istituzioni sono una realtà successiva…..
un abbraccio anche se virtuale
ciao
teo
vorrei chiedere a Mattia di essere più esplicito. in che maniera il papa farebbe pressione ai politici…..e come dirigerebbe le coscienze???
GiovanniT benvenuto nel blog! Ma se vuoi che i visitatori ti leggano dovresti lasciare commenti al post più recente o a uno dei più recenti, qui siamo all’aprile 2006 e forse nessun altro – tranne me – interloquirà. Bada poi che quella frase è di Matteo e non di Mattia. D’ora in poi i tuoi commenti entreranno in automatico, è solo il primo che dev’essere da me “moderato”, per tenere lontano lo spam e i disturbatori. Scrivi ancora! Grazie
Caro Matteo
qui mi riconcilio virtualmente con tutte le volte che non ti capivo. A volte mi sei apparso astratto, anche se non citavi documenti… Qui mi pare di averti finalmete incontrato. Non solo virtualmente: stasera pregherò anche con te.
Un abbraccio
Adriano