Per ora un piccolo omaggio alla cultura cinematografica (solo in apparenza leggera) del nostro ospite ed amico Luigi:
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta!
vade retro satan
vade retro satan
vadre retro satan
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Contro o sarracino
seguiamo il profeta!
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Seguo il profeta
la nostra cometa
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza pagnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
né caciocavallo
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
10 Ottobre, 2022 - 10:18
Luigi Accattoli
Ringrazio Lorenzo per aver riportato la canzone del crociato che io avevo citato nella lectio di pizza e vangelo, cantata dall’armata Brancaleone. La citavo per il ritornello “vade retro Satan”, con riferimento al fatto che il “vade retro” originario è quello che lo scorso lunedì leggevamo in Marco 8, 31-33. Grazie Lorenzo
https://gpcentofanti.altervista.org/percepite-oltre-il-regno-dei-cieli-e-vicino/
Per ora un piccolo omaggio alla cultura cinematografica (solo in apparenza leggera) del nostro ospite ed amico Luigi:
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta!
vade retro satan
vade retro satan
vadre retro satan
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Contro o sarracino
seguiamo il profeta!
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Seguo il profeta
la nostra cometa
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza pagnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
né caciocavallo
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Ringrazio Lorenzo per aver riportato la canzone del crociato che io avevo citato nella lectio di pizza e vangelo, cantata dall’armata Brancaleone. La citavo per il ritornello “vade retro Satan”, con riferimento al fatto che il “vade retro” originario è quello che lo scorso lunedì leggevamo in Marco 8, 31-33. Grazie Lorenzo