Santità lei pensa alla morte? “Sì” – Ha paura? “No. Per nulla”. – Come immagina la sua morte? “Come Papa, in carica oppure emerito. E qui, in Roma. In Argentina non torno”. Nei commenti la fonte di queste battute e altri due passaggi dell’intervista nella quale sono contenute.
Quando Bergoglio fa i conti con la morte
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La salute dei Papi. Le battute del Papa sulla propria morte sono in un’intervista contenuta in un libro di un giornalista argentino, Nelson Castro, intitolato “La salud de los Papas” (“La salute dei Papi”: tratta delle vicende mediche dei Papi da Leone XIII a oggi): il libro va domani ora in libreria, ma l’intervista è del 2019. Il quotidiano argentino “La Nacion” ha anticipato ieri l’intera intervista. Alla domanda “come sta di salute Santità” Francesco risponde: “Grazie a Dio sto molto bene. Sento di avere energie e voglia di fare. Ho 82 anni e forze integre”. Ne riporto un altro brano – riguardante le nevrosi e il momento difficile della sua azione sotto la dittatura dei generali argentini – nel commento seguente.
Come Francesco tiene a bada le crisi di nervi: “Alle nevrosi bisogna preparare il mate. Non solo, bisogna anche accarezzarle. Sono compagne della persona durante tutta la sua vita […]. E’ molto importante essere in grado di sapere dove le ossa cigolano. Dove sono e quali sono i nostri mali spirituali. Con il tempo, si impara a conoscere le proprie nevrosi […]. Non mi sono mai psicanalizzato. Quando ero provinciale dei Gesuiti, durante i giorni terribili della dittatura, in cui ho dovuto portare le persone in clandestinità per farle uscire dal Paese e salvare le loro vite, ho dovuto gestire situazioni che non sapevo come affrontare. Sono andato a trovare una signora – una grande donna – che mi aveva aiutato a leggere alcuni test psicologici per i novizi. Così, per sei mesi, l’ho consultata una volta alla settimana. Durante quei sei mesi, mi ha aiutato ad orientarmi su come affrontare le paure di quel tempo. Immaginate cosa sia stato trasportare una persona nascosta nell’auto – solo da una coperta – e passare tre posti di blocco militari nella zona di Campo de Mayo. La tensione che generava in me era enorme”.
Già con Dominique Wolton. Dei colloqui con quella donna psichiatra Francesco aveva già parlato (ma chiamandola psicanalista) nel libro intervista con Dominique Wolton tradotto in Italia nel 2018 da Rizzoli con il titolo “Dio è un poeta” e così – di quel passaggio – avevo riferito qui nel blog:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/psicoanalisi-del-mistero-o-del-ministro/comment-page-1/#comment-166301
https://gpcentofanti.altervista.org/alcune-domande-sulla-sinodalita/