Punk sporco e pieno di ferri entra in una carrozza della Metro B a Roma, si siede e sistema sotto il sedile una cagnetta arruffata come lui. Ma la bestiola guaisce sottovoce e il punk la prende in braccio, la coccola, le parla all’orecchio come a un bimbo. La posa a terra quando l’ha consolata. La cucciola si scrolla come uscendo da una pioggia e guarda in giro padrona della Metro.
Punk sporco e cagnetta arruffata
7 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
La sensibilità non voglio dire poetica, ma semplicemente umana e spirituale di Luigi è difficilmente eguagliabile. Non si vergogna di trovare “occasioni” montaliane ed “epifanie” cristiane nelle più umili pieghe della quotidianità. E ce le dice pure.
P.S. E’ arrivata la nota sulla legalizzazione delle coppie di fatto e nel blog tutto tace. La quiete prima della tempesta?
Si stanno certamente affilando le armi. Un persiano di quelli delle lettere persiane direbbe però:ma troppo blando l’episcopato e il papa, rispetto ai bei tempi in cui si scomunicava nientepopodimenoche Federico imperatore,che obbediva e zitto. Scomuniche,interdetti e anatemi non sono più in catalogo armi attive:ci deve essere stato qualche passaggio di diritto canonico che le ha disattivate.
Con l’intento di offrire solo un ulteriore spunto di riflessione, e senza attribuire al Card. Martini il carisma dell’infallibilità, vi segnalo il suo discorso alla città del 1995 indicatomi da un amico.
In particolare, a pagina 6, il punto 6) del discorso che offre una chiave di lettura un po’ diversa delle ben note vicende di questi giorni, anche se è stato scritto in tempi non sospetti (o forse proprio per questo).
http://www.chiesadimilano.it/or/ADMI/apps/docvescovo/files/313/20021203_Dioc_Vesc_Martini_Testi_discorsoallacitta_19951206.doc
Poi a ciascuno il proprio giudizio.
Un buongiorno a tutti… da casa dove sono chiuso causa enterite (fino a lunedì).
Ringrazio Luigi per l’immagine che ci offre. Cicerone disse che saepe sub sordido palliolo sapientia est (la saggezza spesso si trova sotto un misero mantello), aggiungerei che si può trovare anche la caritas.
E la carità è anche verso questo cagnetto. Un piccolo esempio per capire che alle volte basta pochissimo per portare se non gioia quantomeno pace nei cuori.
Un saluto a tutti, don Vito che fine ha fatto? Leggo sul VIS che oggi il suo vescovo (pardon, Amministratore apostolico) è in visita dal Papa…
Dico a Luca e Tonizzo che sogno per quando sarò in pensione un contratto di collaborazione che mi permetta di narrare piccole scene di vita della città di Roma. Mi immagino felicemente inviato a cogliere per strade e piazze qualche minimo segno dell’umano quotidiano. Senza trascurare – si capisce – le scritte sui muri! grazie dell’incoraggiamento. Luigi
Luigi, te lo auguro. In fondo sei riuscito, con questi post, a realizzare qualcosa di utopico in questo Paese (o forse in questo mondo): un giornale corsaro, garibaldino, forse sgangherato ma proprio per questo fatto solo di buone notizie. Una bestemmia nell’era dei plastici di casa Lorenzi a Cogne. Continua a bestemmiare in questo modo, te ne siamo grati.
[…] “Pensa se eri un cane e ti toccava un padrone così” dice lei a lui indicando con il movimento del mento il punk borchiatissimo con cagnetto che è appena uscito dalla carrozza della metro B, fermata Castro Pretorio, direzione Anagnina. Il menzionato punk aviva uno anulo niro al naso, quattro anuli con lacci pendenti a cadauna recchia et annodate a detti lacci sigarette digià fumate con cicca nira e filtro mozzicato. Il cagnetto aveva un musetto gentile. Per un altro punk con cane nella metro romana, vedi qui. […]