“Una procedura irrituale e violenta, indegna di uno stato di diritto e che non può rimanere senza un’adeguata punizione“: così il premier nel video messaggio di ieri. Il capo del governo che chiede la punizione dei magistrati che indagano su di lui: credo siano le parole più gravi mai pronunciate da Berlusconi. Non sembra di essere in Europa. Quel videomessaggio è peggio dei festini di Arcore.
Punire i magistrati: parole più gravi dei festini
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Luigi: spero che tra i vari prelati che conoscono Mr B. ve ne sia qualcuno davvero sacerdote.
Basta. Non ne possiamo più. Davvero. Basta. Non si può continuare a chiedere di schierarsi di qua o di là, di partecipare all’ennesima guerra civile. Ogni volta sembra che sia l’ultima spiaggia dell’Italia come se questa fosse legata a filo doppio con una sola persona, ma alla fine giriamo sempre intorno a lui, ai suoi processi, ai suoi fantasmi e alle sua paure, e di fatto stiamo ai suoi ricatti, accettiamo passivamente le sue debolezze e seguiamo le sue battaglie, perché in fondo riteniamo che è sempre stato così o che non si possa veramente cambiare. Basta. Vogliamo avere rappresentanti decorosi, anche se un po’ più modesti. Vogliamo parlare di lavoro, di crisi economica, di giovani, di speranza. Non di “scelte di campo”. Basta con i “casting” basati sulle misure del reggiseno. Ribelliamoci a questo pensiero unico. Basta perchè vogliamo un paese sotto le leggi non sotto una persona; preferiamo i “fessi” ai “furbi”. Vada a difendersi il presidente del Consiglio. Ma lasci l’Italia ad altri. Dopo diciassette anni, chiediamo di chiudere il sipario su questo spettacolo indecoroso. Facciamo che l’indignazione arrivi in tutti i modi anche alle nostre comunità religiose e ai nostri ministri, alle nostre rappresentanze, affinché crollino anche le ultime resistenze da contestualizzazione, che ormai diventano un concorso esterno con quanto di più lurido rappresenta questa specie di classe politica mediatica.
“Avrei un desiderio,
una passione sola,
che morirà con me,
ed è questa:
di lavorare nei miei ultimi anni
nel partito come gregario,
come propagandista,
come giornalista,
e di tenere sempre alta la bandiera
di cui per tutta la vita sono stato
e di cui sono così fiero.
Domanderò di rientrare nei ranghi
perché è il mio solo personale desiderio,
e perché preferisco al posto di presidente del Consiglio
un posto donde si possa lavorare sulle menti degli uomini
più che sulla burocrazia e sull’amministrazione,
e preferisco un posto donde si possono lanciare le idee
e illuminare le menti.
Se non sarà oggi, sarà domani,
ma voglio che non ci si dimentichi
di questa mia preghiera che vi faccio,
di poter servire ancora il mio partito
anche quando non potrò servire direttamente il mio Paese,
per dar prova che non si invecchia mai
quando si è giovani nelle idee e si è giovani nel cuore”
(A De Gasperi)
Su che pianeta eravamo? Mi sono persa qualcosa ?!?
“Berlusconi ha diritto a difendere quello che ha accumulato e quello che fa comunque.”
E’ un pensiero che sintetizza quanto mi diceva un collega 40enne come anche una signora 75enne.
Credo che al di là del mio sentire,
debbo tener conto e capire
quelle tante persone che vedono in Berlusconi una realizzazione mitica,
potere, denaro, donne giovani, sesso,
a qualsiasi costo.
E’ un dato che manda a farsi friggere qualunque ideale,
ma è un dato concreto
che rappresenta una parte consistente delle persone di questo paese Italia.
I Giudici ?
Ne ho visti morire tanti per criminitalità mafiosa e terrorismo.
ma nulla di più efficace che ucciderli moralmente,
per delegittimazione,
trascinando l’opinione della popolazione.
In parte Berlusconi ci sta riuscendo!
Onore al merito!
Mentre i giornali/stampa, stanno tirando per la talare o la giacca i vescovi o il papa, per il tipico gioco di battaglia politica, potere-vescovi e potere politico…
la stessa stampa/media non ha interesse
a dare adeguata voce al mondo cattolico,
come in fondo accade da decenni………
Manca una consulta dei laici cattolici, indipendente dal Vaticano.
Non tanto per sottolineare la coerenza, ma una volta di diceva “non expedit prohibitionem importat.” Di Leone XIII poi Pio IX , poi nacque la “democrazia cristiana “ che avrebbe dovuto essere una “teocrazia” democratica, ma riuscì ad essere solo una “cattocomunazia” finchè si arrivò a Ferrara : “ disarmo dei cattolici in politica” ma si presentò la “ragion politica” che titola “Benedetto XVI chiama, Berlusconi Risponde” di Iannuzzi 9/9/2008: “occorre evangelizzare la società e, per fare ciò, sono necessari «laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile».”
Per evangelizzare : (termine della teologia cristiana e indica due distinte attività: l’annuncio del vangelo per la conversione dei non cristiani, e l’azione della comunità dei credenti per trasformare la società e renderla adeguata alle esigenze evangeliche. – Wikipedia), occorre:
Per realizzare la prima parte della definizione e si sono già viste le 230 coppie partite quasi di nascosto a svolgere la gloriosa missione. E staremo a vedere i risultati.
Per svolgere la seconda parte della definizione non si è ancora sentita una voce che dicesse che cattolici battezzati che percepiscono 800.000€+ anno o 15000 e+ mese, sono cattolici battezzati sproporzionatamente immorali che sottraggono risorse ai più bisognosi, che cattolici battezzati che votano per l’aborto sono cattolici sproporzionatamente immorali che tolgono la vita a tanti indifesi, che cattolici battezzati che si identificano in questo modo non possono essere né divorziati né separati perché sono adulteri e fornicatori.
Per adempiere il mandato – renderla la società adeguata alle esigenze evangeliche, il Vangelo dice che: – “ Devi togliere ciò che è male di mezzo a te”(Deuteronomio 13.5) – “ Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto.” (2Giovanni 10)
Non sembra che fino ad ora si siano levate troppe voci in favore dell’applicazione di queste direttive evangeliche bensì i salammalecchi si sono sprecati abbondantemente in vista di un ipocrita (ma non troppo nascosto) opportunismo.
Non rimane che notare che: “L’uomo malvagio mostra faccia tosta,” ( Proverbi 21.29) Si tratta di stabilire quale sia più tosta se quella che agisce in modo malvagio omicida e immorale o quella che la copre.
Berlusconi uomo di Fede:
http://www.corriere.it/foto_del_giorno/home/11_gennaio_20/giannelli_882dbe2e-245c-11e0-8269-00144f02aabc.shtml
Giannelli mi fa morire!!!
“Berlunquamente” parlando, quanto asserito da “Silvio Laberlunque” nel suo video-messaggio non fa una grinza. O no?
@ elsa.F
Non è corretto ad una domanda ( mi sono persa qualcosa ? ) rispondere con un altra domanda per cui mi scuso in anticipo.
Ma,
“Come mai quell’onesta preghiera, espressa con tanta passione da un cuore giovane pieno di idee giovani non ha sortito risultati ? Siamo ancora allo stesso punto ? o più giù?
Il gioco perverso di questo personaggio da Amarcord si basa sul
“che se ne parli male, che se ne parli bene, l’importante è che se ne parli”, è sempre stato il suo cavallo di battaglia … quindi, direi basta alle parole che stanno diventando quasi un “mantra” tanto si ripetono e spazio ai fatti … e temo ci sarà da ridere (dalla disperazione) nel caso i “fatti” vengano messi in mano agli italiani … è stato così per 17 anni …
Ma si può anche sperare …
Forte, Giannelli! Tira su il morale.
Per il resto come molti di voi sanno non parlo più da tempo del caimano.
In tempi non sospetti dissi che mai avrebbe passato la mano e così è.
Insisto però sul fatto che il suo comportamento, rilanciando continuamente e in peggio, contro le istituzioni non è cosa casuale ma risponde a un progetto finemente studiato, Ad una regia di altissimo livello che mette in campo “consigliori” esperti di psicologia delle masse, di tecniche di condizionamento e manipolazione delle informazioni, di gestione della controinformazione.
Il caimano è lo strumento interpretativo, l’attore perfetto per realizzare quel vecchio disegno di quel venerabile aretino e che è in via di conclusione; dopo l’ultimo colpo, con la spaccatura definitiva delle organizzazioni sindacali, l’atto finale sarà la volta della “normalizzazione” della magistratura, come sta preannunciando di fare punendola.
In sintesi c’è una tigre che corre ( la regia e le comparse ) lui la cavalca e ormai non può più scendere.
Per il resto, cioè la sessomania, è cosa nota, la ex moglie ci disse che era malato. Ma questo non aggiunge nè toglie nulla al progetto, rientra nell’ego di un megagalittico narciso perfettamente compatibile con la parte che gli è stato richiesto di recitare.
Il popolo guarda il film e gli piace, come ai tempi delle serie dei film di Pierino e della Fenech che sbancavano i botteghini.
Così mi pare.
@Gioab
Credo che De Gasperi abbia tracciato nella storia del nostro paese una scia indelebile. Ha gettato le basi di uno stato laico fortemente radicato sui principi sociali di ascolto, sussidiariarietà, accoglienza, sviluppo.
Io non credo che la sua passione e le sue idee non abbiano sortito risultati. Usciva dalla guerra allora un’Italia fortemente divisa e a fortissimo rischio di guerra civile. Il lavoro di tante persone fra cui Alcide ha favorito il superamento del clima di intolleranza guidando la democrazia sul solco del confronto di idee.
A quel tempo la politica comandava e il paese seguiva; oggi mi pare che avvenga il contrario ed è la politica a rappresentare il peggiore spettacolo e a dimostrare giorno per giorno di non sapere raccogliere le istanze dei cittadini.
Dobbiamo dirlo! La politica è diventata di fatto una cosa sporca; e lo spettacolo odierno è indecoroso, indecente, indegno di un paese civile.
E l’ho già detto e mi ripeto! Quello che oggi viviamo è il in buona parte il frutto dell’educazione o meglio della diseducazione televisiva, dei suoi modelli consumistici ed immorali; frutto di una pubblicità che ha mercificato il corpo della donna;
Questa è la società delle televisioni; dei reality, dei talk show, dei dibattiti urlati e sguati, del modello ossessionatamente consumista.
La televisione ha fatto questi italiani e ha partorito questi politici.
Se lo sapesse Alcide ….
@ elsa.F
Se questo è il suo pensiero sono lieto che abbia una posizione personale frutto di una meditata riflessione. Chi son io per dirle se giusto o sbagliato. Se è la sua è certamente la miglior riflessione possibile.
Se posso aggiungere mi viene in mente un detto : “ chi più sa più soffre, chi ha il binocolo vede più lontano, ma chi sta sull’albero Maestro e con il cannocchiale vede ancor più lontano di chi sta sulla tolda. Ciascuno vede e tutti hanno ragione anche se vedono cose diverse.
“La politica è diventata una cosa sporca”- lei dice, ma quando mai è stata cosa pulita ? (Politica è l’attività di chi si trova a governare) Wikipedia Ma i Regni mani sono sotto un certo controllo non umano, Come pensa che possano mai dare risultati puliti ? Con o senza televisioni ? Con o senza Alcide ?
“il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre.” ( 1 Giovanni 2.17) Lei che vuole fare ? Passa o resta !
Allora, Nino, immagino che questa tua consapevolezza sia in molti, ma non ha prodotto se non resistenze alla fine perdenti.
Diceva ieri Alexandros “Non riesco a capire com’è possibile che la maggioranza della popolazione non sia ancora riuscita ad aprire gli occhi. Capirne le ragioni sarà compito non facile…”. E Mattlar aggoungeva “quando si aprirà la prima crepa saranno in tanti ad avere dolori, proprio perché in tanti hanno scheletri nell’armadio”.
Un’ipotesi interessante è proprio quella dello stallo, che impedisce alle opposizioni di divincolarsene, trovando le ragioni di una unità almeno temporanea. In questi anni, tutte le opposizioni hanno giocato a perdere, ognuna ponendo argomenti di divisione, invece di saperli superare.
Non posso dimenticare la marea montante di laicismo che spianato la strada ad Alemanno.
Ops!
Non posso dimenticare la marea montante di laicismo che spianato la strada alla Polverini.
Bello l’intervento di De Marco riportato da Magister: consiglio alla task force del Presidente di prenderlo come modello per la prossima campagna mediatica. Qualche parolona di meno, un po’ più di frasi a effetto, ma, mi raccomando, la stessa impronta sofistica.
«Quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti». E ancora, «figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica».
Veronica Lario, 2009 (?)
Mi sembra che negli ultimi tempi da queste parti si parli difficile: molti messaggi allusivi e oracolari, molte allusioni criptiche e ammiccamenti intelligenti, che a noi persone semplici sfuggono. (Non che mi sia impegnato molto, a dire il vero, e non ch’io creda di perdere granché).
In compenso l’intervento di Pietro De Marco, su cui sospetto che targum55 volesse fare dell’ironia (sprecata, con me), l’ho compreso benissimo e l’ho trovato, come sempre, perfetto. Amo quell’uomo.
Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto pianto mi percuote.
Io venni in loco d’ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto.
La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta.
Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;
bestemmian quivi la virtù divina.
Intesi ch’a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento.
E come li stornei ne portano l’ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spirti mali
di qua, di là, di giù, di su li mena;
nulla speranza li conforta mai,
non che di posa, ma di minor pena.
E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid’io venir, traendo guai,
ombre portate da la detta briga;
per ch’i’ dissi: “Maestro, chi son quelle
genti che l’aura nera sì gastiga?”.
“La prima di color di cui novelle
tu vuo’ saper”, mi disse quelli allotta,
“fu imperatrice di molte favelle.
A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era condotta.
Ell’è Semiramìs, di cui si legge
che succedette a Nino e fu sua sposa:
tenne la terra che’l Soldan corregge.
L’altra è colei che s’ancise amorosa,
e ruppe fede al cener di Sicheo;
poi è Cleopatràs lussuriosa.
Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi’l grande Achille,
che con amore al fine combatteo.
Vedi Parìs, Tristano”; e più di mille
ombre mostrommi e nominommi a dito,
ch’amor di nostra vita dipartille.
Poscia ch’io ebbi il mio dottore udito
nomar le donne antiche e’ cavalieri,
pietà mi giunse, e fui quasi smarrito.
In questa vicenda sorprende la granita compattezza dei cattolici del PDL nel difendere Mister B. senza se e senza ma.
Non un dubbio, un interrogativo, una timida voce che chieda chiarezza!
Ieri sera, a “otto e mezzo”, uno spiritato Lupi difendeva Mr. B. con i denti e con le unghie arrivando a dire che la fedeltà al Capo deve essere incondizionata dal momento che i parlamentari del PDL lo sono, non per meriti propri ma perchè scelti da lui.
@lycopodium: alla Polverini sì, ad Alemanno (con Rutelli dall’altra parte??) non mi risulta.
@Leonardo: mi chiedo sempre chi li legge davvero, i pezzi di De Marco. Ora lo so!
Caro Luca,
hai ragione, ma quello di Alemanno era un evidente errore mio, che ho subito corretto. Quanto a De Marco, è autore che apprezzo moltissimo in quasi tutto (e puoi bene immaginare in cosa dissento). Ora verifico chi ha ragione, tra Leo e T55.
Dunque, quello che dice De Marco è in via di principio condivisibile.
Equità vorrebbe che si tenesse conto che la squalifica irresponsabile dell’avversario politico è arma ubiquitaria e lo abbiamo visto nel caso Boffo.
E’ chiaro che essere avversario di Berlusconi non significa automaticamente essere puro e immacolato [qui ci vorrebbero 500 righe come minimo].
Da qui a difendere, però, un modo di operare politicamente e mediaticamente irresponsabile e contrario agli stessi valori morali, che si dice di difendere, ce ne corre.
C’è una nemesi nella parabola politica del premier.
Ha vinto e rivinto presentando come “fattore vincente” se stesso in tutti i suoi aspetti, non può pretendere che non venga giudicato lui stesso, in tutti i suoi aspetti…
Parole sante e sagge @Leonardo … 😀
Riporto, da Repubblica del 20 gennaio 2011, un acuto Michele Serra e la sua “Amaca”:
“La tesi difensiva è che Lui sia un «geniale beniamino della vita» (Ruggero Guarini, il Foglio ), libertino e dunque libero, pagatore e dunque generoso. E che gli “stronzi” (sempre Guarini) lo odiano per tristezza, per minorazione, per insolvenza, per invidia.
Temo ci sia un equivoco. Noi stronzi, nel nostro piccolo, abbiamo vite e le amiamo, abbiamo amori e li facciamo. Ma ci manca, per farne un paradigma, la gongolante certezza di essere un Modello. Si gode e si vive, in questo piccolo paese come altrove nel grande mondo, in infiniti modi, alcuni perfino gratuiti. Non si capisce in seguito a quale paresi dell’esperienza, e a quale malattia del giudizio, gli amanti del Cav (perfino più devoti delle amanti) abbiano stabilito, a un certo punto, che come si gode a Corte è il massimo dell’allegria, e come lo si fa altrove è appena un mesto brancicare di invidiosi. Questa dell’invidia, lo sappiamo da tempo, è l’arma finale di quel signore e dei suoi eserciti, la Grande Spiegazione. Peccato che non spieghi nulla, soprattutto agli occhi dei distanti e dei differenti che hanno costruito le loro storie con altri materiali, altre parole, altri finali, e ai quali il palcoscenico di Arcore pare l’ultimo, ma proprio l’ultimo, sul quale vorrebbero esibirsi. Il mondo è grande, il mondo è vario e genera sogni e incubi cento volte migliori e peggiori di quelli che si fanno a Arcore: è questo elemento – non un dettaglio – che sfugge ai prigionieri di quel castello”.
– MICHELE SERRA
di Giulia Bongiorno, Presidente commissione Giustizia della Camera
“Quando è in corso un’indagine che riguarda un personaggio pubblico, l’immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali. E l’idea che se ne fa l’opinione pubblica può risultarne alterata. Da avvocato, sento quindi l’obbligo di sottolineare che l’indagine sul premier Silvio Berlusconi non deve fare eccezione: prima di formulare giudizi in merito alla fondatezza delle accuse mossegli dalla Procura, bisogna senza dubbio attendere gli sviluppi processuali.
Fatta questa doverosa premessa, voglio però subito precisare che non sono affatto d’accordo con quanti usano questo ragionamento come arma per stroncare ogni tipo di riflessione critica: in questi giorni ho infatti sentito invocare la presunzione di innocenza per mettere a tacere chi contestava non la consumazione di reati ma fatti storici oggettivamente emersi, fatti che nessun processo potrà mai cancellare.
In definitiva, se prima di condannare è necessario aspettare che si faccia chiarezza sulla sussistenza di certi reati, non si può ignorare che non tutto quanto è emerso in questi giorni è “in attesa di giudizio”: il contesto oggettivo in cui sarebbero maturate le vicende processuali non ha improvvisamente squarciato un velo e mostrato un profilo imprevisto e del tutto inedito del premier.
Nelle aule di Milano si discuterà se Silvio Berlusconi abbia o meno consumato i reati di prostituzione minorile e di concussione, ma non erano necessarie le vicende sottostanti a queste contestazioni – né una sentenza – per conoscere la sua opinione sulle donne. Un’opinione che, se non ha rilevanza penale, ha tuttavia un’enorme rilevanza politica. Un’opinione da lui stesso espressa in modo inequivocabile con battute, barzellette, colloqui pubblici e privati. Un’opinione già delineatasi attraverso le dichiarazioni di Veronica Lario, quelle più recenti di Barbara Berlusconi (due testimoni molto attendibili), le vicende di Noemi Letizia e Patrizia D’Addario, nonché attraverso la singolare questione di alcune donne prima forse inserite nelle liste delle candidature alle Europee del 2009 e poi da quelle liste sicuramente scomparse.
Quello che Silvio Berlusconi sembra maggiormente apprezzare nel genere femminile è l’avvenenza, al punto da far passare in secondo piano requisiti di ben altro spessore (credo sia rimasta impressa nella memoria di tutti la rozzezza della battuta all’onorevole Rosy Bindi); ancora meglio, poi, se a un aspetto fisico di un certo tipo si accompagnano giovane età, accondiscendenza e disponibilità ad abdicare al proprio spirito critico.
Di fronte a tutto ciò, ho sentito obiettare che si tratterebbe di questioni attinenti alla vita privata del premier e che dunque – appunto per questo – dovrebbero riguardare soltanto lui e la sua coscienza.
No, non è così.
Non c’è spazio per sostenerlo: lo stile e la filosofia di vita di un uomo che riveste la carica di presidente del Consiglio non possono non ripercuotersi sulla vita pubblica. Lo dimostra il fatto che Berlusconi, con le sue parole e i suoi comportamenti, ha inferto una ferita a tutte le donne italiane: alle donne che studiano e lavorano (spesso percependo stipendi inadeguati o, come nel caso delle casalinghe, senza percepirli affatto), a tutte noi che facciamo fatica un giorno dopo l’altro; alle donne che per raggiungere ruoli di rilievo non soltanto a certe feste non ci sono andate, ma hanno semmai dovuto rinunciare a vedere gli amici; a quante, invece di cercare scorciatoie, hanno percorso con dignità la strada dell’impegno e del sacrificio. E a coloro alle quali è stato chiesto, più o meno esplicitamente, di scegliere tra vita privata e vita pubblica, perché conciliare un figlio con il successo sarebbe stato troppo difficile: con il risultato che hanno rinunciato alla maternità o che ci sono arrivate ben oltre il momento in cui avrebbero voluto.
A ciascuna di loro – nel momento in cui le donne vengono scelte e“premiate” in base non al merito ma a qualcos’altro che con la professionalità, l’impegno, l’intelligenza ha poco o nulla a che fare – è stata riversata addosso l’inutilità del suo sacrificio.
Brucia, questa ferita. Brucia anche perché non sfugge che sono davvero in tanti a sottolineare, forse persino con un pizzico d’invidia, la fortuna e il fascino di un uomo più che maturo circondato da giovanissime più o meno avvenenti che si contendono i suoi favori, pronte a tutto pur di compiacerlo. Anche se, in un paese maschilista come il nostro, la complicità tra uomini turba ma non sorprende.
Ma non si tratta esclusivamente di una ferita inferta alla dignità della donna, c’è di più; mai le battaglie del presidente del Consiglio hanno coinciso con le battaglie delle donne. Basterebbe a tal proposito ricordare che negli elenchi delle priorità di questo governo, che via via vengono snocciolate, figura di tutto – in primis, battaglie contro magistrati “comunisti” – , ma mai, mai, battaglie a favore delle donne. Come se le donne non avessero problemi concreti e indifferibili. Come si può ipotizzare che le leggi per combattere pm “politicizzati” siano più urgenti di quelle che dovrebbero venire incontro alle necessità di tutte noi? E allora non copriamo con l’alibi del segreto istruttorio, o con il fragile scudo della privacy, ciò che segreto non è, e nemmeno riservato.
Ma sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore – senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica – per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura, nella stragrande maggioranza di noi.
Se credono, gli uomini continuino pure ad ammirare e a sostenere Silvio Berlusconi; le donne, per favore, no.
Lettera pubblicata su La Repubblica del 21 gennaio 2011
Sarebbe bello sentire, magari da Avvenire o dalla CEI (?!), che a Maurizio Lupi & co non è stata affidata la rappresentanza politica dei cattolici.
In tutto questo bailamme attendo con impazienza la contestualizzazione del contestualizzatore. Perché tace?
@LICOPODIUM
Dunque, quello che dice De Marco è in via di principio condivisibile.
Equità vorrebbe che si tenesse conto che la squalifica irresponsabile dell’avversario politico è arma ubiquitaria e lo abbiamo visto nel caso Boffo.
E’ chiaro che essere avversario di Berlusconi non significa automaticamente essere puro e immacolato [qui ci vorrebbero 500 righe come minimo].
Da qui a difendere, però, un modo di operare politicamente e mediaticamente irresponsabile e contrario agli stessi valori morali, che si dice di difendere, ce ne corre.
C’è una nemesi nella parabola politica del premier.
Ha vinto e rivinto presentando come “fattore vincente” se stesso in tutti i suoi aspetti, non può pretendere che non venga giudicato lui stesso, in tutti i suoi aspetti…
CONCORDO PIENAMENTE CON IL TUO RAGIONAMENTO.
Aggiungo che De Marco vede le cose solo da una angolazione e la vista ne risulta deformata…
faccio grande grande fatica a farmi convincere da ragionamenti come questi:
http://www.ilgiornale.it/interni/messori_il_buon_politico_viveur_e_meglio_cattivo_moralista/vittorio_messori-caso_ruby-indagini-moralita-chiesa-prostituzione-vescovi-berlusconi/19-01-2011/articolo-id=500320-page=1-comments=1
pur prodotti da due “cattolici specchiatisimi”…
e non mi riferisco al fatto che difendano o meno Berlusconi, tema e persona che da mesi trovo di secondo piano, e solo la punta di un iceberg di una questione molto più ampia e grossa che ci coinvolge tutti
Come ho avuto modo di sintetizzare una volta, per me, Mr B non esiste, perché è semplicemente l’avatar di un’identità collettiva, come lo “scrittore” Luther Blisset.
ps, la devastante sensazione che non esista “il fondo” in tutto quello che sta emergendo è fortissima. E tentare di scegliere tra i vari posizionamenti cattolici, tra chi pende di qua e chi pende più di là, più che impossibile mi dà una grande nausea.
Ho solo conferma, ancora e per l’ennesima volta, che lo spettacolo di superficialità e miseria umana a cui stiamo assistendo è ampiamente responsabilità anche della modalità di azione politica e pastorale della chiesa italiana ruiniana. Che non solo ha prodotto un grave danno sociale e politico al Paese ma ancor più alla vita ecclesiale e alla coscienza davvero “cristianamente orientata” dei battezzati.
Non sono un particolare estimatore di Travaglio cosi’ come di Berlusconi, ma questa volta ho trovato il suo intevento centrato provo a riassumerlo
Contraddittorio di Berlusconi:
1) Intromissione nella mia vita privata Risposta: I giudici indagano sul giro di prostitute, che telefonini dovevano controllare i miei o i tuoi, devono controllare le presunte prostitute, non mia zia.
2) Ai Pm non è piaciuta la decisione della Corte Costituzionale, e allora il girono successivo hanno reso pubbliche le indagini. Risposta: se le pubblicavano prima venivano accusati di interferire nella sentenza, se le hanno pubblicate dopo non va bene, ma allora quando va bene, Mai, semplicemente le indagini non andrebbero fatte.
3) E’ gravissimo che non abbino mandato gli atti al tribunale dei ministri come prescrive la legge. Risposta: LA LEGGE NON DICE QUESTO, il tribunale dei ministri giudica i reati dei membri del governo nell’esercizio delle funzioni e connessi all’interesse dello Stato, la prostituzione minorile, (andare a puttane per dirla piu’ crudemente), secondo Voi rientra o non rientra nelle funzioni del presidente del consiglio A MIO AVVISO NON RIENTRA almeno fino a prova contraria e nemmeno dire alla questura dove deve essere mandata una minorenne straniera accusata di furto senza casa ne’ documenti.
4) Il dirigente della polizia accusato di essere stato concusso, (fare favori approfittando della propria posizione in cambio di denaro o altro), Risposta: nega di esserlo stato, bene anche i mafiosi negano di esserlo ma vengono lo stesso condannati, e decidono i giudici non gli imputati cosa è giusto e cosa no, oppure nei processi per racket il commerciante nega di aver pagato il pizzo ma gli estorsori vengono condannati lo stesso.
5) La minorenne nega di aver mai avuto rapporti sessuali e dice di aver detto di avere 24 anni,
nelle intercettazioni telefoniche si dice esattamente il contrario.
6) Non ho mai pagato in vita mia per avere rapporti sessuali lo considererei degradante per l amia dignità, risposta. Ma allora perché le ragazze delle serate del Bunga Bunga tornavano a casa con buste piene di banconote, omaggio o di Berlusconi stesso o del suo ragioniere Spinelli che pagava anche affitto e le bollette degli appartamenti offerti da Berlusconi a Milano 2 a 14 ragazze?
7) Quello che i cittadini di una libera democrazia fanno nelle mura domestiche riguarda solo loro. Questa è proprio bella , allora seguendo questo principio uno in casa sua puo’ ammazzare la moglie tanto l’ho fatto a casa mia…Padroni a casa propria!!
8) La casa di Arcore è stata sottoposta a continuo monitoraggio e potrebbe capitare a chiunque
Di Voi, risposta: certo se ricevo 30 ragazze a sera, ma chissà perché a me non mi controllano mai, magari per far smettere di giocare a pallone qualche semiubriaco alle due di notte come talvolta capita sotto casa mia..
9) E’ l’ennesima persecuzione giudiziaria, potrebbe essere ma al telefono Ruby dice che Berlusconi gli ha detto testuali parole, “Ti copro d’oro ma nascondi tutto, racconta cazzate e fai la pazza”, qui i giudici sono stati buoni altro che persecutori, con Berlusconi perché avrebbero potuto arrestarlo per inquinamento delle prove in flagrante, se non è inquinamento questo… I giudici l’hanno trattato con i guanti
10) Il ministro israeliano si è dimesso accusato di aver ricevuto un piccolo finanziamento elettorale, il presidente Israeliano si è dimesso accusato di aver molestato le sue segretarie, in qualunque democrazia normale i politici si dimettono e le istituzioni rimangono, in Italia è il contrario, vogliono punire i giudici…
11) “LA PROSTITUZIONE PURTROPPO STA DILAGANDO , RAGAZZE ATTIRATE IN ITALIA CON LO SPECCHIETTO DELLA MODA, DEL CINEMA, DELLA TELEVISIONE, E POI COSTRETTE IN APPARTAMENTI, VERE E PROPRIE SCHIAVE, UNA SITUAZIONE UNA SITUAZIONE INTOLLERABILE, PERCIO’ ABBIAMO FATTO QUESTO DISEGNO DI LEGGE (2007), PENE ELEVATE PER CHI LE SFRUTTA E PER GLI STESSI CLIENTI, CREDO CHE QUESTE PENE SIANO MOLTO GIUSTE, SOPRATTUTTO QUNADO LE PROSTITUTE SONO MINORENNI “
CHI L’HA DETTO?
SILVIO BERLUSCONI..
Allora ripeto anche riferito a quelloche ha scritto il Professor Piero De Marco, qui non si tratta di annientare l’avversario, anzi non condanno tanto Berlusconi quanto il suo comportamento, Berlusconi avrà poi modo di ravvedersi davanti al suo confessore o direttore spirituale, ma la decenza pubblica è stata ampiamente superata.
@iImoralista: CONDIVIDO
il mio timore è che nulla cambierà (in questo momento mi tocca spiegare alle persone che siedono qui, a qualche metro dalla mia scrivania, perché questa volta non sono più disposta ad ascoltare la difesa dell’indifendibile…tutti a parlare di famiglia, valori, Cristo e Santi e poi?)
parli di nausea? No, di più. Non conosco terminologia che possa raccontare tutto il mio disgusto e la sensazione di vuoto davanti a simili frasi: .
Qualcosa mi sfugge.
p.s. la frase di cui parlo (e che non compare però nel mio post) è questa:
strano, ci riprovo: (Vittorio Messori, da Il Giornale)
niente da fare 😉
Le “parole forti” contro i magistrati peggio dei festini. Sto al gioco.
Mettiamo in classifica anche:
– affermare che il Parlamento, la Corte Costituzionale e la Presidenza della Repubblica sono degli impicci rispetto all’opera del governo
– il conflitto di interessi
– chiamare “c…oni” gli elettori a lui avversi
– insultare Rosy Bindi
– infilare bestemmie nelle barzellette
– definirsi “unto del Signore”
– insultare i parlamentari europei
– affermare che la stampa estera e nazionale è in mano ai comunisti
– chiamare “comunisti” chiunque sia “al di là”
– fare l’amicone dei dittatori Geddafi e Lukashenko e dei quasi dittatori come Putin
– altro a scelta
… attendo proposte di classifica.
Anche altri però non scherzano col cattivo gusto delle barzellette:
Vauro ad Annozero
“se a Berlusconi piacciono tanto le minorenni dovrebbe farsi prete”
Ottimo come al solito l’articolo di Andrea Tornielli
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-bertone-bossi-e-le-vignette-di-vauro-636.htm
…e il fatto che altri siano volgari cancella le volgarità di Berlusconi.
Però fa piacere che un paese fino a ieri immerso nel più completo relativismo morale ed etico, nel laissez-faire, nel permissivismo più sfrenato in tutti i campi, del “vietato vietare” anche ai minorenni , della pillola del giorno venduta come aspirina alle tredicenni, delle allegre congreghe di trans, scambisti di coppia , degli aerei che partono giornalmente pieni di italiani per le più svariate mete del turismo sessuale ecc.., insomma fa veramente piacere vedere che all’improvviso un simile paese come il “bordello Italia” si sia convertito in un paese di rigidi e severi custodi della morale, della decenza ,del decoro, della finezza, del senso del pudore e del senso del limite, del senso civico e del senso di responsabilità..
Fa piacere, almeno a me, che ora un po’ tutti , giornalisti , opinionisti, cattolici ed atei, ex-sessanttottini e giovani , femministe e post-femministe, opinion leader e divi del rock, si dichiarino disgustati dallo squallore, amareggiatii dalla lussuria, disorientati da come ci si è ridotti in basso.., indignati dalla porcaggine… , e tutti insieme gridino Basta non se ne può più!
Solo che …speriamo che duri! Lo dico sinceramente! Speriamo, ci auguriamo che la nuova tendenza moralizzatrice e il ritorno all’etica e agli stili di vita “più sobri ” e più dignitosi, perduri e che gli indignati di oggi continuino ad indignarsi allo stesso modo anche domani , anche se cade il governo e magari se ne fa uno di sinistra! 😉
MC.
Esiste ancora il bene in questo mondo?
In questi giorni l’aria è talmente putrida che mi viene da chiedermelo.
Mi sendo come la vecchia Tessa che fra le corsie del supermercato si ferma ed esclama “I don’t belong here!” (cfr. Genesis – Selling England by the pound – 1973.
Forte è in me il sentimento di volere scendere dalla dannata giostra che è questo mondo.
Altro non mi resta se non il riparo nella vita interiore, nella meditazione, nell’adorazione; esiste oggi un giovane capace di stare mezzora in Adorazione davanti al Santissimo?
E penso, anzi sono sicura, che quel giorno in cui mi sfugge un insulto ad un fratello, al peggiore dei miei fratelli, quel giorno sia sprecato, un’occasione perduta, per contribuire a costruire il Regno di Cristo.
Discepolo, non fingere di non capire.
Sai benissimo che il problema è che:
1. Berlusconi è il Presidente del Consiglio.
2. Berlusconi ci ha sempre detto che lui era il paladino della Cattolicità e il “defensor fidei” contro i comunisti che stavano per andare a prendere il papa per metterlo in padella.
scusa discepolo… sarò più esplicito… Ribadisco sono 20 anni che ci accapigliamo su Mr B…
Ma Mr Br è un nonnulla. Un nonnulla che abbiamo fatto diventare un Moloch.
Mr B è solo una enorme foglia di fico, il testimonial di un modello antropologico (e il “bunga bunga” non è il suo aspetto più grave) assunto, adottato, incarnato, persino adorato… da ormai tantissimi.
Mr B è un simulacro. Una sintesi estrema di un modello di “essere persone di successo”, “essere cittadini” e persino “essere cattolici” abbondantemente preesistente.
La mia “nausea” (e qui vado a precisare una cosa per Mariaelena) verte proprio – più che sui fatti di cronaca – sull’indifferenza di tanti credenti in questi anni rispetto alle gravi implicazioni dell’avvalorare nei fatti (in nome di un falso pragmatismo, anche politico-pastorale) un modello antropologico del genere.
Marcello , ti assicuro che non fingo di non capire! capisco benissimo!
Ma non voglio assolutamente entrare nella politica , lasciamo stare la politica, non ti stupisce questo rigurgito di moralità, non sei affascinato da questo grande ritorno all’etica? Non voglio essere ironica., ma ti dico la verità un po’ mi stupisce. Dico che forse è un bene arrivare fino a certi spettacoli di squallore morale così finalmente si comincia a capire che le regole, il senso morale, la correttezza, l’onestà sono dei valori.
Sono dei valori , ovviamente , per TUTTI.
Non ci si può indignare solo per il Grande Malfattore, per l’Abominevole Mister B, e non per una mentalità diffusa che pretende che tutto è lecito, non ti pare?
MC
Sono del tutto d’accordo con moralista “Mr. B è un nonnulla che abbiamo fatto diventare un Moloch”
E’ la più bella definizione di Berlusconi che abbia mai letto.
e’ proprio vero. Questo ometto, in tutti i sensi, questa nullità, questa mediocrità impersonificata, da vent’anni è l’unica cosa di cui si discute in Italia.
Per un po’ , quando c’è stato il referendum della Fiat, sui giornali finalmente si è cominciato a discutere di cose serie, interventi pro o contro, analisi e pareri sul lavoro, su come deve cambiare o è cambiato per forza di cose, si poteva essere di un parere o di un altro, ma era una bella discussione, io mi ci sono appassionata, finalmente si parlava di cose serie, reali, della vita delle persone , degli operai del loro futuro ecc.
poi di colpo è scoppiata la notizia, Mister B. indagato ecc.. e siamo ripiombati nel solito incubo che da 20 anni ci perseguita: sapete un incubo in cui voi sapete che dovete fare delle cose importantissime ma non riuscite a chiudere la valigia’ e continuate a chiudere la valigia e la valigia non si chiude .. e intanto voi sapete che state perdendo il treno e che se non prendete il treno vi succederà qualcosa di tremendo e volete chiudere la valigia.. ma la valigia non si chiude mai..Così coi processi a B. sapere che tutto ricomincia e che non finisce mai e che tutto non ha senso e che ci sono cose più importanti che vengono trascurate o perse per sempre..
MC
@ilmoralista:
la nausea non mi assale per l’aver saputo che Lui fa quel che fa.. anche perché per farmi un’idea dello stile di chi ci governa non ho dovuto aspettare l’arrivo della melma (gli inglesi sono soliti dire che “non si ha una seconda occasione per fare una prima impressione”).
Mi disgustano tutti quei cattolici-a-parole che giustificano l’ingiustificabile, difendono l’indifendibile e che (soprattutto) quando vogliono replicare esordiscono con “Eh, ma non ci dimentichiamo quando Ezio Mauro sul caso Clinton scrisse che…”, “eh, ma la pillola abortiva…”, “eh ma gli omosessuali…”. Patetici. Tutti. I peggiori testimoni del Vangelo.
io ( sono molto cattiva) a volte spero che al povero Berlusca gli venga un infarto e che vada velocemente all’altro mondo.
così finalmente ci saremo liberati di B. e anche degli anti berlusconiani.!!!
Così finalmente si smetterà nelle prime pagine dei giornali di parlare di bunga-bunga e si comincerà a pensare e discutere e a fare programmi costruttivi sulle cose serie:
al primo posto, il futuro dei giovani
il lavoro e la disoccupazione
la scuola e l’università
la crisi delle famiglie
la vivibilità delle città, l’ambiente, l’inquinamento
la salvaguardia della cultura
ecc. ecc. ecc
Quello che la signora Discepolo non riesce a capire è che si discute di questo ometto da vent’anni perché l’ometto in questione non mostra alcuna intenzione di farsi da parte e smettere di usare la politica per risolvere i suoi problemi giudiziario-economici.
Oggi, in un palese stato di assoluta debolezza e ricattabilità oltre che di ridicola satiriasi, è ancora lì a minare l’indipendenza del potere giudiziario e pronuncia frasi gravissime da un punto di vista del rispetto dei principi costituzionali.
Privo di ritegno e di senso di responsabilità, dimostra solo cura dei propri loschi e meschini affari.
Occorre che, se non si dimette da solo, qualcuno lo sposti dalla poltrona su cui siede.
Benaltrismo e qualunquismo sono figli della stessa madre: l’impotenza.
Quanto ai “peggiori testimoni del vangelo” di cui parla Mariaelena , chi di noi può vantarsi di sapere con certezza chi siano?
Perchè il Vangelo è segno di contraddizione, nel Vangelo si trovano sia versetti che giustificano la condanna dei èpeccatori sia versetti che proibiscono di giudicare, “non giudicate se non volete essere giudicati, non condannate se non volete essere condannati”
Gesù stesso( un ebreo-a parole ?) difendeva l’indifendibile, difese l’adultera
dicendo chi è senza peccato scagli la prima pietra.
quindi accusare gli altri di non essere (abbastanza ) cattolici ma solo dei cattolici – a parole non mi pare molto evangelico.
si può non essere d’accordo , per esempio con Maurizio Lupi o con Messori, ma accusarli di non essere dei veri cattolici mi sembra assurdo.
e poi chi decide chi è un “vero” cattolico??? Ognuno di noi?
MC
@Mariaelena… la citazione inglese è meravigliosa…
ps. x Marco: dire che Mr B non è la malattia ma solo il sintomo (per quanto prolungato nel tempo, come ho scritto, anche per nostre più o meno volute “impotenze”) è qualunquismo o un dato reale?
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/hrubrica.asp?ID_blog=242
queste parole del Pontefice io le condivido in pieno : non ci può essere una vera moralità , come non ci può essere una vera Carità, se l’uomo non riconosce la Verità.
La Verità , con la maiuscola, che oggi è da tutti relativizzata ( non esiste un unica verità, ciascuno ha diritto ad avere la SUA verità) deve esser posta alla base di qualsiasi discorso morale.
e la Verità per il cattolico è il Dio trinitario non la propria coscienza ne’ la propria soggettività e neppure ” ciò che ha deciso la maggioranza”.
MC
grazie caro Marco , per avermi dato dell’impotente.Ma ,non essendo io un uomo l’accusa.. non mi tange! 😉
Ripeto e ribadisco agli anti.berlusconiani arrabbiati : il personaggio gigantesco, il Moloch , la GRANDE OMBRA , l’hanno creato proprio loro. la loro fissazione, cioè ossesssione, che il male assoluto e ogni male sia solo Berlusconi, ne hanno fatto un personaggio smisurato , anche nel male, dove invece le reali proporzioni sono.. lillipuziane. !!!
Anch’io spero come ho detto che B. scompaia per sempre, spero addirittura che muoia, ma spero anche che scompaia un altra categoria : gli anti- berlusconiani , anche se per alcuni di essi la scomparsa della grande OMBRA vorrà dire la fine della loro carriera fondata appunto .. sull’ OMBRA.
MC
La riflessione di moralista è certamente giusta e doverosa. Infatti, una volta liberatici di Berlusconi occorrerà liberarci dal berlusconismo e questo sarà molto difficile e occorrerà più di una generazione.
Fatto sta che la priorità è liberarci di Berlusconi.
Lupi e Messori sono incoerenti. Si scandalizzano quando Welby o Englaro chiedono la sospensione di trattamenti ritenuti sproporzionati, giustificano le durissime posizioni della Chiesa a riguardo e relativamente alla morale sessuale sono strenui difensori dell’Humanae Vitae oltre che del valore profetico della decisione di Paolo VI; però dinanzi al vero volto dell’uomo di potere che appoggiano relativizzano tutto, pardon contestualizzano tutto, in linea con il capo della nuova evangelizzazione.
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-la-scarpa-dellanima-579.htm
Ridiamo un po’…non stiamo diventando un po’ acidi come delle vecchie zitelle?
ah ,come mi mancano i miei anni 70 quando tutto era permesso.., sesso droga and rock-and- roll. Peace and love
beata gioventù
MC
Vede signora Discepolo,
io non ho dato dell’impotente a nessun*.
Essere contro Berlusconi/berlusconismo significa essere per:
– la giustizia sociale intesa come eguaglianza di opportunità
– la cultura dell’essere che prevale su quella dell’avere
– il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, figlia della Resistenza all’infame regime nazi-fascista
– la laicità dello Stato. Né positiva né negativa. Separazione del potere temporale da quello spirituale. I preti parlino di Gesù e del Vangelo non di bipolarismo, legge elettorale, lega, PD e PDL!
Inutile polemizzare. C’è da lavorare per ricostruire l’Italia.
ridiamo 😀
Sì è vero: molti adulti e vecchi sono corrotti come il formaggio rancido e acido. Poveretti meschini e opportunisti, pronti a piegarsi e ad incoraggiare le proprie figlie a fare altrettanto.
Che puzza… Possano bruciare nel fuoco della Genna, l’immondezzaio appunto.
@discepolo
io di certo non mi vanto di essere una vera cattolica anche perché sono convinta di non esserlo. Volentieri però farei a meno di quelle frasi estrapolate a casaccio dal Vangelo per giustificare l’ingiustificabile. Ad esempio questa qui:
“Perchè il Vangelo è segno di contraddizione, nel Vangelo si trovano sia versetti che giustificano la condanna dei peccatori sia versetti che proibiscono di giudicare”.
O questa, si, questa è bellissima: “Gesù stesso (un ebreo-a parole ?) difendeva l’indifendibile, difese l’adultera”.
Non è che io conosca troppo il Vangelo ma non ricordo che l’adultera andasse in giro a predicare ipocritamente il buon costume. Mi pare che la differenza stia qui.
p.s. avete capito perché nulla cambierà?
Ora Berlusconi faccia una cosa sola: SI DIMETTA SUBITO. Lasci il potere a un Tremonti o Letta o, meglio ancora, a un Draghi che guidi un governo preelettorale che faccia una riforma elettorale che ridia la sovranità agli italiani togliendo l’infamia delle liste “bloccate”!.
Lo faccia per evitare di fare la fine di Craxi o del dittatore tunisino. E i cattolici del PDL (vedi ad es. Lupi) abbiano l’intelligenza di “smarcarsi” in modo da non coinvolgere nella rovina del PD quella parte di mondo cattolico che spesso ingenuamente (ma talora no) gli ha rivolto la sua fiducia per tanti anni.
Una volta De Gasperi confessò il suo disagio di fronte all’ampia compromissione di larghi settori del cattolicesimo italianocol fascismo, e si impegnò con tutte le sue forze per ridare credibilità ad una presenza originale dei cattolici democratici in politica.
Chi ha creduto in buonafede (con la stessa ingenuità dei cattolici che hanno votato per la Bonino) in B. ha ora l’ultima occasione per aprire glio occhi e confessare di avere sbagliato; e per collaborare con chi da sempre non ci ha creduto (come il sottoscritto) nella ricostruzione di una “politica” degna di questo nome.
E una proposta a tutti i politici di ogni tendenza: cacciamo via escort, puttanieri, faccendieri; rifondiamo luoghi seri di elaborazione politica e diamo spazio, finalmente, ai cittadini “pensanti”, che vogliono contare qualcosa non per il potere e i soldi ma per le loro idee, e sono disposti ad investire GRATIS tempo ed energie nella riflessione politica.
@ Mariaelena
Ho una mia idea “perché nulla cambierà” ma io so che cambierà. Non conosco la sua idea. Ma le spiego la mia molto, terra terra:
“‘La terra non si deve dunque vendere in perpetuo, perché la terra è mia. Poiché dal mio punto di vista voi siete residenti forestieri e avventizi.” ( Levitico 25.23)
Ergo se gli uomini sono “affittuari” non crede che il padrone di casa li caccerà dato che non la stanno usando con cura e attenzione ? Perché mai dovrebbe permettere che rovinino la Sua casa ?
(2 Cronache 7:20) : – “allora io certamente li sradicherò dal mio suolo che ho dato loro; e questa casa che ho santificato al mio nome, la getterò via d’innanzi alla mia faccia, e ne farò un’espressione proverbiale e uno scherno fra tutti i popoli.”
(Salmo 24:1) A Geova appartiene la terra e tutto ciò che la riempie, Il paese produttivo e quelli che vi dimorano.
Pensa davvero che riusciranno a rovinare “questa casa” ? Io mi arrabbierei, penso che Lui di più.
@ discepolo
Poiché lei dice : ( ognuno ha diritto ad avere la Sua verità), Grande Verità !
Mi è sorto un dubbio che lei potrebbe chiarire:
“La Verità per il cattolico è il Dio trinitario non la propria coscienza né la propria soggettività” Lei dice.
Come potrebbe il Gesù ebreo che è l’unico mediatore ad essere Dio stesso ?
Con chi dovrebbe o potrebbe mediare ? Con se stesso ?
( 1 Timoteo 2.5-6) : – “ Poiché c’è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù,”
Se Gesù fosse Dio non potrebbe essere mediatore con se stesso ? No ? La mediazione avviene tra 3 persone non tra due.
http://video.corriere.it/ingerenza-chiesa-seconda-casi/6edcfc38-2555-11e0-9e30-00144f02aabc
Marcello e altri, perché mai insistete con Discepolo. Quando uno ama Berlusconi, non riesce a vedere altro.
Premetto che ho letto solo di sfuggita i vostri post… Condivisibili -dal mio punto di vista- alcuni… Non ho letto i links… Mi chiedo:
Ma la Chiesa e’ ancora la casa della Parola di Dio? Ma si vede? Si sente?
Voi che siete li’, sentite qualcuno dei pastori, dei parroci, dei preti dire parole chiare non sul puttanaio berlusconiano, ma circa la dignita’ umana, il senso di responsabilita’, il rispetto, l’attenzione agli altri… Ma state udendo voci che gridano nel deserto o udite solo seriosi borbottii…”piu’ moralita’…ma piu’ legalita’… si’ pero’ i giudici…non bisogna stiracchiare la Chiesa di qua e di la’…”
“La Bibbia è tutta attraversata da appelli a “non tacere”, a “gridare con forza”, ad “annunciare la parola al momento opportuno e non opportuno”, ad essere sentinelle che lacerano il silenzio dell’indifferenza….”.
Nessun grido che si leva al cielo? O solo: …abbassiamo i toni, abbassiamo i toni…che tanto son tutti uguali; e quelli che arrivano dopo farannno peggio…
Bisogna sperare in Bossi…capirai.
Mabu la vulgata dice che – cristianamente parlando – bisogna sperare “per” Bossi. Gli stiamo cercando una badante
C’era una volta….uno che si chiamava Giovanni Battista e gli tagliarono la testa in prigione perché diceva: “Non ti è lecito averla” ( Matteo 14.4) – “Non ti è lecito avere la moglie di tuo fratello” (Marco 6.18)
C’era una volta un vecchio re che si riscaldava con una vergine: “Ora il re Davide era vecchio, avanzato nei giorni; e lo coprivano di abiti, ma non si riscaldava. I suoi servitori dunque gli dissero: “Cerchino una ragazza, una vergine, per il mio signore il re, ed essa dovrà servire il re, per averne cura; e dovrà giacere nel tuo seno, e il mio signore il re certamente si riscalderà”.” ( 1Re 1.1-2)
Anche il capo del governo è un vecchio !
Articolo 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
E’ bene che Berlusconi si dimetta, avendo violato l’art. 54 della nostra Costituzione Repubblicana. Disposizione, quella dell’art.54 più volte richiamata dal segretario del PD, Bersani.
A me basta l’inadempimento questo Articolo. E’ sufficiente ciò, per manifestare il mio desiderio di cittadino Italiano affinchè il Premier lasci la vita pubblica, ritirandosi a vita privata.
l’inadempimento DI questo articolo…(prima mancava la specificazione)
@Gioab
la sua tesi conferma la mia, purtroppo: a suo avviso le cose cambieranno solo se interverrà il Padre Eterno. Non è propriamente quella, però, la soluzione che auspico (sarebbe, anzi, una sconfitta al quadrato e di cui andare poco fieri).
Mi piacerebbe invece vedere uno scatto d’orgoglio guizzare sul volto dei miei conterranei. E che dia loro la forza di reagire a questo torpore della dignità.
@ Mariaelena
Ogni grande persona vorrebbe cambiare il mondo. E’ già così difficile cambiare se stessi come pensa che si possa fare ?
“Il timore di Geova significa odiare il male. Ho odiato la superbia e l’orgoglio” ( Proverbi 8.13) – Inoltre lo scatto d’orgoglio non sarebbe una motivazione sufficiente perché : – “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo.” ( Proverbi 16.18)
Forse al posto dell’orgoglio ci vorrebbe un po’ più di ragionevolezza è capacità di pensare.
Le vie di Dio non sono le nostre : “Poiché i vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie”, è l’espressione di Geova. “Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri.” ( Isaia 55.8-9)
Chissà quale sarà la sorpresa !