Prorogato di altri due anni l’accordo con la Cina

Ieri, 22 ottobre, un comunicato vaticano annunciava la proroga di altri due anni dell’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi. Nei commenti il comunicato, alcune dichiarazioni del cardinale Parolin alla vigilia della proroga, il link a un suo importante testo del 3 ottobre, una mia nota.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Comunicato vaticano. Alla scadenza della validità dell’Accordo provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei Vescovi, stipulato a Pechino il 22 settembre 2018 ed entrato in vigore un mese dopo, le due Parti hanno concordato di prorogare la fase attuativa sperimentale dell’Accordo Provvisorio per altri due anni.
    La Santa Sede, ritenendo che l’avvio dell’applicazione del suddetto Accordo – di fondamentale valore ecclesiale e pastorale – è stato positivo, grazie alla buona comunicazione e collaborazione tra le Parti nella materia pattuita, è intenzionata a proseguire il dialogo aperto e costruttivo per favorire la vita della Chiesa cattolica e il bene del Popolo cinese.

    23 Ottobre, 2020 - 20:10
  2. Luigi Accattoli

    Parola di Parolin. A margine di un incontro all’Antonianum, l’altro ieri il segretario di Stato ha risposto ai giornalisti sulla proroga dell’intesa: “La decisione è stata presa in questi giorni, ci sono stati dei contatti tra le due parti. Certo il Covid ha complicato tutto perché non si è potuto viaggiare, però ci sono contatti continui. Possiamo ritenerci contenti. Speriamo che possa esserci un funzionamento migliore e continuo dei termini dell’Accordo. Poi ci sono anche tanti altri problemi che l’Accordo non si proponeva di risolvere. Ci sono dei regolamenti che vengono imposti e che riguardano tutte le religioni, e certamente riguardano anche la Chiesa cattolica. Per il momento non si parla di relazioni diplomatiche, noi siamo concentrati sulla Chiesa. Questo è un altro punto sul quale vorremmo insistere: l’Accordo non ha risolto tutti i problemi e le difficoltà che ci sono e che noi speriamo con il dialogo di affrontare. L’Accordo riguarda la situazione della Chiesa, un punto specifico che sono le nomine dei vescovi. L’obiettivo è l’unità della Chiesa, abbiamo avuto risultati principali come il fatto che tutti i vescovi in Cina sono in comunione con il Papa. Non ci sono più vescovi illegittimi, questo mi sembra un passo in avanti notevole. Da qui si tratta di ripartire e poi, passo dopo passo, ritrovare una normalizzazione della Chiesa in Cina”.

    23 Ottobre, 2020 - 20:10
  3. Luigi Accattoli

    Il Parolin del 3 ottobre. Il testo più impegnativo del Segretario di Stato vaticano sull’accordo con la Cina è quello che ha letto il 3 ottobre a Milano ad apertura del convegno per i 150 della presenza del PIME in terra cinese: “Perché il dialogo possa dare frutti più consistenti è necessario continuarlo. In questi due anni ho notato segni di avvicinamento tra i cattolici cinesi che su tante questioni sono rimasti a lungo divisi”.

    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2020-10/cardinale-parolin-accordo-cina-voluto-ultimi-papi.html

    23 Ottobre, 2020 - 20:25
  4. Luigi Accattoli

    Mia nota. La questione cinese è importante, delicata, molto complessa. Incerta nell’esito. Con radici più lunghe dei rami. Personalmente nel seguirla seguo due regole.
    Prima regola. Evitare di schiacciare la mossa vaticana sulle controindicazioni politiche. Queste sono evidenti e persino clamorose. Il silenzio del Papa su Hong Kong ne è il segno più vivo. Ma l’impegno dei Papi per avere vescovi regolari in Cina dura da secoli. E’ su questo campo lungo e non sulle emergenze politiche che va guardato l’accordo azzardato da Francesco e Parolin.
    Seconda regola. Avere fiducia nel discernimento papale, sapendo che egli ben conosce le opinioni dei due cardinali cinesi: l’emerito di Hong Kong, Joseph Zen Ze-kiun, vibratamente contrario all’accordo; e l’attuale amministratore apostolico di Hong Kong, John Tong Hon, che gli è invece pacatamente favorevole. Elemento poi aggiuntivo di fiducia è la competenza in materia del cardinale Parolin, che di Cina si occupa da trent’anni.

    23 Ottobre, 2020 - 22:01

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