Pronto Polizia: c’è uno che dorme sul mio divano

Un somalo nero dai capelli lanosi entra in una casa milanese per rubare e respira un attimo in quell’ambiente riscaldato. Pilucca da un piattello preparato per qualcuno che rientra tardi, beve un bicchiere e prova a sdraiarsi sul divano, chissà come sarà morbido. Di colpo si addormenta. Rientra il destinatario del piattello, scopre che qualcuno dorme sul divano e chiama la polizia che sveglia il dormouse: “Faccia vedere i documenti”. Il tipo mostra il foglio di espulsione che gli è stato appena consegnato da un questurino sotto il ponte dove passa la notte. “Buttalo subito – straccialo” gli avevano detto i compagni di Sottoilponte. Ma lui l’aveva infilato nella custodia di plastica di una patente che aveva rubato poco prima e lo teneva pronto nella tasca del giubbotto perchè era il primo “documento” con il suo nome stampato che avesse mai avuto.

29 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Libera riscrittura di una cronaca letta sul CORRIERE DELLA SERA – MILANO LOMBARDIA di oggi a pagina uno: Tenta furto in casa ma si addormenta: arrestato. Gli agenti chiedono all’immigrato i documenti e lui presenta il provvedimento di espulsione.

    19 Ottobre, 2009 - 13:40
  2. fiorenza

    Perché questa bella storia non l’ hai intitolata, come altre volte, “parabola”? Non lo è? In ogni caso, grazie: fa pensare.

    19 Ottobre, 2009 - 14:33
  3. Leonardo

    Sembra un soggetto di Zavattini

    19 Ottobre, 2009 - 14:39
  4. … sto lavorando per l’appunto a un pezzo su clandestini e dintorni…

    la cosa “divertente” di questo paese isterico è – mi dicono – che anche se uno volesse (da clandestino) tornare a casa di sua sponte (“rimpatrio volontario”, a carico dello Stato, più o meno) è bloccato qui… perché gli enti preposti a raccogliere queste richieste sono costretti ora a denunciare le persone richiedenti… come clandestine… ergo sarebbero perseguibili penalmente… ergo processo e semmai carcere… in Italia.
    Che fico, no?

    19 Ottobre, 2009 - 14:47
  5. Luigi Accattoli

    Fiorenza hai ragione: PARABOLA DEL CLANDESTINO SUL DIVANO.

    19 Ottobre, 2009 - 15:09
  6. Marcello

    C’è qualcosa di Biancaneve in questa storia… ma lei era bianca come la neve.

    19 Ottobre, 2009 - 18:16
  7. Clodine

    A me ricorda più “Riccio d’oro e i tre orsetti” dove la malcapitata, vinta dalla stanchezza, si adagia sul letto di Orsetto e quando si desta si accorge con stupore e paura che ci sono ben tre paia di occhi sgranati ad osservarla!
    Di certo non è piacevole trovare in casa propria un ladro dormiente, a prescindere dal colore della pelle…Però… andrebbe perdonato…per il colore della pelle: se potessimo grattare quella fuliggine quanta sofferenza e solitudine ne verrebbe fuori!

    19 Ottobre, 2009 - 20:04
  8. Leonardo

    Clodine? Claudine? Non mi raccapezzo più.

    19 Ottobre, 2009 - 21:31
  9. Clodine

    Hai ragione Leonardo: avevo perso la password ed ho dovuto registrarmi di nuovo, solo dopo mi sono accorta di aver fatto un pasticcio con il nome : Claudine e Clodine sono la stessa persona. Non sarai deluso spero, lo sei?

    19 Ottobre, 2009 - 21:42
  10. Buona sera.
    Teoremi in libertà (una sorta di pre-veggenza insomma)… semiseri…

    Ipotesi:
    A) Il padrone di casa al rientro, sul divano trova una avvenente donna
    B) La padrona di casa al rientro, sul divano trova George Clooney

    Tesi: i malcapitati sul divano chiamano la Polizia (e magari gridando come ossessi)…

    Variabile alla Ipotesi A: anche le non avvenenti (c’è gente (padroni di casa)che….. basta che respira…).
    Saluti (per lo meno questi seri) a tutti.

    19 Ottobre, 2009 - 22:06
  11. Mi scuso ma c’è una variabile alla ipotesi B ed anche alla tesi…

    Ipotesi B1) La padrona di casa al rientro, sul divano trova “uno qualsiasi”…

    Tesi: La padrona di casa dopo avergli chiesto se ha fatto i piatti, chiama la Polizia….

    19 Ottobre, 2009 - 22:11
  12. roberto 55

    Ulteriore variante: la padrona di casa torna e trova sdraiato sul divano Barack Obama.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    19 Ottobre, 2009 - 23:23
  13. Luigi, non hai parlato dell’apocrifo…
    Il proprietario torna a casa, vede il giovane nero beatamente addormentato, gli mette una coperta sopra e si siede sulla poltrona in attesa che si svegli.
    Al suo risveglio, senza spaventarlo, gli chiede se vuole fare una doccia, gli dà un accappatoio pulito e intanto prepara un caffé.
    Gli prepara anche dei vestiti puliti (i suoi) e quando ha finito lo invita a sedersi e chiacchiera un po’ con lui,gli chiede di dov’è, se ha bisogno di qualcosa.
    Lo invita a tornare per la sera a cena e gli promette che potrà usufruire ancora del divano finchè non riuscirà a trovare un lavoro…

    19 Ottobre, 2009 - 23:29
  14. Marcello

    Una storia simile si racconta nel recente film L’OSPITE INATTESO.

    20 Ottobre, 2009 - 9:16
  15. Leopoldo

    Ipotesi Z: l’ospite si sveglia quando arriva il padrone di casa e lo uccide.

    20 Ottobre, 2009 - 12:56
  16. Leonardo

    Cara Claudine, questa versione è decisamente più suggestiva (Clodine viene da pronunciarlo con la “e” finale, e sembra un po’ il nome di una medicina: “Nonna, ti sei ricordata di prendere il Clodine?”). Claudine, invece …

    20 Ottobre, 2009 - 13:22
  17. Clodine

    ehmmm…ma lo sai che hai ragione Leonardo, vorrei ritornare al mio nome originale, Claudine,ma..come fare: tutti ormai del blog amano chiamarmi Clo!

    Comunque grazie per il “cara” Leonardo: mi arriva come un brivido sul collo!

    20 Ottobre, 2009 - 15:22
  18. discepolo

    Storia vera successa a un signore ultrasettantenne(mio conoscente) a Milano poco tempo fa.
    torna a casa la sera e trova un ladruncolo, italiano, probabilmente tossicodipendente che si è introdotto a casa sua, l’ha svaligiata e siede
    in cucina a farsi una dose.
    il signore anziano, ex-partigiano. ex- capitano della Marina militare , non perde la calma chiude a chiave il ladruncolo in cucina e poi si avvia a telefonare alla polizia. Però ci ripensa, il ladruncolo gli fa pena, è quasi un ragazzo, così si avvicina alla porta della cuina e comuincia a dialogare col ragazzo. Parlano per parecchio, amichevolmente infine il signore gli dice adesso ti apro e ti lascio andare via, non ti denunciao, lascia tutto quello che hai rubato sul tavolo.
    Ilil ragazzo promette. Appena aperta la porta, il ladruncolo estrae un coltello e tenta di aggredire l’anziano signore. Gli va male , perchè l’anziano signore
    da giovane era anche cultore di arti marziali. Riesce a disarmare ladruncolo e a immobilizzarlo. A quel punto il ladruncololo scoppia a piangere , chiede perdono e supplica il vecchio di lasciralo andare.
    Questi impietosito un’altra volta lo lascia andare..
    il ladruncolo fugge.. non prima di aver dato un forte spintone al vecchio e avergli gridato”coglione!”
    Questa non è una parabola. E’ una storia vera. Io preferisco le storie vere.
    Sono più istruttive.

    20 Ottobre, 2009 - 16:25
  19. discepolo

    Non ho detto la fine e la morale della storia. L’anziano signore, si è fatto tre mesi ingessato per frattura del femore dopo essere caduto per lo spintone ricevuto.
    Non ha denunciato il ladro.
    Lo incrocia qualche volta per le strade del quartiere. Il ragazzo volge lo sguardo dall’altra parte sputa per terra e cambia marciapiede ogni volta che vede anche da lontano l’anziano signore.
    Ubi maior….minor cessat….

    20 Ottobre, 2009 - 16:37
  20. discepolo

    Aggiungo anche che se al posto del baldo vecchietto ci fosse stata un fragile vecchietta non sarebbe finita col femore spezzato ma probabilmente all’obitorio
    con una coltellata.
    Ai culturi delle belle parabole: questa è la realtà, di tutti i giorni, in una grande città’
    vi assicuro che Biancaneve e i sette nani, gli Orsetti e altre graziose favole per bambini non sono un modello di spiegazione della realtà ….e gli stessi bambini, smettono di crederci a quattro anni…..

    20 Ottobre, 2009 - 16:47
  21. Marcello

    Insomma, discepolo, vuoi dirci che a far del bene non conviene?
    Guarda che mi scandalizzo!

    20 Ottobre, 2009 - 21:43
  22. fiorenza

    Ma quel “baldo vecchietto” non ha certo fatto del bene! Ha creduto alle lacrime di un tosscodipendente, si è lasciato impietosire. E’ assurdo! Ma dove vive? Ma non sa nulla delle “storie vere”? E della “realtà, di tutti i giorni, in una grande città”? Non ha imparato nulla? Un minimo di psicologia? Nulla. E’ stato, davvero, “coglione”, discepolo. Capisco la rabbia di quel ragazzo. Quella rabbia prova che in lui un filo di speranza d’essere davvero aiutato sopravvive ancora..
    Un’altra cosa, discepolo: non è da te pensare che “Biancaneve e i settte nani” sia solo una delle “graziose favole per bambini”. Ma l’hai letta? Le grandi fiabe non sono nate per la stanza dei bambini. Ma lo sai! O, almeno, lo sapevi.

    21 Ottobre, 2009 - 0:24
  23. fiorenza

    Sul film “L’ospite inatteso”, per Marcello : siamo noi che abbiamo bisogno dell’altro, del diverso, del perturbante, dell’ estraneo che può ridare all’anima (l’estranea per eccellenza) il suo ritmo?

    21 Ottobre, 2009 - 9:30
  24. fiorenza

    E, Luigi, quando ci accorgeremo che siamo noi i clandestini addormentati sul divano dell’altro? L’altro a cui abbiamo rubato il cibo e l’acqua. Della cui identità ci siamo preoccupati soltanto per allontanarlo con tutte le regole.

    21 Ottobre, 2009 - 9:33
  25. fiorenza

    Ma ciò che rende incantevole la grazia di questo “altro” – questo altro che noi non siamo più, di cui abbiamo usurpato il posto- è il gesto di mostrare, come segno di identità, il suo foglio di espulsione. Niente di più cristiano.

    21 Ottobre, 2009 - 11:23
  26. Leonardo

    Tutto bellissimo, ma sto con discepolo.

    21 Ottobre, 2009 - 12:48
  27. fiorenza

    Anch’io.

    21 Ottobre, 2009 - 14:30
  28. Clodine

    Idem, con Fiore e Leo for ever!!!

    21 Ottobre, 2009 - 16:48
  29. fiorenza

    Mi accorgo ora di questo “Idem”. Idem? Niente idem, per favore. Ma è colpa mia: non ho aggiunto al mio “Anch’io” l’ovvio (credevo) “alla mia maniera”, o: “per le mie del tutto particolari ragioni”.

    24 Ottobre, 2009 - 0:22

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