Prezzario della rinomata casa del piacere


Tornando da Recanati a Roma ho fatto un salto ad Ascoli Piceno per non perdermi la Sagra dei Fritti. Acquistato per euro quattro un cartoccio di Olive e Cremini sono entrato per un bicchiere nel Bar di Vincenzo, che è sulla sinistra del Duomo, dove ho trovato questo prezzario d’epoca – giugno 1933 – che mi ha riportato con tenerezza ai 18 mesi del militare, quando a Napoli i bigliettai dei bus non ci facevano pagare dicendo “ai soldati si fa lo sconto”.

63 Comments

  1. Luigi Accattoli


    “Vincè fa la carità a lu dome”: Vincenzo fa la carità al duomo. La scritta rifà, in funzione del gestore del bar che si chiama Vincenzo, un detto del rione che in origine suonava: “San Biagio fa la carità al duomo”. San Biagio era una chiesetta che fu abbattuta per fare spazio alla costruzione del duomo e le sue pietre furono reimpiegate nella gran fabbrica. Il motto sta dunque a dire che il povero dona al ricco. La spiegazione me l’ha data Vincenzo di persona personalmente.

    1 Maggio, 2017 - 18:58
  2. Luigi Accattoli


    Qui sono nell’atrio del Palazzo dei Capitani e la mia serietà s’intona all’architettura.

    1 Maggio, 2017 - 19:00
  3. Federico Benedetti

    Luigi, dalle mie parti c’è un proverbio simile, con lo stesso significato: San Ruman fa la limosna al Dom.
    Mio nonno diceva che la chiesa di San Romano, a Ferrara, anticamente era una parrocchia, ma poi venne soppressa e tutti i suoi benefici parrocchiali vennero ceduti al Duomo di Ferrara, quando i “signori” ( il vescovo? Il podestà? Gli Estensi?) hanno deciso di spostare la cattedrale dalla basilica di San Giorgio al Duomo.

    1 Maggio, 2017 - 22:03
  4. Andrea Salvi

    Questo Vince’ con la sua ostentata carità al dome voleva forse dire che parte dei proventi derivanti dalla attività di cui al primo commento finivano in opere di beneficenza? Un bel furbacchione?

    1 Maggio, 2017 - 22:16
  5. giuseppe di melchiorre

    Luigi, un prezzario simile l’ho visto in un ristorante di Lucignano, in Toscana. Mi ha fatto sorridere, ma non mi ha ricordato niente, perché non ho fatto il militare, ma nove anni di collegio… E dunque… 🙂
    Buona notte a te e a tutti.

    1 Maggio, 2017 - 23:30
  6. Lorenzo Cuffini

    Prezzario meraviglioso.

    1 Maggio, 2017 - 23:31
  7. Federico Benedetti

    Io trovo il prezzario, esibito come pezzo d’antiquariato, molto poco “meraviglioso”.

    2 Maggio, 2017 - 9:09
  8. Lorenzo Cuffini

    Questione di punti di vista.

    2 Maggio, 2017 - 9:29
  9. Federico Benedetti

    Considera il punto di vista di quelle donne, specie delle più giovani.

    2 Maggio, 2017 - 10:48
  10. Enrico Usvelli

    Io ho fatto il CAR (corso addestramento reclute) ad Ascoli e spesso la sera andavamo nella piazza (molto bella) del Duomo. Era luglio, si stava benissimo all’aperto e penso quindi di non essere mai entrato in quel bar (sempre che ci fosse già, sono passati parecchi anni). Ricordo la gentilezza degli Ascolani con le reclute, ancora più in risalto nella mia memoria perché in contrasto con l’assoluta indifferenza verso noi militari dei Veronesi, presso i quali passai il mese successivo.

    2 Maggio, 2017 - 11:16
  11. Lorenzo Cuffini

    Sta pur certo che lo considero, il punto di vista delle donne, caro Fede.
    Dico che il reperto, è magnifico.
    Non sciolgo un peana ai bordelli.
    I maschi, comprese folle di benpensantissimi cattoliconi, hanno frequentato il genere per secoli, nella cattolicissima Italia.
    Vogliamo far finta che non siamo esistiti, e piamente distogliere lo sguardo?
    La realtà la si guarda in faccia, non la si edulcora nella memoria a posteriori.
    Il reperto è testimonianza di una realtà che c’è stata, ed è stata NON POCO alimentata dalla cultura sessuofobica del cattolicesimo che ha negato ogni dimensione fisica e corporea all’amore fisico, compreso quello coniugale, con aberrazioni del genere ben noto ” non lo fo per piacer mio, ma per far volere a Dio”…..
    Proprio per considerare il punto di vista delle donne.

    2 Maggio, 2017 - 11:37
  12. Lorenzo Cuffini

    …ma per far piacere a Dio, errata corrigo.

    2 Maggio, 2017 - 11:37
  13. maria cristina venturi

    Risiamo ai discorsi da Bar Sport Anticlericali della serie e’tutta colpa della chiesa cattolica?
    In Asia, in India, in Thailandia e’pieno ancora oggi. Di casini e case di malaffare, e non c’e’ ne c’e’mai stata nessuna mentalita’sessuofobica di stampo cattolico.
    A Pompei prima dell’eruzione del vulcano c’erano si pensa almeno 80 bordelli. Anche gli antichi romani amdavano a put……ne perche’costretti dalla mentaluta’erano sessuofobici? Ma mi faccia il piacere!

    2 Maggio, 2017 - 13:27
  14. Lorenzo Cuffini

    Naaaaaaaa……basta la presenza del maschio, a qualunque latitudine e a qualunque epoca.
    Diciamo che la mentalità cattolica ci ha messo il suo carico da 90.
    Anzi da 180 e 360.

    2 Maggio, 2017 - 13:45
  15. Federico Benedetti

    Oggi sono in tanti ad essere favorevoli alla riapertura delle case di tolleranza.
    A destra come a sinistra, sia uomini che donne.
    Si pensa forse che le prostitute siano tutte “ninfomani” o viziose che fanno quel “mestiere” per scelta o per divertimento, ma a me sembra che non si debba sottovalutare lo sfruttamento e la “schiavitù” di tante povere disgraziate, anche giovanissime, e che lo Stato debba rimanere fuori da tale mercimonio. Se lo Stato decide di affacciarsi in quel mondo deve essere per liberare le schiave e ridare dignità e diritti a chi li ha persi, non per tassare le marchette e per guadagnarci.

    2 Maggio, 2017 - 13:52
  16. Lorenzo Cuffini

    Siamo d’accordo.
    Ma questo non c’entra una cippa, Fede.
    Qualcuno qui si è espresso a favore di una riapertura delle “case chiuse” ?!

    2 Maggio, 2017 - 14:19
  17. Victoria Boe

    Interessante l’argomento dei bordelli provocato dal prezzolario postato in bella evidenza da Luigi. E che io, da impudica quale sono, ritengo un simpatico documento d’epoca.
    Scommetto che Luigi, furbetto com’è, l’ha fatto apposta per vedere le reazioni.:-D
    A parte gli scherzi, sono del tutto d’accordo con Lorenzo.
    Fare i puritani fa solo ridere. Quel mestiere, definito giustamente il più antico del mondo, durerà in saecula saeculorum. Perché molti uomini, forse tutti, fanno sesso esclusivamente per il piacere, il quale è sempre stato demonizzato dalla Chiesa cattolica, fino a quando non ha cominciato a capire che “il piacere” fa parte legittima del mondo umano. Il mondo degli angeli, ammesso e non concesso che esista, è tutt’altra cosa.
    Il matrimonio veniva concepito anche come “remedium concupiscentiae” per l’uomo, non per la donna ovviamente, vista come “strumento” ad uso e consumo del maschio. E però Sant’Agostino, che di sesso ne sapeva qualcosa, considerava la sessualità vituperabile anche nel matrimonio, anche se necessaria per la procreazione. Questo suo pensiero stravagante ha influenzato abbondantemente la Chiesa fin quasi ai nostri giorni.
    Vedi tu quanto potevano essere cervellotici certi grandi teologi del passato.
    Questo non è un discorso anticlericale; è solo un discorso razionale che guarda in faccia la realtà così com’è.

    2 Maggio, 2017 - 14:23
  18. Victoria Boe

    “Oggi sono in tanti ad essere favorevoli alla riapertura delle case di tolleranza.”

    Le case di tolleranza non hanno smesso di esserci. Solo non hanno ufficialità.
    Dappertutto ci sono case di piacere,ma nascoste, molto frequentate anche da seri professionisti. Il passaparola le rende note a chi voglia andarci.
    E comunque il mercimonio esiste all’aperto in certe zone periferiche delle città e dei paesi.
    Combattere la prostituzione è battagliare con i mulini a vento.

    2 Maggio, 2017 - 14:33
  19. Fabrizio Scarpino

    Combattere la prostituzione è battagliare con i mulini a vento.

    Condivido questa affermazione di Victoria.

    2 Maggio, 2017 - 14:47
  20. Federico Benedetti

    Non credo ai miei occhi.
    Non sarò qui un alfiere della legge Merlin (socialista e “femminista”), ma c’è qualcosa che non mi quadra.
    Contrastare la prostituzione non per intraprendere una crociata moralista ma per liberare le schiave e le sfruttate a me sembra un dovere civile.
    Sembra solo a me o il progressismo radicaleggiante e libertario che oggi, anche in questo blog, va molto di moda, perda per strada l’importanza della dignità dell’essere umano?
    Non insisto oltre in questa polemica, perchè a questo punto TEMO cosa possa venir fuori.
    Eppure non mi sembrava proprio una battaglia di retroguardia, anzi.
    Sarebbe interessante cercare cosa ha detto papa Francesco di queste cose (cose che per me dovrebbero essere SCONTATE e invece ci dividono).

    2 Maggio, 2017 - 15:03
  21. Federico Benedetti

    Che fine ha fatto l’umanesimo cristiano?

    2 Maggio, 2017 - 15:05
  22. Lorenzo Cuffini

    Sembra solo a te, Fede.

    2 Maggio, 2017 - 15:08
  23. Lorenzo Cuffini

    Cosa cavolo c’entra qui il “progressismo radicaleggiante e libertario”?
    Chi lo avrebbe espresso, su questo specifico argomento?

    2 Maggio, 2017 - 15:11
  24. Victoria Boe

    Condivido in pieno la domanda di Lorenzo. E rispondo: non c’entra un bel niente .E non c’entra niente l’ umanesimo cristiano.
    Bisogna distinguere, caro Federico.
    Il grande don Oreste Benzi faceva di tutto per liberare le schiave e le sfruttate, e faceva benissimo. Ma a parte queste donne, ce ne sono a migliaia che praticano la prostituzione per sé stesse, non forzate da nessuno.
    Vendono il loro corpo per guadagnare. E questo succede in tutto il mondo.
    Dunque, non facciamo di tutta l’erba a un fascio, per favore.

    2 Maggio, 2017 - 15:27
  25. Victoria Boe

    “Non sarò qui un alfiere della legge Merlin (socialista e “femminista”)…”

    E te pareva che facesse “l’alfiere” di una socialista e femminista!
    C’entra sempre la politica per un Federico Benedetti.
    Che bizzarro, incredibile, miscuglio di etica e di politica!

    2 Maggio, 2017 - 15:33
  26. Federico Benedetti

    Non c’entra?
    A me sembra di sì. Qualcosa deve pur ispirare questa visione dell’uomo, che a me sembra in tutta evidenza non compatibile con il cattolicesimo.
    Se ne avete voglia, cercate le parole del Papa (quello di adesso, quello che vi piace tanto…).
    Personalmente rinuncio ad andare oltre, non me la sento di combattere anche su queste cose, da catechesi dell’iniziazione cristiana.

    2 Maggio, 2017 - 15:41
  27. Fabrizio Scarpino

    Il grande don Oreste Benzi faceva di tutto per liberare le schiave e le sfruttate, e faceva benissimo. Ma a parte queste donne, ce ne sono a migliaia che praticano la prostituzione per sé stesse, non forzate da nessuno.

    Sottoscrivo nuovamente e aggiungo che, persone di comprovata fede cristiano-cattolica appartenenti alle forze dell’ordine di mia conoscenza, mi hanno confermato che la maggioranza delle prostitute non è schiava, ma esercitano il mestiere più antico per una libera scelta. (Questo non significa che bisogna abbandonare al loro destino chi invece è schiavizzata, anzi va fatto di tutto per liberarle da questo giogo opprimente).
    Ovviamente non ho la pretesa di far diventare scientifico quello che è stato un semplice mio dialogo con esponenti delle forze dell’ordine, ma quanto mi hanno riferito mi ha fatto molto riflettere.

    2 Maggio, 2017 - 15:49
  28. Lorenzo Cuffini

    Ma santa pace, Federico, vuoi uscire dagli slogan e parlare chiaro?
    Ma quale ” visione dell’uomo” dovrebbe essere spiegata qui?
    In che cosa , soprattutto, questa presunta visione sarebbe ” in tutta evidenza non compatibile con il cattolicesimo “?
    Non bisogna nominare il termine “prostituzione”‘?
    Non bisogna farci riferimento?
    Cos’ è VERAMENTE quello che ti sta sullo stomaco?
    Perché francamente qui non lo si capisce.

    2 Maggio, 2017 - 16:05
  29. Lorenzo Cuffini

    Sulle prostitute vittime di tratta e racket
    Oggi, secondo i dati della Comunità Papa Giovanni XXIII, si stima che siano tra 75.000 e 120.000 le donne vittime della prostituzione in Italia. Il 65% è in strada, il 37% è minorenne, fra i 13 e i 17 anni. Provengono da Nigeria (36%), Romania (22%), Albania (10,5%), Bulgaria (9%), Moldavia (7%), le restanti da Ucraina, Cina e altri paesi dell’Est, ma non solo. Nove milioni sono i clienti, con un giro d’affari di 90 milioni di euro al mese.

    2 Maggio, 2017 - 16:08
  30. Federico Benedetti

    «Non mi piace dire prostitute: quelle ragazze sono schiave della prostituzione».

    «Chiedo perdono per tutti quei cattolici e credenti che vi hanno sfruttato, abusato e violentato», ha detto ancora, spiegando che l’incontro gli servirà per «bastonare chi di dovere».

    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_incontra_20_ragazze_salvate_prostituzione-1908619.html

    http://www.ilgiornale.it/news/quando-bergoglio-salvava-schiave-prostituzione-1343103.html

    2 Maggio, 2017 - 16:09
  31. Lorenzo Cuffini

    QUanto a Francesco, in visita proprio alla comunità, nell’agosto 2016 ha detto :

    “«Io vi chiedo perdono per tutti quegli uomini che vi hanno fatto soffrire». Sono parole di papa Francesco rivolte alle ragazze vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale ospiti dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Il Papa venerdì ha voluto visitare a sorpresa la struttura di Roma ascoltando le tristi storie delle ragazze accolte dalla Comunità: «Chiedo perdono per tutti quei cattolici e credenti che vi hanno sfruttato, abusato e violentato», ha aggiunto il Pontefice ammettendo che questo incontro gli servirà per «bastonare chi di dovere». «Vivete con speranza e gioia il futuro che vi attende».”

    http://www.corriere.it/cronache/16_agosto_12/papa-francesco-ex-prostitute-vi-chiedo-perdono-male-subito-fb942ee2-60b6-11e6-92f0-b1559c509232.shtml?refresh_ce-cp

    2 Maggio, 2017 - 16:11
  32. Lorenzo Cuffini

    Ciò non toglie che c’è tutta una fetta di prostituzione “autonoma”, per dir così, che è quella di cui parla Fabrizio, e che ha per protagoniste ragazze ( e ragazzi) che decidono per soldi di utilizzare il proprio corpo.
    Dire questo NON vuol dire né lodare, né indicare a modello, né “lavare la coscienza” a chi le/li paga.
    Dire questo vuol dire raccontare le cose come sono.
    Il che non si vede che abbia a che fare con l’umanesimo cristiano o con il progressismo radicaleggiante e libertario.

    2 Maggio, 2017 - 16:15
  33. Lorenzo Cuffini

    Appunto.
    Almeno sulle citazioni papali, si concorda, vivaddio.
    E’ sul resto di quel che dici, Fede, che non capisco dove tu voglia andare a parare.

    2 Maggio, 2017 - 16:16
  34. Fabrizio Scarpino

    Concordo con Lorenzo delle 16.15 il quale centra in pieno la questione.

    @Federico: sulle citazioni papali concordiamo. E sulla netta condanna della schiavitù alla prostituzione anche. Lo abbiamo già detto.

    Ma il punto è un altro.

    2 Maggio, 2017 - 16:26
  35. Federico Benedetti

    Qualcuno dovrebbe ripassare il catechismo (Sesto Comandamento) , che a proposito della prostituzione, senza troppe (diaboliche) distinzioni, dice:

    La prostituzione offende la dignità della persona che si prostituisce, ridotta al piacere venereo che procura. Colui che paga pecca gravemente contro se stesso: viola la castità, alla quale lo impegna il Battesimo e macchia il suo corpo, tempio dello Spirito Santo.

    2 Maggio, 2017 - 19:45
  36. Federico Benedetti

    E anche:

    La prostituzione costituisce una piaga sociale. Normalmente colpisce donne, ma anche uomini, bambini o adolescenti (in questi due ultimi casi il peccato è, al tempo stesso, anche uno scandalo). Il darsi alla prostituzione è sempre gravemente peccaminoso, tuttavia l’imputabilità della colpa può essere attenuata dalla miseria, dal ricatto e dalla pressione sociale.

    2 Maggio, 2017 - 19:46
  37. Federico Benedetti

    questo è solo un aspetto del problema , ma è un aspetto del quale i cattolici dovrebbero tener conto, senza nascondersi dietro a distinzioni che finiscono per equiparare la prostituzione a un “mestiere” qualsiasi o a giustificare chi la pratica e chi ne “usufruisce”. E senza relativizzare…
    (E qui taccio il solito discorso sull’impenitenza, per quanto rilevante è decisivo per ciascuno di noi).

    2 Maggio, 2017 - 19:52
  38. Victoria Boe

    Niente di nuovo sotto il sole.
    Quel che è scritto nel catechismo lo conosciamo tutti o quasi. La morale cattolica è nota a tutti.
    Resta il fatto che la prostituzione ci sarà sempre e sempre. Nel mondo antico c’era, testimoniata dalla Bibbia e neanche delegittimata, per la verità.
    Oggi, nonostante il catechismo, anche non pochi uomini cristiani, che , fra l’altro, se ne impipano altamente del catechismo anche su altre indicazioni, vanno a prostitute.
    Suggerisco a Federico Benedetti, sempre pronto a declamare le regole della Chiesa, di recarsi presso un luogo di prostituzione e di leggere ad alta voce, magari con un megafono, le norme del catechismo. Vedrà l’effetto.

    2 Maggio, 2017 - 20:19
  39. Lorenzo Cuffini

    Caro Federico, ci sei o ci fai?
    Dubbio amletico.
    Nel frattempo non posso che ripetermi.
    “Ciò non toglie che c’è tutta una fetta di prostituzione “autonoma”, per dir così, che è quella di cui parla Fabrizio, e che ha per protagoniste ragazze ( e ragazzi) che decidono per soldi di utilizzare il proprio corpo.
    DIRE QUESTO NON VUOL DIRE NE’ LODARE NE INDICARE A MODELLO NE’ LAVARE LA COSCIENZA A CHI LI/LE PAGA ”
    Dire questo vuol dire raccontare le cose come sono.”

    In che diavolo di modo questo configuri quello che TU dici: nascondersi dietro a distinzioni che finiscono per equiparare la prostituzione a un “mestiere” qualsiasi o a giustificare chi la pratica e chi ne “usufruisce”. E senza relativizzare…non lo capisco proprio.
    Quindi, ti domando: dove si è equiparata la prostituzione a un mestore come un altro? dove si è giustificato chi la pratica e ci ne usufruisce? Dove, SOPRATTUTTO, si è relativizzato? Ma relativizzare cosa, chi, quando, come?
    Sta storia della relativismo è un tuo tappo che usi su ogni falla, ma in questo caso c’entra triplamente come i cavoli a merenda.

    Tutto questo detto, giacchè hai fatto pregevole opera di copiaincolla, potevi spingerti anche un po più in là, e copiare per esempio gli articoli del catechismo che inquadrano il problema, per dire…

    2342 Il dominio di sé è un’opera di lungo respiro. Non lo si potrà mai ritenere acquisito una volta per tutte. Suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita. 227 Lo sforzo richiesto può essere maggiore in certi periodi, quelli, per esempio, in cui si forma la personalità, l’infanzia e l’adolescenza.

    2343 La castità conosce leggi di crescita, la quale passa attraverso tappe segnate dall’imperfezione e assai spesso dal peccato. L’uomo virtuoso e casto « si costruisce giorno per giorno, con le sue numerose libere scelte: per questo egli conosce, ama e compie il bene morale secondo tappe di crescita ». 228

    2344 La castità rappresenta un impegno eminentemente personale; implica anche uno sforzo culturale, poiché « il perfezionamento della persona umana e lo sviluppo della stessa società [sono] tra loro interdipendenti ». 229 La castità suppone il rispetto dei diritti della persona, in particolare quello di ricevere un’informazione ed un’educazione che rispettino le dimensioni morali e spirituali della vita umana.

    O consideri relativismo pure questo?!!

    2 Maggio, 2017 - 20:34
  40. Federico Benedetti

    Sbaglio io a pensare che in questo blog si possa discutere tra cattolici.

    2 Maggio, 2017 - 21:04
  41. Lorenzo Cuffini

    Se per discutere tra cattolici intendi dire: io ho ragione e voi siete relativisti, sbagli alle grande, effettivamente.

    2 Maggio, 2017 - 21:27
  42. Lorenzo Cuffini

    E comunque: ti ho citato altri tre articoli del Catechismo della Chiesa cattolica, e ti ho ribadito che non si intende giustificare, nè lavare la coscienza di nessuno.
    Mi spieghi dove sta il ” non cattolico” in questo?

    2 Maggio, 2017 - 21:30
  43. Lorenzo Cuffini

    Tra l’altro, di sfuggita, segnalo che il 2343 e il 2344 dicono cose connaturate e consustanziali rispetto a certe cosette che hanno fatto accapponare la pelle ai convegnisti internazionali, ai quattro (4!) cardinali dei dubia e a tutto (tutto?) il fronte anti AL…..com’è che non sollevano dubia anche sugli articoli del CCC?
    🙂 🙂 🙂

    2 Maggio, 2017 - 21:33
  44. Federico Benedetti

    Sarà, ma non illuderti di aver ragione tu.
    Vinci per sfinimento, non certo perché sai argomentare.
    I cattolici non possono parlare di prostituzione con la superficialità che abbiamo letto qui sopra. E non mi riferisco solo ai tuoi interventi.

    Buona notte

    2 Maggio, 2017 - 21:38
  45. Lorenzo Cuffini

    Buona notte a te.
    Se poi mi rispondessi a una domanda, dicasi una, non sarebbe male.
    Compresa quest’ultima.
    Dove è che si è parlato di prostituzione con superficialità, qui sopra?
    Che poi le cose come stanno non ti vadano bene, questo è un altro paio di maniche.
    Ma dire come stanno è una fotografia, non è una superficialità.

    2 Maggio, 2017 - 21:41
  46. Federico Benedetti

    Prendi una tisana rilassante e datti pace.

    2 Maggio, 2017 - 21:56
  47. Lorenzo Cuffini

    Non amo il genere. Ma grazie per il pensiero. A darmi pace non ci penso mai.
    Ma grazie lo stesso.

    2 Maggio, 2017 - 22:18
  48. Fabrizio Scarpino

    Vedi Federico tu fai bene a citare il catechismo sul tema oggetto di discussione….(Tra l’altro fammi fare un po’ di bassa, -ma neanche tanto bassa – si parla di scandali pesanti tutti nostri cattolici- polemica anticlericale: il catechismo andava ricordato a padre Marciel Dolgado, don Lelio Cantini in Toscena e don Andrea Contin a Padova per citarne solo alcuni.

    Passiamo però oltre: nostra Santa Madre Chiesa non riesce a spiegarci

    3 Maggio, 2017 - 1:14
  49. Fabrizio Scarpino

    ….continua….

    Nostra Santa Madre Chiesa non riesce a spiegarci il perché tanti,tantissimi, migliaia di uomini si fermino sui lati delle strade per pagare prestazioni sessuali. Ne riparleremo.
    Però dimenticavo una cosa: un tale di nome Gesù ha affermato che “le prostitute ci passeranno nel Regno dei Cieli”

    .

    3 Maggio, 2017 - 1:21
  50. Federico Benedetti

    Ha detto anche “Vai e non peccare più”.
    E’ il peccato (questo sconosciuto!) che spinge gli uomini a cercare le prostitute: se facciamo sempre finta di niente, che non c’è niente di male, il peccato non esiste, la confessione senza senso, l’inferno vuoto… non ci rendiamo neanche conto che, come cristiani cattolici, il nostro sguardo dovrebbe essere diverso.

    Ripeto: non avrei mai pensato di dover affrontare in questi termini questo argomento con dei cattolici. C’è qualcosa che non quadra.

    3 Maggio, 2017 - 8:52
  51. Lorenzo Cuffini

    INeanche io avrei mai creduto che un cattolico giocasse a venire dal pianeta papalla, ma mi devo evidentemente ricredere.
    Nessuno fa finta di niente, nessuno dice che non c’è niente di male, nessuno dice che il peccato non esiste, nessuno dice che la confessione non ha senso, nessuno dice che l’infernoè vuoto.
    E’ stato detto qui, nei commenti al tema che tu hai sollevato?
    Io non ne trovo traccia. Fai un po’ tu.
    Il fatto è che pur consapevoli del peccato, pur esistendo e praticando la confesione ecc. da duemila anni, legioni di maschi vanno a donne pagando donne che si fanno pagare.
    Dunque, non basta esporre le scatole con le etichette: bisogna ficcarci dentro naso e mani, se no non si fa un passo.
    LAsciare intendere che basti che che uno sia un ” buon cattolico” per essere esente dalla questione prostituzione come da tutte le altre situazioni di peccato è pericoloso e falsissimo.

    3 Maggio, 2017 - 10:01
  52. Lorenzo Cuffini

    Per essere piu’ chiari ancora, non esistono “quelli che vanno con le prostitute”.
    Esisto io, Federico Bendetti, Fabrizio Scarpino, Luigi Accattoli e tutti con nostro nome e cognome che in ogni momento possiamo decidere di andare con una prostituta. E via disorrendo per ogni comportamento : dalla droga alla infedeltà matrimoniale, al ladrocinio alla bestemmia. Questo nonosante la fede, la volontà, la confessione, e tutto il resto. E fino alla fine dei nostri giorni.
    Se propio uno vuole dirla papale papale.

    3 Maggio, 2017 - 10:07
  53. Fabrizio Scarpino

    Nessuno ha qui affermato che il peccato non esiste.

    Frutto della tua fantasia o buon Federico.

    3 Maggio, 2017 - 10:44
  54. Fabrizio Scarpino

    Nessuno ha qui affermato che la confessione non ha senso.

    Frutto della tua fantasia o buon Federico.

    3 Maggio, 2017 - 10:45
  55. Fabrizio Scarpino

    E infine nessuno ha qui affermato che l’inferno è vuoto.

    Qui, o buon Federico non è frutto della tua fantasia, bensì deriva dal fatto che a te non dispiace affatto stabilire chi deve andare all’inferno e chi no.

    Buona giornata.

    3 Maggio, 2017 - 10:48
  56. Leopoldo Calò

    La prostituzione lede la dignità di chi la pratica (intendo di chi vende e di chi compra) perché il corpo è parte costitutiva dell’identità di ciascuno di noi; essa ha inoltre a che fare con atti e comportamenti che sono in qualche modo legati, culturalmente e naturalmente, alla sfera affettiva e dei sentimenti. Si può vendere tutto ma non se stessi. Dopo, ognuno faccia quel che crede, ma il mio giudizio è negativo su tutti i fronti, senza tante chiacchiere.

    3 Maggio, 2017 - 13:49
  57. picchio

    vi do ragione fabrizio e lorenzo , non si capisce con chi se la prenda e per cosa se la prenda Federico…
    cristina vicquery

    3 Maggio, 2017 - 14:42
  58. Federico Benedetti

    E figuriamoci!

    3 Maggio, 2017 - 17:55
  59. Victoria Boe

    ” …ma il mio giudizio è negativo su tutti i fronti, senza tante chiacchiere.”

    Prendiamo atto che il tuo giudizio, Leopoldo Calò, “è negativo su tutti i fronti”.
    Però, a onor del vero, mi pare che qui nessuno abbia espresso giudizi positivi sulla prostituzione. O sbaglio?
    Il discorso reale è che Federico Benedetti ha continuato a travisare, come spesso fa, sui discorsi altrui, per cui le “chiacchiere” si sono fatte per necessità di chiarimenti. I quali, tuttavia, non sono serviti a niente, perché il Benedetti ama intestardirsi sui suoi convincimenti. E ama travisare a più non posso.
    Quanto agli atti e comportamenti legati “alla sfera affettiva e dei sentimenti”, osservo che nella prostituzione non ci sono né affetti né sentimenti da entrambe le parti. C’ è solo un desiderio di sesso, pressoché animalesco, da parte degli uomini e un desiderio di soldi da parte delle donne. La realtà è questa per chi vive su questo pianeta.

    3 Maggio, 2017 - 18:30
  60. Federico Benedetti

    Ultimo tentativo.
    Se scriviamo che la prostituzione è una piaga, come suggerisce il catechismo, siamo tutti d’accordo, ma se cominciamo a distinguere e a dire che da che mondo c’è sempre stata e che sarebbe ora che la chiesa… Allora non siamo più d’accordo.

    (E spero che venga apprezzato che non sto rispondendo a tono a certe sgradevoli provocazioni).

    3 Maggio, 2017 - 20:14
  61. Victoria Boe

    “ma se cominciamo a distinguere e a dire che da che mondo c’è sempre stata e che sarebbe ora che la chiesa… Allora non siamo più d’accordo.”

    Ma chi l’ha detto questo?
    Però è vero che c’è sempre stata, e da prima che ci fosse la Chiesa.
    Nessuno però l’ha giustificata.
    Ancora travisamenti. E poi, quali “sgradevoli provocazioni”? Solo puntualizzazioni su realtà di fatto.

    3 Maggio, 2017 - 21:06

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