Santa Maria Maggiore strapiena per la “messa grande” delle dieci nel giorno della “dedicazione”. Ho rivisto piovere fiori durante il canto del Gloria dal quarto rosone centrale del soffitto a contare dall’arco trionfale. La folla mi aveva costretto a una posizione diagonale scomoda, sulla destra del presbiterio, ma dalla quale potevo vedere uno dei quattro tondi con figure di profeti che adornano il transetto, dipinti a fresco forse da un discepolo del Cavallini, potenti nei loro colori chiari e nelle forme frontali. I colori di quell’affresco e quelli dei petali che scendevano dal soffitto mi hanno ricordato i versi del Petrarca: “Da’ bei rami scendea – dolce nella memoria – una pioggia di fior sovra il suo grembo”. Questo e altro che non dico ho dedicato ai miei visitatori.
Pioggia di fiori in Santa Maria
27 Comments
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Santa Maria Maggiore, la Madonna della Neve. Sul crinale della collina che sovrasta la casa dalla quale proviene la mia famiglia c’era una chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, che si chiamava Madonna dell’Olmo. Ora questa chiesetta è andata in rovina, al suo posto c’è una piccola edicolo, tra i rovi, ma sempre con qualche fiore davanti. Leggendo il post mi sono quasi commossa pensando al fatto che nella campagna remota, tra le colline, è stata costruita una chiesetta piccola e rustica, che voleva in qualche modo ricordare i fasti della Basilica Romana. Della chiesetta rimane una xilografia, opera di un mio zio, che ormai non è più tra noi. Se ti mando l’immagine, Luigi, pensi di poterla inserire nel blog?
Propongo anche al blog di fare un censimento delle chiesette ed edicole dedicate alla Madonna della Neve. Ed inoltre, se andate ai Musei Vaticani, nella salla delle Carte Geografiche, se ben ricordo, ai confini tra l’Umbria e la Toscana potrete trovare sia l’indicazione dell’Olmo che della Madonna dell’Olmo. Lì passavano le antiche strade sul crinale delle colline.
Grazie per la “dedicazione” poetica e delicata, Luigi, e per le bellissime immagini che ci hai proposto.
Grazie Luigi, per questa dedica.
Grazie mille!!
Ciao a tutti gli amici e le amiche del Blog!!!
Antonella manda l’immagine e io l’inserirò.
http://digilander.libero.it/stedgl13/madonna%20della%20neve.htm
http://itinerariprovsr.altervista.org/print.php?mod=14_Francofonte/06_Luoghi_da_visitare/34_Edicola_votiva_della_Madonna_della_Neve_di_Contrada_Passaneto&
Grazie Luigi per la dedica spirituale e poetica che mi aiuta a cominciare bene la giornata!
Che il Signore benedica te e tutti gli amici del blog.
Luigi: ma sono piovuti davvero i fiori (fiori reali) o hai avuto una visione beatifica tra le braccia degli angeli -e di morfeo? …
Direttamente dal mio paese.
http://www.chiesamadrelatiano.it/
Mabuhay. Così prevedeva – come ogni anno – il programma dei festeggiamenti: DURANTE LA MESSA PONTIFICALE E I SECONDI VESPRI, TRADIZIONALE PIOGGIA DI FIORI IN RICORDO DEL MIRACOLO DELLA NEVE. Viene sollevato uno dei cassettoni del soffitto e mantenuto inclinato da un puntello di legno, mentre alcune mani – suppongo di custodi della Basilica – lanciano verso la navata centrale una grande quantità di petali di fiori. Per tutto il canto del Gloria e al Vespro durante il canto del Magnificat. Grande attrazione per romani e turisti. C’era accanto a me una giapponese che ha fotografato ogni petalo.
Qui si può fare una visita virtuale alla chiesa più bella del mondo:
http://www.vatican.va/various/basiliche/sm_maggiore/vr_tour/index-it.html
Vediamo se riesco ad inserire l’immagine della mia chiesetta, dove era stato sepolto a metà dell'(00 circa un mio antenato, Luigi Lignani, detto “la perste dell’Olmo”. Credevo che fosse un contrabbandiere, invece era forse un giacobino e carbonaro.
http://digilander.libero.it/scritturascuola/Olmo.pdf
Evviva! L’inserimento è riuscito, solo che ho scritto “perste” invece che “peste”. La xilografia è di un mio zio medico, Ezio Cenci, che, come molti medici, era anche un artista nei momenti liberi.
Grazie Luigi. Bel dettaglio. Che non consocevo (anche se conosco “la Chiesa piu’ bella del mondo”.) Chissa’ se mai mi capitera’ di assistere una volta.
Sai, mi stava venendo un attacco di panico, perche’ gia’ immaginavo le lamentele contro il Vat II che permette questi sfracelli della liturgia, dove il fumo di satana e la sua coda scodinzolante si son infilati attraverso il profumo seduttore dei petali etc bla bla etc bla bla etc bla bla etc bla bla etc. etc….
Qui – in alcune, poche, chiese – facciamo lo stesso per la vigilia di Pasqua. Al momento del Gloria c’e’ una pioggia di…economici “coriandoli”…sparati dall’alto da aggeggi piu’ moderni (e piu’ rumorosi)…tra sventolio di bandierine e danze sulle note del canto… Cosa vuoi, sono i disastri del Vat II.
Certo, niente da paragonare alla tradizione e solennita’ vostra…
Con riferimento alla chiesetta già inserita con link da Antonella Lignani, ecco la carta topografica che Antonella mi ha inviato perché io la inserissi in chiaro, aggiungendo questa didascalia: “Mando anche la carta topografica nella quale si può identificare il sito, in mezzo a una giogaia di colline. Alla Madonna dell’Olmo c’era un crocevia di strade (naturalmente sterrate) e il passo da una valle all’altra. C’era anche una grande quercia, sotto la quale si radunava la gente, e si raccontavano antiche storie, di magie e di profezie“. Nel commento seguente, l’immagine della chiesetta.
Qui l’immagine della chiesetta di cui al commento precedente.
Tutto stupendo!
Complimenti a Luigi e a coloro che hanno partecipato!
La pioggia di fiori sì che l’abbiamo avuta, ma la neve artificiale quest’anno no:
Santa Maria Maggiore, un furto
fa saltare il «miracolo della neve»
Grazie Luigi, mi fa piacere che questa chiesetta, che lo zio Ezio ha raffigurato a memoria, perché quando ha fatto l’incisione era già crollata, sia ricordata tra quelle dedicate alla Madonna della Neve. E mi fa piacere anche dire che stamattina ho visto come, nonostante tutto, la Chiesa vada avanti. Nella chiesa di San Francesco della mia città ho visto alcuni ragazzi NC che recitavano il rosario davanti alla cappella del Sacramento, e questo per smentire tutti coloro che dicono che nel Cammino non c’è l’adorazione all’Eucarestia. Inoltre potrei citare con nome e cognome due coniugi, sempre del Cammino, che hanno adottato uno splendido quattordicenne, solo al mondo e malato. Che bisogno abbiamo dei teologi? La Chiesa va avanti nella testimonianza dei “piccoli”.
E’ veramente impressionante il numero di località consacrate alla Madonna della Neve.
http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_della_Neve
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/05/news/festa_della_madonna_della_neve_rinviata_al_15_rubate_attrezzature-40405535/
IL CASO
Festa della Madonna della Neve
rinviata al 15, rubate attrezzature
Niente fiocchi all’Esquilino domenica sera è stato rubato il camion con gli strumenti necessari. L’architetto Esposito si rivolge al sindaco: “Rifare l’evento a Ferragosto”. Alemanno: “Massima disponibilità e collaborazione”
di FRANCESCO SALVATORE
La Festa della Madonna della neve, in programma nella serata di domenica 5 agosto in piazza Santa Maria Maggiore, è stata rinviata al 15 agosto prossimo perché, la scorsa notte, è stato rubato il camion con le attrezzature per le luci e per la musica necessarie per l’evento.
L’architetto Cesare Esposito, promotore dell’iniziativa: “Spero che la Madonna mi aiuti, sono 29 anni che progetto e realizzo la rievocazione della Madonna della Neve e non era mai accaduta una cosa del genere. Io sono sulla piazza di Santa Maria Maggiore che è già gremita di gente. Chiedo al sindaco di Roma di poter riprogrammare l’evento per il 15 agosto prossimo, quando si potrà realizzare una festa più grande e più bella unendo la Madonna della Neve con la Madonna dell’Assunta”.
BLOG Ci vorrebbe un miracolo
“Non posso che accogliere l’appello lanciato dall’architetto Cesare Esposito – è stata la replica del sindaco – Dopo l’increscioso furto che ha causato il rinvio della Festa della Madonna della Neve prevista per stasera, ovviamente da parte del Campidoglio ci sarà la massima disponibilità e collaborazione affinché l’evento possa svolgersi il prossimo 15 agosto”. Si tratta – ha concluso Alemanno – di una manifestazione che è entrata a far parte della tradizione della città e a cui tantissimi romani sono legati”.
Lo spettacolo in occasione della rievocazione del “miracolo della Madonna della neve all’Esquilino” prende spunto da una leggenda: un ricco patrizio di nome Giovanni, nella notte del 4 agosto del 352 d. C., vide in sogno la vergine Maria che gli ordinò di costruire una basilica nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. Giovanni, la mattina seguente, corse da papa Liberio per raccontargli quello che aveva sognato e il pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Il miracolo nel frattempo si era avverato e per ordine di Liberio si fece tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente dove cadde la neve di agosto.
(05 agosto 2012)
Questo il Salmo di ieri, naturalmente cambiato in quale parte (Giuditta 13, 18 – 20):
18 Et dixit ad eam Ozias: “ Benedicta tu es, filia, a Deo excelso prae omnibus mulieribus, quae sunt super terram. Et benedictus Dominus Deus noster, qui creavit caelum et terram, qui direxit te in vulnus capitis principis inimicorum nostrorum.
19 Quoniam non discedet laus tua a corde hominum memorantium virtutis Dei usque in sempiternum.
20 Et faciat tibi ea Deus in exaltationem aeternam, ut visitet te in bonis, pro eo quod non pepercisti animae tuae propter humilitatem generis nostri, sed prosilisti in ruinam nostram in directum ambulans in conspectu Dei nostri ”. Et dixit omnis populus: “ Fiat, fiat! ”.
“[18] Ozia a sua volta le disse: “Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici.
[19] Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio.
[20] Dio faccia riuscire questa impresa a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all’umiliazione della nostra stirpe, e hai sollevato il nostro abbattimento, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio”. E tutto il popolo esclamò: “Amen! Amen!”.
Devo confessare che sorprende tutto questo entusiasmo e attaccamento agli edifici di culto, alla varie chiese, cappelle, ecc. alle varie funzioni e cerimonie che si possono celebrare, da parte di quanti si definiscono “cristiani” e seguaci delle “Sacre Scritture”.
La ricerca della chiesa più piccola e quella più grande, magnificare con meravigliosi canti e stupende celebrazioni incensate. Quasi si parlasse del più grande spettacolo del mondo in cinemascope e 3D con dolby surround in prima visione.
Certo, ciascuno ha i suoi gusti e i gusti non sono da disputarsi, ma se le scritture ci dicono: “Non sapete che siete il tempio di Dio, e che lo spirito di Dio dimora in voi? Se qualcuno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui; poiché il tempio di Dio è santo, il quale [tempio] siete voi.” ( 1 Cor. 3.16-17)
Se dunque ciascuno singolarmente è un tempio da edificare e magnificare, che c’entra tutta questa ricerca e ammirazione per un edificio di mattoni, grande o piccolo che sia, adornato di ori (magari a volte anche finti) ? Mi ricorda tanto quel film “Indiana Jones alla ricerca del santo Graal”, dove tutti si immaginavano il Graal una coppa stupendamente preziosa dimenticando che la coppa di un falegname non poteva che essere una coppa più modesta ma più preziosa, diversa da ciò che tutti immaginavano, non preziosa per le gemme di cui era costellata , ma per qualcosa che aveva un valore diverso dall’oro che veniva mostrato.
Ma come di fa a farlo capire a chi non sa far altro che rimanere affascinato che dal luccichio artificiale di cose vane e senza valore ?
@ antonella lignani
“E’ veramente impressionante il numero di località consacrate alla Madonna della Neve.”
Si è vero. Peccato che sin sono dimenticati della “Madonna del manganello” (protettrice dei fascisti) dopo il furto del camion ci voleva quella più che la neve.
http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_del_manganello
Veramente, Gioab, la chiesetta di cui ho parlato non aveva ori né pietre preziose. Oggi è distrutta; quando ero ragazzina era quasi intatta, anche se le panche erano tarlate. Una semplice chiesetta di alta collina, testimonianza di un mondo scomparso: una specie di Santo Graal degno del figlio di un falegname.
@ antonella lignani
Già una volta scrissi che l’attaccamento non dovrebbe essere alla chiesa (di mattoni) piccola o grande, vecchia o nuova, quanto all’insegnamento ragionato e meditato di coloro che vogliono sentirsi “chiesa” per avere un’idea chiara di ciò che il Regno di Dio significa.
Se lo riduce ad un edificio di mattoni grande o piccolo ne fa un pezzo da museo come infatti è diventato tutto l’ambaradam che attira solo per la curosità degli ori sfavillanti lì esposti o per la mancanza degli ori sfavillanti esposti ma non per il vero significato che essa (chiesa) dovrebbe rappresentare.
Il valore di un insegnamento senza prezzo ricevuto e sviluppato gratuitamente che permette di edificare personalità gigantesche rispetto a piccoli mani superstiziosi e affascinati dal misterioso alla Gloria di Di Padre.
Un edificio di pietra è il segno concreto e visibile del “sentirsi Chiesa”.