“A Sua Santità Papa Benedetto XVI, il Pastore che cerca di condurci ai pascoli delle benedizioni e ai pascoli della pace. Con grande stima. Shimon Peres, Presidente dello Stato di Israele”: è la dedica incisa in una targhetta posta alla base della Menorah – il candelabro a sette bracci del Tempio di Gerusalemme – che Peres ha donato ieri al papa, facendogli visita a Castel Gandolfo. Quella dedica l’ha composta il presidente: è facile vedere in essa un richiamo alla predicazione di pace svolta da Benedetto in Terra Santa nel maggio del 2009. Quando dice “cerca di condurci” la dedica parla a nome del popolo israeliano ma a me piace intendere quel “noi” come abbracciante anche il popolo palestinese. Dedico ai visitatori del blog gli 87 anni di Peres, gli 83 di Benedetto, quella dedica e questa mia abusiva interpretazione.
Peres al papa “che cerca di condurci alla pace”
12 Comments
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Apprezzo molto l’autore di questo sito e in generale gli autori dei commenti.
L’amicizia tra cattolici ed ebrei senza escludere i palestinesi è fondamentale.
Purtroppo vi sono siti come pontifex in cui gli autori quando si parla di ebrei oppure gay si scaldano e forse superano il limite della decenza e della legalità.
Per come sono le cose adesso in Terra Santa la pace oltre le parole sembra pura utopia.
Israele dovrebbe cedere i propri privilegi e i Palestinesi dovrebbero non cercare la vendetta.
L’odio porta sempre altro odio e da entrambe le parti è presente in grande quantità…
http://www.romereports.com/palio/Shimon-Peres-visita-al-Papa-spanish-2658.html
L’interpretazione è ardita, ma non è peregrina… e senza dubbio non “abusiva”, ohibò!
Peres è un uomo saggio che può esprimere liberamente il proprio pensiero senza dover rendere conto a nessuno.
Sa bene che il destino degli israeliani è legato a filo doppio con quello dei palestinesi e sono certo (io non “interpreto”, “prendo atto”) che quel “condurci” si riferisse ai due popoli.
Mi è sembrato che Peres stesse chiaramente citando il salmo del buon pastore. In questo caso la dedica sarebbe davvero una “bomba” positiva nel dialogo tra ebrei e cristiani.
Da una visitatrice di nome Corinna ricevo questo messaggio:
Caro Luigi la mia interpretazione è ancora più “abusiva” della tua. Quel “cerca di condurci” lo sento rivolto a tutti noi che pur non patendo gli orrori della guerra abbiamo tanto bisogno di pace interiore per vedere un po’ di luce oltre la nebbia degli affanni quotidiani. Con affetto Corinna
Saluto la conterranea Corinna (che, mesi or sono, ho avuto l’opportunità di conoscere a Padova, proprio in occasione d’una conferenza di Luigi).
Buon sabato a tutti.
Roberto 55
Salmo 23 IL SIGNORE È IL MIO PASTORE
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
Un grazie a Marcello per il richiamo del Salmo del Pastore che offro ai visitatori ad apertura di questa giornata di sabato. Non avevo pensato al Salmo ma ora mi pare evidente che Shimon abbia preso da esso le parole che ha dedicato a Benedetto.
Luigi, ho sentito del terremoto in Nuova Zelanda: tutto a posto?
(Magari la figlia è già tornata, però..è accaduto lontano o vicino a dove è/era?)
http://it.euronews.net/2010/09/04/terremoto-in-nuova-zelanda-decine-di-feriti/
Syriacus caro grazie di aver pensato alla nostra figlia. Eravamo fuori e siamo rientrati solo ora, scusa il ritardo nella risposta. Lei è a Aukland, nel Nord della Nuova Zelanda, mentre il terremoto ha colpito la zona di Christchurch, che è nel Sud. Ci ha detto che nella sua casa, come anche in città, non se ne sono neanche accorti e l’hanno saputo dalla tv.
Bene. Letti i dettagli della notizia, immaginavo una simile risposta, nel caso più fortunato di una permanenza nel nord, e non vicino all’epicentro, centro-meridionale, vicino a Christchurch.
http://maps.google.it/maps?hl=it&q=nuova+zelanda+mappa&ie=UTF8&hq=&hnear=Nuova+Zelanda&gl=it&ei=s5-CTOXEB6CfOJCNvYgO&ved=0CB8Q8gEwAA&ll=-46.012224,177.890625&spn=39.553424,79.013672&z=4
(Lì è stato un settimo Richter. A Genova -non sismica di per sé- , talvolta si sentono -se ai piani alti- per esempio quintigradirichter parmensi.)
Anche noi, anche noi il terremoto questa mattina.
(Penso che Dio li permetta per ricordarci che cosa siamo. Altrimenti avrebbe fatto la terra tutta d’un pezzo, un mondo perfetto in cui l’unica “tettonica” sarebbe stata quella muliebre. Guardare questa mappa per spaventarsi:
http://cnt.rm.ingv.it/earthquakes_map.php)