– Mamma perché quel signore ha gli occhi rossi? – chiede un bambino camminando all’indietro e guardando in faccia un vecchietto che va nella sua stessa direzione, lungo il tunnel che dall’aereo porta all’aerostazione.
– Perché è stanco. Dopo un viaggio così, siamo tutti stanchi – fa la mamma
– E’ vero che sei stanco? – si sincera il bambino.
– Sono forse stanco ma è anche che ne ho viste tante nella vita – interloquisce il vecchio.
– Vuoi dire che hai pianto? – insiste il piccolo.
– Ho pianto, si capisce. Ho riso e ho pianto – spiega il vecchio.
– E se piangi ti vengono gli occhi rossi! – fa quello trionfante.
– E’ vero ma non ti preoccupare, tu piangi pure se capita perché i tuoi occhi sono così belli che non diventeranno mai rossi – conclude il vecchio.
Dialogo ascoltato all’arrivo a Cagliari con il volo Meridiana IG1788 proveniente da Roma Fiumicino.
Luigi! c’e’ da riconoscerti una abilita’ di osservazione non comune!… del resto, per come hai sempre svolto il mestiere di giornalista non potrebbe essere altrimenti. I miei complimenti sinceri per saper sempre cogliere attimi che potrebbero passare inosservati o sembrare insignificanti, ma che sanno raccontare diversi momenti della vita con semplicita’ profondissima.
Buon lavoro a Cagliari e un saluto a Mandis quando lo vedrai
Molto bella l’immagine del Santo Padre davanti alla Vergine di Bonaria!
Maria vegli sempre su noi! Buona Domenica a tutti!
F.
”Le auguro di arrivare alla mia età”diceva una vecchietta di 105 stamani, rivolgendosi al Santo padre durante la sua visita a Cagliari! Ed ora ci ritroviamo con la bella immagine descritta da Luigi di questo anziano signore in dialogo con il piccolo amico!
E proprio in quel breve dialogo sembra riecheggiare il brano del “Sabato del Villaggio” di Leopardiana memoria “Godi, fanciullo mio; stato soave, stagion lieta è codesta, altro dirti non vo’ ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave”. Credo che la vecchiaia sia la stagione più lunga e fragile della vita! Scandisce il tempo del raccolto in cui sia se si è ben seminato oppure no il risultato esteriore non cambia di molto: ci si ritrova ugualmente a fare i conti con lo spauracchio dell’abbandono e della solitudine, ma solo apparentemente! Infatti, se si è ben lavorato e disossato il proprio terreno, questo darà in quella stagione di rigore i suoi frutti migliori, quelli più maturi e saporosi! Il mio padre spirituale -un venerabile sacerdote di 96 anni- così risponde al mio “don Antonio..oggi..vorrei vederla” :””figlia mia, che dirti, non sono più da guardare, ormai, sono solo da ascoltare!”, una risposta illuminante e magnifica! Nella storia dell’arte la vecchiaia è il soggetto più difficile da riprodurre in assoluto, anche alcuni degli artisti più illustri hanno fallito il soggetto, proprio per l’intensità tutta speciale che emana dal volto del vecchio. Il grande Giacomo Balla nel bel mezzo del suo fulgore futurista e avanguardista, tra guizzi di luce e oggetti in movimento arresta all’improvviso la sua corsa per fare cosa? per ritrarre la madre in un atteggiamento di calma, pensierosa, paciosa, assorta in lontani ricordi, lo sguardo languido e rassegnato…un capolavoro….”il mio più bello -ebbe a dire – e il più movimentato”.
Un abbraccio a pri’, a fabricianus e a lei carissimo Luigi…con grandissimo affetto!
Un abbraccio anche a te, carissima Clodine.
Oggi il Vangelo ci ricorda che “dove sono due o tre riuniti nel nome del Signore egli è in mezzo a loro”.
Così mi piace immaginare il nostro pianerottolo: Tutti noi, insieme a Luigi e con il Signore che ci guarda e ci ama.
Riguardo al post di Luigi, è un’ immagine molto dolce e soave. Come ogni volta in cui si parla del pianto e delle lacrime. Forse ve lo avevo già detto, ma considero le lacrime la parte più intima e più profonda di ogni uomo e di ogni donna!
Lo so, a volte il pianto non è soave, ma frutto di dolori e sofferenze: Possa Dio asciugare tutte le lacrime di dolore.
Ciao a tutti!
F.
Certo fabricianus..credo che le lacrime siano la manifestazione più struggente dell’uomo. Un po’ come la tenerezza, entrambe sono erroneamente associate ad un carattere debole, incline alla sottomissione, ma non è affatto così!
E’ la tenerezza che produce il pianto -sia esso di gioia come di dolore- ed è una caratteristica delle persone empatiche, compassionevoli, amabili, buone, tutto fuorché deboli.
Dice l’apostolo Paolo nella seconda ai Corinzi: ” quando sono debole è allora che sono forte”!La persona tenera si commuove non solo per gli eventi di gioia o di dolore, ma anche ascoltando una bella melodia o guardando un tramonto…si cuommove anche solo del ricordo di amori lontani, di chi ci ha lasciato. Le lacrime manifestano una sensibilità molto vicina a quella del Signore…che pianse..e…molto!
Le considerazioni di Clodine sul tema della vecchiaia mi hanno riportato alla memoria un documento di nove anni fa, quando papa Giovanni Paolo II scriveva una “Lettera agli anziani” che per contenuti e toni andava molto oltre la causa occasionale: la proclamazione del 1999 “anno degli anziani” da parte di qualche organismo delle Nazioni Unite. L’ho trovata in rete e vorrei condividerne con voi alcune frasi:
«… mentre vi auguro, cari fratelli e sorelle anziani, di vivere serenamente gli anni che il Signore ha disposto per ciascuno, mi viene spontaneo parteciparvi fino in fondo i sentimenti che mi animano in questo scorcio della mia vita, dopo più di vent’anni di ministero sul soglio di Pietro, e nell’attesa del terzo millennio ormai alle porte. Nonostante le limitazioni sopraggiunte con l’età, conservo il gusto della vita. Ne ringrazio il Signore. E’ bello potersi spendere fino alla fine per la causa del Regno di Dio.
Al tempo stesso, trovo una grande pace nel pensare al momento in cui il Signore mi chiamerà: di vita in vita! Per questo mi sale spesso alle labbra, senza alcuna vena di tristezza, una preghiera che il sacerdote recita dopo la celebrazione eucaristica: “In hora mortis meae voca me, et iube me venire ad te” – nell’ora della morte chiamami, e comanda che io venga a te. E’ la preghiera della speranza cristiana, che nulla toglie alla letizia dell’ora presente, mentre consegna il futuro alla custodia della divina bontà.»
“Conservo il gusto della vita”, ma “trovo una grande pace”. Una testimonianza di umanità e di fede che è luce nelle tenebre.
“In hora mortis meae voca me. Et iube me venire a te”.
Il riferimento che Giovanni Paolo fa a queste parole in latino, a questa preghiera, è per me come il ricordo di un volto amato e che credevi dimenticato, e invece ti accorgi che ne hai conservato nel cuore anche le caratteristiche più minute. Questa preghiera la recitavo (in italiano) dopo la Comunione, più di quarant’anni fa, in una versione in cui – secondo un’abitudine dell’epoca – al Signore si dava del “voi”. In questa versione scopro, con una certa sorpresa, di ricordarla perfettamente a memoria (cominciava così: “Anima di Cristo santificatemi, Corpo di Cristo salvatemi…”). Ora che l’ho ritrovata, camminerò volentieri insieme a lei, per gli ultimi chilometri del mio pellegrinaggio…
Che bella l’omelia agli anziani di Giovanni Paolo II , è un capolavoro di saggezza. Grazie Sump per la preghiera in latino cosi’ profonda e struggente, la imparerò a memoria tal quale l’hai evocata. Grazie per i tuoi interventi: sono sempre arricchenti e speciali.
un abbraccio ..
Clo
Non potevo non condividere con voi la mia gioia per la stupenda giornata di oggi.
Stamane ero su quel palco, come sardo, come corista, ad accogliere il successore di Pietro nella mia terra, a distanza di 23 anni dal pellegrinaggio che fece Giovanni Paolo II.
Il centenario dalla proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona della Sardegna è stata l’occasione adatta affinchè il Santo Padre venisse a confermarci nella fede.
Una celebrazione stupenda, commovente, credo sia impossibile descrivere l’emozione provata nel vederlo percorrere strade che percorri ogni giorno, che ti sembrano sempre uguali ma che oggi emanavano una luce diversa.
E che dire dell’omelia?
Ha toccato le corde del nostro cuore, richiamando in vari momenti le caratteristiche dell’animo e del carattere dei miei conterranei.
Questa sera, poi, ero in via Roma.
Tanti giovani affamati di parole di speranza e di guida hanno affollato lo stesso luogo che il 20 Ottobre 1985 vide Giovanni Paolo II catechizzare i giovani come me.
Una festa bellissima e una gioia indescrivibile.
Son contento anche perchè Luigi ha potuto vivere questa celebrazione nella mia terra.
Buona domenica sera a tutti !
Nelle “mie” campagne del Nordest, oggi pomeriggio, l’afa è stata – finalmente ! – interrotta da un breve ma intenso acquazzone che ha rinfrescato l’aria ed ha annunciato la fine dell’estate.
Grazie, intanto, a Luigi per la citazione della “Evangelium Vitae” (non ricordavo male, per una volta !) ed a Principessa (a proposito, Principessa: ci dai le “ultime” ?) per la conferma del Convegno che si terrà, prsso la Santa Sede, il prossimo novembre sulla questione dei trapianti e della donazione d’organi (evidentemente, debbo – non fraintendetemi, amici del “pianerottolo”: non vi tradirei mai, qui si sta troppo bene ! – riprendere un pò a frequentare anche la più piccola ma “civettuola” location di Paolo Rodari).
Il bel dialogo “catturato” da Luigi sul volo Roma – Cagliari (a proposito, Luigi: attendiamo, di ritorno da Cagliari, i tuoi resoconti ed i tuoi commenti, sia sul “Corriere della Sera” che a noi del “pianerottolo”, poichè mi pare che il nostro Pontefice abbia oggi pronunciato frasi importanti, sui giovani, sulla famiglia, sul lavoro ed anche sulla politica !) e che ha ricordato a Sump la struggente lettera di Papa Giovanni Paolo II° (quanta dolcissima, umana vitalità in quel documento !) ed a Clodine (ciao, Clo !) “Il sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi, a me ha (molto più prosaicamente, lo riconosco)suggerito una vecchia canzone della mia adolescenza (1972, o giù di lì), scritta (e cantata) da Francesco Guccini, titolata “Il vecchio ed il bambino” (alzi la mano chi la conosce !):
“Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera.
La polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera.
………….
E il vecchio diceva, guardando lontano:
“immagina questo, coperto di grano,
immagina i frutti, immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori.
E in questa pianura fin dove si perde
crescevano gli alberi e tutto era verde
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell’uomo e delle stagioni”.
Il bimbo ristette, lo sguardo era triste
e gli occhi guardavano cose mai viste.
E poi disse al vecchio con voce sognante
“Mi piaccion le fiabe, raccontane altre”.
Per non farla troppo lunga, ho riportato solo una parte del testo, che, prò, ho sempre trovato molto bello e qui ci tenevo a proporlo a chi non l’aveva mai letto.
Bello, Fabricianus, il paragone tra il passo del Vangelo di Matteo ed il nostro “pianerottolo”: ti confesso, peraltro, che ieri sera, quando l’ho ascoltato da don Giorgio nella mia Chiesa Parrocchiale, ho pensato, piuttosto, alla tante, grandi e piccole meschinità umane che, a volte, ci impediscono, per brama mondana di autoaffermazione, di trovare concordia con il nostro prossimo.
Domattina si riprende (parlo del lavoro): buona settimana a tutti quanti !
Roberto 55
L’uragano Ike è molto pericoloso! Sotto con le preghiere, ragazzi, Principessa (e non solo lei!) ha bisogno di noi…
Un abbraccio a tutti!
Siamo col fiato sospeso aspettando di vedere quale direzione questa “mostruosita’” – per dimensione e forza – prendera’. Cio non toglie che preghiamo per le vittime e per coloro ch stanno sperimentando la tempesta in queste ore. Le isole Keys (sud Florida) sono sotto evacuazione obbligatoria e tutti ( tutti!) stanno lasciando case e tutto cio’ che posseggono sperando di ritrovarlo al ritorno, fossero anche da riparare.
E’ qualche anno che le categorie date agli uragani sembrano ormai datate per quanta forza e distruzione queste tempeste stanno ormai portando con loro. Anche qui , il tempo non e’ piu’ qullo di una volta! e quanta gente dovrebbe interrogarsi sulle proprie responsabilita’ nei cambi climatici…..
Abbiamo bisogno di voi e delle vostre preghiere, tutti quelli che abitiamo il Golfo del Messico , ma soprattutto io che mi sento rinfrancata quando qualcuno mi mostra affetto sincero e divento coraggiosa. Grazie della vostra attenzione e della vostra vicinanza….Un bacio a tutti
Ma Matteo,Leonardo,Ignigo74,Davidino,Mandis,Lazzaro e gli altri sono andati tutti in ferie?
(CLO e SUMP per favore, ogni paio di giorni guardate la posta elettronica, se no con questi messaggi di servizio Luigi mi dara’ lo sfratto!!)
A domani. spero. Serena notte a tutti
http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/09/quando-ratzinger-era-prof-enzo-bianchi.html
Articolo interessantissimo di Enzo Bianchi e sagnalazione del libro di Gianni Valente su Joseph Ratzinger. Mia cugina mi dice che ,dalle prime pagine, e’ interessantissimo….
Principessa, ma, lo sai che anch’io mi vado chiedendo che fine abbiano fatto tutti gli altri (?) …mi sono anche domandata se non sono io la causa di tanta penuria, chissà, forse per via dei miei refusi…o di reconditi riferimenti che hanno un senso solo nella mia mente!
Esempio “disossare il terreno” -vedi post Clodine delle 14:00- so perfettamente che il “disossare” non può essere riferito ad un terreno, il quale, per sua natura, ossa non ha. In realtà il termine [v. 1ª tr. (Ind. pres. disòsso)] era solo in senso figurato, ad indicare il rastrellare, il vangare, togliere quei grumi induriti che impediscono alla pianta di germogliare, un po’ come liberare la carne dall’osso, e separare quest’ultimo non commestibile dal nutrimento!
Non era che una licenza, una libera associazione : non è affatto errato associare la terra alle ossa …non siamo forse stati plasmati con la terra? Le nostre ossa, non sono forse tratte dalla polvere e non ritornano, alla fine, in seno a questa madre così tanto maltrattata? e…non è forse la terra generatrice essa stessa di quell’energia vitale che da millenni trasforma e genera miliardi di esseri viventi ?
“In questo deserto corroso. levigato, denudato, la terra mostra le sue ossa”
La terra è segno di una intimità profonda: è carne della nostra carne e ossa delle nostre ossa.
Tornate amici, se è la mia presenza che vi rattrista…me ne andrò !
Salve a tutti.
Sto riflettendo ancora sulla visita pastorale del Papa a Cagliari……
Le sue parole non sono affatto casuali.
Come non è casuale, la presenza di un qualsiasi capo del governo, ogni volta che il Papa gira il suolo italiano, con tanto di esternazioni di fedeltà del proprio governo al magistero della Chiesa.
Era una visita pastorale?
Era un convegno politico?
Vedo che ognuno, a seconda dei propri convincimenti, dà la sua visione e la sua valenza.
L’impressione è che Chiesa e potere si incontrino sempre, pur in un continuo balletto di predicozzi per politici e politici che fanno finta di non sentire, ma ciascuno fa comodo all’altro, ciascuno porta all’altro la sua dote.
E se ognuno pensasse a fare bene il suo lavoro?
Riflessione molto personale.
Matteo.. chiesa e politica-polica e chiesa sono da sempre un binomio vincente o..perdente! Non sono poi così lontani i tempi del famoso NON EXPEDIT (non conviene) consiglio che, a cavallo tra l800 e i primi del 900 -e proprio verso il 10 settembre-la chiesa espresse dando il suo parere negativo influenzando, in questo modo, moltissimo il parere sulla partecipazione dei cattolici italiani alle elezioni, e in generale alla vita politica dello stato. Fu un vero divieto che solo in seguito Pio X attenuò, mitigò, sottoscrivendo l’ enciclica “il fermo proposito” , che permise la partecipazione alle elezioni in speciali circostanze riconosciute dai vescovi, attuata in seguito col patto Gentiloni, un patto abolito solo anni più tardi..Ma questo è solo uno dei tanti esempi. Sempre è così: dove c’è la chiesa c’è la politica e viceversa…problerma annoso e antico come il mondo.
ciao!
grazie Clo.
Ai cagliaritani, il soave compito di darci quello che non ci dà il filtro della stampa….
ricordando che loro comunque hanno il vantaggio di avere un vescovo, erede degli Apostoli, tutto loro da non spartire con nessuno…..
Il Papa… passa….
“E se ognuno pensasse a fare bene il suo lavoro?”
Questa sì che è un’idea!
“Ognuno”! Cioè:
– il Papa, che certamente “passa”, ma per ora c’è, alla faccia di tutti quelli che non lo sopportano; e che il suo lavoro lo fa egregiamente, alla faccia dei medesimi;
– i politici, che “passano” anche loro, e che in democrazia vengono giudicati dal corpo elettorale, a colpi di maggioranza;
– i bloggeristi, compresi quelli che “nun ce vonno stà”.
Riflessione altrettanto personale.
“Ai cagliaritani, il soave compito di darci quello che non ci dà il filtro della stampa….”
Tu filtri, caro Accattoli… Per fortuna, autorevolmente convocati, arriveranno fra poco i cagliaritani a darci finalmente e soavemente la verità in pacchetti da venti senza filtro.
Oremus pro Pontifice nostro Benedicto.
Dominus conservet eum, et vivificet eum, et beatum faciat eum in terra, et non tradat eum in animam inimicorum eius.
Preghiamo per il nostro Santo Padre il Papa Benedetto. Il Signore lo conservi, gli dia vita e lo renda felice in terra, e non lo lasci cadere nelle mani dei suoi nemici.
Benedici, o Signore, il nostro Santo Padre, il Papa; assistilo nel suo ufficio di pastore universale; sii la sua luce, la sua forza e la sua consolazione. E a noi concedi di ascoltare, con docilità di cuore, la sua voce come ascoltiamo la tua.
Sono cagliaritano e non ho ben compreso le parole “sibilline” di matteo e Sumpontcura…
Ciao Damiano!
La questione fra Matteo e me può essere considerata, naturalmente, da due angoli visuali. Ecco il mio: Matteo non lascia passare occasione per esprimere sospetti (più o meno velenosi) su Papa Benedetto, le sue idee, il suo rapporto col mondo e con la Chiesa. Io (che pure stimo Matteo per il valore della sua testimonianza di cattolico “adulto” coerente, ma amo e stimo incomparabilmente di più il Santo Padre) non gliene lascio passare una: ad ogni critica al Papa, una critica a Matteo; ad ogni battutina velenosa, una battutina velenosa; ad ogni sberleffo uno sberleffo. Sempre con stima e affetto fraterno.
… se no che gusto c’e’??
http://www.ssd.noaa.gov/goes/flt/t4/vis-l.jpg
Buongiorno a tutti!
Il link e’ per vedere IKE mentre si avvicina a Cuba (potrebbe passare direttamente su Avana con l’occhio). Al di sopra dell’isola si vede la parte inferiore della Florida.
Pare (PARE) ormai certo che dopo Cuba entrera’ nel Golfo del Messico, rinforzandosi sulle acque calde e si dirigera’ verso il Texas. Vedremo…
L’impegno e le preghiere di voi tutti stanno sortendo risposte incredibili!!
Ieri mi sono alzata alle 4 am per seguire la visita di Sua Santita’ a Cagliari.
Forse saro’ anche monotona ma vi ripeto che le parole del Papa vanno ascoltate ciascuno con la propria sensibilita’, dando alle spiegazioni dei vari commentatori una valenza di sostegno alla comprensione.
Che ci piaccia o meno, questo e’ il Papa che abbiamo e, se proprio non lo amiamo, dobbiamo almeno rispettarlo. Cosi come una volta si rispettava anche il genitore che piu’ dell’altro provvedeva alla disciplina mascherando il suo amore dietro una facciata di apparente durezza.
Se ognuno facesse il proprio lavoro il mondo si avvierebbe verso la perfezione che, come sappiamo tutti, non e’ di questo mondo… percio’ dobbiamo saper accettare anche le cose che non ci piacciono, guardare le persone che non ammiriamo, ascoltare parole contrarie a cio’ che vorremmo udire: il tutto cercando di pensare che il bene comune , forse, e’ piu’ importante delle nostre convinzioni personali e che non importa CHI riesce a realizzarlo, sempre che cio’ accada .
Abbracci a Matteo, Sump, Roberto55, Damiano e gli altri
CLO!! cerca di evitare di trovare scuse per svignartela!! Un bacio forte!!
Chiedo scusa, non so che cosa sia successo ma mi e’ saltato una parte del commento.
Dopo le parole ” una valenza di sostegno alla comprensione.” per favore leggete:
E non altro,perche’ non sono le opinioni del commentatore, o le sue parole, che stiamo meditando.
Personalmente sto imparando a conoscere ed apprezzare Benedetto XVI e lo sto facendo liberando la mia mente dai paragoni inevitabili con i 27 anni di GPII. Rispettando entrambi ma apprezzando di ciascuno il finissimo pensiero e la maniera diversa di amare.
Cha ci piaccia o meno……………………………..
dove sump
veda tutta questa critica velenosa,
non l’ho ancora capito.
Che io abbia affermato per bocca di sump tutta quella roba, non so come abbia fatto,
caro sump,
puoi tranquillamente andare avanti da solo,
te la canti e te la soni.
Io e te non abbiamo angoli diversi,
siamo diversi e di moltissimo.
Io non mi sarei permesso di fare il gioco che tu fai con me,
tu ti senti libero di farlo
@ Damiano
semplicemente, emozioni che non ci può dare la stampa.
@ principessa,
per me non c’è alcun gusto!
Il dialogo si sviluppa sul confronto, non sullo sberleffo
potremmo esprimere concetti, perplessità, o critiche,
invece no,
come su altri siti di integralisti o fondamentalisti,
se si esprimono pensieri diversi dai fondamentalisti c’è il cut,
per fortuna qui Luigi non usa il cut, ma si sono ben attrezzati alla bisogna alcuni tra coloro che intervengono.
Ricordo, per chi non se ne fosse accorto che il Blog-Accattoli, è molto letto, anche se vi partecipiamo in pochi,
ma qui si fa finta che l’è una roba in casa……
Ovviamente,
non interverro’ alle prossime, sulla presente, per non entrare nel circolo vizioso che generalmente si produce.
Caro Luigi, io sempre dalla innocente bocca di un bambino (secondo me 5-6 anni) ho sentito questa candida frase rivolta al papà mentre attraversava le striscie pedonali manina nella mano
“papà… andiamo dall’amico di Gesù?”
un caro saluto a tutti!
p.s. passano i secoli e i “matteo” di ogni epoca, ma grazie a Dio il Papa è sempre al suo posto di Pastore Universale per indicare a tutti i popoli la strada da seguire.
“Il cut”?
Matteo, ma che dici? Quando mai qualcuno ha proposto di tagliare alcunché?
Vuoi fruire di abbondante diritto di critica? Accomodati, nessuno ti taglierà nemmeno una virgola. Ma se qualcuno criticherà i tuoi interventi, be’ questo è il gioco della democrazia: libertà di critica a tuo favore e altrettanta libertà contro.
– Tu sembri esprimere il dubbio che la visita pastorale del Papa in Sardegna debba essere considerato, in realtà, un convegno politico;
– adoperi a man salva parole come “balletto” e “predicozzi” a proposito del rapporto fra la Chiesa e il mondo politico, affermi che il mondo politico “fa comodo” alla Chiesa e che le porta “la sua dote”;
– insinui che la Chiesa e il Papa non fanno “bene il loro lavoro”…
e poi ti lamenti se qualcuno entra in polemica con te? e parli di “cut” e vai blaterando di fondamentalismo e integralismo?
Liberi tutti, caro Matteo: tu di scrivere “il Papa… passa”, io di farti osservare che, se è per questo, passano anche i vescovi, passa Sump, passa Matteo, e delle cose che scriviamo e che pensiamo e che facciamo dovremo – tutti – rispondere a un Giudice e al suo “cut”, quello vero.
A Giovanni: caro amico, come spesso accade, e come Gesù ebbe a dire nel Vangelo, stavolta è un bambino a mostrare di aver capito tutto…
Clodine io avevo preso quel “disossare” per “dissodare”: non era più semplice di tutto il cavamento di ossa che ci hai proposto? Bravissima sempre nell’animare donnescamente il mio pianerottolo, ti attendo per la vsita al terrazzo Bonaparte.
Nugae:
1. “ma amo e stimo incomparabilmente di più”
Umano… troppo umano
2. “Papa… Pastore Universale”
Maiuscolo!
Sump e Mandis forse Matteo scrivendo “il papa passa” non intendeva dire “oggi c’è e domani non c’è più” perchè questo si direbbe anche del vescovo – mentre egli (Matteo) proponeva una distinzione (io credo) tra il papa “che va a Cagliari e passa subito altrove” e il vescovo “tutto loro” che invece resta lì. Scrivo come sempre per mettere pace e cercare di intendere il dettato di ognuno nel modo migliore.
perche’, Targum55, qualcuno di noi e’ stato promosso al rango di dei e lasciato in carica al posto di Dio che e’ andato in vacanza?
Un saluto ai cagliaritani Mandis e Damiano: Mandis l’ho incontrato a Cagliari e Damiano no, sarà per la prossima volta. Stamattina prima di prendere l’aereo per Roma sono stato a messa nella Basilica di Bonaria e vi ho ricordati. Se direte qualcosa della visita papale vi sarò grato.
possiamo solo essere umani e amare umanamente
(non capisco perche’ stamani mi saltano via le frasi quando premo invia)
Mandis, voglio raccontarti un aneddoto analogo alla domanda del piccolo sull’ “amico Gesù”. Mi sembra di aver già detto, in qualche post precedente, che mi prendo cura -da anni ormai- di alcuni sacerdoti anziani per cui, capita non raramente di vedere appesi, sia in casa che sulla parte più riservata del terrazzo: camici, stole corporali ecc…e…sovente anche delle casule, belle, tutte d’oro! Ultimamente viene a trovarmi mia sorella col figlioletto, guarda la bella casula appesa allo stipite della porta, poi mi fa :” zia, ma..di chi è questo abito tutto d’oro?”, rispondo la prima cosa che mi viene in mente :” è di Gesù”..e lui :” di Gesùùùù !??!! ihhhh..ma quanti soldini ha Gesù..deve averne davvero molti..”
Beata innocenza, 4 anni, è presto per dirgli che Gesù di tutto è ricco fuorché di soldi!
Grazie del richiamo amorevole, Luigi.
C’e’ tanto da dire sulla visita di ieri a Cagliari e sui contenuti del messaggio di BXVI, e non solo – come riportato da quasi tutti – la necessita’ di una generazione nuova di politici credenti.
Ho impressione che dovremmo riflettere di piu’ sulle parole papali e lasciar perdere piu’ spesso l’affermazione delle convinzioni personali.
Abbracci
Cari Matteo e Sump e Principessa, a riguardo del filtro della stampa. La frase del papa sui “laici cristiani” che dovrebbero impegnarsi nel lavoro, nell’economia e nella politica con “competenza e rigore” non aveva la caratura e non si prestava alle elaborazioni cui è stata sottoposta. La presenza di Berlusconi e la possibilità di intendere “nuova generazione” sia contro gli attuali politici cattolici, sia contro quelli di ieri ha indotto alla sopravvalutazione che si vede sui giornali di oggi e che avevamo visto già ieri nei telegiornali e nei servizi delle agenzie. Sono parte del meccanismo di tale sopravvalutazione e me ne dispiace. All’aeroporto eravamo in dieci vaticanisti e tutti deploravamo il gioco cui eravamo stati costretti. A parziale discolpa adduco che nel testo del mio articolo quella sopravvalutazione non è supportata. Abbiate pietà di me e dei colleghi.
Vedi che ho ragione quando difendo i vaticanisti?
Tutta la solidarieta’ possibile, specie quando proponete, cercate di dare impronte diverse, e venite sistematicamente ignorati a favore del clamore e delle parole evidenziate al di fuori dei contesti in cui sono pronunciate.
Principessa la tua lettura era perfetta.
Il Signore ci ha dato due orecchie e una sola bocca, allo scopo di ascoltare di piu’ e parlare di meno.
Si puo’ ascoltare anche leggendo, ma soprattutto si puo’ ascoltare collegando quel bene prezioso che e’ il cervello e, piuttosto che filtri esterni, lasciar lavorare i filtri della fede, dell’amore, della comprensione. Ciascuno con le proprie abilita’.
A me e’ stato insegnato di chiedermi la ragione di qualunque azione, sempre.
Cerco, per quanto mi e’ possibile, di tener sempre fede a questa lezione( e provo a comprendere anche chi mi odia con tutto il cuore) e di capire cosa e quanto ci puo’ essere dietro quello che vedo e che ascolto.
Dietro le parole del Papa ho visto amore, cura, attenzione,consiglio paterno.
Dietro quelle dei giornalisti: direttori , poltrone che dipendono dai politici,tirature, share, ascolti e quant’altro. Lontanissimo da quel servizio di informazione che , almeno per quanto riguarda il Vaticano e la Chiesa, non tendeva in passato a piegare questi argomenti al consumismo popolare. Peccato! era una delle ultime cose che non era rimasta vittima del gradimento del pubblico, del ” un applauso, per favore”, del “se sbatti quella parola nei titoli sale lo share ( la tiratura)”.
E i giornalisti, specie i vaticanisti, ridotti a zittire la propria passione di raccontare cio’ che accade nella sua totalita’ e di dare una “traduzione” del messaggio papale che aiuti la comprensione dello studioso come dell’analfabeta.
Percio’ amici, prima di partire con le critiche, poniamoci qualche domanda ed evitiamo la saccenteria di chi non ha mai “camminato nei mocassini” di queste persone che scrivono per noi.
(decisamente il computer fa le bizze oggi).
Colgo al volo l’occasione donatami da Luigi.
Quest’anno ricorreva il centesimo anniversario da quando i vescovi della Sardegna presentarono all’allora Pontefice Pio X la domanda affinchè la Madonna di Bonaria fosse proclamata Patrona Massima della Sardegna.
Da dove nasce questo culto?
Una tradizione oramai accertata racconta che 7 secoli fa un galeone spagnolo, vittima di una tempesta marina, si era liberato di varia zavorrra per rendere più sicura la barca in preda alle onde: tra le varie casse, una giunse nel golfo di Cagliari, dove oggi sorge l’attuale Santuario.
I padri dell’Ordine della Mercede trovarono la cassa e una vola apertala scoprirono con stupore che essa conteneva una statua della Madonna, col bambino, la quale teneva in mano una candela ancora accesa.
Esistono varie copie di questo simulacro: quello che avete osservato ieri durante la messa è l’originale!
L’annuncio della venuta del Papa è stato dato la notte di Natale 2007 dal nostro Arcivescovo Giuseppe Mani; da allora è stato un susseguirsi di incontri e incessanti preparativi giunti fino a ieri.
Benedetto XVI è il terzo Papa dell’era moerna a giungere a Cagliari: precedentemente vi giunsero Paolo VI (1970), la cui statua è presente all’ingresso del Santuario, sulla sinistra (chissà se Luigi l’ha notata!) e Giovanni Paolo II (1985).
Che dire?
Un evento straordinario per la nostra terra assai particolare, sia dal punto della storia, ma soprattutto del folklore, cosa che, mi sembra, non sia sfuggita a Benedetto XVI, particolarmente attento nel rimarcare tutte queste cose durante l’omelia.
Da rimarcare lo splendido incontro, all’interno del Santuario, tra il Santo Padre e alcuni centenari dell’isola, incontro fortemente voluto da Mons. Mani.
Io ero sul palco come corista e trovo impossibile raccontare l’emozione che ho provato quando dallo schermo del circuito interno, ho visto l’aereo del Papa arrivare all’aeroporto di Elmas e scendere la scaletta.
Ho trovato straordinario anche l’incontro con i giovani: un discorso bellissimo nel quale il Papa ha rimarcato le difficoltà dei giovani, ha ripreso il discorso che fece Giovanni Paolo II 23 anni prima e ci ha lasciato “i compiti a casa”.
Un’ultima considerazione: voglio fare i complimenti a Maria Giovanna Cherchi per la splendida interpretazione di “Deus ti salvet Maria”, un cui verso è stato citato in sardo dal Papa durante l’omelia.
grazie Luigi,
non si capisce il perchè tu hai colto il nocciolo,
e qualcun altro vede come un divertissement l’attacco a qualsiasi espressione io abbia.
Pregiudizio bello e buono “lo dice matteo”, a prescindere da quello che dice.
Interessante che tutti si siano gettati su supposte mie espressioni che erano solo interpretazioni date da sump. Scoraggiante.
Certo in questo sump fa un bel lavoro, che nell’ “Intelligence” si chiama disinformazione, ed è tra le più importanti attività dei “Servizi”.
Dunque Luigi,
sembra che ogni volta che si cita la parola papa, a molti venga l’orticaria,
preferiscono l’idealità-identità piuttosto che la realtà.
Anche nella mia parrocchia venne il Papa,
accolto con grande affetto, credo che ci fossi anche tu.
Fu un momento bellissimo,
e anche io ero molto più giovane e guardavo l’apparenza,
ma già l’anno successivo chiesi al Consiglio parrocchiale di riprendere in mano e rinverdire in qualche modo quella Augusta visita.
Non se ne fece nulla.
Risultato,
ora quella parrocchia è in coma cerebrale,
un laico impegnato, e di grande professionalità, esprimeva tutta la sua amarezza nel vedere la sua parrocchia in quello stato.
Ecco il Papa, viene, suscita acclamazioni, e gioia, ma passa,
ogni chiesa locale deve continuare a farsi carico delle proprie problematiche,
perchè il papa passando non le risolve,
non è Gesù, che passando bastava toccargli un lembo del proprio mantello per guarire.
Caro Luigi, credo che tu sappia di quale parrocchia parlo, una chiesa che come primo amore mai ho dimenticato, ma sta subendo l’agonia di tutto il quartiere con tutte le sue chiese nell’Esquilino. (eccetto s.M.M. che è soltanto una basilica, non una chiesa parrocchiale, non governa o amministra la vita ecclesiale tipicamente come in una parrocchia dove si partecipa, non si assiste)
Sono in molti a pensare che la visita del papa porti una ventata nuova, nelle diocesi, o nelle parrocchie, come fosse risulutiva delle tante questioni in sospeso in ogni realtà ecclesiale locale,
ma la ventata nuova dipende dall’impegno dei cattolici,
non dal passaggio del papa.
Ma ormai ho capito bene che il detto da matteo, per alcuni è diventato solo un modo per il tiro al piccione, senza leggere assolutamente la sostanza.
Ti ringrazio Luigi perchè tu l’hai fatto.
Colgo ancora l’occasione per ricordare che il tuo blog, è tra i più letti, e sicuramente tu come gestore puoi ben vederlo,
e non volare un po alti, non rende un bel servizio, al tuo bel lavoro.
Per il resto le presenze di politici o governanti-ministri a cagliari o in giro per l’Italia al seguito del Papa, sono puramente strumentali a qualsiasi colore appartengono, per mantenere sempre alta la tensione di una perenne campagna elettorale… ed ogni occasione è buona….
Ti sono grato Luigi che tra i tanti siti che si mascherano dietro una finta fedeltà alla chiesa cattolica, e usano cesoie e pensiero unico,
il tuo blog
rimane un portone aperto sulla strada,
e nel panorama del cattolicesimo internettiano, è un dono straordinario.
ciao
Sei ingiusto , Matteo !
Pur non entrando nelle dispute tra te e Sump (che sono bellissime e stimolanti e percio’ ti avevo detto “se no che gusto c’e'”) ,ti ho sempre riconosciuto come un interlocutore attento, preparato e profondo anche se le nostre idee sono lontane anni luce.
La tua passionalita’ fa da contraltare alla posatezza di tanti di noi e rende le conversazioni sempre interessanti e con vari spunti di riflessione. Ti vogliamo bene tutti e lo sai. Ma forse, qualche volta, va anche ripetuto ed hai ragione.
Non dire che ti ha compreso solamente Luigi stamattina, perche’ non e’ vero,! le cose che ho scritto dopo i tuoi commenti cercavano anche di darti un’altra visione degli avvenimenti, cosi’ come accade quando un gruppo di amici e’ in salotto a conversare.
In questa stanza del Caffe’ Accattoli siamo in tanti ed e’ bellissimo.Lasciamo ad altri le litigiosita’, le incomprensioni e i bronci. Come dici giustamente, cerchiamo di volare un po’ alti…
Un saluto carissimo e un abbraccio sincero
Un dono per Damiano e per noi tutti:
http://it.youtube.com/watch?v=CKlgVFAx4EY
A Matteo: “Certo in questo sump fa un bel lavoro, che nell’ “Intelligence” si chiama disinformazione, ed è tra le più importanti attività dei “Servizi”.”.
Per la miseria, mi hai scoperto! E pensare che ero stato così prudente… Ma quando si ha a che fare con un acchiappaspie del tuo livello, per uno come me, colonnello dei Servizi Segreti al soldo dei lefebvriani, non c’è partita.
Damiano ho notato la statua di Paolo VI e ho visto che sulle due ante della porta in bronzo che immette nella navata sinistra sono scolpiti due angeli che reggono gli stemmi di Paolo VI e di Giovanni Paolo II e mi sono chiesto: dove metteranno quello con lo stemma di Benedetto XVI?
Non ho seguito interamente la visita papa a cagliari, né ho avuto modo di seguire l’intera omelia di Benedetto XVI .
Ma quanto ho visto e sentito mi è bastato per avere un’idea dello svolgimento. Apro una piccola chiosa per complimentarmi con gli operatori per la scenografia, le inquadrature stupende. anche tutto il lavoro dei vaticanisti è stato ottimo. Sono rimasta incollata a guardare quella gente così composta, bella, negli abiti tradizionali. Quegli anziani che occupavano i primi posti, così dignitosi rispettosi di quella presenza tanto importante! Bella gente, dai tratti dolci e forti come la loro terra così selvaggia ..con quel mare stupendo che è un vero patrimonio- dunque dicevo: da quel poco che ho letto e intuito dai vostri post non credo che l’esortazione del papa affinchè si dia il via ad una classe politica giovane e preparata possa essere fraintesa. E’ ovvio che, proprio per la presenza di Berlusconi ed altri politici, il santo padre abbia voluto sottolineare l’importanza che assume una politica che agisca per il bene della Nazione e di tutti noi, che abbia le idee chiare, fuori da ogni tipo di compromesso, una politica sensibile che risponda non solo ai gravi problemi che ci attanagliano -e su più fronti- ma che abbia la spina dorsale per affrontare le grandi sfide che si preannunciano all’orizzonte! Il richiamo a tutti e a ciascun cattolico di difendere quei valori che non sono negoziabili e salvaguardare le nostre radici cristiane è stato incisivo e opportuno “Si può non essere praticanti e tuttavia raggiunti da questa capillarità del mondo cattolico”, mi sembra sia fondamentale considerando dove si stanno spingendo i nostri cugini spagnoli e doltr’ alpi!
Luigi, eccola la parola che mi è sfuggita decisamente “dissodare”, l’ho cercata nei cassetti della memoria invano..per quanto cercassi il termine appropriato -sapevo che era dissodare, che è anche semplice e ovvio- incredibile: niente da fare! Non mi sovveniva, non facevo le associare l’osso alla terra…incredibile! Certo che avrei potuto evitare quel “cavamento di ossa” … ma per associazione (non troppo indebita) una sola parola mi roteava nella testa : disossare!
Per la visita al terrazzo Luigi, stavo pensando di aspettare l’arrivo a Roma di prinicipessa che dovrebbe essere prossimo e venire con lei..sarebbe bellissimo….eh…
@ principessa
rispondo per educazione e per rispetto.
Non credo affatto che tu fossi oggetto di quanto ho scritto,
ma sentirsi scrivere commenti su supposte asserzioni da parte mia,
non può che lasciare amareggiati e molto profondamente,
o si è adulti e capaci al confronto,
o si è infantili e allora si fanno battute che oggi non si fanno più nemmeno al bar dello sport.
Qui non c’è un problema di incomprensioni,
ti prego, principessa, per la tua intelligenza,
qui c’è il solo gusto di fare polemica allo stato puro,
senza assolutamente curarsi di mettersi all’ascolto dell’altro.
grazie a te principessa, clo, damiano, roberto
per inciso io non disputo con sump. Un giorno fa il fraterno, e un’altro giorno mi beffa.
Non ho nulla a che spartire con lui.
Io non disputo, ne ho voglia di schermaglie e sarebbe il caso che anche sump,
rispettasse la mia libertà di intervenire, senza sentire la necessità di rompere a tutti i costi l’anima.
Sarebbe utile che si apra tra voi tutti un confronto, sulla capacità di rispettare le espressioni degli interventi altrui o del prossimo.
Io una volta che ho capito il modus cogitandi di sump,
mi sono sempre guardato bene dall’intervenire sui suoi interventi,
ma probabilmente è una educazione a senso unico.
Ovviamente come per sump, vale anche per gli altri suoi compari, che si divertono a spruzzare veleno, ma si guardano bene dal dare sostanza al confronto.
Qui finisco, perchè dovevo intervenire solo per la chiamata di Principessa.
Ahh Sump..ora l’ho capito….anche tu al servizio dei Lefevbriani eh…assoldato per giunta, vile canaglia!!!
Si’, si’ , si’ , si’, si’, si’, principessa approva!!! ok Luigi?
Attenta, Clodine: ancora una risata insieme a me e ti troverai smascherata e schierata a forza “fra gli altri suoi compari”.
@ Matteo
non ho mai pensato di essere oggetto dei tuoi commenti di oggi e ti ringrazio di averlo confermato nonche’ del rispetto che mi riservi.
Capisco cio’ che dici, ma – come ho chiesto a Sump in passato di non lasciare le conversazioni – chiedo anche a te di rimanere a parlare con noi. Se gli interventi di qualcuno non ti sono graditi , evita di rispondere. Forse, puo’ essere anche un buon esercizio per imparare a frenare quella passionalita’ di cui dicevamo in precedenza.
Posso invitarti per un caffe’ quando saro’ a Roma?
saluti affettuosi
Cara principessa sarà un piacere, un caffè con te.
Per quanto a troppi cattolici non fa piacere ricordarlo,
le donne sono quelle che finanziavano il gruppo di Gesù e Apostoli,
li seguivano in tutti i momenti della loro vita,
erano nel cenacolo,
erano uniche sotto la croce, quando tutti gli uomini “amici” erano fuggiti, e quelli che c’erano, pensavano solo a schernirloe a beffarlo,
sono le prime annunciatrici della resurrezione e come tale dell’essenza fondamentale dell’??????????.
Ma bisognava aspettare il 1970 per avere anche delle donne dottori della Chiesa:s. Caterina da Siena, s.Teresa d’Avila.
un saluto
mi spieghi la tua ultima frase Matteo, per favore?
“Ma bisognava aspettare il 1970 per avere anche delle donne dottori della Chiesa:s. Caterina da Siena, s.Teresa d’Avila.”
“non è Gesù, che passando bastava toccargli un lembo del proprio mantello per guarire.” su questa di prima vorrei dirti che è vero che il Papa non è Gesù, ma è altrettanto vero che non bastava toccare un lembo del Suo mantello, la cosa più importante è che chi toccava avesse Fede.
cordialmente!
Damiano,sapevi che la Statua della Madonna di Bonaria si è spostata (da sola) un paio di volte dalla nicchia in cui originariamente fu posta?
No, non conoscevo questo aneddoto.
Evidentemente il posto non le piaceva granchè 😀
L’entusiasmo (contagioso) di Damiano e (più contenuto) di Giovanni Mandis per la splendida giornata vissuta ieri dalla città di Cagliari sono semplicemernte galvanizzanti.
Circa, poi, le riflessioni , al solito stimolanti, estese in merito da Matteo, beh !, che dire ?, non ci capisco abbastanza da poter con certezza dirmi d’accordo, però credo d’averne intuito la sensibilità che le ha originate e di condividerla: è certo vero, Clodine (a proposito, Clo: trovati un altro pretesto, se proprio vuoi “svicolare” dal “pianerottolo” ! Scherzo, lo sai), che il fenomeno religioso è stato “utilizzato” (od almeno s’è cercato di “utilizzarlo”) nei secoli passati da poteri politici della più svariata natura, e, negli ultimi decenni, anche da governi di diverso ed anche tra loro opposto colore, ma è anche vero che, nei tempi più attuali (i nostri, insomma), questa “dinamica” tende a riproporsi in forma ancor più insidiosa; il discorso sarebbe lunghissimo ed estremamente impegnativo e non è ora mia intenzione di esternare una serie di considerazioni che troverebbero probabilmente discordi una parte degli amici del “pianerottolo” ma credo che l’appello lanciato ieri a Cagliari dal nostro Pontefice affinchè cresca e maturi una nuova generazione di politici cattolici, responsabilmente dediti al bene comune, abbia colto nel segno del rifiuto della Chiesa a piegarsi ad ogni strumentalizzazione “temporale” dei governanti del momento.
……………. e – correggimi, Sump, se sbaglio la citazione latina – “intelligenti pauca” !
Principessa: what’s about “IKE” ?
E, poi, Principessa, confermi che verrai in Italia ?
Buona notte a tutti !
Roberto 55
IKE e’ su Cuba e sta facendo un pandemonio! Piu’ su hai il link per vederlo…
Sto provando a venire in Italia ad Ottobre perche’ ho bisogno di un po’ di tempo per me stessa. Ogni giorno mi accorgo di quanto sia sempre piu’ difficile il compito che ho scelto. Staccare per qualche giorno mi dara’ una ricarica…
Un abbraccio Roberto
Caro Roberto,
sulle questioni che hanno animato ieri il pianerottolo ho provato stamattina a sintetizzare il mio punto di vista rispondendo a Ignigo74 sul post successivo. Ti esprimo comunque apprezzamento per le considerazioni che poni sui rapporti fra Chiesa e potere politico: se rileggerai l’intervento di Matteo e lo confronterai col tuo, ti accorgerai immediatamente che c’è una differenza, abissale: il tuo spirito è costruttivo e muove da evidente simpatia per l’iniziativa pastorale di Benedetto XVI: ti basta, come differenza? A me sì.
Cara Principessa,
il Rosario è un’arma potente: coraggio, àbbiti tutta la mia affettuosa solidarietà.
Ottobre a Roma? Per me ottobre sarà un mese molto difficile, e avrò bisogno a mia volta delle preghiere di tutti (mi spiegherò meglio fra qualche giorno). Ma abbiamo capito al di là di ogni dubbio che i kilometri di distanza non sono nulla, vero?
Un abbraccio.
Ciao a tutti perdonatemi la latitanza “forzata” da studio ma dai ancora pochi giorni e ci siamo!
Poi sino a dicembre la giornata tornerà ad essere quella normale di 26 -27 ore 🙂 !
Bellissima Luigi la “sua” fotografia all’aerostazione!
Ho rivisto scatto dopo scatto lo “svolgersi” del rullino!
Lascio a lei e a tutti due righe che ho trovato e che (almeno sembra così personalmente) si rispecchiano nella testimonianza “occhi-pianto-vita”!
“… E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il CD della tua vita, traccia dopo traccia, nessuna è andata persa: tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell’altro servono ad andare avanti. Non pentirti, non giudicarti, sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo! Pausa, rewind, play, e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni … E se scenderà una lacrima quando li ascolti, beh, non aver paura: è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…”
Buona giornata a tutti!
Cangio