Caro Accattoli, il 9 luglio sarà un mese esatto dall’impiccagione di un bambino di 7 anni avvenuto in Afganistan, reo di non so quale azione di spionaggio. Inaccettabile. Com’è possibile impiccare pubblicamente un bambino nel 2010? Sappiamo che ogni giorno muoiono bambini per fame, per malattie o mancanza di farmaci per curarle, per guerre, per violenze degli adulti, sempre e comunque per qualche crudeltà dei grandi. Grandi potenze, grandi interessi, grandi regole del mercato, grandi giochi della politica, grandi… egoismi. Questo martirio, di uno sconosciuto, piccolo, afgano sembra riassumere la tragedia dell’infanzia nell’inizio del 2° millennio. – Ho ricevuto questa lettera dal pediatra Rossano M. Rezzonico, che ringrazio con un abbraccio. Il resto della lettera nel primo commento.
Per il bambino di sette anni impiccato in Afghanistan
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[Segue dal primo commento] Ecco il seguito della lettera di cui nel post:
Mi ha molto sorpreso che questa atrocità abbia avuto così poca risonanza, non grida, non appelli, non dibattiti, non blog o discussioni, non l’orrore generale che merita. Non so perché, forse non ci siamo fermati a riflettere a sufficienza, forse non abbiamo guardato nostro figlio, nostro nipote o un qualsiasi bambino di 7 anni e abbiamo immaginato…
Da qualche settimana ho cominciato a scrivere alle più importanti riviste mediche di Pediatria Italiane chiedendo loro un piccolo gesto. Ricerca & Pratica, Quaderni ACP, Medico e Bambino, Terre di Mezzo, in uno dei loro prossimi numeri usciranno listate a lutto o scriveranno un breve articolo: un piccolo gesto di affetto e di ricordo per un’innocente sconosciuto bambino afgano.
Rossano M. Rezzonico pediatra
Facciomolo anche noi,come comunità virtuale,un gesto in memoria e ricordo di questo innocente sacrificato alla stronzaggine degli adulti (chiedo scusa per la volgarità).
Personalmente sono già associato al Padre Nostro delle dodici ogni giorno.Facciamo una preghiera collettiva,alla stessa ora,dovunque siamo.E poi,per rendere tangibile la solidarietà e la partecipazione a questa tragedia,regaliamo ad un orfanotrofio quello che ci è possibile in nome di “un bambino afgano sconosciuto”.
scusate è partito il commento involontariamente,concludo:
Ma,naturalmente,impegniamoci tutti,ogni giorno,perchè l’infanzia torni ad essere tale,perchè questi scempi spariscano dalla storia dell’Uomo e,soprattutto,perchè ognuno di noi comprenda che quel bambino afgano è nostro figlio,nipote,fratello e come tale dobbiamo “sentire” il dolore per la sua perdita.
Egoismo, follia, orrore…
eppure ora questo Angelo nel seno del Padre, starà certamente pregando per i suoi carnefici.
“Mi ha molto sorpreso che questa atrocità abbia avuto così poca risonanza, non grida, non appelli, non dibattiti, non blog o discussioni, non l’orrore generale che merita.”
…ovvio Sig. Rossano, perchè il bimbo è stato sacrificato sull’altare della “Patria”…
…lo stesso “altare” dell’ideologia dell’egoismo dei “grandi”… quello che per i loro interessi muove e fa leva sui nostri bisogni e le nostre paure…
costruendoci il nemico…
esecrare (come si doveva!!!) quell’omicidio significava esecrare il concetto di “patria”…
notizia letteralmente agghiacciante: non ci sono parole sufficienti a commentarla, o, forse, come scrisse in analoga occasione Valentino Parlato, Direttore del “Manifesto”, “non c’è nulla d’intelligente da dire su di una strage”.
In effetti, comunque, non ricordo la notizia: se ne sa qualcosa di più ? Chi l’avrebbe ucciso ?
Buona notte.
Roberto 55
Così l’aveva raccontata il Corriere della Sera:
http://www.corriere.it/esteri/10_giugno_10/talebani-uccidono-bimbo_45940bfc-7450-11df-b340-00144f02aabe.shtml. Io allora non avevo trovato di più e avevo rinunciato a segnalarla per la mancanza di un qualche riscontro. Forse altri sanno di più.
Soltanto in questi ultimi 20 anni i reati sessuali contro i bambini hanno preso corpo e coscienza nella mentalità occidentale.
Un bimbo
È ancora una persona che solo sulla carta godrebbe di diritti inalienabili….
Una certa ipocrisia occidentale…
ha fatto diventare il bimbo,
fonte di ricchezza per avvocati,
o persino di cinici genitori,
che infilano nel letto di adulti…
i loro bimbi per poi ricattare l’adulto…
mi rimane nella memoria ancora il caso M.Jackson
divenuta icona “venerabile” e celebrata dai media…
In realtà,
tanto nel mondo occidentale,
nel mondo islamico,
nel sud del mondo,
in tante istituzioni di qualsiasi religio
il bimbo
è un essere senza alcun diritto.
Non è persona.
A riprova,
oltre alle dichiarazioni sui diritti firmati a livello internazionale,
le legislazioni nazionali
continuano a fare molto poco
nei confronti dei diritti del bimbo,
e
in fondo
non fanno alcuna pressione
nei confronti di
nazioni dove il bimbo è nulla.
In America latina
bimbi di strada normalmente uccisi…
in Africa un bimbo non ha valore,
ma soprattutto se è un albino, viene ucciso
e delle sue parti del corpo ne fanno intrugli per magie…
Nell’islam, il bimbo è proprietà,
se ne decide il futuro religioso, matrimoniale….
se non va… lo si uccide…
in questi giorni due ragazzi lasciati uccisi in un cortile scolastico a dimostrazione,
avevano superato la scissione amicale o affettiva di casta religiosa…
Nella stessa Italia…
casi non mancano…
e tranne le solite tiritere di amarezza, obbrobrio…
domani… è un altro giorno…
Ogni atto concreto che si può prendere per sensibilizzare i governi
per migliorare leggi di tutela o fare pressione su paesi stranieri,
consigliate! Diteci!
ringrazio il collega Rezzonico per averci invitato a riflettere su questa
ennesima spaventosa notizia che riguarda un bambino.
vi segnalo anche sul sito di Francesco Agnoli:
“Turismo sessuale : orrore taciuto”
http://www.libertaepersona.org/dblog/
Persone come il medico cattolico cubano Elias Oscar Biscet ( messo in galera dal regime cubano come dissidente) esistono e si battono in tutto il mondo contro la piaga del turismo sessuale.. non dimentichiamoli!!!!
c’è da mettersi le mani sugli occhi per non guardare questa immagine di orrore
E che dire dei bambini africani, nigeriani, congolesi, che vengono seviziati e uccisi con l’accusa di essere “stregoni”. Li chiamano “enfants sorciers”, i bambini che devono essere esorcizzati o addirittura immolati perché ritenuti responsabili di disgrazie o malattie che hanno colpito qualcuno dei loro familiari. I loro corpicini parlano di violenze indicibili, come lo possono essere colpi di macete, ustioni e chiodi piantati nel corpo e nel cuoio. Vidi ultimamente in un reportage una scena aghiacciante: un bambino di 12 anni, assieme alla nonna vecchissima, veniva assalito circondato e pestato a calci fino alla rottura della spina dorsale dagli uomini del villaggio. Un po’ quello che accadeva nell’europa del 1400 dove superstizione e dottrina cattolica si fondevano per descrivere le nuove sembianze del male- in quel caso erano quelle della donna- a quanto pare non sembra proprio che l’umanità si sia evoluta, anzi,per certi aspetti lo strapotere del male con tutto il suo bagaglio di orrori sta mostrando la sua faccia migliore e ciò che fa ancor più inorridire è il silenzio del mondo, delle Nazioni unite, dell’unicef. Nessuno interviene, il buio totale!
Se si arriva ad uccidere i bambini vuol dire che si è perduto (come accadde ai nazisti) ogni senso di umanità.
Che ne dicono quelli di Emergency e le organizzazioni pacifiste, sempre pronte (qualche volta a ragione) a condannare i crimini degli americani e degli israeliani, ma piuttosto “silenti” quando si tratta di crimini commessi da islamici?
Bravo Savigni!!!!!!
Concordo!