Ho aggiornato ancora l’agenda telefonica (vedi post del 14 novembre 2007) disegnando un fiore accanto ai nomi di amici che chiamavo al telefono e ai quali ora parlo direttamente: Achille Ardigò, Corrado Balducci, Enzo Biagi, Enrico Di Rovasenda, Leopoldo Elia, Paolo Giuntella, Michele Piccirillo. Questa dei fiori nell’agenda è un’operazione di ogni anno, nell’ottavario dei morti. Altri fiori ho disegnato accanto a nomi di partiti nell’anno che valgono solo per me, o quasi: Gianluigi Conti, Maurizio Di Giacomo, Mario Falciatore, Elda Forza, Lucio Raffa. A ognuno, famoso o sconosciuto, il bacio della pace. Siete tutti belli.
Per altri sette non serve più il telefono
14 Comments
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… e io che non riesco a cancellare da Outlook l’email e il contatto di don Andrea Santoro…
Ottavario dei morti. Neanche sapevo che esistesse. L’anno scorso un amico, in auto, mi chiese di fermarmi davanti al cimitero monumentale. Entrammo in quella specie di sagrato per una breve preghiera. Mi disse che anche una qualche indulgenza riconosceva questo gesto, fatto lì in quel giorno. Ormai sera, due aerei con la loro scia segnarono una grande croce sopra le nostre teste.
Certi gesti, certe azioni, nella loro precisione, non li faremmo senza un calendario liturgico. O perlomeno io. Rimanderei a un momento più opportuno, che da solo non arriverebbe mai.
Bentornato delvisibile. G.razie.
Per questi defunti, e per tutti i defunti:
Rèquiem aetèrnam dona eis, Domine,
et lux perpètua lùceat eis.
Requiéscant in pace.
Amen
Il 15 dicembre sarà un anno dalla morte del padre Enrico Di Rovasenda, uomo straordinario. Anche per me che l’ho conosciuto solo negli ultimi anni della sua lunga vita.
«Il problema non è chi è il mio prossimo, bensì la morte del prossimo… Luigi Zoja, lo psicanalista di scuola junghiana che sul tema sta per pubblicare un libro da Einaudi, … è un idealista, attento ai sogni e alla grammatica di simboli che i sogni veicolano. E’ convinto che “il prossimo” sia morto per via della tecnica e per effetto della laicizzazione. “La morte della fede è un fenomeno relativo, perché la religione sopravvive in molti casi come evento privato. Viceversa, la morte del prossimo è un evento ben più drammatico, di cui abbiamo esperienza quotidiana nell’indifferenza con cui viviamo l’uno accanto all’altro ignorandoci, e nella pretesa di affidarci alla tecnica per comunicare e costruire rapporti interpersonali. Ma gli esseri umani hanno bisogno di calore.”. Zoja però va ben oltre nella sua fenomenolgia della scomparsa del prossimo, sino a toccare le radici dell’Occidente . “‘Ama Dio sopra ogni cosa e il prossimo tuo come te stesso” è il doppio pilastro del comandamento giudeo-cristiano, come attesta sia il Levitico sia i Vangeli sinottici. Alla fine del XIX secolo, Nietzsche ha dichairato ‘Dio è morto’, e nel XX secolo anche quelli che non lo amavano gli hanno dato ragione. L’inizio del XXI secolo spinge a domandarci se non sia crollato anche il secndo pilastro giudeocrsitiano, quello del prossimo. Tutti noi abbiamo esperienza dell’estrema indifferenza con cui guardiamo al prossimo: a pochi metri di distanza muore il nostro vicino di casa e noi nemmeno lo sappiamo, perchè non ce ne interessiamo. Questo succede perché la tecnica deforma la nostra umanità… Ognuno se ne sta per conto suo. Parla al telefonino, dimostra affetto al prossimo lontano, ma disturba il prossimo che gli sta seduto accanto”. Eppure, sempre sul piano della tecnica, se uno tenta di scivolare dall’indifferenza verso il prossimo all’espunzione dall’idea di prossimo che oggi sembra investire in pieno vecchi, bambini, malati terminali o in coma irreversibile …»
E il finale riporta al caso Englaro (Roberto55 lo sa!).
Vedere in http://marinavalensise.ilcannocchiale.it/?TAG=morte%20del%20prossimo
Ieri guardando la mia rubrica alla ricerca di un numero telefonico mi sono accorto che devo aggiornarla, sono segnati anche i compleanni degli amici.
I Nomi degli amici che sono passati al Padre li tengo in rubrica con la data del loro nuovo compleanno. Mi mantengono la memoria della loro vita, e quando arriva il loro “nuovo compleanno” li ricordo al Signore e faccio memoria dei nostri rapporti quando li potevo incontrare. Il buon Dio mi ha donato delle splendide persone che hanno accompagnato e guidato la mia vita e nella memoria la mia gratitudine.
Grazie Luigi, perché mi permetti, di ricordare anche il rapporto con i miei amici presso il Padre.
@Matteo
“Nel nostro mondo cattolico, c’è posto per tutti, CL, Opus Dei, e quant’altro, al Signore il compito di purificarli tutti.”
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Caro Matteo,
sorry, ma al contrario di quanto pensi tu, io non delego al Signore un bel nulla.
Trattasi di robe che hanno debordato oltre ogni misura rispetto alle forse nobili intenzioni iniziali dei fondatori.
Oggi sono movimenti “double face” lato A chiesa; lato B secolo, impresa, clientelismo.
Sula lato A si organizzi la gerarchia e lo Spirito Santo, sul lato B si devono organizzare i fedeli laici
prendendo le distanze da certo modo di essere chiesa.
Comunque a chi fosse interessato a questo mondo segnalo:
http://www.cdo.it/Home/MATCHING/tabid/1422/Default.aspx
Vi aspettiamo a Matching dal 17 al 19 novembre 2008, padiglioni 2 e 4 di fieramilano
Quest’anno io e le mie sorelle ci siamo recate a trovare nostro fratello al cimitero del Verano. Da anni non lo facevamo tutte insieme, come ai vecchi tempi. La cosa ci ha fatto un gran bene, forse per la prima volta abbiamo parlato serenamente della nostra infanzia, senza che quell’evento prendesse il sopravvento lasciandoci ammutolite. Ci siamo prodigate a sistemare la piccola lapide, ripulirla dalla polvere, riempire di fiori le brocchette annerite, ridare smalto al nome e all’epitaffio strappalacrime scolorito dal tempo, e abbiamo passato un po’ di tempo ad osservare in silenzio la bella immagine di quel bambino dal volto delicato, biondo, con il nasino cosparso di lentigini. In ciascuna di noi, come in una sorta di puzzle, è rintracciabile una certa somiglianza. Che strano, non ce ne eravamo mai accorte…forse perché, inconsciamente,si evitava [per timore di rimembrarlo e soffrirne ancora] di osservarne attentamente i lineamenti.
Nell’andare abbiamo recitato un rosario ricordando ad ogni Ave Maria gli amici che ci hanno lasciato: sono veramente tanti, molti dei quali giovanissimi. E’ incredibile quanti nomi abbiamo evocato, quanti parenti se ne sono andati… ci si rende conto che il tempo passa dagli amici che hanno intrapreso il viaggio di ritorno. Com’è prezioso il tempo che ci è dato . E’ prezioso ogni attimo che viviamo in questo eone, è qui che ci giochiamo la salvezza…e spesso, non ce ne rendiamo conto.
E’ prezioso ogni attimo che viviamo in questo eone, è qui che ci giochiamo la salvezza…e spesso, non ce ne rendiamo conto.
E’ vero, carissima Clodine, hai ragione. Quante volte ci si dimentica che la salvezza parte dal nostro operato qui sulla terra.
Un operato che, come ha ricordato Benedetto XVI nell’udienza generale di stamane, deve essere improntato alla Carità-Amore.
IL criterio alla fine dei tempi sarà l’Amore, e il Vangelo di Domenica prossima ce lo ricorderà.
IL Signore perdoni tutte le mie mancanze di Carità.
Un abbraccio, Clo.
Ciao a tutti!!!
F.
E’ vero, Lycopodium: ti ringrazio ancora.
Grazie anche a Fabricianus per l’importante contributo: il testo dell'”Eterno riposo”, il richiamo alle parole pronunciate quest’oggi dal nostro Pontefice nella consueta udienza del mercoledì e, “dulcis in fundo”, l’anticipazione della parabola evangelica che udiremo domenica.
Anch’io, Clodine (bentornata !), nelle domeniche di novembre mi dedico a visitare, nei cimiteri delle province di Venezia, Padova e Vicenza, amici, parenti e conoscenti che lì vi riposano, nella pace del Signore: ebbene, ci credete ?, non mi mancano, perchè, in realtà, li sento sempre vicini a me, insieme a me, anche dentro di me.
Grazie, Luigi, anche da parte mia, per il tema proposto.
Buona notte a tutti !
Roberto 55
Ciao Roberto55, e grazie per l’attenzione che rivolgi sempre ai miei post, che oggi definisci “importante contributo”. Grazie di cuore.
F.
Dice Nino: «io non delego al Signore un bel nulla».
Ce n’eravamo già accorti.
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