Oggi è la giornata per l’abolizione della pena di morte: non potendo fare di più partecipo con un “pena di morte pussa via”. Sono contento di essere italiano anche perchè il primo Stato ad abolire la pena di morte in epoca moderna fu il Granducato di Toscana (1786), mentre il Regno d’Italia vi arrivò tra i primi nel 1889. Sono orgoglioso d’essere europeo perchè l’Europa è il continente dove più alto è il numero dei paesi che l’hanno abolita (solo Russia e Bielorussia l’hanno ancora). L’Unione Europea pone l’abolizione di quella pena come condizione per l’adesione: batto le mani.
Pena di morte pussa via
49 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
E’ veramente orribile. Pensare che negli Stati Uniti è stato ucciso (legalmente) un uomo per un omicidio commesso 33 anni fa. In Italia sarebbe ultra libero per lo meno da 15 anni.
mi sono sempre chiesto che vuol dire ‘pussa via’. voce del verbo pussare, modo imperativo? buffo l’italiano… però rende bene!!! condivido doppiamente dunque: pena di morte pussa via!
Per Mattlar. “Pussa, interiezione. Nell’espressione Pussa via! per scacciare animali o persone moleste. Voce di area centrale e, in particolare romanesca, forse di origine onomatopeica; cfr. anche Passavia“. Così il Battaglia, che alla voce passavia registra questa accezione: “con valore di interiezione Passavia!: come invito ad allontanarsi, a non importunare”.
Caro Luigi, non posso che condividere in todos il tuo post. Io aborro totalmente questa forma antidemocratica ed inumana della pena di morte. Non si può, pure nella certezza della colpevolezza, legalizzare la morte di stato.
Voglio approfittare dell’occasione, per chiunque volesse fare qualcosa contro la pena di morte, per dar visibilità all’appello lanciato dalla Comunità di Sant’Egidio in merito:
http://nodeathpenalty.santegidio.org/
Siamo tutti contrari alla pena di morte, ma non siamo tutti a favore della vita.
Non c’è contraddizione in questo?
Quanti innocenti sono condannati a morte dalle loro stesse madri?
@Federico B.
Dici una santa verità…
Però ti voglio condividere una storia bellissima che testimonia come ci sono madri coraggiose contro la pena di morte:
http://www.noidonne.org/articolo.php?ID=02629
Eh eh eh eh…… 🙂
Oggi la prima lettura comincia con un bel: “Io non mi vergogno del Vangelo…”.
Non ho potuto che pensare al nostro caro ospite: AUGURI e complimenti ancora! (no…non e’ il suo compleanno!). 😉
Caro Luigi,
sul sito del Corriere di oggi hanno seguito i passi della tua passione per la ricerca di scritte sui muri. Molto divertente, guarda:
http://www.repubblica.it/persone/2011/10/10/foto/io_x_te_muoro_le_scritte_sbagliate_sui_muri_dell_amore-22993406/1/?ref=HRESS-1
ops… era Repubblica
“Siamo tutti contrari alla pena di morte, ma non siamo tutti a favore della vita.”
________________
Infatti
non ci si vergogna di far morire le persone più anziane, ignarandole,
non dando loro assistenza,
non ci si vergogna di non conoscere il vecchio inquilino accanto,
che poi muore senza che nessuno se ne accorga,
ma magari si prendono delle persone, a caso, che sopravvivono grazie agli artifizi
per fare ideologia allo stato puro,
per qualcuno vita è soltanto sinonimo di feto,
al diavolo tutto il resto,
ma la vita è tutta la persona,
e
il diritto romano
concepiva la vita dalla nascita alla morte.
O il diritto romano lo si cita solo quando fa comodo?
Per me,
il feto è vita,
ma non posso condannare una madre a morte,
o mandarla in galera
perchè abortisce.
Chissà perchè
i soliti,
quando si condanna la pena di morte,
aggiungono…
eeehh
ma l’aborto….
Come se fossero due cose distinte.
Mentalità da Evangelical U.S.A.
dove la pena di morte è legittima e morale (come lo è nel Catechismo CC)
ma l’aborto è combattuto.
Schizzofrenia
travestita da senso religioso….
La vita è sempre vita.
Io difendo ogni persona anche colpevole,
io difendo ogni madre anche se abortisce,
io difendo ogni figlio che riesce a venire alla vita,
e per le nostre strade delle grandi città,
io vedo troppi bambini sfruttati,
dei quali
molti cattolici
volgono lo sguardo dalla parte opposta per non vedere.
Il senso della vita…..
@Matteo
Mi fa piacere che sei contro la pena di morte e coerentemente a favore della vita..
Per precisione, nel Catechismo CC c’è scritto:
“2267: L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani.
Se invece i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall’aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l’autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.
Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l’ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo “sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti”
“L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, (…)
il ricorso alla pena di morte, ”
grazie.
questo è il cuore dell’accettazione, dei vertici della Chiesa Cattolica,
della pena di morte.
I giri di parole non servono.
@Matteo,
con i pregiudizi si fa poca strada e certamente non si dialoga. La Chiesa è contro la pena di morte e tutti i cattolici, coerentemente, sono impegnati per l’abolizione delle leggi che la consentono. Lo si può verificare in tutti i Paesi democratici dove è in vigore. In quelli non democratici è tutto più complicato…
Hai ragione a sostenere che la vita va tutelata anche nella cura e nell’assistenza agli anziani e nell’impegno personale contro l’indifferenza. Non hai ragione nel resto: non è ideologia ma COERENZA difendere la vita dall’eutanasia, chiedere cure e premure anche per i malati senza speranza, riconoscere dignità anche a chi è costretto ad uno stato vegetativo.
La vita va difesa dal concepimento alla morte naturale, senza fare distinzioni, con coerenza. Non condanno una donna che decide di abortire: so quanto il peso di questa decisione le è costato e le costerà per tutta la vita. Non posso però accettare che l’aborto sia considerato una cosa normale, morale solo perchè permesso da una legge, in definitiva “giusto”. Tutti noi, specialmente quanti si dichiarano cattolici, dovremmo inorridire sconvolti ogni volta che sentiamo di un aborto e impegnarci attivamente perchè questa vera e propria “pena di morte” possa cessare.
Troppo facile dire “il feto è vita” e poi votare partiti apertamente abortisti, accompagnare le nostre mogli a fare l’amniocentesi o la villocentesi (per sapere se è il caso di abortire), accettare passivamente che qualcuno ci parli dell’aborto come di una scelta inevitabile…
Inevitabile? Provate a chiedere al Movimento per la Vita quante cose si possono fare per evitare che una donna ricorra all’aborto! Quante cose la maggior parte di noi vuole ignorare perchè tanto si tratta di embrioni, mica di “bambini”… Chi volta lo “sgaurdo dalla parte opposta”?
Mi spiace, classificami pure tra i “soliti”, ma trovo scandaloso indignarsi per una pena di morte che in Italia non c’è e non farlo per una pena di morte che in Italia c’è: la condanna a morte dei bambini innocenti abortiti.
caro Federico,
ti pare pregiudizio,
riportare il CCC:
“L’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, (…)
il ricorso alla pena di morte, ”
Una cosa è fare discorsi vari sulla pena di morte,
altra è scriverne l’accettazione sul CCC.
E’ pregiudizio?
Io mi attengo ai fatti.
Per il feto
mi rifaccio al mio post precedente.
E’ ovvio che nel difendere la vita,
l’ideologia
è sempre la componente più forte.
Caro Luigi, È divertente, i cristiani che criticano il modo di fare di Cristo. Ma che cristiani sono ? Cattolici ?
“E deve colpire la terra con la verga della sua bocca; e con lo spirito delle sue labbra metterà a morte il malvagio. ( Isaia 11.4)
(2 Tessalonicesi 2:8) “Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale, che il Signore Gesù sopprimerà con lo spirito della sua bocca e ridurrà a nulla mediante la manifestazione della sua presenza.”
Altro che pussa via
“dal fuoco del suo zelo sarà divorata l’intera terra, perché egli farà uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”.” ( Sofonia 1.18)
@Matteo
Volevo precisare che il CCC che ho riportato sopra, fa parte del paragrafo “Legittima difesa” in quanto si può applicare soltanto in particolarissimi casi che come è scritto successivamente “..sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti”
E quindi, per rimanere sui fatti senza pregiudizi, ti rivolgo una domanda diretta: mi fai un esempio pratico in cui i vertici, come li chiami tu, hanno espresso o preso posizione pro-pena di morte?
@Gioab
me stai in calo.. su un tema così me riesci a trovare solo un Sofonia.. suvvia, spulcia che puoi fare di meglio!!
Grazie Mattlar, ho apprezzato le scritte d’amore con refuso. Quanto al fatto che sia la Repubblica invece che il Corriere, tranquillo: sono stato in tutti e due, non ho gelosie…
Grazie anche – anzi prima, in ordine di arrivo dei messaggi – a Mabuhay: oggi mi riempite di omaggi.
a spunto
perchè il CCC
non basta ?
Se la pena di morte ammette eccezione,
è ammessa !
perchè girarci intorno?
La mia è risposta diretta.
Io non difendo mai l’indifendibile.
Penso già sappiate come la penso.
Lo ripeto. No alla pena di morte. E’ un principio cristiano. L’ “occhio per occhio e dente per dente” è stato abolito da Nostro Signore Gesù Cristo.
Spunto ha già ben chiarito ciò che riguarda il CCC.
Certo però che pur capendo e prestando “un religioso ossequio dell’intelletto e della volontà”, auspico (e credo che ciò avverrà…) che nella prossima riscrittura del CCC venga corretto in modo che appaia lampante ciò che oggi alcuni male interpretano o che mal si può interpretare.
Cordiali saluti a tutti.
La pena di morte appartiene ai popoli “barbari”.
Sono barbari anche gli ipertecnologici States.
Attila col telefonino e l’uomo sulla luna, e nulla più…
Scusate ma in questo caso trovo che Matteo ha ragione. Il no alla pena di morte non è e non è mai stato “storicamente” un principio della Chiesa cattolica. Non lo è mai stato nel passato.Questo non significa che oggi la grande maggioranza se non tutti i cattolici non siano contro la pena di morte.
Ma nello stato pontificio fino alla breccia di Porta Pia c’era la pena di morte. Nessuno di voi ha mai visto “Tosca “?
Quando c’era il Papa Re c’era la pena di morte ( e anche la tortura) nello stato pontificio e nessun buon cattolico , neppure i Santi, si scandalizzavano per questo.
Erano altri tempi, direte voi. Certo, ma questo dimostra che il no alla pena di morte è un principio moderno, storico, che è venuto in auge con le filosofie dalla seconda metà dell’800 in poi…Non si può spacciare per “principio cristiano” ciò che dalla cristianità è stato condiviso solo negli ultimi cento anni. E ancora oggi ,come fa giustamente notare Matteo , la pena di morte non è rigettata senza se e senza ma dal CCC ma si ammettono eccezioni.
Ammettere eccezioni vuol dire che il”Principio” non è poi un principio così assoluto!
E’ dunque è inesatto dire che la contrarietà alla pena di morte è un principio cristiano, Dobbiamo avere una certa onestà intellettuale! !!!ha ragione Matteo a richiamare il fatto che il CCC AMMETTE LA PENA DI MORTE!!!
i cristiani di oggi sono contro la pena di morte perchè tutta la società civile è contro la pena di morte! ai loro tempi san Carlo Borromeo piuttosto che
Sant’Alfonso Maria dei Liguori non erano affatto contro la pena di morte!
comunque ci sono cose anche peggiori della pena di morte.
Ubi humilitas definisce “barbari” gli ipertecnologici Stati Uniti
E come defisce il religiosissimo Iran, dove una donna è condannata a 90 FRUSTATE per aver preso parte a un film?
se gli Stati Uniti sono barbari l’Iran cosa è? Ultrabarbaro? o ultraraffinato
come il Grande Inquisitore???http://www.volontariatoggi.info/2011/10/11/carcere-e-90-frustate-per-lattrice-iraniana-marzieh-vafamehr/
“E’ sempre più facile indignarsi per le ingiustizie accadute in un altro continente che per le oppressioni e discriminazioni in atto nel nostro quartiere “.
No Discepolo. E’ esattamente un principio cristiano ed è esatto affermarlo.
Così come è esatto affermare, e io lo affermo, che è un principio che negli anni passati non è stato applicato, nemmeno dallo Stato Pontificio.
E di ciò ognuno rendera conto del proprio operato.
Quello che voglio dire è che siamo concordi su pena di morte e aborto, ma siamo ugualmente attenti alle “morti” morali del vicino di casa che è depresso? della persona che piange e che facciamo finta di non sentire? dei carcerati che non sono condannati a morte fisica ma a quella morale ogni giorno?
Facciamo presto a parlare, a portare esempi, a dire come la pensiamo. Ma, poi, ci preoccupiamo davvero di mettere in pratica ciò che andiamo enunciando con tanto calore e partecipazione?
E, badate bene, lo dico a me per prima!
Idem “barbari” cara Discepolo.
BARBARI gli uni barbari gli altri, per me pari sono. Nè più nè meno. Barbari, con la stessa accezione dispregiativa con cui la usavano i Romani nei confronti dei Germani e degli Unni!
Anche la vita di chi
muore annegato
muore assetato
muore affamato
nel canale che separa Africa
da pane, lavoro, ricchezza.
Marco !!!!
non stavi studiando?
perchè ti distrai?
Confesso il mio non-idealismo, sono scettico allo stesso modo di Discepolo e Matteo, Federico e Principessa.
Il rifiuto della pena di morte significa ben poco, in una società che condanna a morte in mille svariati modi: che abortisce i “non-nati”, ma anche i “nati”; che pratica la “tanasia” sempre: eu-, euro-, o caco-, fate voi; ma soprattutto che non “sa” punire, non solo non è capace di dare adeguata sanzione all’illecito, ma non ha i criteri di adeguatezza.
Mi riconosco nella conclusione di Lycopodium, che ringrazio per la sintesi efficace.
Io non credo che l’impegno contro la pena di morte sia affare di poco. Si stima che in Cina vengano giustiziate tra le mille e le due mila persone l’anno, ma c’è chi dice quattro, o sei mila: non se ne conosce il numero, che è un segreto di stato. E la pena capitale nei paesi a maggioranza musulmana? L’Iran ha il record delle esecuzioni dopo la Cina. E in tutte le regioni continentali che non dispongono di un adeguato sistema giudiziario? E’ poca cosa in Europa dove la battaglia è vinta ma è gran cosa nel mondo.
Fatta l’Europa, facciamo il mondo.
Dal sito di Sant’Egidio – http://nodeathpenalty.santegidio.org/ – questo è l’elenco dei paesi che hanno e usano la pena di morte: Afghanistan, Antigua and Barbuda, Bahamas, Bahrain, Bangladesh, Barbados, Belarus, Belize, Botswana, Chad, China, Comoros, Democratic Republic of Congo, Cuba, Dominica, Egypt, Equatorial Guinea, Ethiopia, Guatemala, Guinea, Guyana, India, Indonesia, Iran, Iraq, Jamaica, Japan, Jordan, Kuwait, Lebanon, Lesotho, Libya, Malaysia, Mongolia, Nigeria, North Korea, Oman, Pakistan, Palestinian Authority, Qatar, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the Grenadines, Saudi Arabia, Sierra Leone, Singapore, Somalia, Sudan, Syria, Taiwan, Thailand, Trinidad And Tobago, Uganda, United Arab Emirates, United States Of America, Viet Nam, Yemen, Zimbabwe
Sono solo 56 contro 141 – ma tra i 56 vi sono Cina, Egitto, Etiopia, India, Indonesia, Iran, Nigeria, Pakistan, Usa – insomma: metà del mondo.
La Russia è in bilico: ha ancora la pena di morte ma ne ha sospesa l’applicazione. Quanta morte per sentenza d’uomini in quel paese, dalla Santa Rus a Stalin. Davvero è di poco conto questa linea della vita e della morte?
Tento una spiegazione, per evitare equivoci.
La battaglia politica per l’abolizione della pena di morte è giusta e sacrosanta. Lo scetticismo di cui parla Lycopodium e che ho scritto di condividere è dovuto al fatto che l’entusiasmo per il contrasto alla pena di morte rischia di farci dimenticare altre battaglie urgenti che andrebbero sostenute, in Italia e all’estero. Mi creda, questi scrupoli non ci fanno comunque sottovalutare la portata della questione e la sua incidenza nella vita di milioni di persone.
Personalmente la ringrazio perchè la sua sensibilità nei confornti di questo importantissimo tema ha offerto a tutti noi uno spunto per la nostra riflessione e le nostre preghiere.
Ok, Luigi, HAI RAGIONE, accetto la correzione e correggo:
“Il rifiuto della pena di morte POTREBBE SIGNIFICARE ben poco…”.
La “gerarchia delle battaglie” pro o contro qualche cosa mi fa sempre tornare alla mente quello che mi diceva don Diego, un caro e bravo prete, qualche anno fa:
“Di solito è facile trovare chi, di fronte all’indignazione di un animalista, afferma, sdegnato a sua volta: -ma con tutti i bambini che muoiono di fame, ti preoccupi degli animali?-
Io rispondo: tu sei sensibile al problema dei bambini? fai qualche cosa per risolverlo e lascia a chi ha altre sensibilità di lottare per ciò che sente importante. Chissà che tutti insieme non riusciamo a migliorare il mondo…”
E’ una gran fatica, ma ho sempre trovato preziosa questa regola.
@Luigi
Fatta l’Europa, facciamo il mondo
Europa? Mondo? Facciamo fatica a fare noi stessa, la nostra famiglia, la nostra parrocchia…la nostra Italia.
Mi verrebbe da dire disfiamo tutto e ricominciamo da capo (sempre che lo troviamo)!
@Federico B.
Non vedo perchè se uno si prodiga per abolire la pena di morte non possa contemporaneamente adoperarsi anche per altre non meno importanti questioni..
Io ad esempio cerco nel mio piccolo di lottare per abolire la pena di morte, aiutare i poveri (rom, extracomunitari, italiani), disabili, anziani, tenere vivo lo spirito di Assisi,ecc. ecc.
Ringrazio pubblicamente Luigi che con la sua sensibilità e disponibilità quotidianamente ci dà la possibilità di poter riflettere e diffondere tali bei messaggi di cui il mondo ne ha veramente bisogno
Elsa.F cara era detto in riferimento alla pena di morte: vinta la battaglia in Europa (ripeto che non è uno scherzo: quanta morte patibolare nei secoli e fino a ieri in Grecia e a Roma e nella Santa Russia e in Alemagna e Franza e Spagna e nella perfida Albione) vediamo di vincerla nel mondo.
Personalmente
quando penso alla difesa della vita,
e della vita tutta,
ho dinanzi le immagini di tante persone
che hanno voglia di vivere
ma vengono obliate nelle mani della morte.
L’articolo di Guido Vecchi,
me ne ha poprtato l’emozione,
di una realtà che è sempre sotto i miei occhi,
ma che ideologicamente non rende,
non compra…
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201110/111012vecchi.pdf
Ma tanto…
non è che con la lettera al papa cambia nulla…
almeno permette a persone come Vecchi di dare rilievo sulla stampa nazionale,
anche se
altre persone gireranno pagina ad ammirare la pubblicità dei sani corpi di Dolce&Gabbana,
mentre la maggioranza dei corpi soggetta alla decadenza per i vari mali,
vive spesso nascosta agli occhi
nelle case, negli opsedali, case di cura,
e tra costoro
molti non si possono permettere le spese sanitarie
che il lusso di un parlamentare sfoggia nella gratuità pagata da tutti i cittadini,
anche di quelli malati e meno abbienti.
C’è una morte lenta
che fa la ricchezza di case di lungodegenza,
ma fa la disperazione di chi in casa fa i conti con il salario,
per mantenere i genitori o il genitore anziano,
lo zio rimasto solo nalla canuta malattia,
mentre le ASL
tagliano anche i fondi per i pannoloni,
e i vari familiari cercano di fare rete per aiutarsi…..
a chi avanza un pannolone……???
no!
non è battuta,
mi son trovato io in casa degli amici,
a sentire la domanda fatta per telefono….
Ma veramente politicamente,
alle elezioni,
si ha la possibilità di trovare uno schieramento,
che ci tiene alla VITA TUTTA,
o ci tiene soltanto ai favori x le lobby di chi gestisce le case e cliniche private/convenzionate cattoliche…???
Potrei andare oltre,
ma… mi fermo…
http://www.biancade.com/poesie/poveri.htm
grazie lyco
Sei adirato con me Matteo?
No, Marco non ci pensavo proprio,
ma mi ricordavo quanto avevi scritto in un precedente commento diverso tempo fa….
su un tuo impegno
e sorridendo ho fatto il richiamo del “babbo”
ma forse hai finito con quell’impegno
ciao 🙂
Matteo,
per ora tutto ok.
Ma si sta spingendo sempre di più.
Come vedi scrivo pochissimo e più che per volontà, per forza di cose manterrò l’impegno di ferragosto spostato di due mesi.
Stammi bene.
E’ giusto anche darsi il cambio per tenere a bada i reazionari…
Esauriscono dopo un po’…
Restiamo umani!