Parto per Parigi: a risentirci lunedì

Parto per Parigi con mia moglie per un fine settimana da passare con il figlio e la figlia che vivono là. “Ma insomma, non venite mai?” Eccoci, arriviamo. Nel frattempo voi visitatori commentanti insultatevi liberamente.

39 Comments

  1. luca73

    Buone vacanze, caro Luigi!

    14 Giugno, 2012 - 14:22
  2. Beato te, LUigi, non tanto perché vai a Parigi, quanto perché hai la forza di andarci. Buon week end a te ed Isa.

    14 Giugno, 2012 - 14:58
  3. Federico B.

    Bon voyage!

    14 Giugno, 2012 - 15:09
  4. Buon viaggio, Luigi. Ci si sente al ritorno. E vogliamo vedere qualcuna delle tue cartoline!

    14 Giugno, 2012 - 15:41
  5. Clodine

    Sarà un weekend fantastico. Salutami Luisa…e mi raccomando, nessuna conferenza. La parola d’ordine dovrà essere: famiglia.

    14 Giugno, 2012 - 16:25
  6. Clodine

    e prega per me, che mi sono presa una broncopolmonite virale ..sto a tocchetti!

    14 Giugno, 2012 - 17:22
  7. Buon viaggio, Luigi.

    Auguri, Clo!

    14 Giugno, 2012 - 17:28
  8. Clodine

    grazie nico…passerà….

    14 Giugno, 2012 - 17:33
  9. marcello.n

    Ma che bello che i nostri figli si spargano in giro per il mondo, più ci mescoliamo meglio ci conosciamo e più saremo legati non solo da interessi in affari.
    Ho molti amici con i figli in Europa o altrove, spesso sposati con “locali”.
    Altri sono rimasti in Italia ma con un coniuge straniero trasferitosi qui.

    Noi, la prossima settimana, andremo in Norvegia a trovare un figlio che vive lì.

    Mi dispiace per Clodine, l’influenza non ci voleva. Siamo con te.

    14 Giugno, 2012 - 19:34
  10. discepolo

    se si va a Parigi per favore portare un fiore sulla tomba di Amedeo Modigliani, pittore livornese, morto a Parigi alcolizzato a 36 anni, sepolto nel cimitero di Montaparnasse. o se non si può portare un fiore almeno dire una prece.
    un italiano, ebreo, un artista, un uomo spirituale e sofferente in una città che ha fatto del piacere il suo unico scopo.

    14 Giugno, 2012 - 21:38
  11. Gioab

    Caro Luigi,
    Attenzione alle “Escargot” e vai al ristorante “Moulin de la Galette” angolo rue Lepic – Monmatre. Famoso perché ci mangiavano Van Gogh e Renoir

    E se sei con la moglie evita le luci rosse di “Pigalle tra IX e XVIII arrondissement c’è il Moulin rouge
    Puoi andare a Place Pigalle il caffè. E sicuramente la basilica del Sacro Cuore. ( sopra Monmatre.) E magari il Bois de Boulogne e il Bois Vincennes. Buon divertimento.

    14 Giugno, 2012 - 21:46
  12. FABRICIANUS

    Buon viaggio e buone vacanze a Luigi e famiglia.

    14 Giugno, 2012 - 22:09
  13. gino gandolfo

    Buon fine settimana Parigino, e tanti auguri per una pronta guarigione a Clodine che non conosco, ma che leggo molto e volentieri, e la immagino un po parigina , esile snella capelli lunghi legati e il naso all’insu’……se poi sei diversa la stima è la stessa…..anzi!!!! Un abbraccio a tutti.

    14 Giugno, 2012 - 23:55
  14. Marcello

    Cerchiamo di litigare un po’ anche con questo post.

    Faccio qualche proposta:

    1. una bella “querelle” sulle colpe per lo stato della Chiesa francese (colpa dei tradizionalisti o dei modernisti?).
    2. una disputa sulla separazione fra Stato e Chiesa in Francia.
    3. un dibattito impostato sul tema “E’ cattolico andare a Parigi?”

    Buon divertimento a tutti.

    15 Giugno, 2012 - 11:32
  15. fabi

    Alla Enrico IV?

    E i monasteri nulla?

    Buona vacanza Luigi!

    15 Giugno, 2012 - 11:55
  16. Gli spunti dati da Marcello mi sembrano interessanti. Penso infatti che Luigi abbia fatto una ritirata strategica a Parigi, visto tutto ciò che bolle in pentola. Ho sempre pensato che i vaticanisti fossero sempre a caccia di notizie, da stanare tra molte difficoltà. Ma adesso non sono loro ad andare a caccia di notizie, ma le notizie a rovescarsi addosso a loro. Vorrei iniziare un dibattito, ma mi attengo al detto: “quieta non movere”.

    15 Giugno, 2012 - 12:21
  17. Clodine

    Ciao gino gandolfo, mamma mia! Ma hai sfera di cristallo…non hai sbagliato di molto…incredibile!
    Antonellina, per quanto mi senta da schifo ..sai.. ho l’impressione mi sia passato sopra un autotreno! Però se è vero che “accidere ex una scintilla incendia passim” – che basta, cioè, una sola scintilla per generare un incendio- suvvìa, incendiamo il pianerottolo di Accattoli, lui ne sarà ben felice…
    Ahimé, non ho verve, né brio, né idee in questo momento per intervenire però vi leggo ..mi tenete molta compagnia..
    Grazie a tutti voi
    Ciao Antonella un bacio

    15 Giugno, 2012 - 17:38
  18. discepolo

    caro Marcello , se cerchi qualcuno che litighi e disputi , e polemizzi e sillogizzi “invidiosi veri “( come diceva Dante d i Averroè) mi inviti a nozze !!! ma non credo che nessun altro in questo blog sia interessato alle questioni che tu poni. Troppo astratte.Troppo lontane dal cattolico italiano: tutto cuore e moralismo e volemose bbene e niente cervello-cioè nieete interesse per le questioni astratte.
    Questione numero uno:
    la colpa dello stato della Chiesa francese . Secondo me non è colpa ne’ dei progressisti ne’ dei modernisti , perchè la Chiesa francese non è affatto morta e non è più moribonda della Chiesa italiana, anzi ! In Francia e anche a Parigi ci sono fior di cattolici !! ( lo lo so perchè ho appeno trascorso un periodo a Parigi) I preti francesi non sono assolutamente peggiori di quelli italiani , ANZI!!!
    Questione numero due:
    la disputa sulla separazione Stato -chiesa in Francia. Ottima!!! Ogni separazione Stato – Chiesa non può che far bene alla Chiesa. Prendere esempio dalla Francia!!!
    Questione numero tre.
    e’ cattolico andare a parigi??
    Credo che S. Paolo non si sia posto il problema se era cristiano andare a Roma dove ai suoi tempi: si facevano sbranare esseri umani dalle belve,
    si poteva uccidere uno schiavo a furia di frustate e percosse, ecc. ecc.
    e’ cattolico andare a LAS VEGAS???

    15 Giugno, 2012 - 19:05
  19. discepolo

    concludo dicendo che la Francia, i re francesi e tutta la cristianità francese è sotto la protezione di NOTRE DAME ,di Nostra Signora, della Madonna in onore della quale sono state costruite le più stupende cattedrali che mai si siano mai viste .. potrà mai la Madonna abbandonare un popolo che le ha dedicato così splendide prove di amore???
    la Francia cattolica è sotto la protezione di Notre Dame e di San Luigi, di Giovanna d’Arco, della piccola Teresa di Lisieux.. la Francia è un terra gloriosa per il cattolicesimo! persino i suoi figli più degeneri, persino i più traviati alla fine sono tornati a LEI , a NOTRE DAME ( penso a Rimbaud e a tanti altri )

    15 Giugno, 2012 - 19:16
  20. Gioab

    La Chiesa Cattolica francese ha pubblicato una “Dichiarazione di pentimento” ufficiale in cui chiede perdono a Dio e al popolo ebraico per l’“indifferenza” mostrata dalla Chiesa Cattolica verso la persecuzione degli ebrei sotto il governo di Vichy in tempo di guerra. Dal 1940 al 1944 più di 75.000 ebrei in Francia furono arrestati e deportati nei campi di sterminio nazisti. In una dichiarazione letta dall’arcivescovo Olivier de Berranger la chiesa ha riconosciuto di avere permesso che i suoi interessi occultassero l’“esigenza biblica di rispetto di ogni essere umano creato a immagine di Dio”, scrive il giornale francese Le Monde. Un numero esiguo di ecclesiastici francesi si espresse a favore degli ebrei, ma la maggioranza sostenne il governo di Vichy e la sua politica. La dichiarazione diceva in parte: “La Chiesa francese deve riconoscere che l’indifferenza ha avuto la meglio rispetto all’indignazione e che di fronte alle persecuzioni degli ebrei, in particolare di fronte alle multiformi misure antisemite emanate dalle autorità di Vichy, il silenzio è stato la regola e le parole in favore delle vittime l’eccezione. . . . Oggi, confessiamo che questo silenzio fu un errore. Riconosciamo anche che la Chiesa in Francia ha mancato allora alla sua missione di educatrice delle coscienze”. — Tradotto in ADISTA dell’11 ottobre 1997.

    15 Giugno, 2012 - 19:17
  21. Clodine

    La Francia è uno stato di antichissime tradizioni cristiano-cattoliche tanto che i primi evangelizatori martiri furono Lazzaro di betania con le due sorelle.Giovanni Crisostomo,Eusebio di Cesarea e altri scrittori coevi annovera tra questi anche Giuseppe d’Arimatea che raggiunse Lazzaro il quale restò, mentre lui, traversata la Manica si trasferì in Bretannia dove trovò la morte…

    15 Giugno, 2012 - 19:26
  22. lazzaro

    Da “Avvenire” del 15 giugno 2012
    In occasione dell’incontro, tenutosi mercoledì pomeriggio, tra il cardinale William J. Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede e presidente della Pontificia Commissione ‘Ecclesia Dei’ e monsignor Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità sacerdotale San Pio X, “è stata consegnata una bozza di documento con il quale viene proposta una prelatura personale come strumento più adatto ad un eventuale riconoscimento canonico della Fraternità” lefebvriana.
    Oooh, yesss!!!

    15 Giugno, 2012 - 20:42
  23. Gioab

    Tanto per fare un po’ di storia di Francia
    Clodoveo nacque verso il 466 ed era figlio di Childerico I, re dei franchi salii. Dopo essere stata soggiogata dai romani nel 358, questa tribù germanica ebbe il permesso di stabilirsi in quello che è ora il Belgio a patto che difendesse la frontiera e fornisse soldati all’esercito romano. Gli stretti contatti con la popolazione gallo-romana portarono alla graduale romanizzazione di questi franchi. Childerico I era alleato dei romani e combatteva contro le incursioni di altre tribù germaniche, come i visigoti e i sassoni. Questo gli valse la gratitudine della popolazione gallo-romana.
    La provincia romana della Gallia si estendeva dal Reno a nord fino ai Pirenei a sud. Tuttavia, dopo la morte del generale romano Ezio avvenuta nel 454, ci fu nel paese un vuoto di potere. Per di più la caduta nel 476 di Romolo Augustolo, ultimo imperatore romano d’Occidente, portò grande instabilità politica nella regione. Di conseguenza la Gallia era come un frutto maturo che attendeva di essere colto da una delle tribù stanziate entro i suoi confini. Non sorprende che, dopo essere succeduto al padre, Clodoveo cominciasse a cercare di estendere i confini del suo regno. Nel 486, in una battaglia vicino a Soissons, sconfisse l’ultimo rappresentante di Roma nella Gallia. Questa vittoria gli fece avere il controllo di tutto il territorio fra la Somme a nord e la Loira nella Gallia centrale e occidentale.

    A differenza di altre tribù germaniche i franchi erano rimasti pagani. Tuttavia il matrimonio con Clotilde, una principessa burgunda, ebbe una profonda influenza sulla vita di Clodoveo. Cattolica fervente, Clotilde cercò instancabilmente di operare la conversione del marito. Secondo la storia scritta nel VI secolo da Gregorio di Tours, fu nel 496, durante la battaglia di Tolbiaco contro la tribù degli alemanni, che Clodoveo promise di abbandonare il paganesimo se il Dio di Clotilde gli avesse concesso la vittoria. Benché le truppe di Clodoveo fossero sull’orlo della sconfitta, il re alemanno fu ucciso e il suo esercito si arrese. Clodoveo pensò che era stato il Dio di Clotilde a dargli la vittoria Così secondo la tradizione, Clodoveo fu battezzato da “san” Remigio nella cattedrale di Reims il 25 dicembre del 496. Tuttavia alcuni credono che sia più probabile una data posteriore, il 498/9.

    I tentativi di Clodoveo di occupare il regno dei burgundi a sud-est fallì. Ma la sua campagna contro i visigoti fu coronata dal successo quando, nel 507, li sconfisse a Vouillé nei pressi di Poitiers; con questa vittoria ottenne il controllo della maggior parte della Gallia sud-occidentale. In riconoscimento di questa vittoria, l’imperatore dell’impero romano d’Oriente, Anastasio, concesse a Clodoveo il titolo onorario di console. Egli ebbe così un rango superiore a quello di tutti gli altri re occidentali e la sua sovranità fu legittimata agli occhi della popolazione gallo-romana.
    Avendo esteso il suo dominio al territorio dei franchi renani a est, Clodoveo fece di Parigi la sua capitale. Negli ultimi anni della sua vita rafforzò il regno con un codice di leggi scritte, la Lex Salica, e con la convocazione di un concilio ecclesiastico a Orléans per definire i rapporti fra Chiesa e Stato. Alla sua morte, avvenuta probabilmente il 27 novembre del 511, era il solo governante di tre quarti della Gallia.
    La New Encyclopædia Britannica definisce la conversione di Clodoveo alla fede cattolica “un momento decisivo nella storia dell’Europa occidentale”. Perché la conversione di questo re pagano fu importante per il fatto che Clodoveo scelse il cattolicesimo al posto dell’arianesimo.
    Verso il 320 Ario, un sacerdote di Alessandria d’Egitto, cominciò a diffondere idee radicali sulla Trinità. Ario negava che il Figlio fosse della stessa sostanza del Padre. Il Figlio non poteva essere Dio o uguale al Padre, dato che aveva avuto un inizio. (Colossesi 1:15) Nel 325, al Concilio di Nicea, Ario fu bandito e i suoi insegnamenti furono condannati.

    Questo, comunque, non pose fine alla controversia. La disputa dottrinale si protrasse per circa 60 anni, e i vari imperatori si schierarono da una parte o dall’altra. Infine, nel 392, l’imperatore Teodosio I fece del cattolicesimo ortodosso, che sosteneva la dottrina della Trinità, la religione di Stato dell’impero romano. Nel frattempo i goti erano stati convertiti all’arianesimo dal vescovo tedesco Ulfila. Altre tribù germaniche adottarono prontamente questa forma di “cristianesimo”.
    Al tempo di Clodoveo la Chiesa Cattolica in Gallia era in difficoltà. I visigoti ariani avevano cercato di eliminare il cattolicesimo non rimpiazzando i vescovi che morivano. Inoltre la Chiesa era alle prese con due scismi papali e a Roma sacerdoti di fazioni opposte si uccidevano. Ad accrescere la confusione, alcuni scrittori cattolici avevano avanzato l’idea che nell’anno 500 sarebbe venuta la fine del mondo. Pertanto la conversione del conquistatore franco al cattolicesimo fu considerata un evento propizio, che annunciava “il nuovo millennio dei santi”.
    E’ certo che Clodoveo aveva degli obiettivi politici in mente. Scegliendo il cattolicesimo, Clodoveo ottenne il favore della popolazione gallo-romana prevalentemente cattolica e il sostegno dell’influente gerarchia ecclesiastica. Ciò gli diede un vantaggio netto sui suoi rivali politici. La New Encyclopædia Britannica osserva che “la sua conquista della Gallia divenne una guerra di liberazione dal giogo degli odiati eretici ariani”.
    Durante i preparativi per la commemorazione del 1996 l’arcivescovo di Reims, Gérard Defois, descrisse Clodoveo come il “simbolo di una conversione ben ponderata e responsabile”. Tuttavia lo storico francese Ernest Lavisse fece questo commento: “La conversione non cambiò in alcun modo il carattere di Clodoveo; l’insegnamento benigno e pacifico del Vangelo non gli toccò il cuore”. Un altro storico dichiarò: “Invece di Odino invocò Cristo e continuò ad essere quello che era sempre stato”. Come aveva fatto Costantino dopo la sua cosiddetta conversione al cristianesimo, Clodoveo si accinse a consolidare il suo dominio uccidendo sistematicamente tutti i pretendenti al trono. Sterminò “tutti i parenti fino al sesto grado”.
    Dopo la morte di Clodoveo, iniziò un processo di mitizzazione che lo avrebbe trasformato da crudele guerriero in presunto santo. La narrazione di Gregorio di Tours, scritta quasi un secolo dopo, è considerata un tentativo deliberato di identificare Clodoveo con Costantino, il primo imperatore romano che accettò il “cristianesimo”. E attribuendo a Clodoveo l’età di 30 anni quando si battezzò, pare che Gregorio cercasse di stabilire un paragone con Cristo.
    Questo processo fu portato avanti nel IX secolo da Incmaro vescovo di Reims. In un’epoca in cui le cattedrali si contendevano i pellegrini, la biografia che scrisse riguardo al suo predecessore, “san” Remigio, probabilmente doveva accrescere la fama della sua chiesa e arricchirla. Nella sua narrazione una colomba bianca portò una boccetta d’olio per ungere Clodoveo al battesimo, un chiaro riferimento all’unzione di Gesù con lo spirito santo. (Matteo 3:16) Incmaro stabilì così un legame fra Clodoveo, Reims e la monarchia e diede credito all’idea che Clodoveo era l’unto del Signore.
    L’ex presidente francese Charles de Gaulle disse una volta: “Per me la storia della Francia comincia con Clodoveo, scelto come re di Francia dalla tribù dei franchi, dai quali prende nome la Francia”. Non tutti, comunque, vedono le cose in questo modo. La commemorazione del 1.500° anniversario del battesimo di Clodoveo ha suscitato delle polemiche. In una nazione dove Chiesa e Stato sono ufficialmente separati dal 1905, molti hanno criticato la partecipazione dello Stato a una commemorazione che a loro avviso era di natura religiosa. Quando il consiglio comunale di Reims annunciò l’intenzione di pagare il podio da usare durante la visita del papa, un’associazione fece annullare da un tribunale la decisione perché incostituzionale. Altri ritenevano che la chiesa cercasse di imporre nuovamente alla Francia la sua autorità morale e temporale. A complicare ulteriormente le cose, Clodoveo è stato adottato come simbolo del Fronte Nazionale di estrema destra e di gruppi cattolici fondamentalisti.
    Altri hanno criticato la commemorazione da un punto di vista storico. Il battesimo di Clodoveo, hanno detto, non convertì la Francia al cattolicesimo, dato che la popolazione gallo-romana era già saldamente radicata in questa religione. E secondo loro il suo battesimo non segna neppure la nascita della Francia come nazione, che farebbero risalire più appropriatamente alla divisione del regno di Carlo Magno nell’843, per cui sarebbe Carlo il Calvo, e non Clodoveo, il primo re di Francia.
    La Francia è da oltre 1.500 anni “la figlia primogenita della Chiesa” La Francia ha avuto il più alto numero di cattolici battezzati nel mondo fino al 1938. Ora si trova al sesto posto, dopo paesi come Filippine e Stati Uniti. E mentre ci sono 45 milioni di cattolici in Francia, solo 6 milioni vanno a messa regolarmente. Da un recente sondaggio condotto fra i cattolici francesi è emerso che il 65 per cento “non tiene minimamente conto dell’insegnamento della Chiesa in fatto di sesso”, e che per il 5 per cento di loro, Gesù non rappresenta “proprio niente”. Queste tendenze negative spinsero il papa a chiedere durante la sua visita in Francia nel 1980: “Francia, che ne hai fatto delle promesse del tuo battesimo?”

    15 Giugno, 2012 - 21:18
  24. Gioab

    ”Giovanni Crisostomo, o Giovanni d’Antiochia (Antiochia, 344/354 – Comana Pontica, 14 settembre 407), è stato un arcivescovo cattolico, santo e teologo bizantino, il secondo Patriarca di Costantinopoli,
    Nacque ad Antiochia, da una famiglia cristiana benestante nel 347. In quel tempo la città era la terza per importanza nella parte orientale dell’Impero dopo Costantinopoli Durante tutto il IV secolo profondi contrasti si erano verificati in Oriente, ed anche ad Antiochia, tra pagani, manichei, ariani, gnostici apollinari, ebrei; gli stessi cristiani erano divisi tra due vescovi rivali: Melezio e Paolino.
    In giovane età fu molto irrequieto e, secondo la sua stessa definizione, «incatenato alle passioni del mondo» (De Sacerdotio, I, 3). Egli fu gastronomo, amante dell’eloquenza giudiziaria e del teatro. Terminati gli studi Giovanni ricevette gli ordini minori e si ritirò in un eremitaggio dove si dedicò allo studio della teologia. Compose un trattato, De Sacerdotio, molto influenzato da Gregorio Nazianzeno. Egli riteneva che il monachesimo non era la sola via per raggiungere la perfezione; la vita sacerdotale al servizio dei credenti e in mezzo alle mille tentazioni del mondo era per lui il miglior modo di servire Dio.

    Facendosi molti nemici a corte. Fa destituire molti presbiteri indegni: sotto queste misure cadde anche il vescovo di Efeso. Fa rientrare nei monasteri i monaci che erravano vagabondi.
    il 9 giugno del 404 viene definitivamente allontanato da Costantinopoli. Per tre anni è confinato a Cucusa, tra le montagne dell’Armenia, dove svolge un’intensa attività. Nel 407 gli viene intimato un nuovo trasferimento a Pitiunte, sul Mar Nero. Giovanni muore il 14 settembre del 407 a Comana,” Wikipedia

    Come avrà fatto a evngelizzare la Francia ?

    “Secondo la Leggenda aurea di Jacopo da Varagine Lazzaro andò a predicare in Francia con le sue sorelle e lì divenne il primo vescovo di Marsiglia.
    Invece secondo la tradizione orientale[senza fonte], Lazzaro divenne vescovo di Cipro e durò nell’episcopato per circa un trentennio. Già dal IV secolo si diffuse questa versione, forse per suffragare le pretese di autocefalia della Chiesa di Kittim, l’odierna Larnaca. Tuttavia, a supporto di questa versione, nell’anno 890 fu ritrovata una lapide con l’iscrizione “Lazzaro, l’amico di Cristo”. “ Wikipedia

    Come avrà fatto ad evangelizzare la Francia ?

    15 Giugno, 2012 - 21:33
  25. Wellerismo dedicato a ….

    Baccalà ‘e copp’ ‘e quartiere: “Se fa nnotte e nisciuno me ‘ncujeta!”.
    (Baccalà dei Quartieri: “Si fa notte e nessuno mi stuzzica! )

    15 Giugno, 2012 - 23:39
  26. Clodine

    http://youtu.be/lWcBoQF7_l4

    Un omaggio personale agli amici accattolini in onore delle correnti artistiche rivoluzionarie e dello spirito di innovazione del popolo transalpino…
    Un “guizzo” che a noi, cugini doltr’Alpe manca….

    16 Giugno, 2012 - 7:07
  27. Fides et ratio

    Pensando a Parigi, il mio pensiero non può non andare alla magnifica Place des Vosges dove si trova la casa-museo di Victor Hugo.
    I miserabili, e in particolare la figura di Jean Valjean è quel romanzo la cui appassionata lettura mi ha riavvicinato alla fede e convinto della possibilità che Dio ci offre di ricominciare sempre, nonostante tutto, nonostante noi stessi, in ogni situazione.

    16 Giugno, 2012 - 10:12
  28. Gioab

    A proposito di Place de Vosges e di coerenza, come la coerenza è espressa nella “Mirari vos” di Gregorio XVI :
    a)Condanna della libertà di coscienza
    (Corrottissima sorgente dell’indiferentismo – Gregorio XVI)
    ‘La Chiesa sta sempre dalla parte della libertà: liberta’ di coscienza, libertà di religione’ BXVI

    b) Condanna della separazione tra stato e chiesa
    (Né potremmo presagire vedere separata la Chiesa dal Regno, Gregorio XVI)
    BXVI –“La “legittima” separazione tra Chiesa e Stato…

    c) condanna della libertà di coscienza intesa come corollario dell’indifferentismo: (“corrottissima sorgente” Gregorio XVI)
    BXVI – “Il Papa non può imporre ai cattolici i precetti che vuole, deformerebbe il significato del papato””
    Chi è che vuole fregare chi ? La continuità del magistero di Victor Hugo !.
    Dai sorridi….. tanto si muore tutti.

    16 Giugno, 2012 - 12:00
  29. Marcello

    Discepolo. Tu non mi deludi mai.

    16 Giugno, 2012 - 12:29
  30. Nino

    discepolo scrive,
    15 giugno 2012 @ 19:05

    Sorpeso e incredulo, ma come tu dici le “conversioni” sono sempre possibili.

    Così tanto per la cronaca, sul quanto i francesi siano dediti allo studio e all’approfondimento della Parola hanno ben 18 diverse pubblicazioni del Libro, i tedeschi 11 e noi gagliardi e fenomenali cattolici, ben 2.
    La dice lunga sulla conoscenza delle Scritture degli italiani.

    17 Giugno, 2012 - 10:40
  31. roberto 55

    Buon viaggio a Parigi, Luigi, e – d’accordo con Fidesetratio – non perderti la bellissima Place des Vosges !

    Buona domenica a tutti !

    Roberto 55

    17 Giugno, 2012 - 12:06
  32. marta09

    Arrivo un po’ in ritardo, lo so, ma anch’io sono molto centrifugata da accidenti assurdi, davvero assurdi.
    Luigi, Isa, spero vi siate divertiti …

    17 Giugno, 2012 - 19:03
  33. mattlar

    Io sono appena tornato dalla Finlandia. Marcello, è cattolico andare in Finlandia?

    17 Giugno, 2012 - 20:22
  34. mattlar

    Roberto 55
    Anche mia madre, quando andavo a Parigi da giovane, mi diceva sempre di andare a pace des vosges !!!

    17 Giugno, 2012 - 20:24
  35. Gioab

    Con tutta questa voglia di viaggi e pellegrinaggi si potrebbe organizzarne uno a Bruxelles ad invocare un cambiamento di opinione a quelli di MOneyVal che hanno deciso di non certificare lo IOR perché le operazioni sono sospette di riciclaggio.
    Mi chiedevo come potrà sopravvivere la fede senza la lavanderia dello IOR – (Industria Ogni Ricatto – Inganni Organizzati Reiterati ?) (??) come sopravvive la fede senza lavare lo sterco di Satana ?

    17 Giugno, 2012 - 20:36
  36. roberto 55

    Ecco, bravo: vattene a Bruxelles.

    Roberto 55

    17 Giugno, 2012 - 23:06
  37. Gioab

    @ roberto 55
    Eh…sig. roberto, birbaccione…. Non lo sai che anche da Bruxelles posso intervenire ? Eh vabbeh che non sono simpatico, ma se si facessimo qualche discorso serio… pensi che non sia in grado di ragionare ? Solo perché non esterno così mielosamente le fantastiche credulonerie che vanno per la maggiore fra gli spiriti ingenui ?
    Eh dai, Gesù è il Maestro lo ha detto Lui che “quando preghi le parole devono poche” ( Mt 6.7). Perché non ti piace ? Questa mattina leggevo il sito di Rodari (Palazzo Apostolico)
    “ Una montagna di soldi. Duecento milioni di euro si dice che lo Ior fosse pronto a versare, cash, per sanare il debito dell’ospedale San Raffaele e così farlo proprio.” Proprio una montagna di soldi, ma secondo te, dove mai li avrebbero presi ? Non lavorano, non hanno un’attività produttiva, vendono solo parole ? Ma come fanno a fare così tanti soldi ? Alcuni dicono con il riciclaggio per questo non otterranno l’iscrizione nella White List. Non è una bella cosa ti pare ? Come potranno giustificarla ?
    “Le cronache raccontano tanti episodi. I più eclatanti hanno come protagonisti due monumenti sacri del cattolicesimo di fine Novecento: Giovanni Paolo II e madre Teresa di Calcutta. Quanto a Madre Teresa, difficile trovare una santa più ricca di lei. Ma come, non viveva di nulla chiedendo l’elemosina in giro per le strade di Calcutta come i suoi poveri, come i suoi lebbrosi? E così non fanno le sue discepole in ogni dove? Sì, certo. Ma in pochi sanno che allo Ior madre Teresa aveva un conto di proporzioni infinite.
    Ma come ? “Di proporzioni infinite ?” Com’è possibile ? Come il santo di Pietralcina quello con la tomba d’oro ? Ma ti pare possibile ?
    “Quanti uomini, molti per senso di colpa verso la propria ricchezza, altri per fede, le hanno dato parte dei propri averi? Tanti, tantissimi. Soldi portati dentro il Vaticano in molteplici modi. Soldi sulla cui provenienza nessuno, nemmeno lei, si è mai fatta troppe domande.” Che dici, si vogliono comprare il paradiso ?
    “lo Ior, in quel bunker sotterraneo dove si dice vi siano anche diversi lingotti d’oro: fu nel 2007 che il Vaticano, ben consigliato visti i tempi presenti, pensò di trasformare diversi investimenti azionari in lingotti d’oro, oltre che in obbligazioni e contanti. Lingotti oggi custoditi dietro mura spesse tre, quattro metri, a prova insomma di bomba.” Ma secondo te perché “accumulano “ tante ricchezze ?
    “in occasione del cinquantesimo anniversario della sua ordinazione, il collegio cardinalizio gli offrì un’ingente somma da destinare a qualche opera, a sua scelta. E cosa fece Wojtyla? La diede ai poveri? No: “Ho pensato di usarla per i lavori di ristrutturazione e decorazione della cappella Redemptoris Mater nel palazzo apostolico”” Proprio il contrario di ciò che il Vangelo richiede “Gesù gli disse: “Se vuoi essere perfetto, va, vendi i tuoi averi e dalli ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, sii mio seguace”.” ( Mt. 19.21)
    Vedi ? Pensi che non avessero letto la parabola ? “Quindi disse loro: “Tenete gli occhi aperti e guardatevi da ogni sorta di concupiscenza, perché anche quando uno ha abbondanza la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. Così sarà dell’uomo che accumula tesori per se stesso ma non è ricco verso Dio”. ( (Lc 12.15-21)
    Dai Roberto prova a conversare invece che solo criticarmi. Magari mi aiuti a ragionare.
    Stai bene. Ricorda il Salmo 49.20 ( CEI 48.21)

    18 Giugno, 2012 - 11:32
  38. Marcello

    Caro mattlar, se sei un cavaliere teutonico e sei hai la benedizione papale, allora è cattolico andare in Finlandia.

    18 Giugno, 2012 - 18:40

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