Un vescovo in pensione, Lorenzo Chiarinelli, più sveglio che mai, racconta la “gioia della liberta’” sperimentata con la rinuncia al ministero per limiti di età e afferma di sentirsi come il giovane David che lascia la corazza di Saul e recupera la fionda. Io commento le sue parole tirando in ballo pretestuosamente l’eretico Lutero e il martire Padovese, nonché i cardinali Biffi Martini e Ratzinger che ugualmente lamentarono il peso dell’armatura ministeriale e desiderarono tornare alla fionda della giovinezza. Trovi qui, in un “colloquio” della rivista IL REGNO, la sua riflessione e la mia divagazione Libero come un cristiano.
Parliamo di libertà del cristiano
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O.T.
Mi scuso con Luigi e con amiche e amici del blog per questo off-topic, ma, vorrei segnalarvi il mio umile contributo alla discussione sul tema dei “valori non negoziabili” che, tante volte ahìnoi “incendia” il nostro pianerottolo.
E’ un contributo sul tema dei “valori non negoziabili” (in buona parte rivolto a FedericoB,) ma spero utile a tutti e, comunque aperto a tutti.
Vuole essere un modesto stimolo alla riflessione, non un petardo lanciato per fare rumore e incendiare.
Trovate il mio commento nel post intitolato “Ho visto i cinque su Sky e, ora attendo l’altra campana”
Buona serata a tutti e, buona Domenica.
Fab.
Caro Luigi, vado a cliccare sul link e mi compare questa scritta:
A problem occured; please, close this window and try again.
Provvedi!
Ora forse funziona… riprova… grazie… sono a Barcellona e sto scrivendo da un computer dell’Hotel Turin… non tutto qui funziona come a casa mia…
Ancora non funziona, comunque complimenti per Barcellona che è veramente una bella città (splendide Las Ramblas).
Barcellona, che città affascinante! Luigi, se passerai per la “Sagrada famiglia” ( “Tempio espiatorio della Sacra Famiglia”)- opera incompiuta di Antonio Gaudì – ti chiedo un pensiero e una preghiera particolare per tutte le famiglie, specie quelle di giovane generazione, con i figli piccoli o adolescenti, studenti o disoccupati, che in questo periodo di recessione e di povertà patiscono tanti disagi e privazioni…
Un caro saluto a te Luigi, a Fabricianus e alla mia amica Antonella.
Anche a me, come a Marilisa, succede, Luigi, e dopo aver “cliccato” sul link, di leggere la scritta “A problem occured; please, close this window and try again”: è la prima volta che qualcosa mi accomuna a Marilisa ………..
Scherzi a parte, ed a proposito dell'”off topic” proposto da Fabricianus, ho già espresso la mia modesta condivisione sul “post” intitolato “Ho visto i cinque su Sky e, ora attendo l’altra campana”.
Già che ci siamo, propongo un altro “off topic”, perchè al mio rientro a casa da Milano, come ogni fine-settimana, e scorrendo i vari “post” di Luigi e gli interventi degli amici, ho letto dell'”addio” di Leonardo: motivo del suo abbandono – se ho bene interpretato – l’atteggiamento di “compiacenza” (così l’ha definito Leo) di Luigi verso le più recenti accuse rivolte allo stesso Leonardo da Matteo.
Non entro nel merito del litigio tra Matteo e Leonardo: frequento il blog dal 2008 e già allora litigavano ………….; conosco e stimo molto Matteo, di cui mi ritengo amico, e posso solo immaginare, proprio conoscendolo, quanto anche quest’ultimo episodio lo abbia “lacerato”.
Dico solo che:
– Luigi non è intervenuto nell’ennesimo alterco, come non è mai intervenuto in precedenza, e, se non erro, in alcun altro analogo episodio di litigio tra i partecipanti del “blog”; è il suo collaudato, e ben comprensibile, stile di comportamento (io, per quel che vale, farei altrettanto, e penso anche molti di noi, se si trovassero al posto di Luigi);
– men che meno ho notato ombra o traccia di compiacenza / benevolenza / etc. di Luigi verso le accuse di Matteo (ciò osservo per amor del vero, e non certo perchè il nostro “padrone di casa” abbia bisogno delle mie parole a sua difesa);
– non mi metterò (come, invece, altri) a chiedere a Leonardo di ritornare tra noi, perchè Leo, come avrebbe detto mia nonna, “xe bastansa grandeto” (trad.: è sufficientemente adulto e maturo) per decidere da solo se vorrà tornare nel “blog”; farà – giustamente – quel che si sentirà di fare.
Però, fuori da ogni convenzione o frase di maniera, mi spiace che Leonardo se ne vada: dei suoi interventi non ho condiviso quasi nulla, ma l’ho sempre letto con interesse e piacere, e, ogni tanto, qualche bella, sincera risata me l’ha procurata (ed Iddio solo sa quanto c’è bisogno di buonumore a questo mondo); penso che – come (uno per tutti) l’amico Sump (che, se ci legge, saluto ed abbraccio) – anche Leonardo mi mancherà.
Buona domenica al “pianerottolo” !
Roberto 55
@ Fabricianus
“Mi domando però: esiste uno spazio di “manovra” in campo politico su questi temi in una realtà complicatissima come quella odierna? Sono accettabili dei “compromessi ?””
Rispondendo all’invito di Fabricianus, Posto qui, perchè in fondo si tratta anche di libertà cristiana. Sulle questioni di principio non si possono fare compromessi sig. Fabricianus, e non si capisce perché i ”valori o ideali” cattolici debbano avere un peso nel caso delle elezioni politiche per un governo laico. I cristiani dovrebbero votare per il Regno dei cieli e quel Regno non è di questo mondo. Quindi non ha senso alimentare una polemica che sfocia in uno scontro per un problema che non c’è. Le une sono cose terrene destinate ad essere dissolte, (2Pie 3.10) le altre cose celesti, destinate a rimanere per sempre. (2Cor 9.9)
Mi spiego meglio, un cristiano, non ha bisogno di avere un governo “cattolico” o che parteggi per i cattolici e che implementi i “valori/ideali non negoziabili” facendo leggi che impediscano per es. l’aborto, per fare ciò che è giusto, perché il cristiano non farebbe mai nulla contro la giustizia. Al contrario, il non cristiano se non potesse fare ciò che quì è impedito da una legge cattolica, lo farebbe da un’altra parte. Ricorda vero, la famosa frase di Gesù “Ma io vi dico che chiunque continua a guardare una donna in modo da provare passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.” (Mt 5.28) Non basta compiere l’atto ma il solo pensarlo diventa riprovevole. E anche se qualche legge imponesse un comportamento sgradito alla chiesa, basterebbe che il cittadino pensasse di farlo, per renderlo riprovevole anche se ci fosse una legge cattolica ad impedirne la realizzazione. I valori ideali, riguardano le coscienze non le leggi.
La verità intorno a questo falso problema, è che la curia, gelosa delle proprie prerogative, privilegi e sopravvivenza, alimenta questo scontro, ponendo di fronte agli elettori una falsa motivazione ideologica, in modo che venga eletto un governo che permetta il mantenimento dei loro privilegi.
Creando il falso problema – la difesa dei valori o ideali – fa in modo che gli elettori si schierino a favore o contro, questi principi, affinché motivati da sacri impeti, scelgano di votare per quelli che si prodigheranno in difesa della sacralità della vita, ma che si tradurranno poi in privilegi per la chiesa, che potendo controllare il voto potrà sempre ricattare il governo eletto, che sarà disposto a qualunque inchino per favorire gli interessi della curia e per proteggere i suoi.
Si tratta solo di voto di scambio sig. Fabricianus. Un favore reciproco fra amici, utile ad entrambi.
I Valori sono solo una cartina di tornasole o una carota davanti all’asino, dimostrato che anche quando fu eletto con i voti cattolici un governo che di scandali né ha dati a sufficienza, la curia non era minimamente interessata alla difesa di quei valori e non ha fatto nulla per raddrizzare la situazione prendendo le distanze, ma ha mantenuto un composto silenzio fino a quando l’affaire era diventato così gigantesco e pubblico che ha flebilmente sussurrato il suo disappunto, costretta dagli eventi non potendosi più nascondere nè giustificare.
E’ questo l’ideale a cui è interessato ? L’Ipocrisia ? Il valore di un Regno che non fa parte di questo mondo non si difende in questo mondo impenendolo comportamenti, ma vivendo quei valori. Se vuole realizzare quei valori, in questo mondo, non glielo impedisce nessuno, lo può fare da sé per sé e con coloro che condividono il suo ideale valore, senza andare a scomodare il governo che non è interessato né può esserlo essendo laico.
Lo stato “laico” per quanto governato da cattolici, non potrà mai più far rispettare quei valori o ideali così faticosamente rincorsi, perché è ormai ostaggio di altri e come si vede non ha più molto spazio di manovra, dovendo cedere ulteriori gradi di sovranità, anche se governato da cattolici. Può solo limitare i danni, rallentandola fine; vuoi perché gli scandali della chiesa stessa ne hanno sminuito l’autorità, vuoi perché la società multi religiosa non può essere discriminatoria dato che la Costituzione lo impedisce. Inoltre ci sono altri che impongono i comportamenti quindi la discussione è senza senso. Mentre lei con quelli di “buona volontà” può realizzare i suoi valori personalmente, senza bisogno di alcuna legge che glielo imponga, anche in una società multi religiosa.
La chiesa è destinata a naufragare per quanti grandi siano i valori/ideali che ipocritamente vorrebbe far rincorrere. Questi valori non hanno nulla di “superstizioso” o divino e Dio non darà un premio o un castigo alla chiesa se il governo italiano sarà di un tipo a di un altro. “ti faccio conoscere ciò che avverrà nella parte finale della denuncia, perché è per il tempo fissato della fine.” ( Dan 8.19) Tutto è già fissato.
Dovranno pagarle pure loro le tasse, malgrado gli sforzi per evitarlo. Dovranno dare a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio, senza più alcun intermediario politico pronto a limitare i danni e fare i loro interessi terreni. “perché Jeova Dio, che l’ha giudicata, è forte.” ( Riv. 18.8)
Stia bene
“Lorenzo Chiarinelli, piu’ sveglio che mai, racconta la “gioia della liberta’” sperimentata con la rinuncia al ministero per limiti di eta”
Rimango colpito Luigi, perché se la rinuncia avviene per limiti di età, non è una rinuncia, ma una costrizione. Non si può rinunciare a diventare vecchi, mentre, si può rinunciare al ministero, anche essendo vecchi solo volontariamente per impedimenti fisici; ma in quel caso non è una rinuncia è un impossibilità. Se la vecchiaia è presa a pretesto per giustificare la rinuncia è un’ipocrisia !
“è la prima volta che qualcosa mi accomuna a Marilisa”
Col sorriso sulle labbra dico : peggio per te, Roberto55.
Con il sorriso sulle labbra ti rispondo, Marilisa, che non l’avevo neppure pensato ………………
Un caro saluto a tutti.
Roberto 55
Io, che di ” armature ministeriali” non ne ho grazie a Dio manco l’ombra, ho da un pezzetto recuperato la “fionda della giovinezza”, e tanto piu’ la maneggio con soddisfazione quanto piu’ l’invecchiamento procede, in modo assai più precoce e clamoroso di quanto mi fossi mai aspettato
🙂
Così ogni giorno assaporo – è il termine giusto – la libertà sempre più radicale che ti viene da non avere più niente , men che meno l’idea che il tutto dipenda da scelte mie, che io sia reso dai fatti indispensabile nella mia storia. Se penso alla galera vera, durissima e spietata in cui mi sono cacciato per anni con le mie stesse mani, chiudendomi ogni giorno ai polsi le catene delle MIE aspirazioni, dei MIEI progetti, delle MIE frustrazioni, delle MIE aspettative, soprattutto il catenone intrascinabile della MIA idea di Dio, cavolo, mi sento libero e leggero come l’aria.
La libertà del cristiano? Quella di sapere- finalmente!!!- di essere un servo momentaneamente necessario ma perfettamente inutile, e di poter guardare in faccia la croce che ti si fa vicina, senza dover far mostra di coraggio e saggezza: solo spalancandoci le braccia sopra.
Vuoi mettere? E’ una libertà selvaggia e esistenziale.
Bella? Non saprei. Dolorosa? Quasi sempre. Irrinunciabile? Assolutamente.
In confronto, quella che sentivo a 18 anni, con ogni forza in pugno, ogni scelta aperta, “il vento nei capelli e il petto in fuori”….è una robettina da fumetto che non saprei manco paragonare….
Marilisa, Antonella, Roberto75 e tutti: ora sono tornato a casa e ho rifatto il link come si deve… almeno spero… chiedo scusa per l’imperizia e la perdita di tempo…
Ma che girellone che sei, Luigi !
Ci lasci soli e te ne vai instancabile per mari e per monti, per città e per villaggi, dimenticandoci. Non è giusto però…
Almeno raccontaci qualcosa di bello di quel che hai visto, e ti perdoneremo.
Che qualcuno si ricordi di me a distanza di (quasi) quattro anni, be’ ragazzi, non è piccola cosa. Un grazie (e un abbraccio fraterno) a Roberto75. E un abbraccio altrettanto affettuoso a tutti, ma proprio tutti, i frequentatori del pianerottolo.
Giuseppe
Sump, la mia nonna diceva che l’amicizia non fa la muffa.
Io ogni tanto vado a trovare Syr (non direttamente, magari! ascolto solo la sua musica) e così stasera vi saluto con un bellissimo assolo di violoncello e saluto anche lui che me lo ha regalato, insieme agli altri.
Buonanotte a tutti!
http://solamusika.blogspot.it/2012/11/pablo-casals-plays-bach-cello-solo-nr1.html
E’ impossibile, amico Sump, dimenticarti: ricambio con tutto il cuore l’abbraccio fraterno.
Buon inizio di settimana a tutti !
Roberto 55
MA perchè ti sorprendi Sump?
Ci manchi, ci manchi moltissimo!…
E mi associo a quanto detto da Rob55 (altro che 75!…che volete farlo più giovane? ) a proposito di Leonardo: comunque, tutti gli interventi sono importanti, perchè sono una piccola parte di noi condivisa con tutti. Anche quando litighiamo!
Saluti e abbracci
Bellissima la musica, Nico.
Grazie signor Luigi per questa ennesima perla! (E un abbraccio forte di ringraziamento per la condivisione circa Lina Sorrenti Biora su Il Regno/Attualita, 18, 2012: “Nel fuoco della malattia”… Sono in ritardo? beh, scusami ma qui da noi BISOGNA essere in ritardo! 🙂 )
Il titolo del tuo articolo – Libero come un cristiano – dice gia’ tutto.
Chiarinelli e’ uno dei – non molti – vescovi con spiccata sensibilita’ missionaria; da sempre, dai tempi quando -piu’ di 30 anni fa, ancora sacerdote- bazzicava catechisti, catechismi con lo stesso vivace e agile stile che tu descrivi.
La tua -come sempre- mite (o equanime?…) critica ai vescovi che non vogliono mollare nonostante l’eta’, dimostra solo che uno non trova -da “vecchio” – cio’ che non ha mai cercato da “giovane”.
“Libero come un cristiano”: se dentro la Chiesa (e il blog di Luigi) si continua a percepire come minaccia cio’ che e’ l’essenza della mia vocazione umana…campa cavallo…!
Buona giornata.
Un saluto affettuoso a tutte le principesse del pianerottolo, e in particolare alla Principessa archetipo e prototipo. E’ noto, infatti, che tutte le ragazze che scrivono in questo blog assumono ipso facto titolo, onori e oneri principeschi.
Allo stesso modo tutti i navigatori, maschi o femmine che siano (nulla so circa eventuali transgender), ringiovaniscono per default di vent’anni, a meno che non chiedano espressamente di essere dispensati: ecco perché si è parlato, giustamente, di “Roberto75”.
Tanto dovevo, in ossequio alla precisione.
(In estrema sintesi, per chiudere: vieni nel blog Accattoli: ti potrai confrontare in piena libertà con pirla, piromani e principesse. Giovani e giovanissimi. Male che vada, a forza di mandare ed essere mandati a questo o a quel paese, ebbene: girerai il mondo.)
@ Mabuhay
Spero non me ne vorrà se non condivido il suo: “uno non trova -da “vecchio” – cio’ che non ha mai cercato da “giovane”.
Non so, ma mi sa che anche da vecchi si può vincere la lotteria anche se non hai mai giocato da giovane. Lei dice che è questione di probabilità e calcolo statistico ? O non crede ai numeri ritardatari ?
Mi sovviene che ho letto che Abramo non credeva di poter diventare padre a 100 anni, però è vero che da giovane ci aveva provato. Pensava di essere troppo vecchio. E sua moglie ? “Perciò Sara rideva dentro di sé, dicendo: “Dopo essermi consumata, avrò realmente piacere, essendo per di più vecchio il mio signore?” ( Gn 18.12-13)
Che strano, vero ? C’è riuscito all’ultimo colpo invece che al primo. E meno male che non c’erano ancora i preservativi, con quelli, avrebbe fatti molti più figli. Sa, oggi c’è qualche cattolico che sostiene che con il preservativo si fanno più figli perché si rompono facilmente.
Ma non ho capito qual è l’essenza della vocazione umana ….. perché se dice: “Libero come un cristiano” e poi è sottomesso al codice di diritto canonico, alle leggi dello stato, agli umori delle moglie o dei mariti a secondo, come si fa ad essere liberi se non si può neanche rivendicare il diritto di amare un uomo che subito di danno giù come a Tolosa, ma se lo fai con un bambino però ti coprono.
Ciao Sump!!!
Ciao caro Sump….ti porto nel cuore!