La trasferta nelle Marche – vedi post precedente – mi ha permesso di ritrovare una lontana nipote di nome Rossella sposata a un uomo di nome Carlo che hanno nove figli, la prima dei quali ha 12 anni e l’ultimo qualche settimana. Dedico ai visitatori i loro nomi splendenti a simbolo dei nove giorni che porteranno al Natale: Anna Rachele Maria Giuseppe Pietro Michele Davide Gioele Giovanni. La prozia che mi elencava i nomi, ricontandoli tre volte per non sbagliare la sequenza, mi ha salutato dicendo: “Io sento che arriveranno a dieci”.
Parabola di Rossella e Carlo e dei loro nove Gesù
6 Comments
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NOVE figli in DODICI anni !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mia mamma ne ha avuto 7 nati vivi in tra il 1959 e il 1970. Il primo e’ diventato missionario ed e’ andato in Oceania. Gli altri hanno fatto tutti giudizio anche loro (forse anche di piu’), si sono messi a lavorare giovani, hanno formato la loro famiglia, sono la prima generazione in grado di mandare praticamente tutti i figli alle superiori (noi abbiamo fatto solo le medie e i nostri genitori neanche tutte le elementari). La mamma c’e’ ancora ed ha poi solo 83 anni, felice come una Pasqua quest’anno per l’arrivo del 14mo (credo) nipote e dei primi due pronipoti. Non vuole morire perche’ ama la vita: sua e degli altri. L’ho sempre sentita dire che in caso di problemi alla gravidanza, se i medici non possono farci niente, sia la natura a fare il suo corso. (“Diritto naturale”? – non lo so, non solo filosofo o teologo moralista). Non e’ particolarmente religiosa e praticante. Mio padre lo era molto di piu’. E’ vero, non tutti oggi possono permettersi famiglie numerose: i costi sono lievitati, gli spazi abitativi si sono ridotti, la mentalita’ comune premia chi limita la vita rispetto a chi la promuove, i medici e la medicina fanno di tuto per allungare i giorni di chi e’ gia’ al mondo (noi) mentre un buon numero di professionisti (?) non esita a negare la stessa possibilita’ a chi sta gia’ bussando alla porta, complici genitori dalle piu’ svariate motivazioni (da quasi accettabili – o per lo meno comprensibili – a decisamente ripugnanti). Che dire? Per me i nove figli di Rosella e Carlo sono, citando con approssimazione, “il tesoro che la tignola e la ruggine non attaccano e non consumano”; una buona ragione di vita, non l’unica possibile, ma certamente superiore a quelle di altri loro coetanei o coppie senza vere motivazioni ed una direzione nella vita.
La famiglia modello per un pediatra!!!! 😉
Di che movimento fanno parte questi coniugi? Rachele, Gioele, Davide, MIchele, Giovanni, Anna, Maria … sono tutti nomi che sento spesso ripetere.
Ecco otto dei nove bambini dei quali si parla nel post. Manca l’ultimo arrivato: Giovanni
Veramente belli, complimenti.