“Questo mondo è a rovescio e bisogna imparare a guardarlo: andate a casa e appendetevi con i piedi a una trave, vedrete un sacco di cose”: così Grillo al termine, poco fa, dell’incontro con i giornalisti. Dico “incontro”, senza offesa. Non ho capito niente tranne la parabola, che merita. Lo dico da cultore delle parabole.
Parabola di Grillo dei piedi e della trave
26 Comments
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Del faccia a faccia di Grillo con Renzi, invece, mi resta la battuta di Renzi: “Esci dal blog”.
In effetti la democrazia della rete mi fa spavento.
Grillo va alle consultazioni perché lo vuole la rete.
Il populismo del terzo millennio.
E a questo proposito vale la pena ricordare che abitiamo in una nazione dove, nello stretto lasso di tempo di qualche giorno, venti milioni di fascisti sono mutati in altrettanti antifascisti.
La rete comanda; la dittatura della rete; la rete ha sempre ragione.
Magari con qualche burattinaio che dietro le quindi tira i fili delle marionette e rimescola i numeri.
“Esci dal blog!”: leggo questa esortazione nel senso di lasciar perdere un attimo i tweet e rispolverare i vecchi neuroni.
Avrebbero comunicato meglio tramite piccione viaggiatore in effetti.
Ho dissentito da Grillo per il 90% delle cose dette sia oggi, durante lo streaming che per le cose dette in passato. (Soprattutto per i modi e i toni).
Ma c’è un 10% sul quale, sia per quello affermato oggi, sia per quello affermato in passato, non posso dargli torto.
Ciao a tutti.
La cosa che più mi spaventa è che non riesce a fare una proposta, che non sia populismo all’ennesima potenza infarcito di volgarità ed accuse minacciose all’interlocutore.
Aveva, anche ieri, l’occasione di confrontarsi con una persona – che comunque lo si consideri, sarà il prossimo Presidente del Consiglio – ed ha preferito abbassarsi alle solite offese, senza un briciolo di motivazione.
Mi dispiace per coloro che in buona fede gli hanno creduto, scambiando il populismom per una proposta politica fattibile.
Ma cosa vi aspettavate? Non era bastata l’umiliazione di Bersani e di Letta alle consultazioni dello scorso anno?
Una metà del popolo grillino (almeno quella piccola porzione che ha partecipato al sondaggio on line) era contrario ai colloqui di ieri, contrario perché comunque il M5s sarà all’opposizione di qualsiasi governo, un’opposizione al sistema, pregiudiziale e viscerale, “a prescindere”. Un’altra metà e poco più si espressa a favore del colloquio, ma non certo per un ingresso nella maggioranza di governo: può darsi benissimo che l’intenzione prevalente fosse solo quella di fargliene cantare quattro da Grillo… Gli elettori del M5s non vogliono alleanze e forse non vogliono nemmeno governare. Qualcuno tra gli eletti invece sì. I partiti della sinistra si illudono di poter attrarre questo movimento e di riuscire a sedurre i suoi sostenitori, ma non basta aver lasciato la segreteria del Partito e il governo a uno come Matteo Renzi. Il disgusto e la rabbia sono troppo forti e comunque il modo con cui slealmente Renzi si avvia a salire a Palazzo Chigi aggrava ulteriormente l’esasperazione di tanti Italiani.
Renzi ha voluto parlare con tutti, seguendo una certa prassi, ma non penso che potesse aspettarsi molto di più.
Quanto al populismo e alla demagogia anche Renzi non scherza: quelle parole dispiaciute rivolte “agli elettori di Grillo” e la promessa che il rinnovamento che cercano sarà incarnato da lui… be’, come vogliamo chiamarle?
Nessuno commenta la telefonata del Papa a Enrichetto Letta. L’avesse fatto un altro papa o avesse risposto un altro ex presidente del Consiglio, ci sarebbero state polemiche a non finire…
http://www.repubblica.it/politica/2014/02/19/news/telefonata_papa_bergoglio-letta-79084492/?ref=HRER2-2
Papa Francesco
telefona a Letta
“Un commiato cordiale e affettuoso”
……
“Infine ieri Letta – benché dimissionario – ha voluto essere presente comunque alle annuali celebrazioni per i Patti Lateranensi: poteva essere l’occasione per il commiato da Letta presidente, ma Bergoglio non c’era. E forse anche per questo ha deciso di chiamare l’ex presidente del Consiglio.”
Ho il sospetto che a Grillo della politica e dell’Italia interessi nulla.
Lo vedo solo impegnatissimo a ridicolizzare il PD per l’accumulo di rabbia e rancore, per non essere stato accettato alle primarie del partito 4 anni fa.
Una sorta di rivincita che porta avanti con determinazione.
Purtroppo il risultato elettorale gli ha dato ragione, così ora si sente leggittimato a proseguire con lo sfascio.
@Fabricianus
Caro Fabri, il problema non è che Grillo sbaglia il 90% e azzeccha il 10%,
potremmo dire lo stesso del caimano o di Salvini od altri ancora.
Il punto è che mentre il caimano ha governato insieme alla lega per almeno un decennio con il risultato che vediamo, Grillo non ha governato nè pare abbia voglia di farlo o di partecipare almeno battendosi per ottenere quel 10%.
La prova di cosa sia capace di fare potremmo averla solo se M5S prendesse il 50% dei voti.
In quel caso, mi riesce difficile immaginare come si possa governare un paese attraverso internet. Va bene Orwell, ma a tutto c’è un limite.
Fetecchie, rispetto a quello che succede oggi nel mondo.
Non stupiamoci di contare nulla nel mondo se di esso ci disinteressiamo completamente.
Val la pena chiosare dietro ogni dichiarazione, ogni baggianata dei nostri politicanti?
Oppure e meglio alzare lo sguardo oltre la siepe del nostro cortile per capire di più noi stessi?
E’ vero: quando giro la testa e allontano i piumoni per pulire sotto i letti la sensazione di vedere cose insospettate, e inattese, è davvero imbarazzante. Non tanto per la polvere, che la salute mi impedisce di far accumulare, quanto per le ombre, che si allungano a dismisura, e tutto, se osservato dal di sotto ha un aspetto assolutamente inedito. Similmente quando mi diletto nel ricamo, mia grande passione, se guardo il lavoro dal di sotto, come non vedere l’intreccio di trame, nodi, fili volanti che si nascondono per sbucare, all’improvviso da tutt’altra parte. Ecco, questo per dire che l’aforisma di Grillo, tutto sommato, nasconde una inquietante, realistica, verità: gli intrecci tra ordini segreti e politica sono da sempre una realtà, una realtà che non consente smentite. E’ vero che pur di uscire dal pantano acceteremmo qualunque compromesso, anche col diavolo se fosse possibile. La storia insegna. Lo fecE il Popolo dell’Esodo mentre Mosè era sul monte per ricevere la legge il popolo, stanco, e affamato si ribellò contro Aronne- la stanchezza induce a molte tentazioni, anche quella di costruirsi un Vitello d’oro…e prostrati, adoralo!
shttp://www.grandeoriente-democratico.com/L_aspirante_massone_Matteo_Renzi_a_Palazzo_Chigi.html
http://www.grandeoriente-democratico.com/L_aspirante_massone_Matteo_Renzi_a_Palazzo_Chigi.html
La battuta “questo mondo è a rovescio” è nell’Amleto di Shakespeare. (atto primo, scena quinta)
Il principe di Danimarca però più auto-ironico e intelligente di Grillo si chiede
“E non è una dannata beffa che proprio io
avessi da nascere per rimetterlo in sesto ???'”
Non so se Grillo , che tutto sommato è solo un ATTORE, legga Shakespeare ma dovrebbe farlo, prenderebbe dei buoni spunti : Amleto dice
“c’è del marcio nel Regno di Danimarca” e Grillo dice “c’è del marcio nella politica italiana”
Amleto proclama roboante:” Grida forte il mio destino! E a quel richiamo si fa rigida e dura ogni minima arteria del mio corpo come nerbo di leone nemeo!”
A vedere il colore paonazzo e la rigidità del collo di Grillo quando urla e sbraita sulla scena, direi che le arterie del suo corpo vanno verso quella pericola rigidità che prelude al colpo apoplettico!
😉
io ho apprezzato la gentilezza e sensibilità della telefonata di papa Francesco a Letta.
Si parla tanto contro la cultura dello “scarto” eppure la si applica cinicamente anche il politica. Si rottama, si caccia via un uomo come nulla fosse quando non serve più, dopo averlo soremuto come un limone, avanti un altro, nessuno è insostituibile…
almeno un grazie! 😉
Scusate l’OT
preghiamo tutti per il Sinodo della Famiglia che si è aperto oggi!.
Papa Francesco ha fatto un bella introduzione dicendo che
la famiglia è il segno dell’amore della Santissima Trinità .http://ilsismografo.blogspot.it/2014/02/20feb2014-Concistoro-allocuzione-papa-francesco.html
Speriamo che la discussione non scenda subito da così alte vette spirituali e teologiche a più prosaiche storie dii anticoncezionali.. ..
Anche il famoso cardinale Kasper a sua volta ha lodato la “bellezza della famiglia” e ha detto che la Chiesa NON è una democrazia.
Sembrano tutti uniti e concordi nel lodare la famiglia cristiana tradizionale .. speriamo bene! E preghiamo…
ehmmm..speriamo…
Ti meraviglieresti, discepolo, se anche sulla famiglia l’ombra lunga, anzi occulta, dei poteri forti abbiano già fatto il loro bel “programmino”? Io no, anzi, anzi, mi aspetto di tutto e di più.
Cara Clodine
anche io come te sono molto preuccupata. Non solo ovviamente per me e per i miei cari ( ho tre figli ormai grandi e che bene o male fra mille difficoltà comunque sono riuscita a “tirare sù” come si suol dire) ) ma per il futuro di tutti. La famiglia e la sua “patologia” ( sì uso questo termine patologia , perchè la famiglia è malata e non c’è chi la curi) è la causa principale dei disturbi psicologici dei bambini nella nostra epoca.
Il divorzio diciamo estensivo ( credo che il 40 o 50% dei bambini che io curo abbia genitori divorziati) ha introdotto nella vita dei bambini dei grossi anzii problemi: ovviamente i genitori quando divorziano non ci pensano, ma dopo la vita presenta il conto.. ed è un conto salato.
Io non sono per principio contraria alla comunione ai risposati divorziati! Ci mancherebbe altro!.
Quello che pavento è che la Chiesa , spinta dalla misericordia, dimentichi la verità e la giustizia.
Misericordia , verità e giustizia dovrebbero andare a braccetto. Ma non sempre succede così!
La misericordia al giorno d’oggi è spesso confusa colla “tolleranza” e con il “lassez faire”.
Benissimo tolleriamo e lasciamo fare: ma i danni permanenti ai bambini, la sofferenza permanente che viene a tutti i membri di una famiglia che divorzia dove li collochiamo? Li trascuriamo? Facciamo finta che non esistano?
un divorziato risposato potrà far la comunione. Benissimo per lui!.
Ma suo figlio , a cui magari ha fatto un danno permanente e a cui ha inflitto una sofferenza, questo non conta nulla?
Agli occhi di Dio il più “piccolo”è il più sacro.
I più piccoli , gli” ultimi “al tempo di oggi sono due categorie ugualmente dimenticatei: i bambini e i vecchi.
dei vecchi ci si libererà ben presto con l’eutanasia. E ai bambini chi ci penserà?
Spero solo che il divorziato risposato che fa la comunione pensi anche al dolore dei suoi figli.
Nel complesso è così, caro Nino: Beppe Grillo non ha alcuna intenzione di governare o partecipare al Governo…E’ che a volte il senso di rabbia coinvolge anche me e taluni richiami non mi lasciano indifferente, ma so, so che il governare è ben altra cosa: non sono urla o altro, ma fatica, pazienza e fatica (soprattutto di fronte ad una crisi economica così drammatica).
Purtroppo, forse cominciano a mancare i miei punti di riferimento e questo non mi aiuta. Speriamo in bene. Ciao!
I più piccoli , gli” ultimi “al tempo di oggi sono due categorie ugualmente dimenticatei: i bambini e i vecchi.
dei vecchi ci si libererà ben presto con l’eutanasia. E ai bambini chi ci penserà?
Ragionamento molto amaro, cara discepolo, ogni tanto temo anch’io possa finire così: mi auguro però di no.
“E ai bambini chi ci penserà?”
In Belgio ci hanno già pensato per tempo.
Con l’eutanasia.
Poi dice che tra le generazioni non ci sono punti in comune.
A proposito, per chi volesse sottosrivere una petizione per bloccare la legge belga sull’eutanasia infantile, segnalo:
http://www.citizengo.org/it/4161-fermiamo-legge-sulleutanasia-infantile-belgio
Riguardo e a margine della sollecitazione di Luigi sullo streaming dell’incontro – scontro Renzi – Grillo, mi pare invece importante valutare l’opportunità dell’uso di questo mezzo di così elevato impatto popolare nella comunicazione istituzionale.
Disquisire su questi aspetti richiederebbe analisi e competenze assai più profonde e complesse non alla mia portata e certamente non adatte ad un blog, per sua specificità dinamico, sintetico e multidialogico.
Mi limito solo a porre agli amici del blog alcune domande che mi sono posto, per quanto riguarda le consultazioni tra il presidente incaricato e i leader dei partiti.
Premettendo che uno dei leader è un guitto professionista prestato alla politica, gli altri dei dilettanti della politica prestati allo spettacolo.
-Perché lo streaming
-Perché accettarlo solo da un leader che lo propone
-Perché, se si ritiene un’importante strumento democratico, non farne una prassi
Bersani, Letta e ieri Renzi , a mio avviso hanno commesso un grave errore ad accettare lo streaming.
Se l’intenzione era di valorizzare e dimostrare trasparenza, allora avrebbero dovuto fare la stessa cosa con gli altri leader.
Forse l’unico merito di Grillo, sta nel fatto di aver inconsapevolmente sollevato il problema della trasparenza.
Del suo non colloquio – performance abbiamo visto e sentito in diretta, degli altri sappiamo nulla, ovvero solo quello che gli interlocutori hanno dichiarato al termine dei colloqui.
Questa sarebbe una prova di democrazia?
L’errore più grande di Bersani e’ stato cedere troppo al giovanilismo, dalla Moretti al corteggiamento dei grillini. Ti votiamo perché di spera tu abbia una visione non perché tu rincorra stili che non ti appartengono.
Per il resto queste cose sono solo gare tra narcisi e recite calcolatissime a uso telecamere.
Di trasparente nulla.
Curioso come si possa criticare l’eutanasia infantile nel lontano Belgio e poi, qui da noi, sostenere proprio quei partiti che sostengono quella stessa visione della vita e che avversano apertamente i valori non negoziabili.
Federico per favore, non cominciare con le strumentalizzazioni: l’eutanasia non è mai stata nel programma del pd ed è un argomento che lacera molte persone, anche quelle non credenti….(Fatta eccezione per movimenti come i radicali).
A farci caso, lo straming c’è sempre quando compare in scena Grillo.
Il che significa che lo vuole lui, e gli altri lo assecondano per dimostrare disponibilità verso di lui. Un primo passo verso il dialogo.
Ma è una farsa, perché Grillo e i grillini attaccano a testa bassa. Sempre. Non vogliono dialogo, questa è la verità.
Vogliono un rivolgimento o,meglio, uno stravolgimento di un sistema contro cui lanciano anatemi inqualificabili. E le loro idee non le capisce nessuno.
Il loro movimento è nato per dare calci, sempre e comunque, a chi fa politica in modo serio–ognuno naturalmente a proprio modo e secondo la propria ideologia–per costruire qualcosa.
Ma Grillo vuol costruire il nulla. Una opposizione fine a se stessa. Più confusione c’è, più ci sguazzano.
Avranno sempre il voto di chi vuole protestare in un modo qualsiasi contro i partiti che non riescono a risolvere i problemi della gente.
Sono dei mestatori che trascinano con sé gli insoddisfatti che non sanno a che santo votarsi.
E non hanno ancora capito che Grillo non è il santo giusto.
A me danno fastidio, e parecchio, quelli che gli trovano un qualche merito anche minimo.
È forse un merito quello di creare confusione e disordine per fare un’ostruzione senza capo né coda?
Dove sta il merito di chi vuol fare tutto per conto proprio senza mettersi d’accordo con qualche partito?
Qual è il merito di chi vuole parlare ed agire tramite il solo canale del web a cui tantissimi non accedono?
A me sembra che a questi simpaticoni manchi un bel po’ di sale in zucca.
Io li definirei come novelli anarchici. Altro che storia!
Fabricianus,
ricordo bene che nella scorsa legislatura si è arrivati a un passo dall’approvazione di una legge sul fine vita (i c.d. DAT, ddl Calabrò), mancava giusto una lettura al Senato dopo due letture alla Camera e una al Senato con capziose modifiche: non fu approvata per il veto del PD e per non dividere la maggioranza che sosteneva il Governo Monti.
Il programma del Pd su il tema dell’eutanasia è piuttosto ambiguo, ma di sicuro c’è il sostegno al testamento biologico (con tanto di registri istituiti dalle amministrazioni rosse in tutta Italia) e a misure di fatto, obiettivamente, proeutanasiche.
Ma è proprio il diritto alla vita che non interessa, dal momento del test di gravidanza a quello della prima diagnosi che spaventa.
Le vere strumentalizzazioni sono quelle di chi si nasconde dietro a un dito e non vede quello che è evidente.