Parabole di Papa Bergoglio 6. Parlando il 27 luglio ai vescovi della Polonia, il Papa ha annunciato che sarebbe andato a fare visita al cardinale Macharski morente – è morto ieri – e li invitati a fare altrettanto, chiarendo che sarebbe impossibile vederlo ma che ha un valore il solo fatto di “avvicinarsi alla clinica e toccare il muro”. Nel primo commento le parole del Papa pubblicate ieri dalla Sala Stampa vaticana e nel secondo il mio commento.
Parabola di chi muore e di colui che tocca il muro
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Visitare gli ammalati. Prima di incominciare il dialogo, vorrei suggerirne a tutti voi un’opera di misericordia: il nostro caro cardinale Macharski che è tanto malato… Almeno avvicinarsi, perché credo che non si potrà entrare dove lui si trova, privo di conoscenza, ma almeno avvicinarsi alla clinica, all’ospedale, e toccare il muro come dicendo: “Fratello, ti sono vicino”. Visitare gli ammalati è un’altra opera di misericordia. Anch’io ci andrò.
Toccare con mano. Papa Bergoglio dà importanza al toccare con mano. Invita a toccare la mano del mendicante, a tenere quella del malato. Dice che il cristiano deve toccare nei poveri la carne di Cristo. Quando attraversa la Porta Santa ne tocca lo stipite. Tocca le croci e le statue. Tocca e si lascia toccare dai visitatori. Una volta, a Cuba, ha detto alle donne incinte che l’ascoltavano: “Toccatevi la pancia e io do la benedizione a ogni bambino che è lì dentro ad aspettare” (Santiago de Cuba 22 settembre 2015). Sono grato a Francesco per queste parabole latino-americane che mi aiutano a collegarmi con la toccante pietà dei miei genitori e nonni.
In silenzio. La visita di Francesco al cardinale morente è avvenuta il pomeriggio del 28 luglio ed è stata così narrata dal portavoce Lombardi: Aveva parlato ieri sera ai vescovi, in cattedrale, della vicinanza che bisogna avere alle persone che soffrono e che sono vicine all’incontro con il Signore e aveva promesso che ci sarebbe andato. E lo ha fatto. Giunto alla clinica, è andato su nella stanza dove si trova il cardinale, che è in condizioni estremamente fragili: non c’è stato un dialogo, il Papa ha sostato in silenzio vicino a lui e ha salutato le persone che si stanno occupando di lui.
Potuto visitare. Nell’udienza di stamane il Papa ha fatto questo accenno: “Affido a Dio Padre l’anima del Cardinale Macharski, che ho potuto visitare prima della sua morte, avvenuta ieri”.
Diventano più belle. Sempre all’udienza di oggi, Francesco ha così ricordato le 187 bandiere delle diverse delegazioni nazionali dei giovani presenti a Cracovia: Un’immagine emblematica delle Giornate Mondiali della Gioventù è la distesa multicolore di bandiere sventolate dai giovani: in effetti, alla GMG, le bandiere delle nazioni diventano più belle, per così dire “si purificano”, e anche bandiere di nazioni in conflitto tra loro sventolano vicine. E questo è bello! Anche qui ci sono le bandiere… fatele vedere! Avendo partecipato a dieci delle tredici Giornate che si sono tenute fino a oggi, sempre da giornalista e due volte con due dei figli della giusta età (Denver 1993, Toronto 2002), so la festa di quelle bandiere.
Grazie di cuore Luigi per raccontarci la chiarezza la forza e la semplicità delle parole e dei gesti del papa.
Dopo tanto fango gratuito sono una benedizione del cielo e provvidenza per tutti.
Scusami se non ho un briciolo né della tua pazienza né della tua saggezza.
Non crucciarti, amico Lorenzo: nessuno del “pianerottolo” (ed io meno di tutti) possiede la pazienza e la saggezza del nostro “padrone di casa”.
Buona serata a tutti.
Roberto Caligaris