Parabola di Antonio Thellung e della cornacchia

Dedico ai visitatori questa festa di colori che mi ha mandato Antonio Thellung. Nel 1° commento la svolgo in parole: “Svolgimento” scrivevo nei temi delle elementari. Nel 2° e nel 3° segnalo i fatti utili a intenderla.

96 Comments

  1. Luigi Accattoli

    – “Vieni con me – vieni con me – vieni con me” fa la cornacchia ad Antonio dandogli tre beccate sullo zigomo.
    – “Non mi fido granché” risponde Antonio per una volta guardingo.
    – “Perché – perché – perché” dicono altre tre beccate.
    – “Ma vedi, corna, il colore nero mi ha sempre detto scuro”.
    – “E allora il bianco – e allora il bianco – e allora il bianco”.
    – “Hai ragione, nero e bianco non fa differenza”.
    – “Allora vieni – allora vieni – allora vieni”.
    – “Ma che fretta – non vedi che ho ancora qualcosa da fare nel mio giardino?”
    – “Subito – subito – subito”.
    – “Sto ancora studiando per imparare”.
    – “Rare – rare – rare”.
    – “Non rare – ho detto imparare”.
    – “Arare – arare – arare”.
    – “Stai buona – vengo con te – ma non finisce qui”.
    – “Non finisce lì – non finisce lì – non finisce lì”.

    10 Giugno, 2014 - 9:51
  2. Luigi Accattoli

    Antonio Thellung, buon amico che tante volte si è affacciato nel blog, ha appena pubblicato da Altrimedia Edizioni un volume di 236 pagine e 14 euro con l’impegnativo titolo Sto studiando per imparare a morire. Il libro è nato da un dialogo a più voci del quale avevamo già parlato.

    10 Giugno, 2014 - 9:55
  3. Luigi Accattoli

    La foto con cornacchia me l’ha inviata con la didascalia: “Chi lo dice che lo Spirito Santo debba essere una colomba? Per me potrebbe anche essere una cornacchia”.

    10 Giugno, 2014 - 10:01
  4. Luigi Franti

    Impossibile non restare colpiti dalla somiglianza tra i due.

    (I due uomini, intendo. La cornacchia non c’entra)

    10 Giugno, 2014 - 10:31
  5. Luigi Franti

    Una buona notizia: padre Dall’Oglio è vivo.

    10 Giugno, 2014 - 17:06
  6. Marilisa

    “Chi lo dice che lo Spirito Santo debba essere una colomba? Per me potrebbe anche essere una cornacchia”.

    Non ha torto l’arguto Antonio Thellung. Certo che, viste al confronto, la colomba è più bella, e forse per questo motivo gli evangelisti hanno preferito parlare di colomba.
    Anche io, vedendo la foto, in un primo momento avevo pensato a te, Luigi.
    Mando un saluto da qui ad Antonio Thellung, che stimo molto. Ne apprezzo la libertà di pensiero. Come non potrei?

    10 Giugno, 2014 - 17:49
  7. Luigi Accattoli

    Altra mia parabola, della cornacchia e del giardiniere, che dedico a Marcello, curioso di quest’uccello:

    La cornacchia, gelosa del corvo che prevede il futuro, volò sulla spalla del giardiniere e prese a dirgli con grande convinzione: “Tu farai – tu andrai – tu vedrai”. “Non mi dire – non mi dire” fu l’accorta risposta del giardiniere che era amico sia del corvo presago sia della chiassosa cornacchia.

    10 Giugno, 2014 - 19:18
  8. Nino

    Luigi,
    impressionante la somiglianza di Thellung con te.
    Sarà mica il tuo sosia?

    10 Giugno, 2014 - 19:19
  9. Caro Luigi, lo vedi quanto è burlone lo Spirito Santo? Prima si traveste da cornacchia e poi finisce per renderci somiglianti! Forse perché siamo fratelli (o gemelli) nella ricerca dell’oltre? Grazie per questa occasione di condivisione con i tu
    oi amici del blog, e un saluto particolare a Marilisa che usa parole affettuose sul mio conto. Libertà di pensiero ma coinvolgimento del cuore!
    Grazie e ancora grazie.

    10 Giugno, 2014 - 20:34
  10. Nikolai Belinski

    Nikolai saluta gentile signore Antonio Thellung mostra fuotocrafia.
    Nikolai pero vuolere dire cuon tutto rispetto duovuto sempre a persona e modo speciale eta veneranda, che dispiace muolto che Spirito Santo spirito di Dio Terza Persona di Santissima Trinità assuociato a cuornaccia animale predatore e anche necrofago.
    Nikolai dispiaciuto anche che Spirito Santo spirito di Dio Terza Persona di Santissima Trinità, detto cuome capacita di travestimento.
    Diavuolo travestimento, mai Spirito Santo mai.
    Spirito Santo vivifica guida consola. Mai traveste mai travisa.
    Gentile signore Antonio Thellung Nikolai spera accetta suo dispiacere e suo muostrato dissenso.

    10 Giugno, 2014 - 21:04
  11. Clodine

    voglio scendere pure iooooooooooo

    10 Giugno, 2014 - 21:35
  12. Clodine

    Lo Spirito Santo è una Persona, una Persona definita,non ha un corpo fisico, ma è una Persona,ed ha un nome “Consolatore”, un Consolatore che può essere anche rattristato, si ,lo si può offendere, ce lo dice San Paolo in Efesini 4:30. Sarà Lui a guidare la Storia, portatore di giustizia e di giudizio.
    Perciò non è né colomba, né corvo e “scendere COME colomba” non vuol dire che è una colomba. Tutti i Vangeli raccontano che scese COME colomba ma non che si è Trasformato in colomba…Ovviamente ognuno può leggere i Vangeli, l’intera scrittura e i trattati conciliari come meglio crede, ognuno è libero di credere in quello che vuole, per quanto mi riguarda le scritture sono chiare e indiscutibili.

    10 Giugno, 2014 - 22:06
  13. Clodine

    i trasformismi le forzature, le manomissioni della Parola di Dio, le facilonerie anche imbarazzanti coniate con il termine peraltro vago di “ermeneutica” della rottura — contrapposta [per riprendersi in zona cesarinia ] a quella della “continuità” rispetto al deposito della fede , tutto il bailame che si ritraccia nella storia della Chiesa nel suo incedere bimillenario non viene dal Consolatore, ma dal separatore.

    10 Giugno, 2014 - 22:20
  14. Marilisa

    “Nikolai dispiaciuto anche che Spirito Santo spirito di Dio Terza Persona di Santissima Trinità, detto cuome capacita di travestimento.”

    Nikolai non avere spirito humor, quindi avere frainteso parole scherzose del signor Antonio Thellung.
    Né Nikolai né alcun altro avere nulla da insegnare ad A.Thellung. Posso dirlo con certezza.

    11 Giugno, 2014 - 0:49
  15. Clodine

    Non vè’che una certezza: la morte, che ha i suoi lati positivi eh, per carità, specialmente per il becchino! Ma si, ridiamoci su, la vita è meravigliosa, senza saremmo morti [carina come battuta eh ]
    Piuttosto il pericolo del fraintendimento è sempre in agguato, e la certezza una seduzione, anzi, un’illusione, la stessa che alcuni intellettuali , o comunemente detti “uomini di cultura”si sforzano di stabilire. Purtroppo, più che raccogliere certezze seminano dubbi…

    Sul fraintendimento, che dire.

    “Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?”

    Italo Calvino

    11 Giugno, 2014 - 4:52
  16. discepolo

    Il bianco e‘nero e il nero e‘bianco
    Il basso e‘alto e l‘alto e‘basso.
    Dicono le streghe nel Macbeth di Shakespeare.
    Nietzche predicava il “ capovolgimento di tutti i valori“
    Oggi si potrebbe cantare in coro in
    un sabba infernale
    Il maschio e‘femmina e la femmina e‘maschio
    il bene e‘male e il male e‘bene
    il nero e bianco eil bianco e“nero
    L” uno e’il due e il due e’ l’uno.
    non c‘e‘il basso non c‘e‘l‘alto
    la cornacchia e‘ come la colomba
    Tutto e‘vero e tutto e“ falso.
    La Morte e‘l‘unica certezza.
    Balliamo mangiamo beviamo
    godiamocela in tutti i modi
    non c“e‘verita‘non c“e‘resurrezione.
    E chi parla di virtu’e di valori
    sia crocefisso….

    11 Giugno, 2014 - 7:38
  17. discepolo

    Verra’la morte e avra‘ il tuo volto…scrisse Pavese in una poesia.magari la Morte non e‘nera e con la falce ma una tranquilla e grassottella signora tipo Merkel,piena di bupn senso e di politivamente corretto.. Una Signora che di snnida e fa capolino dietro tutte le leggi apparentemente liberali che si fanno oggi,una Signora gentile e garbatavvhe distrugge la famiglia e la procreazione naturale,che trova giusto dominare invontrastata su malati e anziani senza aspettare la fine naturale. Si“Azazel,il maledetto,oggi secondo me ha le fattezze di una suadente progressista

    11 Giugno, 2014 - 7:52
  18. Luigi Accattoli

    Discepolo “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” fu brano di analisi testuale per un esame biennale su Pavese con il professore Giuliano Manacorda che feci alla Sapienza a metà degli anni ’60. Te la dedico nella lettura di Vittorio Gassman che negli ultimi tempi ne aveva fatto una specie di testamento:

    http://www.youtube.com/watch?v=MDtaE0Cbayo&list=RDMDtaE0Cbayo&index=1

    11 Giugno, 2014 - 8:57
  19. elsa.F

    Siamo arrivati al punto che non è la natura a stabilire cosa sia o no un diritto incoercibile, ma la Consulta.
    Il fatto che siamo arrivati a confondere dono con diritti è segno certo che l’egocentrismo e l’egoismo dominano incontrastati.
    Siamo peraltro a un passo dall’affermarsi dell’eugenetica più sfrenata: quanto manca al diritto incoercibile ad ad avere figli che siano, maschi, sani, e fisicamente e intellettivamente dotati?
    Come accade per una biglia su un piano inclinato, la corsa verso il fondo è sempre più veloce ed inarrestabile.
    Noto quanto sia stravagante la motivazione della Consulta che parla di “discriminazione economica”, solo per far notare come con questa scusa domani si potranno giustificare abomini ben peggiori, come clonazione ed eutanasia.
    Un ripresentarsi in definitiva di una nuova Aktion T4, in versione progressista, meno truce e sanguinaria, ma con effetti tutto sommato simili.
    Sempre più mi rendo conto della profonda realtà contenuta nel manifesto della Fallaci.

    11 Giugno, 2014 - 9:13
  20. Federico

    Condivido la riflessione e l’allarme di Elsa.
    Aggiungo solo che anche questo problema rientra nei valori non negoziabili e che la politica, se gli elettori non permettessero ai loro rappresentanti di essere tanto indifferenti, avrebbe molto da dire.

    11 Giugno, 2014 - 9:42
  21. Federico

    In merito alla fotografia, devo riconoscere che le vecchie cornacchie non piacciono nemmeno a me, nemmeno quando tentano di camuffarsi da picidi del Gran Paradiso…

    11 Giugno, 2014 - 9:55
  22. picchio

    oops bisogna essere abbonati!

    11 Giugno, 2014 - 10:05
  23. Federico

    Corvus in fabula…

    11 Giugno, 2014 - 10:09
  24. Clodine

    gulp!

    11 Giugno, 2014 - 10:16
  25. Nikolai Belinski

    Da Catechismo Chiesa Cattuolica:

    “I simboli dello Spirito Santo

    694 L’acqua. Il simbolismo dell’acqua significa l’azione dello Spirito Santo nel Battesimo, poiché dopo l’invocazione dello Spirito Santo essa diviene il segno sacramentale efficace della nuova nascita: come la gestazione della nostra prima nascita si è operata nell’acqua, allo stesso modo l’acqua battesimale significa realmente che la nostra nascita alla vita divina ci è donata nello Spirito Santo. Ma, « battezzati in un solo Spirito », noi « ci siamo » anche « abbeverati a un solo Spirito » (1 Cor 12,13): lo Spirito, dunque, è anche personalmente l’Acqua viva che scaturisce da Cristo crocifisso come dalla sua sorgente16 e che in noi zampilla per la vita eterna.17

    695 L’unzione. Il simbolismo dell’unzione con l’olio è talmente significativo dello Spirito Santo da divenirne il sinonimo.18 Nell’iniziazione cristiana essa è il segno sacramentale della Confermazione, chiamata giustamente nelle Chiese d’Oriente « Crismazione ». Ma per coglierne tutta la forza, bisogna tornare alla prima unzione compiuta dallo Spirito Santo: quella di Gesù. Cristo (« Messia » in ebraico) significa « unto » dallo Spirito di Dio. Nell’Antica Alleanza ci sono stati alcuni « unti » del Signore,19 primo fra tutti il re Davide.20 Ma Gesù è l’unto di Dio in una maniera unica: l’umanità che il Figlio assume è totalmente « unta di Spirito Santo ». Gesù è costituito « Cristo » dallo Spirito Santo.21 La Vergine Maria concepisce Cristo per opera dello Spirito Santo, il quale, attraverso l’angelo, lo annunzia come Cristo fin dalla nascita22 e spinge Simeone ad andare al Tempio per vedere il Cristo del Signore;23 è lui che ricolma Cristo,24 è sua la forza che esce da Cristo negli atti di guarigione e di risanamento.25 È lui, infine, che risuscita Cristo dai morti.26 Allora, costituito pienamente « Cristo » nella sua umanità vittoriosa della morte,27 Gesù effonde a profusione lo Spirito Santo, finché « i santi » costituiranno, nella loro unione all’umanità del Figlio di Dio, l’« uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo » (Ef 4,13): « il Cristo totale », secondo l’espressione di sant’Agostino.28

    696 Il fuoco. Mentre l’acqua significava la nascita e la fecondità della vita donata nello Spirito Santo, il fuoco simbolizza l’energia trasformante degli atti dello Spirito Santo. Il profeta Elia, che « sorse simile al fuoco » e la cui « parola bruciava come fiaccola » (Sir 48,1), con la sua preghiera attira il fuoco del cielo sul sacrificio del monte Carmelo,29 figura del fuoco dello Spirito Santo che trasforma ciò che tocca. Giovanni Battista, che cammina innanzi al Signore è « con lo spirito e la forza di Elia » (Lc 1,17), annunzia Cristo come colui che « battezzerà in Spirito Santo e fuoco » (Lc 3,16), quello Spirito di cui Gesù dirà: « Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! » (Lc 12,49). È sotto la forma di « lingue come di fuoco » che lo Spirito Santo si posa sui discepoli il mattino di pentecoste e li riempie di sé.30 La tradizione spirituale riterrà il simbolismo del fuoco come uno dei più espressivi dell’azione dello Spirito Santo:31 « Non spegnete lo Spirito » (1 Ts 5,19).

    697 La nube e la luce. Questi due simboli sono inseparabili nelle manifestazioni dello Spirito Santo. Fin dalle teofanie dell’Antico Testamento, la nube, ora oscura, ora luminosa, rivela il Dio vivente e salvatore, velando la trascendenza della sua gloria: con Mosè sul monte Sinai,32 presso la tenda del convegno33 e durante il cammino nel deserto;34 con Salomone al momento della dedicazione del Tempio.35 Ora, queste figure sono portate a compimento da Cristo nello Spirito Santo. È questi che scende sulla Vergine Maria e su di lei stende la « sua ombra », affinché ella concepisca e dia alla luce Gesù.36 Sulla montagna della trasfigurazione è lui che viene nella nube che avvolge Gesù, Mosè e Elia, Pietro, Giacomo e Giovanni, e « dalla nube » esce una voce che dice: « Questi è il mio Figlio, l’eletto; ascoltatelo » (Lc 9,35). Infine, è la stessa nube che sottrae Gesù allo sguardo dei discepoli il giorno dell’ascensione37 e che lo rivelerà Figlio dell’uomo nella sua gloria il giorno della sua venuta.38

    698 Il sigillo è un simbolo vicino a quello dell’unzione. Infatti su Cristo «Dio ha messo il suo sigillo» (Gv 6,27), e in lui il Padre segna anche noi con il suo sigillo.39 Poiché indica l’effetto indelebile dell’unzione dello Spirito Santo nei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Ordine, l’immagine del sigillo (FND”(\H), è stata utilizzata in certe tradizioni teologiche per esprimere il « carattere » indelebile impresso da questi tre sacramenti che non possono essere ripetuti.

    699 La mano. Imponendo le mani Gesù guarisce i malati40 e benedice i bambini.41 Nel suo nome, gli Apostoli compiranno gli stessi gesti.42 Ancor di più, è mediante l’imposizione delle mani da parte degli Apostoli che viene donato lo Spirito Santo.43 La lettera agli Ebrei mette l’imposizione delle mani tra gli « articoli fondamentali » del suo insegnamento.44 La Chiesa ha conservato questo segno dell’effusione onnipotente dello Spirito Santo nelle epiclesi sacramentali.

    700 Il dito. « Con il dito di Dio » Gesù scaccia « i demoni ».45 Se la Legge di Dio è stata scritta su tavole di pietra « dal dito di Dio » (Es 31,18), « la lettera di Cristo », affidata alle cure degli Apostoli, è « scritta con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei […] cuori » (2 Cor 3,3). L’inno « Veni, Creator Spiritus » invoca lo Spirito Santo come « dexterae Dei tu digitus – dito della mano di Dio ».46

    701 La colomba. Alla fine del diluvio (il cui simbolismo riguarda il Battesimo), la colomba fatta uscire da Noè torna, portando nel becco un freschissimo ramoscello d’ulivo, segno che la terra è di nuovo abitabile.47 Quando Cristo risale dall’acqua del suo battesimo, lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su di lui e in lui rimane.48 Lo Spirito scende e prende dimora nel cuore purificato dei battezzati. In alcune chiese, la santa Riserva eucaristica è conservata in una custodia metallica a forma di colomba (il columbarium) appesa al di sopra dell’altare. Il simbolo della colomba per indicare lo Spirito Santo è tradizionale nell’iconografia cristiana.”

    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c3a8_it.htm

    11 Giugno, 2014 - 10:50
  26. Nikolai Belinski

    Da Catechismo Chiesa Cattuolica su figli “DONO di Dio”:

    “1652 « Per sua indole naturale, l’istituto stesso del matrimonio e l’amore coniugale sono ordinati alla procreazione e all’educazione della prole e in queste trovano il loro coronamento »: 312

    « I figli sono il preziosissimo DONO del matrimonio e contribuiscono moltissimo al bene degli stessi genitori. Lo stesso Dio che disse: “Non è bene che l’uomo sia solo” (Gn 2,18) e che “creò all’inizio l’uomo maschio e femmina” (Mt 19,4), volendo comunicare all’uomo una certa speciale partecipazione nella sua opera creatrice, benedisse l’uomo e la donna, dicendo loro: “Crescete e moltiplicatevi” (Gn 1,28). Di conseguenza la vera pratica dell’amore coniugale e tutta la struttura della vita familiare che ne nasce, senza posporre gli altri fini del matrimonio, a questo tendono che i coniugi, con fortezza d’animo, siano disposti a cooperare con l’amore del Creatore e del Salvatore, che attraverso di loro continuamente dilata e arricchisce la sua famiglia ». 313

    1653 La fecondità dell’amore coniugale si estende ai frutti della vita morale, spirituale e soprannaturale che i genitori trasmettono ai loro figli attraverso l’educazione. I genitori sono i primi e principali educatori dei loro figli. 314 In questo senso il compito fondamentale del matrimonio e della famiglia è di essere al servizio della vita. 315

    1654 I coniugi ai quali Dio NON HA CONCESSO di avere figli, possono nondimeno avere una vita coniugale piena di senso, umanamente e cristianamente. Il loro matrimonio può risplendere di una fecondità di carità, di accoglienza e di sacrificio.

    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm

    11 Giugno, 2014 - 10:57
  27. Nikolai Belinski

    Nikolai osserva Chiesa tace.
    Giuovanni Paolo II parlava e luoro fatto “santo e contento”.
    Ruini parlava e luoro dato cuome calcio in sedere.

    11 Giugno, 2014 - 10:59
  28. Federico

    Nikolai, hai proprio ragione su tutti i fronti.
    La “nuova” linea della CEI, quella del silenzio diplomatico per non disturbare il manovratore Renzi, evidentemente non è quella della santità, non prende esempio da Giovanni Paolo II.
    Ricorderei le parole del Santo Curato d’Ars: santi sacerdoti rendono sante le loro comunità.
    Non commettiamo lo stesso errore noi laici: non rassegniamoci al silenzio.

    11 Giugno, 2014 - 11:14
  29. Gianrinaldo

    Il diritto “incoercibile” di avere figli …..
    Non ho parole…. Condivido quanto scritto da Federico ed elsa.F. Ma pensandoci bene è una deriva inevitabile: ormai è pensiero dominante che l’individuo ha diritto a TUTTO quanto gli passa per la testa, è sufficiente che sia astrattamente possibile. Nulla deve impedire la REALIZZAZIONE dell’individuo. Ma.. i diritti del figlio? mi sembra che sia considerato una “proprietà” dei genitori, anzi basta un genitore solo!
    E’ inutile, il mondo ha tolto (materialmente e idealmente) la CROCE dai muri delle aule di giustizia e dalla vita dell’uomo. Non deve esistere la sofferenza.
    Ma per il cristiano vale ancora Mt 16? “21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. 22 Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». 23 Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
    24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26 Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”

    11 Giugno, 2014 - 11:23
  30. Forse avevo già detto in altri tempi che il diritto è una pretesa assistita e rinforzata dalla legge: ciò significa che se non ho qualcosa, la legge mi aiuta ad ottenerla anche forzatamente.
    Considerare oggetto di una simile pretesa un figlio significa che una persona può essere oggetto di un diritto.
    Il fatto è che la persona è – e deve essere – soggetto del diritto, mai un oggetto; titolare della pretesa e mai bene preteso.
    Il danno è grosso ma tutto muove verso la realizzazione della persona (realizzazione da res, cosa). Le valutazioni della Corte – mi dispiace che sia arrivata a tanto – sono di tipo economico, infatti.

    11 Giugno, 2014 - 11:54
  31. Lorenzo Cuffini

    Se posso:
    Gianrinaldo, la croce, come quella di Cristo , è fatta , come tu stesso copiincolli da MT, per prendersela addosso tu stesso e salirci sopra, non per gettarla disinvoltamente sulle spalle degli altri.

    Federico,la Consulta non c’entra una fava con il manovratore Renzi, e l’entusiasmo di Zagr., uno che Renzi lo vede come una nuvola di fumo negli occhi come pericolo della democrazia isituzionale, lo conferma. Non facciamo sempre un minestrone nella tua campagna elettorale perenne. La ” nuova ” linea della Cei, pro Matteuccio, non dubito che si manifesterà presto: la Cei ha una innata vocazione per saltare sul carro del vincitore politico di turno per assicurare alla Chiesa il maggior vantaggio possibile. D’altra parte, essendo stata in silenzio per vent’anni su molte altre cose buttando giu’ di tutto pur di non disturbare Berlusconi, avrà fatto una eccellente pratica.

    11 Giugno, 2014 - 11:59
  32. Lorenzo Cuffini

    “Ruini parlava”…
    e lo fa pure adesso, grazie a Dio.
    “L’ultimo dei democristiani” è stato a capo della CEI, se non erro, qualcosa come SEDICI ANNI.Forse Nicolino avrebbe auspicato per lui una carica a vita, tipo caudillo?

    11 Giugno, 2014 - 12:04
  33. Sara1

    Concordo Mattlar.

    11 Giugno, 2014 - 12:23
  34. elsa.F

    Com’era quella cosa…. gridare vendetta al cospetto di Dio?
    E’ così fuori moda pensare che questo Dio apparentemente così silenzioso e paziente possa decidere prima o poi di vendicarsi?
    Vendicarsi di un uomo che crede, sciaguratamente crede, di potersi sostituire a lui?

    11 Giugno, 2014 - 12:32
  35. Lorenzo Cuffini

    No, non è fuori moda.
    Tuttavia, non ci conterei proprio per niente.
    Se Dio avesse deciso ” di vendicarsi” su un uomo sciagurato, saremmo già stati annientati da un pezzo.
    Elsa e Lorenz per primi, ben inteso.

    11 Giugno, 2014 - 12:36
  36. Marilisa

    “Ruini parlava e luoro dato cuome calcio in sedere.”

    Nikolai sbaglia. Ruini si è ritirato in pensione. Quale calcio nel sedere?

    11 Giugno, 2014 - 13:24
  37. Marilisa

    “E’ così fuori moda pensare che questo Dio apparentemente così silenzioso e paziente possa decidere prima o poi di vendicarsi?”

    Non è fuori moda, è semplicemente aberrante. L’Amore e la vendetta sono in antitesi. Dio non può essere in antitesi con sé stesso. A meno che non sia il Giano bifronte dei pagani.

    11 Giugno, 2014 - 13:34
  38. Sara1

    Sarà aberrante ma oggi Francesco ha parlato di inferno. Amore si ma c’è anche giustizia per le vittime innocenti.

    11 Giugno, 2014 - 13:36
  39. elsa.F

    L’Amore e la vendetta sono in antitesi

    Un concetto buono e molto umano, questo. Ma che non credo trovi conforto nella scrittura. Sembrerebbe infatti che Dio sia certamente lento all’ira… ma poi, all’occasione…

    La parola vendetta appare 34 volte nella S. Bibbia (Versione Nuova riveduta), di cui 4 nel Nuovo Testamento. In Luca 21, leggiamo ad esempio:

    Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora quelli che sono in Giudea, fuggano sui monti; e quelli che sono in città, se ne allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città. Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto. Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! Perché vi sarà grande calamità nel paese e ira su questo popolo. Cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutti i popoli; e Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti.

    Poi magari Marilisa fa riferimento ad una versione più progressista della bibbia che io non conosco.

    11 Giugno, 2014 - 13:46
  40. Federico

    “Avete taciuto abbastanza.
    E’ ora di finirla di stare zitti!
    Gridate con centomila lingue.
    Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”.

    Santa Caterina da Siena

    11 Giugno, 2014 - 14:24
  41. Marilisa

    “Amore si ma c’è anche giustizia per le vittime innocenti.”

    Io perché ho detto il contrario? Mai detto, mai pensato.
    Giustizia e vendetta però sono due cose del tutto differenti.

    11 Giugno, 2014 - 14:30
  42. Marilisa

    “Poi magari Marilisa fa riferimento ad una versione più progressista della bibbia che io non conosco.”

    Neanche io la conosco perché non c’è.
    Tuttavia, devo far presente che Gesù Cristo non usa mai la parola “vendetta”, termine che in sé ha un significato totalmente negativo perché implica una buona dose di cattiveria umana. Gli uomini, sì, sono capaci di vendetta, Dio non può esserlo. Giustizia è ben altra cosa.
    Inoltre l’Antico Testamento, che è quello in cui compare un Dio vendicativo ( se vogliamo usare questo aggettivo improprio) e anche “cattivo”, ha le sue origini in un’area geografica del mondo e in tempi lontanissimi, nei quali le società erano abbastanza arretrate e gli uomini che ne facevano parte, non potevano essere esenti dall’animosità (eufemismo) che induceva perfino alla legge del taglione. I profeti, che parlavano in nome di Dio, erano certamente persone particolarmente vicine alla Spirito divino, ma erano persone umane, e come tali soggette agli stessi sentimenti umani di tutte le altre persone comuni.
    Non è che trascrivessero sotto dettatura le “parole” di Dio.
    Tanto è vero che anche fra i profeti, come fra i teologi che hanno cercato di interpretarli, c’erano contraddizioni. Mi sono spiegata?
    Non vorrei che anche i cristiani diventassero come i T.d.G. che leggono la Bibbia in modo letteralistico e quindi sono, come tutti sappiamo, fondamentalisti. Il che è, come ho detto prima, pura e semplice aberrazione.

    11 Giugno, 2014 - 15:03
  43. elsa.F

    Come le facevo notare, Marilisa, se avesse avuto la pazienza di leggere, la S.Bibbia, vecchio e nuovo testamento, parlano di vendetta; di ira e di vendetta.
    Anzi di ira, di vendetta e di castigo: il castigo nella riveduta è usato 29 volte.
    La più usata poi è la parola Guai (95 volte); la parola Maledizione solo 49 volte.

    La parola Amore è vero è usata fortunatamente 184 volte e quindi pesa di più delle altre… che tuttavia hanno un peso specifico non certo irrilevante.

    11 Giugno, 2014 - 15:05
  44. Sara1

    Allora la vendetta andrebbe al di là della giustizia più che dell’amore.

    11 Giugno, 2014 - 15:05
  45. elsa.F

    Marilisa,
    La frase “Perché quelli sono giorni di vendetta” è attribuita proprio a Gesù Cristo.

    11 Giugno, 2014 - 15:06
  46. Gianrinaldo

    Lorenzo Cuffini,11 giugno 2014 @ 11:59
    Non si tratta certo di “buttare la croce disinvoltamente sulle spalle degli altri”: infatti avevo premesso: “Ma per il cristiano vale ancora Mt 16?” Per dire che questa mentalità individualista, dei “diritti” ad ogni costo (comunione ai divorziati risposati, voglio tutto a modo mio, anche i precetti della Chiesa, ma sì, l’eutanasia è ok, mica si deve soffrire…. il divorzio, ma uguale, mica si deve soffrire, Dio non vuole che soffriamo, è così misericordioso…), sta prendendo piede anche tra i cristiani, anche noi rischiamo di buttare la croce….

    11 Giugno, 2014 - 15:22
  47. Lo Spirito Santo è proprio strano! da una foto innocente è capace di suscitare una pluralità di commenti molto coloriti. A Nikolai Belinski vorrei dire che personalmente credo che lo Spirito Santo (per dirla con una battuta) sia molto “spiritoso”. Credo cioè che una delle qualità principali di Dio sia il senso dell’umorismo e, come ogni buon padre, sia sempre lieto di scherzare un po’ con i suoi figli. Se, come dice il catechismo, simboli dello Spirito Santo sono acqua, olio, fuoco, nube, luce, sigillo, mano, dito, colomba mi domando: saranno solo questi nove? Io penso possano essercene molti altri (e perché non una cornacchia?) basta saperli vedere.
    A Giosal: cosa significa cornacchietta di nido? Questa è una cornacchia ferita che mio nipote ha raccolto e curato e che ora pur essendo completamente libera pare non volersi più allontanare.
    Quanto a Marilisa, ti ringrazio per la stima che mi dimostri. Ti confesso che mi imbarazza un po’, e comunque ti assicuro che ho ancora moltissimo da imparare da chiunque voglia insegnarmi qualcosa. Ma sono anche ben cosciente che il poco tempo che mi resta non sarà sufficiente…. Tu dici che
    giustizia e vendetta sono due cose del tutto differenti. Dovrebbe essere chiaro a tutti ma, sorprendentemente, non è così.
    Grazie cara Marilisa, mi piacerebbe approfondire la nostra amicizia. Se ti va puoi scrivermi direttamente dal sito http://www.antoniothellung.it
    Sempre affettuosi saluti a tutti tutti tutti.

    11 Giugno, 2014 - 15:28
  48. Sara1

    Bravo Antonio vedo che con Marilisa vi intendete benissimo…

    11 Giugno, 2014 - 15:36
  49. Sara1

    Peccato se n’è andato un altro blogger del dissenso (quello giusto ovvio) ….

    11 Giugno, 2014 - 15:38
  50. Lorenzo Cuffini

    Che Dio non voglia che soffriamo, questo mi sentirei di sottoscriverlo non a due, ma a ventidue mani. Troppo male ha fatto- e continua scioccamente a fare- tutto il dolorismo da cui è stata inquinata certa mentalità deviata cattolica nel corso dei secoli fino ad oggi.
    Che Dio non intervenga per togliercene manco un pilucco, di quel male, questo è altrettanto vero.
    Di quel male, non soltanto di quello che ” ci tocca ” ineluttabilmente, ma anche di tutta quella enormità che ci circonda da ogni lato, siamo chiamati a farci personalmente carico: aprendo le nostre braccia, prendendolo su di noi cercando di fare come GC, e seguendolo, sapendo bene dove Lui ci porta.
    QUesto è l’unico modo che abbiamo per “non buttare” la croce: se no la buttiamo eccome, ce la scrolliamo di dosso e la vanifichiamo .
    Il discorso dei diritti ad ogni costo è diverso, e lo condivido: trovo perfetto, in questo, quello che ha scritto mattlar qui sopra. Solo che non mi metterei a fare un minestrone generale mescolando eutanasia e divorzio, fecondazione artificiale e comunione ai divorziati risposati. Dobbiamo abituarci all’idea che abbiamo davanti dei campi di applicazione di scelte nuovi e non esplorati, per i quali il semplice criterio usato fin qui: bianco/nero; bene/male; vita/morte ( persino vita/morte: e non parlo affatto di eutanasia!) va molto meglio affinato e precisato. Non dal lato del concetto e della rivelazione di quello che è male o bene, certo, ma dal lato della casisitica di quello che si va esaminando.

    11 Giugno, 2014 - 15:44
  51. FABRICIANUS

    Ringrazio mattlar e LorenzoCuffini per i loro interventi.

    11 Giugno, 2014 - 16:10
  52. Luigi Accattoli

    A Nikolai, Lorenzo Cuffini, Marilisa. Il cardinale Ruini ha oggi 83 anni ed è attivo in conferenze e pubblicazioni. Non ha più nessun incarico come è previsto dall’età. Fino al compimento degli 80 era responsabile del Comitato della Cei per il Progetto culturale. L’ho visto lì’ultima volta il 19 maggio all’incontro della Cei con Francesco: c’erano molti emeriti interessati a capire le attese del Papa argentino. L’ultimo mio incontro pubblico con lui è di appena un anno addietro e se ne può vedere qui la traccia: http://www.luigiaccattoli.it/blog/conferenze-e-dibattiti-2/sull%E2%80%99anima-e-su-dio/

    11 Giugno, 2014 - 16:26
  53. Luigi Accattoli

    Quando lasciò il Vicariato di Roma nel 2008 scrissi per il Regno un racconto dei contatti di giornalista che avevo avuto con lui. Concludevo con un paragrafo che mi pare attualissimo: “Si potrà anche dire che egli abbia governato più che coordinato le attività della Conferenza episcopale e che abbia posto un “troppo di vigore” nelle indicazioni operative per la partecipazione del laicato alla vita pubblica che ben potrebbero essere lasciate alla responsabilità degli elettori e dei cristiani impegnati in politica, limitandosi l’episcopato al richiamo della posta in gioco. Eccessi – se vogliamo – ma non certo arbitrii. Qualcosa come un passo più in là nello slancio comportato da un impegno che nella sostanza era comandato e che è stato attuato con grande concentrazione e sacrificio personale, in esecuzione a direttive papali”.

    11 Giugno, 2014 - 16:27
  54. picchio

    mattlar

    giuridicamente è la scelta di avere o di non avere un figlio che è oggetto del diritto, il figlio continua ad essere soggetto del diritto, dal momento in cui c’è il distacco dal corpo della madre, secondo l’art 1 CC.

    11 Giugno, 2014 - 17:09
  55. Lorenzo Cuffini

    sì picchio, ma “la scelta” in questione non coinvolge solo un diritto dei genitori, finora presunto ed ora, a detta della sentenza, sancito come incoercibile, ma coinvolge dal suo esistere come scelta un terzo che oggettivamente diventa oggetto di quella scelta, e quindi oggetto di un diritto altrui.
    Questioni certamente di lana caprina, che , comunque uno le maneggi, rischiano di danneggiare umanamente qualcuno e giuridicamente di ledere qualcosa…Quello che mi stupisce, pur nel mio essere un profano nel campo del diritto, è la determinazione netta della sentenza che sembra non tenere in alcun conto la presenza soggettiva di questo benedetto terzo, il figlio nascituro.

    11 Giugno, 2014 - 17:18
  56. picchio

    giuridicamente il figlio non diventa l’oggetto di nessuno, Lorenzo, per quello che la sentenza non ne tiene conto.

    11 Giugno, 2014 - 17:26
  57. picchio

    mI è scappato l’invio.
    il figlio rimane e resta soggetto di diritto, dopo la nascita

    11 Giugno, 2014 - 17:28
  58. picchio

    quali che siano le condizioni del concepimento, una notte d’amore con il marito, un tradimento con il collega, la fecondazione assistita o quale che sia la volontà della coppia ( un figlio desiderato o un figlio nato per “sbaglio”) il figlio rimane sempre un soggetto del diritto, non diventa l’oggetto di nulla.
    La sentenza può eticamente non piacere, ma è giuridicamente corretta.

    11 Giugno, 2014 - 17:53
  59. Marilisa

    “Qualcosa come un passo più in là nello slancio comportato da un impegno che nella sostanza era comandato e che è stato attuato con grande concentrazione e sacrificio personale, in esecuzione a direttive papali”.(Luigi Accattoli)

    Luigi, non so se fossero direttive papali, ma so che la intromissione nella vita politica italiana fu certo eccessiva quando invitò gli italiani ad astenersi dal voto nel referendum del 2005. Astenersi per far fallire il quorum. Un’ingerenza dal mio punto di vista scandalosa. Un’astuzia da serpentello, tipo “il fine giustifica i mezzi”.
    Riuscì purtroppo nel suo intento, ma so anche che molti, i più intelligenti e i meno asserviti, andarono a votare proprio in seguito alla sua contrarietà. Lo fecero apposta. Magari per esprimere un NO all’abrogazione della legge 140, oppure per la scheda bianca, ma andarono.
    Non fece un buon servizio alla Chiesa perché provocò un’indignazione che si ritorse contro la Chiesa stessa. In questo, dunque, fallì.

    11 Giugno, 2014 - 18:07
  60. Nikolai Belinski

    Chi duopo Ruini Parla?
    Galantino parla?
    Papa parla?
    Eppure suono passate suotto silenzio
    1) eutanasia belgio
    2) trascrizioni matrimuoni uomosessuali estero-italia
    3) nuodifica 194
    4) questa sentenza

    Luoro tace? Ricuordino puoesia “Prima vennero…” di Martin Niemöller.
    Quando tuocchera a luoro eminenze fuorse intuorno nuon sara rimasto piu nessuno a difenderli o a parlare.

    11 Giugno, 2014 - 18:18
  61. Lorenzo Cuffini

    Con riferimento poi a quello che scrive Zagrebelski,( e qui faccio di nuovo pubblica confessione preventiva di ignoranza in materia giuridica, col rischio di sparare magari delle tavanate che non stanno né in cielo né in terra e chiedendo quindi a chi è del ramo, come mattlar, lumi e delucidazioni) sono un tantino sconcertato dal tono apodittico di certe sue affermazioni, che a me, al contrario, sembrerebbero del tutto opinabili e di cui non vedo in alcun modo il fondamento.
    Se, come mi pare di capire, la base di tutto il ragionamento è la :
    “…fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi riguardo alla sfera privata e famigliare: una libertà che deriva dalla Costituzione, dalla Convenzione europea dei diritti umani, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e discende dal rispetto dovuto alla dignità umana. In più in questa materia entra in discorso anche il diritto alla salute della coppia, che non è la sola salute fisica.”
    va da sé che questa inviolabile libertà di autodeterminarsi implica come necessarie e conseguenti tutta una serie di altre deliberazioni giuridiche . Basta variare un briciolino l’angolatura della visuale ed ecco che si mette a fuoco nel mirino la libertà di audodeterminarsi in materia di fine vita ( magari invocando daccapo il rispetto della dignità umana, e, paradossalmente, magari, anche il diritto alla salute- che non è solo fisica, che diamine -mentale del finente la vita medesima, che potrebbe sclerare all’idea di non poter farla finita….), la libertà di autodeterminarsi in materia di genere, il diritto incoercibile ” per la coppia “( dunque ogni coppia) di poter avere un figlio, ecc ecc ecc.
    Intendiamoci: non mi stupisce affatto che si facciano certe affermazioni. Mi chiedo: possono davvero essere passate per ineccepibili in quanto basate giuridicamente sulle fonti solennemente citate ? Mi stupisce poi la veemenza ideologica- posso dire così? – che salta fuori da quel ” la Corte Costituzionale ha FELICEMENTE colto l’essenza della questione” e,ancor meglio , quando si bolla di “ipocrisia” lo stato attuale delle cose, perché quello che non è lecito qua è lecito fuori, e dunque!! ( quale ottimo argomento pro legalizzazione della eutanasia…), infine con il definire una legge dello stato- la 40, obviously – basata ” sull’arroganza di chi crede, sol perché dispone di una maggioranza in Parlamento, di poter comprimere senza ragione i diritti e le libertà fondamentali delle persone”.
    Ma quello che trovo particolarmente inquietante è la chiusa del commento:
    “In questa materia il primo dato di saggezza è il senso del limite (!), che anche la legge trova nel rispetto della libertà delle persone. Tra queste, come stabiliscono i trattati internazionali che l’Italia ha sottoscritto, c’è anche quella di avvalersi del progresso della scienza e delle conquiste della medicina, che rendono ora possibile realizzare il diritto di dar vita a un figlio, anche quando un tempo ciò sarebbe stato impossibile.”
    Ripeto: non mi stupisce la sostanza delle affermazioni, ma il tono e la ideologizzazione del tono, da parte di uno che dovrebbe essere un alto tecnico e uno dei massimi giuristi del paese , la mancanza di un approccio problematico, la valutazione delle varianti che si mettono in gioco, il soppesare le conseguenze evidenti di quello che si sta affermando. Non ultimo, trovo un tantino ideologico e molto forzato questo appellarsi continuamente alla Costituzione come giustificativo di queste decisioni, quando a me pare che la nostra Costituzione, a maggior ragione in tema di diritti personali e fondamentali, sia estremamete cauta, equilibrata, consapevole di quello che sta trattando e di come lo sta trattando: tutto fuorché qualcosa che si presti a una forzatura così evidente e smaccata.
    E’ una mia impressione esagerata?

    11 Giugno, 2014 - 18:18
  62. Nikolai Belinski

    Quando vennero per gli ebrei e i neri, distolsi gli occhi
    Quando vennero per gli scrittori e i pensatori e i radicali e i dimostranti, distolsi gli occhi
    Quando vennero per gli omosessuali, per le minoranze, gli utopisti, i ballerini, distolsi gli occhi
    E poi quando vennero per me mi voltai e mi guardai intorno, non era rimasto più nessuno.

    11 Giugno, 2014 - 18:18
  63. Nikolai Belinski

    Nikolai grida: al lupo al lupo al lupo.
    Pastuore? Duorme.

    11 Giugno, 2014 - 18:21
  64. Lorenzo Cuffini

    sarà, picchio, ma pragmaticamente , finché si è trattato di metodi di concepimento “classici”, il diritto mi è parso concentrarsi sempre sul lato regolamentazione & doveri nei confronti del nascituro ( riconoscimenti e rinunce alla maternità/paternità) mentre questa idea del ” diritto ” alla procreazione ( che significa io ho diritto a generare altri esseri umani in modo incoercibile) mi pare una novità recente, o sbaglio?

    11 Giugno, 2014 - 18:27
  65. Lorenzo Cuffini

    Nikolai grida: al lupo al lupo al lupo.
    Pastuore? Duorme.

    Puo’ anche darsi.
    Meglio sempre e comunque fidarsi del Pastore, e anche del pastore, che non di Nicolino, o di Lorenz, o di vattelapesca chi altro.
    E questo chiude la questione del presunto sonno &silenzio.

    11 Giugno, 2014 - 18:36
  66. Nikolai Belinski

    Nuon chiude questione: pastore che duorme cuomplice di lupo.
    Muolti pastori svegli pensa suolo a denaro. Tutto denaro suolo denaro.
    Sempre chiede denaro. Prende denaro e tace.
    Muolti cuonfonde cuolpevuolmente elemuosina con Carità.

    11 Giugno, 2014 - 18:45
  67. Lorenzo Cuffini

    A parte il fatto che gridare al lupo al lupo al lupo , serve a un tubo in sé e serve a meno che un tubo, come la favola insegna, visto che è pieno di urlatori che vanno in giro scornacchiando e strombazzando pericoli e sciagure di ogni genere e grado anche dove non ce ne sarebbe l’ombra, cosicchè il loro gridare è diventato un sottofondo monotono del tutto ininfluente. Tra chi è indifferente e, come ama dire Federico, afasico e le cassandre in gramaglia sul nero distino che ci attende, è una bella lotta a rendere irrilevante il cristianesimo nella società attuale.
    La cosa forte è che basta uno solo che lo pigli sul serio, il cristianesimo, e senza tante menate si prepari con calma e consapevolezza al momento in cui ” verranno per lui ” per davvero, e il Vangelo è salvo e il suo passaggio assicurato.
    Altrementi, gridanti o dormienti, serviamo una mazza ai fini di Cristo.

    11 Giugno, 2014 - 18:52
  68. Sara1

    “In questa materia il primo dato di saggezza è il senso del limite” ???

    11 Giugno, 2014 - 18:53
  69. Sara1

    Definiamo la parola limite (in modo da mettere d’accordo più di due persone)

    11 Giugno, 2014 - 18:53
  70. Lorenzo Cuffini

    Sì, e anche molti lupi sono bravissimi a vestire i panni della carità, per non parlare di quelli della umiltà…
    A nicolì, meglio prepararsi. E’ il nostro turno, il tempo delle parole finisce e tocca a noi, fare quello per cui siamo stati chiamati.
    Ma per davvero pensavamo di essere qui per stare in quinta?!!

    11 Giugno, 2014 - 18:57
  71. Lorenzo Cuffini

    Appunto, Sara.
    Zblk lo definisce, “secondo la legge come ” la libertà dlle persone”

    11 Giugno, 2014 - 18:59
  72. Nikolai Belinski

    Al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana”.
    Nikolai grida: al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana” al “fumo di satana”.

    (nikolai ride pensa esperimentazio Dr. Richtofen di calcolo di quoziente intelligenzio di caprette indocinesi risultato maggiore di quoziente intelligenzio di zuombie)

    11 Giugno, 2014 - 19:07
  73. FABRICIANUS

    Nessuno parlare di Iraq, nessuno parlare di Eritrea, nessuno parlare di Siria…Molti sempre piangere su tempi bui occidente…Tempi bui essere pricipalmente luoro testa.

    Menuomale parlare di Iraq, Eritrea, Siria e lotta corruzione in Pauese Italia nostro vescovo di Ruoma e papa insieme quotidiano cattuolico Avvenire.

    11 Giugno, 2014 - 19:15
  74. Nikolai Belinski

    Pruossimamente su schermi:
    http://www.youtube.com/watch?v=n4FoV9iiLmI

    (scene splatter estreme: scuonsigliata la visione ad un pubblico non adulto e/o muolto sensibile)

    11 Giugno, 2014 - 19:16
  75. FABRICIANUS

    Bentornato ubihumilitas ibi sapientia .

    È un piacere averti “smascherato” di nuovo.

    11 Giugno, 2014 - 19:26
  76. Lorenzo Cuffini

    …macchè fumo di satana, quello è il polverone che sollevi tu….
    🙂

    11 Giugno, 2014 - 19:45
  77. Marilisa

    Io muolto sensibile, Nikolà. Perché puostato quella schifezza?
    ” Al lupo, al lupo, al lupo…al “fumo di satana, al fumo di satana, al fumo di satana…” parole di truoller. Tu TRUOLLER.
    Perché tu avere voglia di truollare? Bevuto truoppa vodka? Non bene questo.

    11 Giugno, 2014 - 22:04
  78. Federico

    @Marilisa,
    secondo la legge italiana per rendere valido un referendum è richiesto il quorum. La ratio è chiara: per modificare (i referendum sono abrogativi) o abrogare totalmente una legge occorre che siano d’accordo la maggioranza degli Italiani, non una (piccola) parte, quella dei promotori per intenderci.
    L’opzione “astensione” è quindi prevista dalla nostra gloriosa Costituzione ed è normale che anziché fare campagna per il NO, i contrari alle abrogazioni facciano campagna per l’astensione. Come ricorderai (io lo ricordo) l’ha fatto anche la sinistra (2003, referendum sull’art. 18), anche se poi, quando si è trovata schierata per il Sì, ha finto di scandalizzarsi per gli appelli dei suoi avversari all’astensionismo.
    Facciamo memoria e soprattutto facciamocene una ragione: chi è contrario a un referendum spingerà per l’astensione piuttosto che per il no. Chi è favorevole dovrà fare una campagna di sensibilizzazione e portare gli elettori a votare.
    Il Card. Ruini è stato semplicemente acuto e ha compiuto la scelta giusta. Chi ha votato (anche per il NO) sapeva che andare a votare significava aiutare il raggiungimento del quorum (come i DS nel 2003) e quindi far vincere i referendum. Le critiche al Card. Ruini per quegli appelli sono critiche interessate e di parte, avanzate, anche in ambito cattolico “progressista, perché quell’appello disturbava il centrosinistra (PPI astensionisti o per il NO, le sinistre per il sì) mentre confermava una legge accettabile voluta e votata compattamente dal centrodestra, dopo un decennio di tentativi andati male (anche e soprattutto per il boicottaggio della sinistra). Una legge che non recepiva la morale cattolica ma ne rispettava alcuni principi fondamentali: esempio di come si possa trovare un accordo senza negoziare valori non negoziabili.
    Non voglio riaprire il discorso, ma solo sottolineare che negli ultimi quindici anni , a seconda del proprio vantaggio politico, tutti i partiti hanno fatto campagna per l’astensione ai referendum quando erano per il NO.

    12 Giugno, 2014 - 9:22
  79. manuel76

    Buongiorno a tutti!

    Volevo segnalarvi, sul medesimo argomento delle riflessioni di Antonio Thellung, un “documentario” che è appena uscito ed ha come autore Franco Battiato.
    Si intitola “Attraversando il Bardo”.
    L’ho trovato affascinante per come tratta il tema della morte.
    E’ una specie di intervista a vari personaggi di cui non si sentono le domande, ma le riflessioni che questi formulano in risposta. Spiccano tre Lama buddhisti, di Guidalberto Bormolini, sacerdote cattolico, Manlio Sgalambro, filosofo e autore.

    Be’ due idee mi han colpito:
    qualunque sia la provenienza (cattolico, buddhista, filosofo non confessionale) c’è una parentela di fondo nella idea dell’uomo, della vita e della fine della sua vita;
    chi pratica esperienza ascetica, come chi pensa a quello che vede negli occhi e legge nel cuore delle persone malate o anziane che in qualche modo si preparano, non ha paura, è sereno, non considera un taboo l’argomento…a tal punto da ritenere una disgrazia la morte improvvisa.

    12 Giugno, 2014 - 9:29
  80. picchio

    Lorenzo
    Quando si parla di riconoscimento/ disconoscimento della paternità si parla di un diritto che potevano esercitate solo i genitori sino a una decina di anni fa ora è stato esteso anche ai figli.
    Quando concepire non era una scelta non aveva senso parlare di diritti, quindi è recente. Ma è tipico del diritto civile ( non di quello penale) essere relativo, cambiare nel tempo con il cambiare della società e cambiare da Stato a Stato.

    12 Giugno, 2014 - 14:31
  81. Luigi Franti

    Mi piacerebbe chiedere all’autore di “picchio” che studi ha fatto il suo personaggio: lo chiedo perché riesce ad essere equamente improbabile in ogni campo dello scibile. Notevole (Anzi, “very impressive”, come probabilmente direbbe lei).

    12 Giugno, 2014 - 15:12
  82. “giuridicamente è la scelta di avere o di non avere un figlio che è oggetto del diritto, il figlio continua ad essere soggetto del diritto, dal momento in cui c’è il distacco dal corpo della madre, secondo l’art 1 CC.”

    Picchio, sulla qualificazione, che fai, della “scelta” come oggetto del diritto ho qualche perplessità, ma non ho tempo di approfondire.

    12 Giugno, 2014 - 15:22
  83. Federico

    @Franti,
    e pensa che l’autore di cui parli ha dichiarato che picchio è un/un’insegnante (sicuramente non di religione).
    In che mani affidiamo i nostri figli?

    12 Giugno, 2014 - 15:34
  84. Sara1

    “soggetto del diritto, dal momento in cui c’è il distacco dal corpo della madre”

    Diceva tempo fa di non capire le motivazioni dei pro life, un figlio è soggetto di diritto anche prima del distacco dal corpo. Questa è la differenza con i pro choice.

    (per chi ci crede ovvio)

    12 Giugno, 2014 - 15:40
  85. Luigi Franti

    Ma guardi, gentile Sara1, che la questione vera nasce dal fatto che oggi la scienza (NB: la scienza, non la religione o qualcos’altro) ci fa conoscere in modo enormemente più profondo che in passato che cos’è l’embrione, sin dal momento del concepimento. Che sia una forma di vita umana individuata è assolutamente certo. Lasciamo stare il concetto di persona, su cui si aprirebbe un dibattito infinito e che in questo momento non ci serve, ma che sin dal momento del concepimento sia presente un individuo della specie umana è fuori di dubbio.
    Ora, sappiamo tutti che nel nostro attuale ordinamento la capacità giuridica si acquista con la nascita (per quanto poi anche gli studenti del primo anno di legge imparino che già nel diritto romano qualche rilevanza giuridica la posizione del concepito-non nato ce l’aveva pure: vedi l’istituto del curator ventris ecc.).
    Però l’ordinamento giuridico non è immutabile, anzi si evolve (sia pure lentamente) con il cambiamento del mondo. Qualunque persona onesta dovrebbe riconoscere che, dato il progresso delle nostre conoscenze scientifiche sul concepito, tale evoluzione del diritto dovrebbe andare nel senso di un aumento della tutela giuridica, non in senso opposto.
    Non c’è bisogno, ripeto, di dichiarare che il concepito è persona umana. Basta riconoscere che è un individuo di specie umana. Come tale, non può essere trattato né come un bene materiale, né come una parte del corpo della madre. La sua condizione giuridica deve essere diversa. Capisco che possa essere difficile o traumatico riconoscerlo tout court come titolare di diritti, ma i giuristi esistono proprio per trovare delle soluzioni (si inventino, che ne so, i quasi-diritti, i pre-diritti o vattelapesca).

    Si pensi soltanto al fatto che, proprio in ragione della mutata mentalità, gli ordinamenti si stanno evolvendo (opinabilmente e con degli eccessi, a mio parere, ma lasciamo stare) verso forme sempre crescenti di tutela giuridica degli animali. E c’è chi parla (seriamente!) di “diritti degli animali”.

    12 Giugno, 2014 - 17:09
  86. picchio

    Sara
    si sta parlando giuridicamente, e il codice civile dice appunto quello, non conta quello che penso io o quello che pensi tu, per la legge un feto non è soggetto di diritto.

    13 Giugno, 2014 - 15:52
  87. picchio

    i diritti del feto erano nel passato e lo sono tuttora subordinati all’evento della nascita. La legge dice ” al feto posso riconoscere dei diritti ( come l’eredità) a patto che ne consegua poi la nascita” perchè è la nascita che fa alla fine acquisire la capacità giuridica, che un feto non possiede.

    13 Giugno, 2014 - 15:55
  88. Sara1

    Picchio come ha detto giorni fa: “è tipico del diritto civile ( non di quello penale) essere relativo, cambiare nel tempo con il cambiare della società e cambiare da Stato a Stato”

    Si discute proprio per cambiarlo. (cioè perchè sia tenuto maggiormente in considerazione chi deve ancora nascere)

    13 Giugno, 2014 - 16:57
  89. picchio

    e su questo sono d’accordo con te Saraone.

    13 Giugno, 2014 - 18:14

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