Una volta ero a Budrio, dove c’è il laboratorio che mi fa le protesi. Alla fine vado in un bar, si parla come al solito di auto, di Ferrari, tutti giù a offrirmi caffè. E vedo un uomo, alla finestra, con una bambina in braccio, che piange. Allora mi avvicino e mi accorgo che la bambina è senza gambe. L’uomo mi vede e fa: no guardi, non creda, sto piangendo di gioia, sa. Perché Alice è nata senza gambe e oggi, a tre anni, le hanno potuto mettere le prime protesi e quando sono arrivato mi han detto: be’, dove sono le scarpe? E io son corso a comprarle, non l’avevo mai fatto, e adesso piango perché Alice ha le prime scarpe. – Per leggere l’intera parabola vai nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto e poi al capitolo 21 intitolato PARABOLE. Da lì un link ti manda – se vuoi – al capitolo 4 intitolato REAZIONE ALL’HANDICAP dove trovi un altro testo su Alex Zanardi. In molti capitoli trovi dei nuovi arrivati. La parabola di Alex e della bambina mi è stata segnalata dal visitatore Tonizzo che ringrazio. Grazie anche a Monica Paganuzzi che – sempre al capitolo 4 – racconta la sua storia di superamento dell’handicap. Il cantiere è attivo. Fatti avanti se hai una storia. Se non l’hai, cercala. Attendo segnalazioni. Tutti conosciamo fatti di Vangelo e di umanità, dobbiamo solo imparare a riconoscerli come tali.
Parabola di Alex il pilota e della bambina senza gambe
5 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Prego Luigi, secondo me un altro da “Cerco fatti di Vangelo” è Aleandro Baldi, che vinse Sanremo con “Non Amarmi” nei primi anni ’90. Lui è credente, cieco dalla nascita e ha raccontato – credo su Oggi – che i genitori andarono da Padre Pio. “Ma non cercavano la grazia e Padre Pio li capì”, dicendo loro di stare sereni perché Dio non li avrebbe abbandonati e avrebbe vegliato sul bambino. Ti chiedo scusa ma il ricordo è un poco confuso perché dovrei aver letto la cosa nel ’92.
Altro personaggio da “Cerco fatti” è, secondo me, Andrea Bocelli.
Mi sono espresso male, scusate: i genitori di Baldi, anche loro credenti, non cercavano il miracolo per il figlio. Ecco, ora è più chiaro.
Caro Luigi, io sono nato nel Comune di Budrio (anche se ora vivo a Lucca), quindi conosco quanta sofferenza è passata per queste contrade. Oltre al centro di protesi ortopediche, a Budrio c’era un istituto per malati mentali, il San Gaetano, poi sostituito da altre strutture che accolgono portatori di diverse tipologie di handicap fisico e mentale. Anche la mia famiglia di origine è stata attraversata da questa esperienza: ma preferisco non dire di più.
Ecco perché “mi scaldo” quando sento lodare il testamento biologico, inteso come facoltà di decidere la sospensione del cibo e dell’acqua: temo che si voglia rimuovere la realtà della sofferenza, anziché diffondere l’amore per la vita, nonostante tutto. Quell’amore alla vita che trovo inve nellas bella frase del padre di Alice.
Volevo dire “che trovo invece”.
D’accordo con Raffaele Savigni.
Buona festa di Cristo Re !
Roberto 55