Parabola della Lega della fune e del trattore

I leghisti fanno il tiro alla fune tra la sponda lombarda e quella piemontese del Ticino, tra Sesto Calende e Castelletto Ticino. La fanno tutti gli anni, ma oggi la fune si è spezzata e ci sono state ferite e ammaccature. Vorrei saperne di più: la mia infanzia marchigiana è piena di tiri alla fune ai quali partecipavo con entusiasmo. Ho letto nei siti notizie bislacche, ho visto foto doloranti e sono perplesso per un particolare, che è stato dato così da tutti, forse sulla base di un’agenzia: “Probabile causa della rottura la forte tensione accumulata sulla fune vicino al punto in cui era collegata al trattore, che ‘partecipava’ al tiro alla fune come se fosse un concorrente”. Ho la mente rutilante di domande: ma c’era un trattore anche sulla sponda piemontese? Come mai i tiranti lombardi sono caduti con la faccia in avanti facendosi un male boia, mentre i tiranti piemontesi sono caduti sulla schiena? In attesa dei quotidiani di domani azzardo una malvagia interpretazione. Il trattore era solo dalla parte dei lombardi e serviva per mostrare che vince chi sta con Berlusconi. Era l’ultimo dei tiranti e dunque i bipedi – rotta la fune – sono restati in balia del tiraggio piemontese che li ha precipitati in avanti. Morale: se si rompe la corda del Berlusca, i tiranti padani vanno a faccia in giù.

34 Comments

  1. Gioab

    Caro Luigi, forse la colpa è della mente “rutilante” o della troppa meditazione, ma permettimi di farti una domanda, “ c’era un trattore anche sulla sponda piemontese?” se quindi il trattore stava solo sulla sponda lombarda, si suppone che tirasse in direzione “est” mentre i piemontesi in direzione “ovest”. Se quindi il trattore lo avevano solo i “lumbard” e tirava verso est, e se si è rotta la fune, come avranno fatto i lombardi a cadere sulla faccia ? forse neanche sulla schiena visto che tirava il trattore. Se invece i trattori erano due non sarebbe caduto nessuno. Per cadere dovevano essere tutti a piedi e senza trattore.

    Poiché sono cavillose domande, tralascio di indagare oltre, ma convengo con te che se si rompe la corda tirata dal Berlusca i padani vanno in ogni caso a faccia in giù. Il perché è presto detto, perché per essere trattori bisogna avere potenza, ma i padani non hanno potenza propria , e si attaccano una volta a questi una volta ad altri.
    In altre parole la politica di qualunque tipo e colore è sempre alimentata da qualcuno che le offre la mammella. Solo Berlusca può farne a meno avendo le sue. E sai quando mi piace di più, quando sta i silenzio perché vuol dire che medita, quando strilla è uguale agli altri. Peccato che ormai è troppo anziano. Ce ne vorrebbe uno più giovane ma con la stessa grinta, forse Renzi ma non ha potenza propria.

    26 Giugno, 2011 - 21:56
  2. gino gandolfo

    non tirar troppo la corda che va a finire che si spezza…….caro Luigi credo che la corda di cui tu parli se non è spezzata e ben lacerata e ormai manca poco allo strappo……in un momento in cui si dovrebbe accellerare, in un momento su cui si dovrebbe investire in riforme, in un momento in cui occorre scelte forti per risolvere problemi importanti ( vedi la povera Napoli) in un momento di forte crisi…..(in tutti i sensi)…..si parla degli spostamenti dei ministeri a Milano……allora perchè non portarne anche qualcuno a Palermo e Napoli……Luigi siamo alla frutta…..credo che ormai la lega stia pensando al nuovo trattore su cui legare la propria corda……

    26 Giugno, 2011 - 23:15
  3. Marco

    Caro Luigi,
    mi pare che la sua ricostruzione non si accordi con i dati medico-legali.
    Secondo me: il trattore stava dalla parte piemontese. I piemontesi stavano vincendo. Improvvisamente la fune si è spezzata e i piemontesi sono caduti di schiena perché, essendo i vincitori, erano sbilanciati indietro; i lombardi invece, cercando di recuperare e resistere ai piemontesi, erano sbilanciati in avanti e e sono caduti di faccia.

    In ogni caso: ben gli sta a tutti quanti!!!

    Concordo invece sulla lettura allegorica.

    27 Giugno, 2011 - 6:12
  4. Luigi Accattoli

    Nel video non si vede il trattore ma si vede che i tiranti lombardi cadono in avanti, dunque il trattore – a mezzo metro dal quale si è rotta la corda – doveva essere dietro. Si vede anche che al momento del fattaccio i lombardi stavano vincendo e dunque torna la domanda cattiva: i piemontesi ce l’avevano il trattore? Questo è ancora da chiarire.

    27 Giugno, 2011 - 7:36
  5. Marco

    E’ vero Luigi.
    Le dinamiche sono alquanto oscure…
    Come è oscuro il motivo del fatto che da 17 anni questi rozzi trogloditi cavernicoli “governano” il Paese.

    In questo video che linko si vede chiaramente che la corda si spezza vicino ai padani lombardi:
    http://www.youtube.com/watch?v=q8uo6gjhaIc
    Probabilmente i padani piemontesi avevano azionato il trattore. (che pirluni!)

    Vedere questi anziani panzoni mi fa chiedere: ma dove sono i loro figli?

    27 Giugno, 2011 - 7:45
  6. Marco

    Negli ultimi 30 secondi di quest’altro breve video c’è l’annuncio della vittoria piemontese.
    http://www.youtube.com/watch?v=mqdZswsLUww&feature=fvsr

    Rop da mat.

    Chiudo, tutto questo verde non mi tranquillizza affatto.

    Ciao nè! Luis!
    Ma racumandi da saludam anca la so mié, i so fio’ e i so tusan!

    27 Giugno, 2011 - 7:54
  7. Marcello

    Il trattore era guidato da un immigrato, la fune era di Napoli e l’asfalto che ha sbucciato le ginocchia dei marziali padani era giudaico-massonico-plutocratico.

    La metafora si chiude. Qui Berlusconi non c’entra.

    27 Giugno, 2011 - 8:12
  8. Luigi Accattoli

    Marco il video con la vittoria dei piemontesi è dell’anno scorso. Sarà che per rifarsi quest’anno i lombardi hanno fatto ricorso al trattore?

    27 Giugno, 2011 - 8:27
  9. marta09

    @Marco … ohhh ma che bello leggere in milanese.
    @Luigi, mah, su questa storia che pare un “segno” direi che l’unica cosa da dire è che devono finirla di “giocare” (prima a “Domino” e poi al “Tiro alla fune”) … e noi dovremmo finirla di stare sugli spalti come in una partita di tennis a guardare a destra e a sinistra.

    Direi che la corda rotta è l’immagine degli italiani che si sono rotti, ne hanno piene le tasche e non scherzano più.

    27 Giugno, 2011 - 9:00
  10. Marco

    Car ul me Luis,
    a parli italian parché al so no se ti ta capisat ul milanes…

    Luigi: dall’attenta osservazione delle 11 foto da me postate ho cercato di dedurre la dinamica dell’incidente.
    Osservando in particolare le foto 1 e 11 si osserva il pavimento piastrellato con mattonelle quadrate di circa 30 cm x 30. E’ la sponda lombarda del Ticino, Sesto Calende (VA).
    Osservando la foto 2 si vede invece la sponda piemontese: un acciottolato di pietra e erba fa da pavimento.
    Guardando nuovamente la foto 11 si vede che circa 1m a distanza del nodo con cui la fune è legata al portamozzo del trattore vi è il punto di rottura.
    Il trattore si trova quindi sulla sponda lombarda.
    La corda spezzandosi è letteralmente scivolata tra le mani dei tiratori padani sulla sponda lombarda, provocando le ustioni da attrito di cui parlano le didascalie.
    Nonostante i lombardi stessero vincendo e dunque fossero sbilanciati indietro, sono caduti in avanti in quanto la fune si è spezzata dietro di loro, molto vicino al trattore.

    Il caso è chiuso Luigi.
    Aveva ragione lei all’inizio. Ora lo abbiamo dimostrato!

    27 Giugno, 2011 - 9:24
  11. Luigi Accattoli

    Sono fiero d’averla imbroccata.
    Ma dimmi, tu che sei lombardo, non è una pirlata fare il tiro alla fune con il trattore?

    27 Giugno, 2011 - 9:33
  12. fiorenza

    Meno male che questa pirlata del tiro alla fune col trattore è cosa da qui molto lontana.
    Lontana?
    “E quante miglia ci ha?”
    “Haccene più di millanta, che tutta notte canta”.

    27 Giugno, 2011 - 10:24
  13. Marco

    Si, si, Luigi.
    Una vera pirlata!

    27 Giugno, 2011 - 11:18
  14. discepolo

    QUOS DEUS VULT PERDERE , DEMENTAT PRIUS….

    ma non vale solo per i leghisti vale per tutti…..
    MC

    27 Giugno, 2011 - 11:23
  15. discepolo

    commento alle immagini del link postato prima
    dalle ” Confessioni” di S. Agostino , libro secondo , capitolo secondo.

    “Una sola cosa mi sorrideva: amare ed essere amato ;ma non ne mantenevo la misura, da anima ad anima, il luminoso limite dell’amicizia; invece su dalla
    fangosa concupiscenza della carne e dai gorghi della pubertà vaporavano n ebbie che offuscavano il mio cuore sì che non distingueva la serenità dell’affetto dalle tenebrosità della libidine.. reso sordo dalle stridenti catene della mia mortalità, castigo dell’anima mia superba, mi allontanavo sempre più da Te, e Tu lo permettevi, venivo sbattuto qua e là , mi disperdevo, mi struggevo, ribollivo nelle mie passioni e tu tacevi! O gioia mia tardiva, tu tacevi allora, ed io me ne andavo sempre più lontano, verso sempre più numerosi e sterili germi di dolore, in superba abiezione, in inquieta stanchezza”
    MC

    27 Giugno, 2011 - 11:50
  16. Marco

    Innocua mica tanto. 30 contusi e un paio di fratturati.

    27 Giugno, 2011 - 12:02
  17. Marcello

    Siamo in attesa della scalata dell’albero della cuccagna con il deltaplano e della corsa coi sacchi sull’acqua.

    E, comunque, anche la cerimonia dell’ampolla (le analisi delle urine al fiume Po) è una vera pirlata.

    27 Giugno, 2011 - 12:55
  18. Luigi Accattoli

    “Due trattori ai capi opposti hanno messo in tensione la corda”: così la cronaca del Corsera di oggi a p. 10. L’hanno messa in tensione e l’hanno rotta. Il senso sarebbe questo: 40 leghisti di qua e 40 di là non riuscirebbero neanche a tenderla, una corda di 400 metri, che finirebbe con l’immergersi nell’acqua. Per fare un po’ di scena erano necessari i trattori, che essendo trattori leghisti hanno agito “senza se e senza ma”.

    27 Giugno, 2011 - 15:29
  19. Leonardo

    Fiume-acqua, acqua-referendum: in fondo sono in tema, e poi ve lo meritate proprio:

    «È un Nichi Vendola con i piedi per terra quello che annuncia, a margine dell’assemblea dell’Acquedotto Pugliese […] l’impossibilità di adeguarsi a quanto deciso dal recente referendum sull’acqua appoggiato dallo stesso governatore pugliese: nonostante i «sì» abbiano abrogato la norma che consente «al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio», il taglio del 7% delle tariffe non ci sarà mai.»

    (dal sito del Corriere di oggi)

    Ah, l’articolo riferisce anche che il vostro Nichi, a chi gli domandava perché non l’avesse detto prima, ha risposto “perché non me l’hanno chiesto”. Sì decisamente ve lo meritate.

    27 Giugno, 2011 - 17:31
  20. Marco

    Infatti Di Pietro e Bersani lo stanno isolando a Nichi l’oratore.
    Ciao Leo!

    27 Giugno, 2011 - 18:37
  21. FABRICIANUS

    O.T.

    Pare tutto pronto: Scola in arrivo sulla Cattedra di Ambrogio e Carlo.

    27 Giugno, 2011 - 20:10
  22. Nino

    Sul 7% del capitale investito per “investimenti strutturali degli acquedotti”.

    Al grande genio della politica che sa tutto sbeffeggiando, in questo caso Vendola.

    Allora se al privato che dovrebbe migliorare le infrastrutture dei servizi pubblici in gestione dell’acqua, va benissimo remunerarlo oltrechè con i canoni fisso-variabile con il 7% !
    Se invece si tratta dell’ente pubblico gestore NO!

    Sullo scioglimento dei movimenti che tanto preoccupa e stupisce il grande pastore Leonardo, si tenga pure stretti i vari Militia Christi, Opus Dei, CL e del suo grande principe della chiesa Angelo Scola neo arcivescovo di Milano.

    Io ed altri preferiscono affidarsi all’unico movimento che ha senso.
    Quello del Cuore di Cristo.

    28 Giugno, 2011 - 7:01
  23. Clodine

    ..Che il candidato fosse Scola, c’era da intuirlo. Vorrei vedere, un ciellino così speciale!!????
    Che noi lo si intuisse era più che ovvio -ormai le nomine dei vescovi e dei cardinali passano solo per le mani delle grandi ricche lobby. E’ cosa arcinota suvvìa- mi, domando, tuttavia se ANCHE il papa lo sapesse. Dicono di si, che ANCHE a lui non dispiaceva. Che dire: anche il papa ha trovato modo e maniera per adattarsi . Come direbbe Michel de Montaigne “come il dare è qualità ambiziosa e di privilegio, così l’accettare è qualità di sottomissione”…

    28 Giugno, 2011 - 7:12
  24. nico

    Suvvia, Clodine, Scola è amico fraterno di Ratzinger da più di quarant’anni, hanno fondato insieme “Communio”, il Papa ne ha una stima immensa.
    La sua nomina ha poco a che fare con il suo essere ciellino e molto con la sua personalità e la sua competenza.
    Secondo alcuni lo spostamento da Venezia è addirittura una investitura da parte di Ratzinger che lo vedrebbe bene come suo successore al soglio di Pietro.
    Quindi per una volta, se lobbies ci sono state, credo siano state conformi alla volontà del pontefice.

    28 Giugno, 2011 - 7:31
  25. Leopoldo

    @ Leonardo
    Avresti dovuto riportarlo tutto l’articolo, ti è “sfuggito” il motivo per cui non ci sarà l’abbattimento. Lo faccio io, guarda.

    “Il motivo tecnico lo ha spiegato l’assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati con un ossimoro ragioneristico: «In Puglia la remunerazione del capitale investito del 7% è un costo: quello che pagheremo ogni anno fino al 2018 sul bond in sterline pari al 6,92% contratto durante la gestione dell’era Fitto». «In Puglia – aggiunge Vendola – in realtà non siamo di fronte alla scelta di abbassare la tariffa del 7% e di conseguenza gli investimenti perché quella remunerazione non è utilizzata, come dovrebbe, per gli stessi investimenti, ma rappresenta la copertura di un debito e quindi dal punto di vista finanziario un costo»”

    Ora è più chiaro no?

    28 Giugno, 2011 - 7:31
  26. Mariaelena

    @Marcello…. “Siamo in attesa della scalata dell’albero della cuccagna con il deltaplano e della corsa coi sacchi sull’acqua…”. 😀 😀

    ehm, cioè 🙁

    mmm, disorientata…

    28 Giugno, 2011 - 10:27
  27. Leonardo

    Nulla da eccepire: godete a farvi sodomizzare da Nichi.

    28 Giugno, 2011 - 14:03

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