“Un parrino che si interessa delle anime con la scorta”: sono le parole di meraviglia che il mafioncello pugliese Alberto Lorusso dedica a don Luigi Ciotti, in risposta al mafioso ottimo massimo Totò Riina che aveva appena esclamato, sentito il nome di Ciotti: “Putissimu pure ammazzarlo”. “Lo potremmo anche ammazzare, ma che aspettiamo”: un amico siciliano mi assicura che sarebbe questa la giusta traduzione interpretativa del “putissimu” corleonese. Potremmo ammazzarlo ma ha la scorta e non dovrebbe averla, se fosse un vero parrino [prete]: Puglisi mica l’aveva. Non ci sono più i preti di una volta.
Parabola del mafioso del parrino e della scorta
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Per le batture su Wojtyla, Bergoglio, Puglisi, Livatino, don Ciotti scambiate da Riina e Lorusso nel carcere di Opera un anno fa, vedi quest’ottimo articolo del collega Giovanni Bianconi:
http://archiviostorico.corriere.it/2014/settembre/01/veleni_Wojtyla_Livatino_beato_ossessione_co_0_20140901_fed0b7dc-3198-11e4-a117-a4fa7b5ec11f.shtml
Più che “ma che aspettiamo”, il “putissimu puru ammazzarlu” è inteso come suggerimento a qualcunaltro perché lo faccia. C’è questa facoltà intesa come auspicio: trovandosi facendo, potrebbero anche ammazzarlo facendo contento lo zzu Totò. Il che rende l’espressione ancora più agghiacciante.
Piuttosto, in Sicilia si dice farìsi l’Uffizio d’i parrìni, farsi l’ufficio dei preti, ossia recitare il Breviario, per dire farsi i fatti propri. E questo spiega tante cose.
Luigi, ti chiedo scusa se mi cito, ma qui facevo alcune riflessioni sulle espressioni sicule di Riina in merito a don Ciotti e non mi va di ammorbarvi col copiaincolla. Un saluto.
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1917965&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=&titolo=Il%20Papa%20non%20piace%20proprio%20a%20Totò%20Riina
Tonizzo, volevo farti una domanda: come avete preso, in Calabria, il provvedimento dei vescovi di sospendere le processioni… Conosco molti di Oppido, e anche mio cognato di Polistena, che ne sono rimasti davvero molto male..
Grazie, Tonizzo (e complimenti !), per l’articolo: di più e di meglio non si poteva dire.
Mi chiedo, molto banalmente, se sia, come dire ?, “normale” che il “boss dei boss” Totò Riina prenda a confidarsi con un Alberto Lorusso qualsiasi; senza mettersi a ricordare il Don Vito Corleone de “Il Padrino”, ma, ad esempio, il Mariano Arena de “Il giorno della civetta”, od il Paul Cicero di “Quei bravi ragazzi” impersonificavano la figura del capo-bastone con tratti quasi sacrali: forse, sbagliavano (ed esageravano) quei libri e films ……
Buona domenica al “pianerottolo”.
Roberto 55
Io invece mi chiedo perché le parole di un detenuto in base al 41 bis vengano fatte filtrare all’esterno e pubblicate, invece di restare oggetto dell’esclusiva attenzione dei sorveglianti e degli investigatori. Mah …
Prima ancora, mi chiedo perché Totò Riina in carcere possa parlare con questo tale Alberto Lorusso. Se l’Italia decide di mantenere il 41 bis (controverso perché da alcuni considerato lesivo dei diritti umani fondamentali) non vedo a chi potrebbe essere applicato più giustamente che a lui. Dunque perché ha la possibilità di parlare con un altro mafioso? Isolamento totale per lui, fino alla morte, salvo colloqui con soggetti attentamente vagliati dall’autorità giudiziaria (io lo farei parlare solo col cappellano del carcere, se lo chiede).
Altrimenti, se si decide che il 41 bis è lesivo dei diritti umani fondamentali, lo si deve togliere per tutti. Ma se resta, mi pare che Riina lo debba avere nella forma più rigida.
Ancora Riina su Ciotti. “Questo prete è una stampa e una figura che somiglia a padre Puglisi”.
“È malvagio, è cattivo, ha fatto strada questo disgraziato”.
“Sono sempre agitato perché con questi sequestri di beni…” [i beni sequestrati ai mafiosi che anche Libera – fondata da Ciotti – amministra].
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/08/31/news/mafia_riina_don_ciotti-94743021/
Riina su Puglisi. “Il quartiere lo voleva comandare iddu. Ma tu fatti il parrino, pensa alle messe, lasciali stare… il territorio… il campo… la Chiesa… lo vedete cosa voleva fare? Tutte cose voleva fare iddu nel territorio… tutto voleva fare iddu, cose che non ci credete”.
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/08/31/news/mafia_riina_don_ciotti-94743021/
Riina su Papa Francesco. «Questo buono è, questo Papa è troppo bravo»
http://www.seguonews.it/cronaca/cattiveria-gli-sberleffi-riina-contro-wojtyla-quel-papa-era-carabiniere/
Si direbbe che Riina la pensasse – un anno addietro – come i tanti che considerano Bergoglio un buonista e un piacione. Come Giuliano Ferrara, poniamo: “Questo Papa piace troppo” (Piemme 2014). Ma chissà come la pensa dopo che anche “questo” ha invitato i mafiosi alla conversione ricordando l’inferno e soprattutto dopo che ha affermato che “sono scomunicati”.
Immagino ch’avrà detto: «Se le cercano e se le guadagnano le cose» (cioè gli ammazzamenti).
Riina su Papa Wojtyla. «Quello polacco era cattivo, era cattivo proprio, era un carabiniere». «Ha esortato i mafiosi a pentirsi – sintetizzano gli inquirenti riportando il contenuto delle affermazioni del boss del 14 novembre dell’anno scorso – i mafiosi sono gente educata, rispettosa, quindi era giusto che il Papa la smettesse di interessarsi di queste stravanganterie». «Perciò il Papa, per dire, si deve fare i fatti suoi… e quello si va a interessare della mafia, a fare l’antimafia… L’antimafia, faceva il mafioso faceva».
http://www.seguonews.it/cronaca/cattiveria-gli-sberleffi-riina-contro-wojtyla-quel-papa-era-carabiniere/
Per Totò il termine di paragone della cattiveria è il carabiniere: furono i carabinieri ad arrestarlo il 15 gennaio del 1993.
Riina sulle cause dei santi. «Lo devono fare santo l’anno prossimo», dice Lorusso a Riina il 2 ottobre dell’anno scorso. «Una merdata… – replica il capo dei capi – lo devono fare santo a lui e all’altro Papa, a tutti e due… quello se lo merita, però», ma non Giovanni Paolo II. «Lui: “Pentitevi!” – ma pentitevi e che mi pento, mi devo pentire… Ma pentiti tu! Perché vai facendo questi comizi? Perché sei venuto ad Agrigento? Perché sei venuto a fare questo comizio? Per dirmi questo discorso “pentitevi”?». «Non sei un Papa, tu sei un disgraziato, tu sei un prepotente, uno scellerato».
http://www.seguonews.it/cronaca/cattiveria-gli-sberleffi-riina-contro-wojtyla-quel-papa-era-carabiniere/
Se non altro don Ciotti si trova ” in buona compagnia”: tra due papi e un beato.
Chissà se Riina sa che c’è anche una fetta consistente di devoti cattoliconi che su quella scorta ci ironizzano, e per i quali quel ” don” davanti a Ciotti è malissimo riposto?
Le parole di Riina sui “parrini” rivelano con chiarezza l’ostilità dei mafiosi verso una Chiesa non più acquiescente, diventata per loro un grande ostacolo.
Siamo di fronte al Male o Maligno più scoperto, che vuole più che intimorire,togliere di mezzo quelli considerati avversari da eliminare il più presto possibile, ammesso che ci riescano. Rivelano anche il genere di religiosità inautentica–una deformazione blasfema– di questi delinquenti, che sono riusciti a conquistarsi la fiducia di molti compaesani ai quali interessano più di ogni altra cosa i favori che ne possono ricevere.
Credo che la strategìa delle autorità giudiziarie sia di lasciare che parlino fra loro per poterne conoscere quei segreti che, altrimenti, resterebbero nascosti.
Visto che sei stato tu a tirarlo fuori, bisognerà appuntare che papa Bergoglio un anno fa a Riina piaceva un sacco. Che adesso gli dispiaccia è una tua benintenzionata, lodevole, e certamente plausibile immaginazione. Però non consta.
“Quello polacco era cattivo, cattivo proprio, era un carabiniere”
Opinione su GP II che penso avrebbebbero condiviso i preti della Teologia della Liberazione come questo d’Escoto sopseso a divinis da GPII perchè faceva parte del governo sandinista e prontamente “riabilitato” da Bergoglio,
http://www.antoniosocci.com/2014/09/il-caso-descoto-e-dintorni-chi-vuole-spazzar-via-lopera-di-giovanni-paolo-ii-e-di-benedetto-xvi/
Meno male che ora non c’è il polacco cattivo o il tedesco tradizionalista, ma il ” buon Francesco”. dico menomale non per i mafiosi ovviamente, ma per i preti della Teologia della Liberazione e per molti altri cattolici che credono come questo D’Escoto che lo Spirito Santo abbia mandato ed ispirato Fidel Castro!
Del resto in Venezuela ormai si prega “Chavez nostro che sei nei cieli…2
“Subalterni ad ogni ideologia e inquinati da qualunque eresia.”
Sapete chi sono, questi disgraziati?
MA noi, perbacco: ” i cattolici tornano ad essere sballottati qua e là “da ogni vento di dottrina”.
Sua Santità Papa Socci Primo dixit, ex cathedra ( Libero).
“Una grande tenebra avvolge Roma.” sono le parole conclusive.
Roma, non direi. Mai stata così splendente e luminosa:bellissima come sempre.
Al contrario, la capoccia di soccino, quella mi pare avvolta completamente in un turbante tenebrosissimo.
Ma se voi sapeste quanto v’invidio, caro Socci e cara Discepolo e cari alcuni altri, per le vostre granitiche certezze su ogni argomento, ogni fatto e ogni persona; per la vostra serena dimenticanza (o ignoranza) dei fatti e dei contesti storici, umani e sociali; per la immensa capacità di semplificare e fare stracci di qualunque questione; per la facilità con cui guardate a ogni cosa come al cortile di casa vostra, come se davvero ne conosceste tutte le pieghe, gli anfratti, le oscurità. Tutto è limpido ai vostri occhi, tutto è chiaro. Tutto così facile.
Perbacco, mi toccherà sedere dalla parte del torto: dall’altra parte non c’è più neanche uno strapuntino.
Clodine, pur non vivendo più in Calabria, certo togliere le processioni ad un popolo che ha una forte pietà popolare non è una decisione accolta con gioia. Detto questo il punto è che se serve a porre fine alla contiguità con la ‘ndrangheta, ben venga.
Franti, forse ti riferisci a me. Riina si riferiva bene al Papa argentino un anno fa, prima che se la prendesse con le mafie. Ora non credo sia contento di questo Papa. Che avrà indicato come sbirro al pari di Wojtyla. Piuttosto, chiedo ancora una volta: come fanno a uscire queste cose dal 41 bis? Riina può ancora papiare?
Infine non ho capito il senso dell’intervento di. Nicoletta. Buona Domenica nella Gioia e Pace del Signore!
Ah no, Nicoletta, ora che ho riletto ho capito. E ti quoto.
Discepolo, le espressioni sbirro e/o carabiniere in siciliano mafioso o parà mafioso sono di forte insulto. Falcone racconta nel suo Cose di Cosa Nostra che durante il Maxiprocesso due mafiosi si insultarono così: “Sei uno sbirro!”, urlò uno. “Se io sono sbirro, tu sei uno sbirro a cavallo!” (Quindi sbirro scelto, peggio ancora!!!).
22 anni fa due miei compagni, a scuola, si dissero: “sei uno sbirro!” “E tu uno sbirro a cavallo!” “sbirro sull’Alfetta!”, rispose il primo offensore.
Ecco, evitiamo di definire sbirro il Papa polacco, per favore, checchè ne abbiamo pensato i teologi della liberazione (che comunque, tra le loro branche, hanno anche detto e fatto cose giuste). E non usiamo il termine a cuor leggero. Grazie
Cristina, tu da che parte stai ? Con Totò Riina o con Don Ciotti ?
Roberto 55
“Una grande tenebra avvolge Roma.”
Abbiamo i fanatici vicino a noi e continuiamo a vedere e ad insistere su quelli lontani.
Debbo dare ragione a coloro che stanno lontani dalla religione, se produce aberrazioni così chiare e così pericolose.
Dov’è la Chiesa del dialogo e del recupero di princìpi condivisi, se nel suo ambito c’è una penosa lacerazione che pone gli uni contro gli altri?
Che bella testa pensante quella di Socci !!
Si faccia islamica, Marilisa. E’ una fede così progressista, aperta e adatta a chi come lei ha visione così ampia.
Se le interessa, qui c’è un’ottima guida: http://www.islam-guide.com/it/ch3-6.htm.
No Tonizzo, non mi riferivo a te. Scusami, anzi. Mi stavo rivolgendo a Luigi, messaggio delle 11.02. L’ho dato per scontato, errore mio.
Sempre a Luigi, vorrei chiedere che idea si è fatto lui della vicenda dei Francescani dell’Immacolata. Glielo domando perché anche nell’ultimo intervento di Socci, a cui alcuni qui hanno fatto riferimento, viene ricordata con grande amarezza. Ora, lasciamo da parte Socci, che mi pare sempre più angosciato per la situazione della chiesa (non discuto se abbia ragione o torto ad esserlo; per quanto mi riguarda cerco però di #staresereno). Ad un uomo mite come Luigi, il trattamento riservato ai questi religiosi, e in ispecie al loro anziano fondatore, non appare incomprensibile e difficile da accettare? Perché castigarli in un modo così duro senza delle ragioni plausibili?
È vero che la chiesa, nel corso della sua storia, lo ha fatto spesso di bastonare ingiustamente dei suoi figli buoni e fedeli e di chiudere gli occhi sulle colpe di altri ben peggiori, ma non è una buona ragione per continuare a farlo.
Si confronti mentalmente per un attimo come è stato trattato Maciel (di cui abbiamo parlato l’altro giorno) e come viene trattato padre Manelli …
“Si faccia islamica, Marilisa”
Sarebbe come cadere dalla padella nella brace, dato che anche nell’ islamismo ci sono scissioni fra varie correnti.
Purtroppo, non la religione deve essere accusata di portare la guerra, ma è la DISTORSIONE della medesima religione–cristiana o altre– a portare divisioni e morte. Quando la “verità” viene concepita come possesso esclusivo ( io ho ragione. tu no) da difendere e da imporre agli altri, c’è una degenerazione che innesca ostilità e rigetto anche all’interno della stessa religione.
Questo è vero sia per il cristianesimo sia per tutte le altre religioni.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/03/news/le_parole_di_riina-94946348/
C’e’ solo da chiedersi perche’ si divulgano queste “esternazioni” ? A chi servono ?
Con Francesco (che pure a me piace) il clima è nettamente peggiorato e invelenito.
Ormai volano parolacce su qualsiasi cosa, tra chi vede novità pure nel fatto che il Papa si soffi il naso (incredibile la libertà evangelica di soffiarsi il naso in pubblico) e chi vede la massoneria pure in un rosario, hanno tutti rotto le scatole.
E’ solo lotta tra bande con colpi sempre più bassi.
Uno schifo.
Oh , là!
Mi associo completamente al giudizio di Sara.
Non è colpa di questo Papa. E’ colpa secondo me di un cattolicesimo senza Cristo che è fortemente cresciuto grazie all’esplosione, in massa, di Internet. Oggi c’è gente che sa perfettamente il parere di questo o di quel più o meno eminente uomo di chiesa/papologo/esperto/rivelazione privata, ma non sa niente di quello che dice la Chiesa. E sì, un Papa latinoamericano, che potrebbe pensare in termini realmente globali, viene ridotto a motivo di contesa tra tifoserie. Ratzingeriani che non ci possono credere ancora che il loro amato Papa emerito si è dimesso; bergogliani infoiati; wojtyliani tutti chitarre e raduni di massa; preconciliari incazzati; postconciliari accusati di comunismo. E l’elenco potrebbe continuare.
La cosa più ridicola è che non trovo più un ateo o un mangiapreti che ce l’abbiano con questo Papa. Ma di cattolici a cui il Papa sta fortemente antipatico, ne trovo a bizzeffe. Eppure questo Papa è un conservatore: sta solo cambiando l’immagine della figura papale. Poi se qualche esperto non lo capisce, non è certo un problema mio. Ma che si cerchi di insegnargli il mestiere è davvero ridicolo. Non fatevi prendere in giro più del dovuto.
Ferrara e’ ateo per il resto con tutta la mia lontananza dal tradizionalismo quei cattolici che vorrebbero fare del Papa uno come tutti gli altri sono i primi a smontare la “novità” di Francesco.
Se deve essere uno tra tanti che ce ne dovrebbe fregare di quello che fa?
Non ci capisco più niente e ci rinuncio.
Sui Francescani dell’Immacolata non ho un’idea chiara ed è per questo che non ne parlo. La vicenda è poi divenuta un cavallo di battaglia degli oppositori di Francesco e questa è una ragione aggiuntiva per stare cauti. Provo a rispondere per punti, avvertendo però che tra l’uno e l’altro vi sono dei salti.
Non ho informazioni di prima mano tranne una che attiene alla valutazione complessiva dei fatti e che mi viene dalla Segreteria di Stato alla quale a suo tempo bussai: che la situazione di contrasto interno alla congregazione al momento della visita canonica – disposta da Papa Benedetto – e del commissariamento deciso da Francesco sarebbe stata più drammatica di quanto realizzato dagli osservatori esterni e riguardante più aspetti della vita dell’istituto, non la sola questione liturgica.
Sempre secondo la mia unica fonte di prima mano (Segreteria di Stato) il provvedimento riguardante il Vetus Ordo [necessità di specifica autorizzazione per celebrare secondo il vecchio rito] contenuto nel decreto di nomina del commissario è contingente, non legato ad alcuna strategia generale di superamento delle norme dettate da Papa Benedetto e cadrà quando la gestione dell’istituto tornerà agli organi statutari.
Ho cercato contatti con tre ambienti dei frati: uno legato al fondatore, uno protagonista del ricorso alla Santa Sede, uno mediano e in tutti e tre i casi non ho avuto udienza da nessuno dei frati. Parlano i loro ambienti, non loro. Quello dei frati solidali con il fondatore lancia allarmi e raccoglie firme contro il commissario papale, gli altri invitano ad “attendere con fiducia” (protagonisti del ricorso), o ad “accettare nell’obbedienza” (mediani).
Ho fiducia nei due Papi che hanno preso le decisioni. Ho fiducia nella Congregazione per i religiosi che le ha istruite ambedue. Sia quando suggerì a Benedetto la “visita apostolica”, sia quando propose a Francesco la nomina del commissario la Congregazione era guidata – e lo è ancora – dal cardinale brasiliano Joao Braz de Aviz: per chi volesse conoscerlo da vicino suggerisco la lettura del volumetto che ha pubblicato con Michele Zanzucchi, “Dalle periferie del mondo al Vaticano” (Citta Nuova 2014).
Non conosco il padre cappuccino Fidenzio Volpi, commissario apostolico. Che proceda con insolita severità è verosimile, com’è verosimile che abbia incontrato un’insolita ostilità.
Il padre Lombardi ha dato due dichiarazioni, che aiutano a inquadrare i fatti.
http://it.radiovaticana.va/storico/2013/08/02/risposta_di_padre_lombardi_a_proposito_della_nomina_di_un_commissario/it1-716380
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/06/25/0466/01065.html
Mi è chiara la sofferenza delle persone coinvolte, interne ed esterne all’istituto. E’ per rispetto a essa che evito di scrivere della vicenda.
E’ da tempo che sto leggendo diversi commenti di Sara sul blog di Accattoli,
che mi sgomentano…. 🙂
Non ci posso creeedeereee 🙂
Attendo quando le daranno chiaramente della cattocomunista,
della massonica
…. 🙂
Certo che non è colpa di questo Papa.
E’ colpa di come viene strumentalizzato il Papa, da destra e da mancina.
Sempre stato così, ma oggi lo è all’ennesima potenza.
La differenza è che gli ” esterni”, i lontani e gli atei, possono fare e dire quello che vogliono sul Papa. I cattolici, no.
E in questo ultimo, specifico punto, che per me sta lo schifo attuale.
Veramente Matteo ci ho messo (come il solito) entrambi i gruppi in cosa sgomenterei?
Un cattolico obbedirà e crederà sempre “LA Chiesa”, immortale nella sua Essenza-un po’ meno “nella” chiesa, quella visibile, temporale, terrena, dove ad operare ci sono gli uomini, che tanto santi non sono, con i loro pregi ei loro difetti per cui anche un Papa può essere passibile di critica. Un cattolico, essendo un essere senziente, intelligente, in grado di operare un discernimento in virtù dell’intervento straordinario dello Spirito Santo, per quel “Sensus Fidei” che non abbandona mai i figli della Madre Chiesa, può senz’altro avere una visione limpida e lungimirante sul carattere specifico di un papa nella gestione del proprio pontificato. Per cui, ponendolo in relazione ai suoi predecessori e via via con una osservazione più attenta, potrà osservarne il processo che potrà essere di rottura o di continuità con coloro che lo hanno preceduto. Un cattolico può, ed ha il diritto manifestarlo, non sentirsi in sintonia con alcune scelte di campo, e manifestare il proprio consenso o dissenso, se queste minano l’integrità della fede o escono dal seminato. Questo è il discrimine, e non certo le simpatie o le antipatie personali che, francamente lasciano il tempo che trovano…
“La cosa più ridicola è che non trovo più un ateo o un mangiapreti che ce l’abbiano con questo Papa.” (Tonizzo)
Perché “ridicola”?
Quando si vede un Papa che è tanto distante dagli atteggiamenti dei papi precedenti che si mettevano sul trono, mentre questo si mette al livello della gente, a fianco (anche fisicamente) del più umile dei fedeli, e che parla un linguaggio comune facilmente comprensibile, senza i toni della “lezione” edotta, dicendo cose che corrispondono perfettamente al comune sentire, neanche un ateo o un mangiapreti o uno di altra religione possono avercela con questo Papa.
Dove sta il ridicolo in tutto questo?
Peccato che “LA CHIESA” sia una bella astrazione , che, come tutte le astrazioni, si presta alle nostre miserande manipolazioni.
“LA CHIESA” è fatta di uomini e di carne, ed è prosecuzione di Gesù Cristo nella storia: è un tutt’uno che si snoda in continuità perfetta e ininterrotta NON nonostante i salti delle persone e della storia, ma attraverso di essi. Quindi non esiste LA CHIESA senza la Chiesa: quella vera, quella di oggi, quella calata nel presente. Non quella farlocca che vagheggio io, in base al dolere dei miei calli o ai miei mal di pancia religiosi. Soprattutto NON esiste quella che mi costruisco prendendo dal magazzino della storia e della teologia un pezzo qua e un pezzo là ( a seconda che sia funzionale al mio gusto) e trascurando, o peggio, bollando come “mine per l’integrità della fede” o “uscite dal seminato”, o spinte scismatiche o scelte in odore di eresia, quello che non piace al mio palatino ino ino.
La Chiesa, o la si prende come è, tutta intera, o se ne fa una caricatura secondo i propri schemi:ideologizzata.
I contorcimenti derivano dal fatto che, invece di dire la verità: a me questo papa sta sulle palle e lo considero una iattura, cosa legittimissima ma di peso zero, si fa passare il mattone pregiudiziale per cosa nobile e alta, non esitando così a causare un danno volontario e duraturo alla faccia di Cristo nel mondo. E si realizza in autentiche perle di ipocrisia, irresistibili devo dire, secondo cui tra la Chiesa Cattolica da un lato, e le ubbie capricciose di quaqquaraqua qualunque della fede quali tutti noi, presi singolarmente, siamo, si sottolinea il sensum fidelium dei secondi fottendosene completamente dello Spirito che parla e agisce nella e tramite la Chiesa.
Questo non ha nulla a che fare, bisogna essere precisi, con la libertà di esprimere i proprio pareri personali. Quando c’è una volontà quotidiana, martellante, a 360 gradi, volutamente strumentale e mistificatoria , che sostituisce alla verità dei fatti le proprie considerazioni personali, questo NON E’ affatto esprimere un proprio parere: è fare una campagna mirata e voluta di delegittimazione e di disinformazione.
Ad andarcene di mezzo, ovviamente, è proprio quella Chiesa in nome della quale si aziona la macchina del fango.
Ma questo, ultimo e piu’ spettacolare dei contorcimenti, non importa a nessuno dei fangatori.
I contorcimenti derivano dal fatto che, invece di dire la verità: a me questo papa sta sulle palle e lo considero una iattura, cosa legittimissima ma di peso zero, si fa passare il mattone pregiudiziale per cosa nobile e alta, non esitando così a causare un danno volontario e duraturo alla faccia di Cristo nel mondo. E si realizza in autentiche perle di ipocrisia, irresistibili devo dire, secondo cui tra la Chiesa Cattolica da un lato, e le ubbie capricciose di quaqquaraqua qualunque della fede quali tutti noi, presi singolarmente, siamo, si sottolinea il sensum fidelium dei secondi fottendosene completamente dello Spirito che parla e agisce nella e tramite la Chiesa.
Lorenzo Ciuffini, benvenuto in quella che chiamo zona grigia del
cattolicesimo. Che dal 1965 almeno è fatta proprio di chi vorrebbe dire quanto hai detto, ma preferisce il mattone pregiudiziale indicato come cosa nobile e alta. Inutile dirti che… quotone.
Marilisa, sono convinto che ormai siamo all’inizio di una grande storia d’amore. Dico che è ridicolo proprio questo: il fatto che gente un tempo pronta a dire la qualunque contro i preti, Dio, la Chiesa, abbia scoperto la vicinanza alla fede (la fede no, perché molti non sono credenti, ovvio). Mentre invece cattolici un tempo Papa e Chiesa, adesso… è amara ironia.
Il commento di Marilisa è come al solito stupidissimo (mi spiace ma non ce la fo a non dirlo) in quanto gli atei Ferrara Pera Fallaci hanno mostrato che un ATEO si avvicina molto volentieri al Papa quando gli conviene.
🙂
Per il resto speriamo che quelli riavvicinati sopravvivano al prossimo cambio di Papa.
Qualcosa sarebbe (e non è detto che sarà)
Per il resto questo pontificato sta mancando il risultato che mi auguravo sopra tutti: il superamento delle divisioni..
Speriamo nel prossimo (ma credo nemmeno rinascesse Cristo in persona ci potrebbe riuscire)
Anzi forse l’errore e’ proprio lasciare che la Chiesa sia influenzata troppo da atei di parte (ieri Ferrara oggi Scalfari uguale) che non hanno fede e appiattiscono tutto a motivi opportunistici e contingenti.
Manchiamo di ecclesiologia altroché la personalità del Papa…..
Soprattutto Cristo, in persona, non ci riuscirebbe.
Perché le divisioni non dipendono dai papati , ma dalla testa bacata dei cristiani.
Anche qui, non è la Chiesa ad essere influenzata da atei di parte: sono i credenti (=noi) che corriamo dietro agli scodinzolii degli atei più o meno devoti, o dei “devoti secondo il vento”: citiamo e dibattiamo delle parole di Ferrara o di Scalfari , ma anche di Socci o di Magister, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Per finire alle mezze figure dei vari blog cattolicoidi che dispensano quotidianamente il vangelo della divisione e della lotta intestina.
Un bel pacco , destinazione pattume, non sarebbe male.
Stupidissima sei tu Sara1 (“mi spiace ma non ce la fo a non dirlo”), e più del solito, direi, perché non ragioni di un briciolo neppure sull’evidenza. E la manometti a tuo piacimento, senza alcun criterio.Con troppa faciloneria.
Di Fallaci non mi va di parlare, essendo defunta da un bel pezzo( perché riesumarla adesso?), Pera potevi lasciarlo nel dimenticatoio dove è andato a finire (neanche mi ricordavo della sua esistenza).
Chiamare in causa Ferrara è cretineria allo stato puro. Il Giulianone, ateo dichiarato, non sopporta questo Papa tant’è che i conservatori più agguerriti (vedi l’amico Socci, per non parlare di alcuni di qui) si appoggiano e plaudono a lui anche quando dice le cavolate più grandi . E invece Ferrara è sempre stato un sincero estimatore del Papa emerito, di cui apprezzava,come te e come alcuni di voi, lo stile papale e l’eloquio forbito nel catechizzare. Non vedo in che modo gli convenisse essergli vicino.
Lui, Ferrara, non si è mai lasciato catechizzare, ci tiene sempre a dire di essere ateo, però le sue preferenze le esprime chiaramente. Fra l’altro, è un bastian contrario per eccellenza. Non appena vede che qualcuno piace a molti, lui gli va contro; e quando si rende conto che, al contrario, uno sta sullo stomaco di molti, lui è a favore.
Quando io parlo di atei che lo apprezzano,il Papa, parlo di quelli che conosco io e parlo di gente di altra religione che apprezzano questo Papa per le doti naturali che ha e che lo portano a proporsi come fratello tra fratelli, sentendosi uguale alle persone più umili.
Tutto il resto, a cui Sara1 alludi giocondamente, esiste nel tuo cervellino fantasioso.
“Anzi forse l’errore e’ proprio lasciare che la Chiesa sia influenzata troppo da atei di parte (ieri Ferrara oggi Scalfari uguale) che non hanno fede e appiattiscono tutto a motivi opportunistici e contingenti.”
Che bella fantasicheria!!
Ferrara e Scalfari laureati in influenzamento della Chiesa!! Che dire di questa geniale pensata? Chi l’avrebbe mai detto?
“Quando si vede un Papa che è tanto distante dagli atteggiamenti dei papi precedenti che si mettevano sul trono,”
Qualcuno può ricordare alla signora qua sopra che anche questo Papa era amato?
http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giovanni_XXIII#mediaviewer/File:Roncallisedia.jpg
E che la seggiola gestatoria l’ha abolita quel reazionario di Giovanni Paolo II??
(Perchè pure quel dittatore di Giovanni Paolo I l’ha usata: https://www.youtube.com/watch?v=PNmt1kp3Dbw)
Così magari LA PIANTA DI DIRE STRONZATE.
Ringrazio Luigi per la paziente e dettagliata risposta sui Francescani dell’Immacolata. Concordo con lui sul fatto che sia difficile esprimersi sulla questione, dato che la realtà dei fatti è largamente sconosciuta. Però proprio questo mi fa dire che siamo in presenza di uno “scandalo”: le misure punitive (va bene, diciamo pure “correttive”) ci sono, sono note, sono pubbliche e risultano, come Luigi stesso riconosce, molto severe. Ma il motivo per cui sono state prese resta segreto.
È giusto questo? Conforme ad una prassi secolare della chiesa probabilmente lo è, ma corrisponde alle esigenze di trasparenza che oggi sembrano tanto importanti, dentro e fuori la chiesa?
Immaginate di vedere un padre (di cui avete una buona opinione) che picchia un figlio (che non vi risulta abbia fatto niente di male): non sentireste la necessità di chiedergli perché si comporta in quel modo? Anzi, non pensereste di avere il diritto di saperlo?
Forse ha ragione fra’ Lorenzo (mi pare): papa Bergoglio è proprio un conservatore. Sì, ma su stili di esercizio dell’autorità come questo.
“Così magari LA PIANTA DI DIRE STRONZATE.”
Brava, Sara1, complimenti !!
Però, lascia che ti dica che sei andata completamente fuori strada.
Anzi, sei finita nel burrone.
Quei papi che hai nominato, li ho molto apprezzati.Tutti e tre. Anche quando erano sulla sedia gestatoria. Era proprio inutile che postassi i link.
Questo non c’entra un bel niente con quel che hai detto tu negli ultimi post. Soprattutto quando sei andata a citare le influenze di uomini come Ferrara e Scalfari sulla Chiesa. Una scemenza megagalattica.
Per quanto riguarda “il trono” dei papi, che tu hai interpretato come “seggiola gestatoria”, ti dico, rispettosamente beninteso, che la STRONZA a tutto campo sei tu (permettimi il “pan per focaccia”), perché io parlavo METAFORICAMENTE. Se cercassi di capire fra le righe, invece di partire in quarta, forse capiresti qualcosa di più.
Dicevo che questo Papa non si pone su un livello di superiorità, e questo è il “trono”a cui facevo riferimento, altro che “seggiola gestatoria” del cavolo! Con la sua umiltà e semplicità il Papa attuale si pone sullo stesso livello della gente comune, e–guarda caso– molti cattolici ( i conservatori) lo vedono sminuirsi e glielo imputano a colpa. Come gli imputano a colpa il fatto che parla autorevolmente sì ma comunemente, senza terminologia teologica, senza filippiche di stampo ecclesiale. Lui parla col cuore, senza premeditare.
Qualcuno qui lo ha definito “parroco di campagna”, intendendo svilire in questo modo il suo ruolo di capo della Chiesa cattolica. Mentre per le persone come me, che rientro nella massa della gente comune, e me ne vanto, questo è il suo grande merito.
Complimenti; come neo papista è più cheerleader della Raffaella, non credevo sarebbe stato possibile e invece guarda tu le sorprese.
Però mi rendo conto che minimo minimo lei ha conosciuto Pio XI in persona e riesce a far passare per nostalgici noi che al massimo siam cresciuti con le GMG di GPII…
Hai sbagliato ancora, Sara1. Se proprio ci tieni a saperlo, il primo papa che ho conosciuto è stato Pio X. Soddisfatta? Abbi rispetto per la mia età tanto avanzata.
Mai avrei immaginato che tu fossi tanto stupida
Tu, comunque, sei giovane solo anagraficamente, non mentalmente, soprattutto in materia religiosa. Potrei spiegarti il perché, ma non vale la pena.
Buon pro ti faccia.
Vorrei invitare l’amica Sara a non replicare ulteriormente: non è il caso, Sara.
Buona serata.
Roberto 55
Sara, ingenua zuccona -detto fraternamente- rispondi (imperativo) a questa domanda: tu hai il “potere di cancellarti o correggerti i commenti che posti?
Uè, Ubi, chi si rivede! Un caro saluto!
Se avessi il potere di correggere i miei commenti, Ubi, non sarebbero così sgrammaticati…
Chiedo scusa Roberto.
Bene Sara, allora sappi che la “signora” con cui stai “battagliando” questo potere ce lo ha!
Ergo, accede da un profilo di “amministratore” !
Se ti può poi interessare come e perchè, devi chiedere al gestore del blog…
(Ti ho detto tutto e ho detto niente; smettila almeno di combattere i “mulini a vento” …).
Saluti
Mi allargo e riposto solo per ricpondere al cortese saluto di Tonizzo. ricambio con franca cordialità!
Sara, amica mia, non hai nulla di che scusarti, e men che meno nei miei confronti: solo, proprio per il valore dei tuoi contributi in questo “pianerottolo”, trovo che sia un peccato che tu impieghi energie in baruffe in cui altre/i vorrebbero trascinarti; tutto qua, Sara.
Un abbraccio forte e solidale.
Roberto 55
Gomblotto! [rif. Umiltà delle 21.30]
Grazie di cuore Roberto, e scusatemi tutti.
“Bene Sara, allora sappi che la “signora” con cui stai “battagliando” questo potere ce lo ha!
Ergo, accede da un profilo di “amministratore” !”
Ma che vuol dire questo? Mistero dei misteri !!
” trovo che sia un peccato che tu impieghi energie in baruffe in cui altre/i vorrebbero trascinarti; tutto qua, Sara.”(Roberto55)
A dire il vero, se solo si riuscisse ad essere obiettivi, cosa che sembra essere la più difficile del mondo, Roberto55 si renderebbe conto che non io ho cercato baruffe ma Sara1.
Io non “trascino” nessuno in “baruffe” o altre facezie del genere. Non è mio costume farlo.
Il signor Roberto55 rilegga i post e si accorgerà (forse) che io non avevo cercato Sara. Lei per prima ha cercato me parlando avventatamente, e per partito preso, di un mio “stupidissimo commento (come al solito)” che faceva seguito ad un intervento di Tonizzo. Il quale ha dimostrato di capirlo molto bene, mentre l’ amabile Sara non aveva capito un tubo. Come, del resto, spesso le succede, almeno quando legge i miei interventi. Deformazione dettata da antipatia. La qual cosa non mi manda in crisi.
L’obiettività, signor Roberto, è la prima regola dell’onestà intellettuale, che a lei manca evidentemente.
Prima di schierarsi con qualcuno, lei (e non solo lei) avrebbe il dovere di verificare. Si tratta di un DOVERE, ché se tutti procedessimo per simpatie o antipatie, il mondo sarebbe peggiore di quello che già è.
E il blog, che è uno specchio in miniatura del mondo, diventerebbe (come già è in effetti) un circo di comicità basata su stravolgimenti risibili. Una girandola di inesplicabili idiozie.
Mi fa proprio ridere, ma anche piangere, la cattolicità di certi individui.
Una autentica schifezza.
Rido ancora a crepapelle per il “potere” e per “il profilo da amministratore”che qualcuno mi attribuisce.
Che acume!! Che idiozia!! Ma da dove piovono queste cretinate?
Si metta il pannolone, sa com’è, ridere a crepapelle alla sua età…potrebbe “piovere” di tutto.
Luigi Franti scrive,
8 settembre 2014 @ 22:47
Gomblotto! [rif. Umiltà delle 21.30]
risposta: maddechéé..
Amico mio, la realtà è che ci tocca di subire pure in un blog le ingerenze dei prepotenti. Altro che “specchio della realtà”, qui la realtà supera di gran lunga la più fervida, delle immaginazioni!
Sono arrivata alla conclusione, dopo questo ennesimo “attacco”a testa bassa contro chiunque “osi”. Dopo questo refren di “botta risposta” al vetriolo, che ci troviamo di fronte a un Troll.
Chi è il troll?
“il troll è una figura tendenzialmente malvagia e di dimensioni abbondanti, e mi sembra che la descrizione salti all’occhio.
Il troll Marilisa, come pure a suo tempo Geob, è arguto, di una violenza “pensata”, continua a inviare commenti su commenti, con epiteti diffamatori.
Ora, se non ci pensa il gestore del blog ad eclissarlo, due sono le possibili conseguenza: o il blog chiuderà per mancanza d’ospiti – perchè uno alla volta, alla fine, ce la svignamo tutti, abbi pazienza Luigi: già è tanto amara la vita che andarsi a cercare altro fiele, francamente, sarebbe da idioti- o Marili-Geob andrà , necessariamente ignorata.
Questo perché il troll vive di un’unica essenza: attirare l’attenzione per generare a sua volta reazioni. E’ un killer seriale ,potenzialmente capace di tutto.
Come è evidente, il troll Maril/geob redivivo si alimenta e vive con le risposte stizzite dei bersagli. Allora: non cadiamo nella trappola!
Se riusciremo a vincere questa piccola grande battaglia contro il male sarà una prova di resistenza che risulterà preziosa per le nostre anime, ed anche la pazienza, duramente messa alla prova, darà dei frutti saporiti e magnifici!
Un caro saluto a tutti.
Cara Clodine, la mia battuta delle 22.47 era per il complottismo da cui ultimamente l’Umiltà sembra essere affetta.
Quanto a Marilisa, io non penso che lo faccia apposta, ma che sia proprio così di natura. Ti ricordi quel vecchio slogan (dell’Arrigoni? o era della Cirio?): “Come natura crea, Marilisa conserva”. Nel suo genere, a me sta simpatica. Sono propenso a credere che nella vita reale abbia persino delle qualità positive: che so, magari è brava a stirare le camicie.
Tu e Sara1, che siete delle forti lettrici, non avrete difficoltà a fare come vi suggerisco: i suoi interventi più lunghi di tre o quattro righe, fateli oggetto di una lettura veloce (picchio, che poi è una marilisa meno ruspante, probabilmente direbbe “skimming”): controllate che il tasso di stupidaggini sia nella norma (il “range” [sempre come direbbe picchio] fisiologico di riferimento è tra l’85% e il 95%) e poi state serene. E vogliatele bene come faccio io.
Si, Franti, hai ragione: non può fare che il solletico… ignorare le persone moleste rafforza la pazienza, che è una grande virtù. Anzi, dobbiamo ringraziarla la Maril/Geob per questa “ginnastica” spirituale cui ci sottopone! A me, francamente -eccetto quando la fa’ “grossa” e “grassa” per cui è impossibile non storcere il naso- alla fine fa pure tenerezza! Pensa tu! In special modo quando si arruffiana a Luigi Accattoli e per suscitare “simpatia” fa le fusa, si trasforma in “amabile gattina”…eh…li si che diventa esilarante!
; ))) ah ah ah ah ah ah ah….
A proposito di papi, nell’omelia odierna di papa Francesco c’è un passaggio che trovo corrispondente ad un mio commento di ieri : “Tutta la folla cercava di toccarlo” perché “da Lui usciva una forza che guariva tutti”. Gesù è in mezzo al suo popolo: “Non è un professore, un maestro, un mistico che si allontana dalla gente e parla dalla cattedra, lì. No! E’ in mezzo alla gente; si lascia toccare; lascia che la gente gli chieda. Così è Gesù: vicino alla gente. ”
Chissà se qualcuno riesce a capire.