Parabola del fotografo e della sposa incinta

Alberobello, piazza del Popolo, sabato ore 11: esce dal Municipio una coppia di sposi tra riso e fiori. Lei è incinta a palloncino, lui si piega a baciare il bimbo. La sposa si libera del bouquet e mette le mani sul capo dello sposo. Ne vengono bellissime foto. Intorno i parenti festanti e due nonne in nero che ridono e subito tornano serie: al loro bel tempo era gran vergogna sposarsi incinte. E niente foto.

50 Comments

  1. Grazie a Dio.
    La vita e il buon senso,
    hanno trionfato alla fine
    sulla paura e sull’ipocrisia,
    nel frattempo….
    quanti hanno pagato…
    anche con la vita,
    omicidi o suicidi,
    per un atto che dà gioia,
    piacere,
    vita.

    Ma sarà ancora lunga…..
    intanto…

    8 Maggio, 2010 - 13:53
  2. FABRICIANUS

    Caro Matteo, non hai tutti i torti, alla fine ha prevalso il buon senso…è vero

    Sul sesso e la sessualità mi sento di condividere questa frase del filosofo Francese Paul Ricoeur

    “La sessualità è il vertice di un’ Atlandide sommersa: di qui il suo enigma”

    Un caro saluto all’amico Matteo.

    8 Maggio, 2010 - 14:28
  3. Gian Battista

    I bimbi sono una Benedizione del Signore ed è bello poterli considerare anche una lode che papà e mamma elevano a Dio. Il Municipio è il centro di gravità della storia di un paese, la Chiesa è il centro di gravità della fede. Auguro a quella famigliola di tonificare la loro gioia “passando” anche dal bel santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano.

    8 Maggio, 2010 - 14:51
  4. Leonardo

    Niente di che: in municipio i due hanno solo stipulato un contratto, recedibile (orrendamente direbbero i legulei) come tutti i contratti. Certo una cosa più seria e responsabile della “convivenza” di tanti altri, ma fiori e riso (e anche Ricoeur) erano per un’altra cosa: il miracolo per cui un uomo una donna e Dio creano qualcosa di eterno, un sacramento.
    Magari le nonne in nero è a questo che pensavano.

    (By the way, come direbbe Syriacus: sposarsi incinte è sempre usato, e la vergogna non era poi troppa: giusto quel che ci voleva).

    8 Maggio, 2010 - 16:23
  5. Clodine

    Mia cugina Ausilia restò incinta nel lontano 1965 in modo del tutto misterioso, ancora oggi, a distanza di quasi 50 anni la zia -ora vecchissima- si va chiedendo come possa essere accaduto. L’arcano di fatto, a tutt’oggi non fu mai svelato: abitavano sulla Tuscolana in prossimità di Porta Furba, a ridosso dell’acquedotto Felice, ed era la prima di tre gemelle [eh già, anche all’epoca avvenivano i parti trigemellari e senza ormoni. Una famiglia molto fertile la nostra,basta la vicinanza di un pantalone che si resta incinte!] insomma per tornare alla vicenda, questa Ausilia, bella ragazza dalle forme procaci, amoreggiava con un tal Alberto e andava ad infrattarsi proprio sotto le vestigia dell’antico rudere che si ergeva maestoso in un grande spazio verde [la speculazione edilizia non aveva ancora contaminato quella zona di Roma] seguita a vista dalle tremende gemelline sguinzagliate per l’occasione dalla madre perché spiassero, spifferassero eventuali “mosse false” ed impedissero che accadesse il temuto fattaccio. Ma a nulla servì: l’Ausilia, in maniera del tutto misteriosa restò incinta -ma come diavolo avrà fatto, non usciva mai, mai sola- e per timore dei genitori tacque fino a quando il pancione non si manifestò in tutto il suo trionfo! …
    Io ero piccolissima, di quel matrimonio ricordo la cerimonia celebrata ina fredda giornata d’inverno in tarda serata, secondo la zia il buio avrebbe coperto l’onta. Grazie a Dio la mentalità è cambiata in tal senso e debellata, si spera, la barbarie del “matrimonio riparatore” … che ha rappresentato una vera tragedia per molte donne della mia generazione.

    8 Maggio, 2010 - 19:20
  6. roberto 55

    Mah, Clodine: per me, tua cugina Ausilia non l’ha raccontata tutta ……………
    Scherzo, ovvio: bello, piuttosto, questo tuo ricordo – che affonda nella memoria e nella mentalità dell’Italia degli ani ’60 – che hai saputo proporre alla nostra lettura.
    A me non fa piacere vedere la celebrazione solo civile di un matrimonio, però, come dice Leo, meglio così che la semplice convivenza: che la sposa sia incinta, invece, non m’è mai parso disdicevole.
    Qualcuno ha ascoltato, stasera, l’intervista, su Rai3, di Fabio Fazio ad Hans Kung ?

    Buona domenica a tutti !

    Roberto 55

    8 Maggio, 2010 - 22:20
  7. Marcello

    Era vestita di bianco?

    8 Maggio, 2010 - 22:46
  8. antonella longo

    grazie di cuore, luigi, oltre che per tutto il resto anche per questa nota gentile e saporosa sulla scena da un esterno del mio splendido paese, che ti ha ospitato. ahimè, troppo brevemente!
    Un bambino è sempre il segno che Dio non si dimentica dei suoi figli e del mondo, e una madre in attesa, come recita un adagio dei tuareg, è sempre come una tenda nel deserto, davanti alla quale inchinarsi.
    buona festa della mamma a tutte le mamme che leggono e anche a quelle che non leggono…anche alla mia che non ne ha più bisogno, avendo la sua tenda in cielo da undici anni!

    8 Maggio, 2010 - 22:47
  9. antonella longo

    P.S.: grazie a gianbattista per il riferimento al nostro bel santuario dei santi cosma e damiano, che domani domani sarà bellissimo: 27 bambini alla loro prima comunione! sia per tutti come incontrare per la strada quello sconosciuto che non li lasci andare mai più, con la scusa di spezzare il pane…

    8 Maggio, 2010 - 22:55
  10. Küng? Meglio la Carrozza di Hans della Premiata Forneria Marconi

    8 Maggio, 2010 - 23:09
  11. Marcello!! ma che domande!! certamente era vestita di bianco!! come lo sono quasi tutte le spose da 40 anni a questa parte, totalmente dimentiche di ciò che il colore dell’abito da sposa dovrebbe rappresentare.
    Evviva, quindi, chi ha il coraggio del verde,rosso,blu,rosa e quant’altro che, per lo meno, è coerente con la condotta di vita!!

    8 Maggio, 2010 - 23:10
  12. Leonardo

    Avevo capito che Marcello chiedesse se Küng era vestito di bianco.

    9 Maggio, 2010 - 11:33
  13. Clodine

    …aveva la cravatta con una leggera cangianza argentea che faceva pendant con la canizie… direi un bell’ometto affascinante!

    9 Maggio, 2010 - 12:38
  14. Clodine

    ..Lo è un po’ meno la sua ossessione per il Concilio Vaticano II : è diventata una “fissa” la sua ! Definisce il papa Benedetto XVI sia sorta di malaerba in seno alla gerarchia…uno scismatico, è convinto che il papa abbia i paraocchi solo perché sta cercando faticosamente di restituire credibilità ad una chiesa corrotta, rimettendoci di persona. E che tutti i problemi, secono Kung siano riconducibili alla cosidetta “restaurazione”…riammettendo i lefebvriani : animali in via d’estinzione riesumati dall’oscuro medievale, orrore! Antiriformatori, antimoderni, contro il Concilio Vaticano II e Lui, il Papa l’inquisitore che rifiuta la storia che non vuole una riconciliazione con Lutero, non parla bene nemmeno dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese…Ma… Voi lo capite quando parla? Io NO!…

    9 Maggio, 2010 - 13:00
  15. Ma il più divertente è Fazio: gli ha chiesto perché la Chiesa rifiuta una concezione della vita divertente! Anche per Küng era troppo e ha svicolato elegantemente. Fazio è il meglio del luogo comune, se c’è una banalità di base nel suo birignao prima o poi ci finisce. Superbo, un centone didattico di idiozie.

    9 Maggio, 2010 - 13:44
  16. Nino

    Ma il più divertente è Fazio…….

    Ho perso qualche minuto a sbobinare l’intervista di Fazio a Küng per presentare il suo ultimo libro.

    Fazio: Lei ha parlato della piacevolezza della vita e nel libro ne parla, cioè la vita è bella, bisogna viverla gioiosamente, divertirsi, la vita è divertente. Noi abbiamo invece la sensazione che gran parte dei precetti della chiesa in realtà siano volti al proibire.

    Küng: Io voglio precisamente presentare un essere cristiano di una maniera onesta e anche allegra o positiva, io vedo evidentemente che non si può negare che tutto è negativo nella vta, ma solamente una chiesa che proibisce, questo moralismo non è questo che aiuta…………
    ——
    Al netto della palese difficoltà di Küng a tradurre in italiano il suo pensiero, che potrebbe essere facilmente male interpretato o compreso, mi pare che il suo giudizio sull’insieme dell’intervista e sulle persone sia prevenuto, direi anche spocchioso.

    Fazio, può essere indigesto e antipatico quanto si vuole, ciò non toglie che nella gelatina mediatica solo Fazio e Minoli e prima di loro il grande Biagi, hanno avuto la capacità di portare in Tv i più grandi personaggi della storia mondiale.

    Idem per quanto riguarda Küng circa la simpatia o meno, circa invece la sua statura intellettuale c’è solo da togliersi il cappello.

    Ad ogni buon conto, per chi avesse perso la trasmissione o volesse risentirla, senza pregiudizi, potrà rivederla su RAISAT EXTRA.

    9 Maggio, 2010 - 17:32
  17. @Nino: giudizio spocchioso? Ogni giudizio che noi spettatori passivi, passivi, possiamo dare di ciò che guardiamo è sempre troppo poco spocchioso se paragonato alla spocchia di chi in tv ci sta da sempre. Portare in tv i personaggi, dice bene: i personaggi, non il resto. E cmq si dovrebbe avere bisogno del resto non dei personaggi. Tutto ridotto a personaggi non a persone. Fazio non mi è indigesto, perché il nulla non lo si può digerire, te lo becchi tra i denti e muore lì. Se lo immagina Epicuro in tv che dice: gente divertitevi che di doman non v’è certezza? Così di un balzo supera il tempo che lo separa da Lorenzo e la noia? Sì, grazie alla tv ci si diverte davvero tanto. Biagi chi? La premiata fabbrica libri firmati Biagi? Sono convinto che a suo nome potrebbero pubblicare ancora qualche volume…

    9 Maggio, 2010 - 17:48
  18. Io, invece, non ho capito che c’entra Kung e Fazio in un post su Alberobello e la sposa incinta…
    Ma, qualcuno si è fermato a leggere quello che ha scritto Luigi circa la bellezza dell’azione di quel futuro papà che bacia il pancione della sposa e la foto indimenticabile che ne sarà scaturita? Bellissima foto e storia da spiegare al nascituro quando comincerà a chiedere………

    9 Maggio, 2010 - 17:56
  19. @Nino: dimenticavo. Ma se davvero Küng scrive quel che gli mette in bocca Fazio mi chiedo che bisogno c’era di insegnarlo a Tubinga… a suo tempo poteva anche andarci Jovanotti (che infatti già gira per qualche università)… e poi uno si lamenta dell’analfabetismo di ritorno…

    9 Maggio, 2010 - 17:58
  20. OK, scusate il disturbo…………..

    9 Maggio, 2010 - 18:02
  21. @principessa: qualcuno aveva introdotto l’argomento e da cosa nasce cosa… come avviene in quasi tutti le discussioni. Cmq l’immagine del papà che bacia il pancione non mi entusiasma, anzi non piace affatto. Gusti, beninteso, nulla di teo-filosofico. Però un certo pudore di fronte alla nascita si potrebbe anche avere. Il padre ha già fatto quello che doveva; la mamma lo sta facendo, poi insieme avranno modo di affrontare ben altro. Scusi, ma non riesco a trovare la vita divertente…

    9 Maggio, 2010 - 18:08
  22. @principessa: il mio è un mero riflesso gnostico e cataro.

    9 Maggio, 2010 - 18:11
  23. D’accordo, ma non si può neppure andare attraverso la vita lamentandosi sempre di tutto……..
    Sempre questione di gusti, beninteso.

    9 Maggio, 2010 - 18:20
  24. @principessa: è che io mi diverto così… vede come diventano sdrucciolevoli i discorsi che iniziano con i divertimenti, i gusti e cose così?

    9 Maggio, 2010 - 18:30
  25. discepolo

    da quel genio che era Ennio Flaiano.:
    “la ragazza è mi piace, e’ bella, ricca, giovane colta-
    nell’annuncio accennavate ad un piccolo difetto fisico. di che si tratta’?
    – e’ incinta. oh, ma pochissimo.

    9 Maggio, 2010 - 20:23
  26. discepolo

    A proposito di Fazio ed altri ameni e “divertenti” idioti televisivi” (sempre citando Ennio Flaiano del ’70)
    “L’oppio ormai è la religione dei popoli.”

    9 Maggio, 2010 - 20:26
  27. discepolo

    quanto ad Hans Kung eccovi un esempio della sua prosa , chiara e limpida e cristallina ( dal saggio “Dio esiste? Ed. mondadori 1979, pag
    “,”Sul piano del lineare, dell’orizzontale, del puramenete umano non sembra essere possibile alcun passaggio veramentwe qualitativo in una dimensione realmente diversa senza un autentica trascendenza non si da’ alun autentico trascendimento:”
    Chiaro no? come dovrebbe essere un teologo moderno!. altro che Ratzinger, questo retrogrado!

    9 Maggio, 2010 - 20:44
  28. roberto 55

    Sono stato io, Principessa (“mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”), a “lanciare il sasso” dell’intervista televisiva di Fabio Fazio (la cui trasmissione, comunque, e con buona pace di qualche amico del “pianerottolo”, non mi dispiace affatto) ad Hans Kung.
    D’accordo, invece, con Debenedetti: meglio di Hans Kung è senz’altro “La carrozza di Hans” della PFM (da “Storia di un minuto” – 1972: ah, i bei tempi della mia gioventù …………).

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    9 Maggio, 2010 - 20:45
  29. discepolo

    Altra perla della chiarezza di Hans Kung emerito teologo:.
    “la mia fiducia di fondo si rivela quindi come una fiducia giustificata dalla stessa realtà e quindi anche davanti alla ragione, una fiducia che non conferisce una sicurezza prefrabbicata infusa a priori ma piuttosto una certezza che si impone all’uomo nel corso del suo esercizio” (Dio esiste? pag.504)
    Tutto chiaro, no?

    9 Maggio, 2010 - 20:49
  30. raffaele.savigni

    In altri tempi sarebbero stati definiti “pubblici peccatori”. Sono lieto del fatto che ciò non avvenga più; e credo che nell’attuale contesto culturale sia già un fatto positivo che due persone decidano di assumersi in pubblico (anche se in Comune e non in chiesa) l’impegno a vivere insieme nella fedeltà reciproca, e che pur non essendo (immagino) credenti abbiano scelto di donare la vita.
    Credo però che sia importante anche che la Chiesa continui a raccomandare (senza condannare chi non ce la fa) virtù “eroiche” come la castità prematrimoniale ed il matrimonio indissolubile in chiesa.

    9 Maggio, 2010 - 21:31
  31. raffaele.savigni

    Di fronte a Kung mi vengono in mente i versi manzoniani (riferiti a Napoleone): “Fu vera gloria? Ai posteri/ l’ardua sentenza”. Per questo non mi unisco né ai detrattori né ai difensori “senza se e senza ma” del noto teologo.

    9 Maggio, 2010 - 21:33
  32. @raffaele.savigni: no ma non è questione di detrattori o estimatori, è il senso di inadeguatezza di fronte alla realtà che il pensiero teo-filosofico rivela tutte le volte che crede di uscire allo scoperto, magari attraverso la tv. Possibile che tra le citazioni di discepolo e le risposte alle pseudodomande di Fazio ci sia il nulla? E da lì che nasce il sarcasmo… per il resto più o meno tutti sono in ricerca. Tra l’altro Fazio e company la risposta già ce l’hanno, quindi anche queste ospitate sono trucchetti… a quando da Augias?

    9 Maggio, 2010 - 21:42
  33. l’effetto comico, almeno per me, è lo stesso provato dalla servetta tracia quando Talete cade nel pozzo guardando le stelle. Come, parli del puramente umano e neppure ti accorgi che la vita divertente a Pascal già puzzava di diversione… se avesse attenuato il luogo comune e corretto Fazio, magari dicendogli che non ha speso tutta la sua docenza per insegnare che la vita è pure divertimento avrebbe fatto miglior figura e non avrebbe consegnato ancora una volta l’interpretazione prevalente del senso della vita a un conduttore tv.

    9 Maggio, 2010 - 21:49
  34. discepolo

    “come uomini del XX secolo si può credere PERSINO nel Dio cristiano! non si deve essere necessariamente contro Dio solo perhè siamo per la centralità dei problemi della terra e dell’uomo e per la teoria dell’evoluzione, per la democrazia e la scienza, il liberalismo o il socialismo. anzi chi crede in Dio può essere ADDIRITTURA fautore della libertà dell’uguaglianza e della fraternità, della giustizia sociale e del progresso scientifico!”
    Ipse dixit. (Hans Kung) grazie , di averci illuminato!
    . che idea grandiosa! quello che aveva già detto Voltaire tre secoli prima oggi Kung lo spaccia come sua grande scoperta Libertè, egalitè, fraternitè-Che pensiero originale! I cristiani sentitamente ringraziano…..:-)

    9 Maggio, 2010 - 22:14
  35. Mabuhay

    Buon giorno. Contento di rivedere Clodine e principessa in action! 🙂
    Kung si crede originale…ma anche lui ripete libri, idee…Sappiamo gia’ che il 99% dei libri are about other books. Cosi’ che…cos’e’ l’originalita’?

    Di originale c’e’ solo la novita’ che ciascuno di noi e’ disposto a vedere/scoprire/incontrare nella vita di tutti i giorni…che di per se’ non e’ poi molto originale! Cioe’ alla fine siamo noi -parafrasando il testo dell’Apocalisse- che facciamo le cose nuove: dipende da cosa abbiamo, coltiviamo nel cuore e nella mente. E anche negli occhi.
    Luigi, il “padrone” di questo blog deve essere molto orioginale!!! 🙂

    Per cui -per me- the opening text di questo post e’ un dolcissimo quadretto: e’ sano, bello ed un inno alla speranza, alla novita’!

    Ma che bella cosa deve essere amare!
    Se poi si permette al buon Dio di “insegnarci” ad amare…meglio ancora!

    10 Maggio, 2010 - 5:53
  36. Mabuhay

    Scusate…
    “Luigi, il “padrone” di questo blog deve essere molto originale!!!”

    10 Maggio, 2010 - 9:14
  37. discepolo

    caro mabuhay, secondo me , sbaglierò i quadretti “dolcissimi”, questo come altri, che ci propone il nostro amico “virtuale”Luigi sono solo apparentemente dolcissimi e privi di problemi. ad un esame più attento nei post di Luigi c’è sempre una paroletta, una frase che insinua un ombra, una problematicità nel “quadretto dolcissimo”. in questo caso le due vecchie in nero che ridono e subito tornano serie pensando ai loro tempi..qundo sposarsi incinte ra una vergogna.
    . del resto se non vi fosse problematicità, anche nel quadretto più dolce, non ci sarebbe riflessione, ne’ discussione, ne’ pensiero, ne’ dialettica..
    ci sarebbe solo da dire “Che bello ” come dice di solito la gente di fronte a un tramonto o a un neonato..
    Ripeto può darsi che mi sbagli ma mi sembra che Luigi non ci voglia far esclamare semplicemente”Che bellol!”, ma voglia farci riflettere su esperienze che hnno fatto riflettere anche lui.
    Altrimenti le nostre risposte ai suoi post sarebbero una serie di esclamazioni estatiche “Che bello”” “Che dolce” “che meraviglia”
    sai che noia?

    10 Maggio, 2010 - 9:22
  38. Leopoldo

    “Niente di che: in municipio i due hanno solo stipulato un contratto, recedibile (orrendamente direbbero i legulei) come tutti i contratti.”

    Leonardo, eviti di avventurarsi in territori a lei evidentemente sconosciuti. Il matrimonio, anche se civile, non è un contratto.

    10 Maggio, 2010 - 10:00
  39. Mabuhay

    Ma cara il mio discepolo! Se il quadro e’ bello, e’ bello!
    Non sto li’ a pensare quando quel bambino sara’ abbandonato dal padre fedifrago, o si ammalera’ seriamente a una tenera eta’….o che ne so! La vita portera’ a lui e a loro quello che ci porta a tutti. Quando sara’ il momento della croce o della sofferenza…bene…reagiro’ con altre parole o altri sentimenti!

    Non e’ che quando vedo una immagine del genere comincio a pensare: poveri fessi! Ma questi non sanno cosa li aspetta! Ma che illusi! E quel bambino! Meglio sarebbe che se ne rimanessse nel pancione… etc etc…

    (Io non mi sono sposato. Per vocazione. Ma anche nel passato ne ho visti di matrimoni “incinti” e affrettati cosi’ che non si vedesse il pancino/one crescere…che davano alla luce miracolosamente dopo 4 o cinque mesi bei robusti e paffuti pargoli! )

    10 Maggio, 2010 - 12:04
  40. giosal

    Questo pianerottolo mi attrae sempre, anche se lo frequento soprattutto come uditore.
    Anch’io ho sentito Kung da Fazio, e per certi versi mi è piaciuto: certo è uno spirito libero, prerogativa dataci dal Creato cui spesso noi rinunciamo (per ignavia? Paura?).
    Mi sembra che qualcuno qui parli di Kung con sufficienza o velata ironia. Eppure Kung è un “grande vecchio” come Ratzinger e, grosso modo, della stessa levatura mentale – e io credo morale. Con la differenza che il secondo è “sul carro dei vincitori”, cosa che ha sempre affascinato le maggioranze.
    Al proposito, Discepolo riporta un passo dell’opera del teologo svizzero a esempio della sua scarsa chiarezza, ricavandolo da pag. 504 della sua opera.
    Per me l’esempio va a onore di Kung, se Discepolo ha dovuto andare a una pagina così lontana per trovare qualcosa di incomprensibile in un lavoro tanto complesso (Discepolo: io scherzo, supponendo che di passi difficili se ne trovino anche prima di quella pagina).
    Per uscire dall’OT, mi è piaciuto il primo Matteo, come Gian Battista. D’altronde condivido anche Leonardo sulle nonne in nero, come era la mia. E che dire, se non bene, del pancione trionfante descritto da Clodine? Le vie, e anche le benedizioni, del Creato sono infinite. Un caro saluto

    10 Maggio, 2010 - 13:04
  41. @giosal: non so se Küng è uno “spirito libero” (alla Nietzsche di Umano troppo umano?), in ogni caso credo che lo spirito di libertà, per certe sue caratteristiche, purtroppo lo si intende relativo a qualcuno e a qualcosa, mai in assoluto. In questo senso certamente Küng è libero… nei confronti dell’ortodossia, molto meno libero nei confronti dello spirito del tempo per il quale nutre un’evidente fascinazione (il fascino è un legame). Lo stesso, a mio parere, vale per l’espressione “carro dei vincitori”. Da un certo punto di vista è quello di Ratzinger, ma visto da un altro lato Küng è dalla parte del vero ed eterno vincitore: il mondo.

    10 Maggio, 2010 - 13:35
  42. Leonardo

    A quale categoria giuridica andrebbe riportato il matrimonio civile, secondo il sommo giurista Leopoldo? Che il Codice civile non lo definisca esplicitamente come contratto lo sapeva perfino un ignorante come me (e peraltro, nella terminologia del codice, il matrimonio indifferentemente si “celebra” e si “contrae”), ma, guardando alla sostanza, che altro è il matrimonio civile, se non un tipo particolare (molto particolare, se si vuole) di contratto?
    O pensa forse che sia uno status?

    Ricordo poi al sommo giurista che al tempo del dibattito referendario sul divrozio uno degli argomenti che si portarono, in difesa della legge, fu proprio quello che con il divorzio si eliminava l’anomalia di un “contratto” (con le virgolette, mi raccomando) che istituiva un’obbligazione così forte e penetrante nella sfera intima della persona con impossibilità assoluta di recedere da essa. In sostanza si diceva: la libertà del singolo può certamente impegnarsi in modo irrevocabile se si tratta, ad esempio, di alienare un bene, ma non si potrebbe ammettere, ad esempio, un contratto di lavoro “a vita” che non consenta, in modo assoluto, di recedere. Si diceva: il matrimonio senza divorzio rappresenta appunto un’eccezione a questo principio. Quando si ragionava così, non ci si riferiva ad una logica giuridica contrattuale?

    10 Maggio, 2010 - 14:22
  43. I migliori non sono coloro che non hanno mai peccato, ma chi dal peccato è passato alla Grazia…

    (vedi S. Paolo, S. Agostino S. Francesco ecc. ecc.).

    Il beato Giovanni XXIII diceva:
    “Un uomo è sempre più grande dei propri errori.”

    … e spiacente ma debbo ricordarvelo, il tempo della grazia non lo decidete voi…
    …fatevi una letturina della Parabola degli operai della vigna presi a giornata dal padrone… (Matteo 20)…

    Ps vedo il Vangelo sempre più sepolto sotto la pseudo-cultura del mondo e dell’ “io penso”… (con la testa del mondo)

    10 Maggio, 2010 - 14:24
  44. … il matrimonio è un “negozio giuridico”…

    saluti a tutti…

    10 Maggio, 2010 - 14:25
  45. roberto 55

    Caro Leopoldo,

    l’amico Leonardo sa (e ne è buon testimone) quanto mi scocci terribilmente dargli ragione: però, sorry !, stavolta, in tema di natura giuridica del rapporto matrimoniale, la ragione ce l’ha.

    Buona serata !

    Roberto 55

    10 Maggio, 2010 - 20:28
  46. Leopoldo

    Roberto55, parlate della cosa come se dipendesse dalla mia o dalla vostra opinione. E’ evidente, a questo punto, che non sapete che cosa sia un contratto – nulla di male per chi non è del mestiere – e che cosa comporti il matrimonio civile. Non credo che valga la pena approfondire l’argomento qui. Perciò, continuate pure a pensare ciò che ritenete.

    11 Maggio, 2010 - 7:45
  47. Leonardo

    Dixit Leopoldus: sic iubeo, sic volo, sit pro ratione voluntas.

    11 Maggio, 2010 - 11:24
  48. roberto 55

    Sono d’accordo con Leopoldo: non vale la pena di proseguire il confronto.
    Buona notte !

    Roberto 55

    11 Maggio, 2010 - 20:54
  49. E’ la prima volta che vedo un avvocato conciliatore. Complimenti Roberto!

    14 Maggio, 2010 - 20:29

Lascia un commento