Papa al summit: fare dello scandalo un’opportunità

Ascoltiamo il grido dei piccoli che chiedono giustizia – non semplici e scontate condanne ma misure concrete ed efficaci – trasformare questo male in un’opportunità di consapevolezza e di purificazione: sono le tre luci accese da Francesco stamane salutando i 190 partecipanti al vertice sugli abusi. Nei commenti le parole del Papa e una mia scheda sulla convocazione.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Massima parresia. Saluto del Papa ad apertura dell’incontro. Dinanzi alla piaga degli abusi sessuali perpetrati da uomini di Chiesa a danno dei minori, ho pensato di interpellare voi, Patriarchi, Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, Superiori Religiosi e Responsabili, affinché tutti insieme ci mettiamo in ascolto dello Spirito Santo e con docilità alla Sua guida ascoltiamo il grido dei piccoli che chiedono giustizia. Grava sul nostro incontro il peso della responsabilità pastorale ed ecclesiale che ci obbliga a discutere insieme, in maniera sinodale, sincera e approfondita su come affrontare questo male che affligge la Chiesa e l’umanità. Il santo Popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre. Ci vuole concretezza.
    Iniziamo, dunque, il nostro percorso armati della fede e dello spirito di massima parresia, di coraggio e concretezza.
    Come sussidio, mi permetto di condividere con voi alcuni importanti criteri, formulati dalle diverse Commissioni e Conferenze Episcopali – sono arrivati da voi, io li ho elencati un po’… –. Sono delle linee-guida per aiutare la nostra riflessione che vi verranno consegnate adesso. Sono un semplice punto di partenza, che viene da voi e torna a voi, e che non toglie la creatività che ci deve essere in questo incontro […]. Chiedo allo Spirito Santo di sostenerci in questi giorni e di aiutarci a trasformare questo male in un’opportunità di consapevolezza e di purificazione. La Vergine Maria ci illumini per cercare di curare le gravi ferite che lo scandalo della pedofilia ha causato sia nei piccoli sia nei credenti.

    21 Febbraio, 2019 - 12:44
  2. Luigi Accattoli

    Da oggi a domenica, per quattro giorni, il Papa presiede in Vaticano un vertice dell’episcopato mondiale sugli abusi sessuali compiuti da consacrati. Titolo: “La Protezione dei minori nella Chiesa”. Partecipanti: 190, tra i quali i presidenti di tutte le conferenze dei vescovi. Vi saranno nove relatori, uno per continente e altri quattro per i diversi aspetti del problema. Dibattito in assemblea e approfondimenti per gruppi linguistici. Le conclusioni le tirerà il Papa. Sono vent’anni che la manifestazione mediatica e giudiziaria di questa “messa nera” – cioè sacrilegio: così una volta Francesco ha descritto il dramma degli abusi – tormenta la Chiesa cattolica. La “tolleranza zero” è già prassi, ma non c’è ancora dappertutto una “piena avvertenza” del dramma con l’adozione di “strategie condivise”. A questo dovrebbe servire il vertice, imposto dal continuo emergere di nuovi scandali, coinvolgenti anche vescovi e cardinali, nell’intera geografia della cattolicità mondiale.

    21 Febbraio, 2019 - 12:46
  3. Leonardo Lugaresi

    Scusa Luigi, ma se il programma è quello che si può leggere qui: https://www.pbc2019.org/it/conferenza/programma?fbclid=IwAR2WU5EyCVbN6jgpPX2jhs60bFkxcAXHsrNwLWVnK946sQNkl2SufZCT74o
    tu il «dibattito in assemblea» dove lo vedi?
    Io vedo solo un quarto d’ora per le domande (e le risposte, presumo!) al termine di ciascuna relazione e meno di un’ora e mezza di lavoro di gruppo per ogni giornata. Più che a un sinodo, assomiglia a un corso di aggiornamento.

    21 Febbraio, 2019 - 17:47
  4. Amigoni p. Luigi

    Rif. 17.47 – Tempi vaticani

    – Non è un sinodo (istituzione “canonica”), ma una riunione, non proprio di aggiornamento. Qualcuno alla fine deciderà qualcosa.
    – Se non leggo male e calcolo male: i tempi dei lavori gruppi sono di poco più di due ore giovedì e di quasi due e mezzo venerdì, più 55 minuti per la presentazione degli stessi lavori ogni giorno. Sono di un’ora e 25 minuti sabato. Certamente potrebbero essere di più; ma si spera che i partecipanti si scambino idee anche il primo pomeriggio e la sera.
    – Credo che l’ importanza sia data soprattutto dalla partecipazione di tutti i presidenti delle conferenze episcopali nazionali.

    21 Febbraio, 2019 - 20:36
  5. Luigi Accattol

    Ventuno proposte. Ecco il “sussidio” annunciato dal Papa nel saluto [vedi al commento 2], com’è stato presentato dalla Sala Stampa vaticana con il titolo Punti di riflessione:

    Pubblichiamo di seguito alcuni punti formulati dalle diverse Commissioni e Conferenze Episcopali come aiuto alla riflessione nel corso dei lavori dell’Incontro su: “La protezione dei minori nella Chiesa”:
    1. Elaborare un vademecum pratico nel quale siano specificati i passi da compiere a cura dell’autorità in tutti i momenti-chiave dell’emergenza di un caso.
    2. Dotarsi di strutture di ascolto, composte da persone preparate ed esperte, dove si esercita un primo discernimento dei casi delle presunte vittime.
    3. Stabilire i criteri per il coinvolgimento diretto del Vescovo o del Superiore Religioso.
    4. Attuare procedure condivise per l’esame delle accuse, la protezione delle vittime e il diritto di difesa degli accusati.
    5. Informare le autorità civili e le autorità ecclesiastiche superiori nel rispetto delle norme civili e canoniche.
    6. Fare una revisione periodica dei protocolli e delle norme per salvaguardare un ambiente protetto per i minori in tutte le strutture pastorali; protocolli e norme basati sui principi della giustizia e della carità e che devono integrarsi perché l’azione della Chiesa anche in questo campo sia conforme alla sua missione.
    7. Stabilire protocolli specifici per la gestione delle accuse contro i Vescovi.
    8. Accompagnare, proteggere e curare le vittime, offrendo loro tutto il necessario sostegno per una completa guarigione.
    9. Incrementare la consapevolezza delle cause e delle conseguenze degli abusi sessuali mediante iniziative di formazione permanente di Vescovi, Superiori religiosi, chierici e operatori pastorali.
    10. Preparare percorsi di cura pastorale delle comunità ferite dagli abusi e itinerari penitenziali e di recupero per i colpevoli.
    11. Consolidare la collaborazione con tutte le persone di buona volontà e con gli operatori dei mass media per poter riconoscere e discernere i casi veri da quelli falsi, le accuse dalle calunnie, evitando rancori e insinuazioni, dicerie e diffamazioni (cfr Discorso alla Curia Romana, 21 dicembre 2018).
    12. Elevare l’età minima per il matrimonio a sedici anni.
    13. Stabilire disposizioni che regolino e facilitino la partecipazione degli esperti laici nelle investigazioni e nei diversi gradi di giudizio dei processi canonici concernenti abuso sessuale e/o di potere.
    14. Il Diritto alla difesa: occorre salvaguardare anche il principio di diritto naturale e canonico della presunzione di innocenza fino alla prova della colpevolezza dell’accusato. Perciò bisogna evitare che vengano pubblicati gli elenchi degli accusati, anche da parte delle diocesi,
    prima dell’indagine previa e della definitiva condanna.
    15. Osservare il tradizionale principio della proporzionalità della pena rispetto al delitto commesso. Deliberare che i sacerdoti e i vescovi colpevoli di abuso sessuale su minori abbandonino il ministero pubblico.
    16. Introdurre regole riguardanti i seminaristi e i candidati al sacerdozio o alla vita religiosa. Per costoro introdurre programmi di formazione iniziale e permanente per consolidare la loro maturità umana, spirituale e psicosessuale, come pure le loro relazioni interpersonali e i loro comportamenti.
    17. Effettuare per i candidati al sacerdozio e alla vita consacrata una valutazione psicologica da parte di esperti qualificati e accreditati.
    18. Indicare le norme che regolano il trasferimento di un seminarista o di un aspirante religioso da un seminario a un altro; come pure di un sacerdote o religioso da una diocesi o congregazione ad un’altra.
    19. Formulare codici di condotta obbligatori per tutti i chierici, i religiosi, il personale di servizio e i volontari, per delineare limiti appropriati nelle relazioni personali. Specificare i requisiti necessari per il personale e i volontari, e verificare la loro fedina penale.
    20. Illustrare tutte le informazioni e i dati sui pericoli dell’abuso e i suoi effetti, su come riconoscere i segni di abuso e su come denunciare i sospetti di abuso sessuale. Tutto ciò deve avvenire in collaborazione con genitori, insegnanti, professionisti e autorità civili.
    21. È necessario che si istituisca, laddove non si è ancora fatto, un organismo di facile accesso per le vittime che vogliono denunciare eventuali delitti. Un organismo che goda di autonomia anche rispetto all’Autorità ecclesiastica locale e composto da persone esperte (chierici e laici), che sappiano esprimere l’attenzione della Chiesa verso quanti, in tale campo, si ritengono offesi da atteggiamenti impropri da parte di chierici.

    21 Febbraio, 2019 - 20:56

Lascia un commento