Francesco poco fa all’udienza generale è tornato a chiedere di “fare di tutto” per la vita di Vincent Lambert e del piccolo Alfie Evans perchè l’unico padrone della vita è Dio”. Nel primo commento l’appello e il link alla fonte.
Papa per Vincent e Alfie: “Unico padrone della vita è Dio”
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Custodire la vita. Attiro l’attenzione di nuovo su Vincent Lambert e sul piccolo Alfie Evans, e vorrei ribadire e fortemente confermare che l’unico padrone della vita, dall’inizio alla fine naturale, è Dio! E il nostro dovere, il nostro dovere è fare di tutto per custodire la vita. Pensiamo in silenzio e preghiamo perché sia rispettata la vita di tutte le persone e specialmente di questi due fratelli nostri. Preghiamo in silenzio.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2018/documents/papa-francesco_20180418_udienza-generale.html
Finalmente una buona notizia!
https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/papa-di-alfie-incontra-papa-francesco
Bello, bello, bello!
Onore al vescovo di Carpi, che ha patrocinato questo incontro! Anche se non ottengono nulla, per lo.meno la Chiesa è stata vicina!
Ha detto quello che doveva dire: «l’unico padrone della vita, dall’inizio alla fine naturale, è Dio». (Non so quanti dei suoi abituali ammiratori siano d’accordo, ma questo ora non importa).
Francesco al papà di Alfie: Ad un certo punto ha detto che il coraggio di questo padre è simile all’amore che Dio ha nei confronti dell’uomo che non si rassegna a perderci:
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-04/papa-francesco-alfie-evans-dio-padrone-vita.html
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-04/papa-francesco-alfie-evans-cavina.html#play
Bello come tanti altri gesti di questo Papa!
Alberto Farina
Sono contento di questo intervento del papa.
Bella e’ la testimonianza di fede del giovane padre di Alfie, un ragazzo di soli venti anni che sta lottando come un leone contro tutti. Ha scritto una lettera all’ Arcivescovo rivendicando il suo essere cattolico, ha brigato per avere un colloquio col papa come la piu’ alta Autorita’ morale in grado di aiutarlo Se non fosse stato per la sua ostinazione questo incontro con il Papa non sarebbe neppure avvenuto.
Bella e’ la sua commovente fiducia nella Chiesa cattolica e nel Santo Padre, quale Vicario di Cristo in terra ( non come star mediatica con cui farsi i selfie)
Spero che comunque vada questo giovane padre sia invitato a parlare al Sinodo dei giovani. La Chiesa ha bisogno di testimonianze cosi’ piu’ che di tante chiacchiere.
Purtroppo il risalto mediatico dato a queste importanti parole del Papa, così diverse da quelle che giorni fa aveva detto mons Paglia, è stato molto modesto.
Sul Corriere della Sera c’è solo in modesto box in una pagina interna.
È vero, quello che il Papa ha detto non fa notizia perché si è limitato a riaffermare quella che è la dottrina di sempre della Chiesa, tuttavia notizie di segno diverso ricevono molto più spazio. E la maggioranza dei non addetti a i lavori si forma l’opinione che la posizione della Chiesa stia cambiando.
A me questo preoccupa, altri frequentatori del blog invece ritengono la cosa irrilevante.
L’unico padrone della vita è Dio? Beh, non credo che un giudice possa tener conto della illuminata verità. Anche perché è un arma a doppio taglio (stacchiamo le macchine e lasciamo fare a Dio, che nel frattempo ringraziamo per le sue attenzioni nei confronti di questi poveri figli). Qua i genitori devono avere l’ultima parola, senza bisogno di ricorrere a Dio, il vostro o quello di altri. Dopo, se il papa ha voluto consolare il padre di un ragazzo ammalato e con poche speranze di sopravvivere, ha fatto bene, anche se Venturi & C. non lo ammetteranno mai.
Certo, l’eco mediatica è stata molto modesta. Però le parole del Papa hanno dato conforto a chi, come me, si augurava di sentire quelle parole. Vedremo se ci saranno sviluppi; pare che sia stato affidato un mandato speciale al vescovo di Carpi, Francesco Cavina. Mi sento nazionalista: gli italiani hanno fatto molto in questa occasione.
Io penso che le parole più importanti non siano tanto: “l’unico padrone della vita è Dio” quanto quest’altra “il nostro dovere è fare di tutto per custodire la vita”.
Anche la parola “custodire” mi sembra molto ben scelta perché escludendo quello che si chiama “accanimento terapeutico” accenna alle “cure” della persona quali dar da mangiare, bere e aiutare a respirare.
Concordo con Calò nel fatto che sottolinea che lo Stato non può ergersi al di sopra della volontà dei genitori come supremo giudice della vita e della morte
(l’impressione è che molto cinicamente ci sia una questione di denaro o utilizzo delle risorse che dir si voglia, anche se, forse per pudore, questo non viene affermato)
Non credo invece che l’intenzione del Papa sia stata solo quella di dare un po’ di consolazione a un povero afflitto per la sorte del figlio ammalato senza speranza.
cara Antonella
purtroppo il comunicato della Conferenza Episcopale inglese si pone platealmente a favore del fatto che la vita di Alfie non è decisa da Dio ma dai Tribunali inglesi che dovranno prendere” la decisione cruciale nei conflitti di opinione ”
Ecco il testo della dichiarazione dei vescovi inglesi , un capolavoro di ipocrisia dolciastra clericale e di realismo cinico , al solo leggerla si capisce perchè la Chiesa cattolica ormai sia in calo drastico di fedeli:
” I nostri cuori vanno ai genitori di Alfie Evans e le nostre preghiere sono per lui e con loro che cercano di fare tutto quello che possono per la cura del loro figlio.Affermiamo la nostra convinzione che tutti coloro che hanno preso le decisioni strazianti che riguardano la cura di Alfie Evans agiscono con integrità e per il bene di Alfie, così come loro lo vedono( COSI’ COME LORO LO VEDONO!).
La professionalità e la cura per bambini seriamente malato dimostrata all’Alder Hey Hospital deve essere riconosciuta e affermata. Sappiamo che le critiche pubbliche recentemente pubblicate sul loro lavoro non sono fondate così come l’attenzione della nostra cappellania per lo staff, e davvero offerta alla famiglia, è stata fornita in maniera consistente( NON E’ STATA OFFERTA ALCUNA ATTENZIIONE DA PARTE DEL CAPPELLANO DELL’OSPEDALE ALLA FAMIGLIA TANTO E’ VERO CHE IL PRIMO PRETE CHE E’ ANDATO A TROVARE ALFIE E’ L’ITALIANO DON GABRIELE!).
Prendiamo nota dell’offerta del Bambin Gesù in Roma di prendersi cura di Alfie Evans. Sta a quell’ospedale presentare nei Tribunali britannici, dove devono essere prese decisioni cruciali nei conflitti di opinione, le ragioni mediche per un’eccezione da fare in questo caso tragico.( L’EUTANASIA E’ UN CONFLITTO D’OPINIONE !)
Con il Santo Padre preghiamo che con amore e realismo ( REALISMO ! REALISMO! ) che tutto sia fatto per accompagnre Alfie e i suoi genitori ( DOVE? ? AL CIMITERO? ) in questa sofferenza profonda”.
Senza parole: la Conferenza Episcopale inglese ha toccato il fondo.
Sì, avevo letto questa incredibile dichiarazione dei vescovi.inglesi! Per questo avevo.detto.che per fortuna ci sono i vescovi italiani! Non ho parole. Bisogna portare il bambino a Roma. Ci riusciranno?
Ospedale Bambino Gesù. Enoc: il Papa mi ha detto di fare il possibile e l’impossibile per Alfie
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-04/alfie-evans-papa-francesco-mariella-enoc-bambino-gesu.html
Anche il Gasilini di Genova si offre di accogliere Alfie! Mi sento sempre più orgogliosa di essere italiana.
Penso che la posizione dello Stato inglese sia del tutto inaccettabile e che sopprimere il povero Alfie sia un delitto ancora più grave perché commesso dalla pubblica autorità. Tuttavia il tema del rapporto fra la vita e la sua componente biologica deve essere posto con grande serietà. Appiattire l’esistenza umana esclusivamente su di essa è sicuramente riduttivo e può provocare conseguenze altrettanto nefaste.
Caro Alphiton non si tratta di appiattire l’ esistenza umana ma di dire a chiare note QUALE AUTORITA’ ha il diritto di decretare che la vita di un malato incurabile e’ inutile e quindi di terminarla.
Vogliamo riservare questa autorita’ ai medici? Come quelli francesi secondo cui Vincent deve morire? Vogliamo riservare questa autorita’ ai Tribunali? Allo Stato?
Vi ricordo che lo Stato Nazista fu il primo ad arrogarsi il diritto di decidere quali malati dovevano morire ( matti, disabili) perche’ inutili.
Se Alfie sara’ soppresso per decisione del giudice e dei medici contro la volonta’ dei suoi genitori a cui si impedisce di portarlo fuori dall’ Ospedale,anche se per morire, a cui si impedisce di MORIRE a modo suo ma si impone di morire come vuole l’ Ospedale e quando decide l’ Ospedale, vuol dire che la nostra societa’ da’ mandato ed autorita’ all’ Ospedale di decidere sulla vita e la morte dei malati. La societa’ futura in cui l’ autorita’ dello Stato fosse cosi’ assoluta da decidere di condannare a morte alcuni malati perche{ la loro vita e’ “ inutile” contro la loro stessa volonta’ o contro la volonta{ dei parenti sarebbe una societa’ molto simile a quella nazista. La gente non pensa a queste cose perche’ ormai e’ rassegnata e ottusa. Ma tu Alphiton augureresti ai tuoi figli di vivere in una societa’ simile?
Perfino peggiore a quello di Alfie, se possibile, è quello di Lambert. Li’ la soppressione è richiesta addirittura dalla moglie – alla quale spetta se non ho capito male la tutela legale – mentre chi si oppone sono i genitori.
Ha ragione Alphiton quando dice che il problema della decisione va discusso con tutta serietà .
Una volta lo Stato seguiva il principio, di origine religiosa, NESSUNO può decidere di sopprimere una vita. Poi a questo principio si è iniziato a fare delle eccezioni ( io l’inizio lo pongo con la legalizzazione dell’aborto ) e si sono posti dei paletti, ma i “paletti” non reggono. Il piccolo foro nella diga è diventata una voragine e non si sa più come arginare.
L’eco mediatica è stata poca, ma sempre molto rispetto al nulla precedente. Perfino la notte di assedio all’ospedale, con migliaia di commenti sui social, da parte dell’esercito di Alfie è stata ignorata da TV e giornali nostrani.
Faccio notare che, dopo mons. Bassetti nato nel mio Comune, ora è alla ribalta mons. Cavina, nato a Faenza e quindi a pochi km da casa mia 🙂
La lettera dei vescovi non è sbagliata nella prima parte, anche la Enoc nelle sue dichiarazioni ha mostrato sempre il massimo rispetto per i medici inglesi, quanto nella seconda. Alfie non presenta le caratteristiche del malato terminale, non c’è accanimento terapeutico in quanto l’unico medicinale somministrato credo sia un anticonvulsivante, ci sono testimonianze che non sia in stato vegetativo e quindi la sospensione della respirazione per un cattolico è eutanasia senza se e senza ma.
La cosa più incomprensibile per me è che non vorrebbero farlo viaggiare perché è rischioso. Cosa potrà mai capitargli di peggio che essere sedato e soffocato?
Commento a 8.01
“…una volta….”
Una volta si moriva di morte naturale e tutte queste possibilità di prolungare la vita non esistevano.
Ecco perché questi casi si moltiplicheranno in futuro. Solo pochi decenni fa il problema non si poneva. Non c’erano i mezzi per prolungare la vita a oltranza.
Sono le nuove frontiere della bioetica.
Portatelo a Roma! Sì, ma come?
http://www.lanuovabq.it/it/flash-la-corte-suprema-respinge-il-ricorso-per-alfie
E se l’unica speranza fosse ora quello che suggeriscono i vescovi inglesi, cioè una convenzione tra i due ospedali, quello inglese e quello italiano?
Andrea Salvi.
“ una volta si moriva di morte naturale”
Il problema e’ che Alfie Evans non morira’ di morte naturale magari a casa sua o in qualsiasi altro posto. Alfie deve morire nell’ Ospedale pediatrico di Liverpool. Alfie e’ diventato ostaggio e quasi “ proprieta’ “ dell’ Ospedale pediatrico di Liverpool , il suo corpo ormai e’ proprieta’ dell’ Ospedale non puo’ piu’ morire di morte naturale e neppure l’ Ospedale vuole cederlo ad un altro Ospedale come il Bambino Gesu’ . Deve morire dove e quando e come lo decidono i medici dell’ Ospedale pediatrico di Liverpool Non e’ stato permesso ai genitori di portarlo in un altro Ospedale. Quando il padre di Alfie ha cercato di portarlo via sono intervenuti i poliziotti come con un malfattore. Alfie e’ praticamente ostaggio dell’ Ospedale. Non so come legalmente sia possibile una simile aberrazione ( chiunque firmando puo’ andarsene da un Ospedale se non ci vuole piu’ stare, i genitori se non vogliono che la degenza di un figlio in un ospedale si prolunghi di solito basta che firmin9 e sono “ liberi”) Alfie non e’ piu’ libero e’ prigioniero condannato a morte. Certo se uscisse dall’ Ospedale forse morirebbe comunque. Ma quello che e’vietato ai genitori e’ la liberta’ di scegliere come e dove il loro figlio deve stare.
Sai tu citarmi un periodo storico in cui gli Ospedali trattenevano a forza i malati contro il loro volere o il volere dei loro parenti? Qui non si tratta piu’ di morte naturale, si tratta di una prova di forza terribile in cui l’ Ospedale vuole riuscire vincitore a tutti i costi!
E’ una prova di forza per dire: NOI siamo quelli che decidiamo , i genitori non contano piu’ nulla. La prova di forza e’ terribile perche’ tutti noi ne siamo consapevoli anche se si ammanta di “ umanitarismo”. Un terribile potere ha nelle suoi mani il piccolo Alfie e vuole dimostrare che nulla potra’ fermarlo. E’ una prova di forza e una prepotenza .
Fra l’ altro l’ Ospedale pediatrico di Liverpool ha molti scheletri nell’ armadio fra cui denunce nel passato sul prelievo dei cuori dei bambini deceduti senza chiedere il permesso ai genitori. Una inchiesta trovo’ non so quante centinaia di cuori di bambini deceduti conservati dall’ Ospedale probabilmente per farci studi “ scientifici”
Forse anche in questo caso l’ Ospedale ha qualcosa da nascondere?
“la Corte Suprema del Regno Unito ha negato ai genitori la possibilità di un appello». I giudici hanno detto che l’ospedale si deve sentire «libero di fare ciò che è già stato determinato come il miglior interesse di Alfie». La Corte Suprema ha dunque approvato un piano per sospendere il trattamento e terminare la vita di Alfie. ”
Capito ?” L’Ospedale si deve sentire LIBERO di fare ciò che aveva gia’ determinato come il miglio interesse di alfie” ” invece ai genitori viene tolta la libertà di decidere.
Quale Ospedale ? Ma il famoso o famigerato “Alder Hey ” ,un gioiellino di ospedale , questo:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/1136723.stm
“The scandal at Alder Hey Children’s hospital centres on the retention of hearts and organs from hundreds of children.
The organs were stripped without permission from babies who died at the hospital between 1988-1996.”
(Lo scandalo all’Alder Hey Children Hospital della appropiazione di cuori e organi di centinaia di bambini. Gli organi erano espiantati senza il permesso dai bambini morti nell’ospedal dal 1988 al 1996)
il dottor Mengele era un dilettante al confronto!
Naturalmente i vescovi inglesi si schierano con l’Ospedale , lo stesso Ospedale che strappò il cuore dei bambini deceduti senza chiedere il permesso ai genitori:
“Affermiamo la nostra convinzione che tutti coloro che hanno preso le decisioni strazianti che riguardano la cura di Alfie Evans agiscono con integrità e per il bene di Alfie, così come loro lo vedono.”
” il bene di Alfie cosi’ come loro lo vedono”. Anche i nazisti facevano quello che secondo loro era bene, così come loro lo vedevano.
E il bene di Alfie così come i genitori lo vedono, quello non conta nulla?
se volete scrivere una lettera di protesta all’Alder Hey Children Hospital questo è l’indirizzo e-mail:
complaints@alderhey.nhs.uk
Gentile sig. ra Venturi,
ho l’impressione che spesso legga negli interventi altrui quello che non vi è scritto. Ho detto chiaramente che ritengo sbagliata la pretesa dello Stato inglese di decretare la morte di Alfie. Come è stato detto da Andrea Salvi però, i miglioramenti tecnologici permettono che la vita biologica di un individuo venga protratta senza che si vedano in ciò dei benefici per quella persona. Su questi casi è necessaria una riflessione etica per non cadere in una situazione specularmente opposta a quella del bambino inglese. Questo volevo dire e ribadisco. La prego di non voler leggere quello che uno non ha intenzione di dire perché ciò alza la temperatura di un blog che dovrebbe essere improntato alla fraternità, pur nella divesrità delle posizioni che vengono espresse. La ringrazio.
Alberto Farina
http://querculanus.blogspot.it/2018/04/una-vicenda-che-spiazza.html
Caro Alphiton
sicuramente il dibattito sulla bioetica e’ molto complesso e sottilmente e tremendamente difficile , come camminare sul filo di un rasoio,a rischio di cadere da una parte o dall’altra.
Al di la’ del caso Alfie, e della brutalita’ dei metodi usati contro i genitori di Alfie, su cui penso siamo tutti d’accordo, ci sono una miriade di casi più complessi e sfumati in cui dividere con l’accetta le ragioni e i torti è molto difficile.
Ma ribadisco che il problema è un problema di “autorita’” cioè chi ha l’autorità di decidere se una vita deve essere terminata prima della sua naturale estinzione?
Sono i medici che hanno l’autorità per decidere? ci sono delle ragioni a favore. Certo i medici sanno meglio quello che comporta una terapia, quali miglioramenti ci si può aspettare , quali no. I medici possono decidere di sospendere le terapie inutili.
Oppure e’ il paziente stesso a dover decider o i suoi familiari? anche qui ci sono dei pro e contro: il paziente ha diritto di decidere della propria vita però non sempre è lucido e consapevole , i parenti potrebbero avere degli interessi alla morte o alla vita del congiunto,
un esempio è il caso di Vincent Lambert, in Francia, la moglie ne vuole l’eutanasia, i genitori si oppongono. il paziente non può parlare e dire la sua.
i medici sono per l’eutanasia i giudici invece fino ad ora hanno detto no.
insomma chi ha l’AUTORITA’ per decidere sulla vita e la morte di Vincent Lambert??
Decidere della morte di una persona non è uno scherzo.Non uccidere , dice
la Bibbia. Quando il terminare le cure di un malato si configura nell'”ucciderlo e quando no? se smetto di dare le medicine a un diabetico lo uccido .E’ eutanasia omissiva? Se smetto di di ventilare una persona che non respira da sola, se stacco la famosa spina, lo uccido ? Oppure metto fine a un accanimento terapeutico ? difficile decidere, Chi ha l’autorità per dire l’ultima parola?
Cara MCV, come e’ stato detto, impara a leggere gli interventi per quello che dicono e non per quello che tu immagini con la tua fervida fantasia.
Comunque la cosa non mi sorprende.
Lo fai col papa (a proposito, stiamo ancora aspettando dal Venerdi Santo che ci dica dove è quando papa Francesco ha detto che l’ inferno non esiste o è vuoto..) Figuriamoci se ti poni problemi a farlo con i frequentatori di questo blog.
Rif. 20.22 – Interrogativi, finalmente
E’ bello prendere atto che le conclusioni dell’intervento delle 20.22 (al netto degli insulti al Papa, che difatti non viene nominato) siano – una volta tanto – cinque interrogativi. Nel testo abbondano pure i “molto complesso” e i “tremendamente difficile” e simili. Si invoca “l’autorità per decidere” e – sorpresa – non salta fuori l’autorità assoluta di uno o più principi (o valori) non negoziabili. A piccoli passi, forse, avanza un po’ di razionalità.
Ora più che mai è necessario muoversi!
http://www.aldomariavalli.it/2018/04/21/appello-a-francesco-per-alfie/
Inviamo appelli al Papa!
Piazza Santa Marta – 00120 Città del Vaticano
tel. 06-698.979 – fax 06-698.82.417
e-mail: dsm@org.va
Oramai Valli si è fatto conoscere.
Purtroppo questo appello al papa, che ha già fatto tutto il possibile per alfie e la sua famiglia, e’ la premessa per far cadere su di lui la colpa della sua morte.
Spero di sbagliarmi.
DICHIARAZIONE DELL’ARCIVESCOVO VINCENZO PAGLIA PRESIDENTE DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA diffusa oggi pomeriggio. La drammatica vicenda di Alfie Evans continua a suscitare una profonda risonanza emotiva. Considerando gli sviluppi di cui siamo testimoni non possiamo sfuggire a un forte disagio, dovuto soprattutto alla sensazione di trovarci in un vicolo cieco in cui tutti rischiamo di rimanere sconfitti. Date le soluzioni comunque problematiche che si prospettano nell’evoluzione delle circostanze, riteniamo importante che si lavori per procedere in modo il più possibile condiviso. Solo nella ricerca di un’intesa tra tutti – un’alleanza d’amore tra genitori, famigliari e operatori sanitari – sarà possibile individuare la soluzione migliore per aiutare il piccolo Alfie in questo momento così drammatico della sua vita.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2018-04/dichiarazione-paglia-pontificia-accademia-vita-caso-alfie-evans.html
Ma che collaborazione ci può essere quando si nega ai genitori di poter curare il proprio figlio come vogliono? Non so se sia possibile dare agli Evans la cittadinanza vaticana. Mi sembra che per Charlie Gard non fu possibile. Perché non chiariscono questo aspetto?
Andrea Salvi,
si era parlato di cittadinanza vaticana anche per Charlie Gard. Qualcuno allora aveva scritto che non era una cosa fattibile, tra l’altro perché avrebbe rappresentato un atto ostile verso un altro Stato e con dubbi sulla sua efficacia. Anche Trump mi pare avesse concesso la green card o qualcosa di simile a Charlie, ma non la cittadinanza.
Se fosse stata una strada percorribile la Segreteria di Stato avrebbe fatto i passi necessari, visto che il Papa aveva richiesto di fare tutto il possibile.
Io penso che una componente del’atteggiamento “pilatesco” dei vescovi cattolici britannici sia il timore di essere giudicati “papisti” , “dipendenti” da un potere “straniero” . Retaggio storico.