Nei commenti riporto brani dell’omelia di Francesco nella celebrazione della penitenza di oggi pomeriggio e passaggi dell’atto di consacrazione a Maria del popolo russo e del popolo ucraino.
Francesco: “Nella tribolazione di questa guerra crudele e insensata che minaccia il mondo”
11 Comments
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Ritorniamo a Dio e al suo perdono. Omelia 1. In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi. L’efferata guerra, che si è abbattuta su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento. Avvertiamo dentro un senso di impotenza e di inadeguatezza. Abbiamo bisogno di sentirci dire “non temere”. Ma non bastano le rassicurazioni umane, occorre la presenza di Dio, la certezza del perdono divino, il solo che cancella il male, disinnesca il rancore, restituisce la pace al cuore. Ritorniamo a Dio, al suo perdono.
Bussiamo al cuore di Maria. Omelia 2. Se vogliamo che il mondo cambi, deve cambiare anzitutto il nostro cuore. Per fare questo, oggi lasciamoci prendere per mano dalla Madonna. Guardiamo al suo Cuore immacolato, dove Dio si è posato, all’unico Cuore di creatura umana senza ombre […]. E oggi anche noi, rinnovati dal perdono di Dio, bussiamo a quel Cuore. In unione con i Vescovi e i fedeli del mondo, desidero solennemente portare al Cuore immacolato di Maria tutto ciò che stiamo vivendo: rinnovare a lei la consacrazione della Chiesa e dell’umanità intera e consacrare a lei, in modo particolare, il popolo ucraino e il popolo russo, che con affetto filiale la venerano come Madre. Non si tratta di una formula magica, ma di un atto spirituale. È il gesto del pieno affidamento dei figli che, nella tribolazione di questa guerra crudele e insensata che minaccia il mondo, ricorrono alla Madre, gettando nel suo Cuore paura e dolore, consegnando sé stessi a lei. È riporre in quel Cuore limpido, incontaminato, dove Dio si rispecchia, i beni preziosi della fraternità e della pace, tutto quanto abbiamo e siamo, perché sia lei, la Madre che il Signore ci ha donato, a proteggerci e custodirci.
Abbiamo smarrito la via della pace. Atto di consacrazione 1. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!
In quest’ora buia. Atto di consacrazione 2. O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te […]
In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci […]..
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare […].
E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace […].
In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.
Bellissima questa celebrazione del papa,
Il cuore di Maria non è una devozioncella per bacchettoni ma la chiave di svolta di questo tempo
https://gpcentofanti.altervista.org/chi-sono/
Molto mi è piaciuto il fatto che questo atto di consacrazione a Maria sia stato fatto al termine di una liturgia penitenziale. Questo sottolinea che non possiamo chiedere la pace se noi per primi non ci convertiamo riconoscendo tutte le nostre responsabilità nei confronti della « pace « ( Tutti i peccati sono lesioni della pace )
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo: “La UE ha già stanziato un miliardo di euro per l’acquisto di armi all’Ucraina dal Fondo europeo per la pace”.
Cioe’ il colmo dell’ ipocrisia : un Fondo Europeo per la Pace che stanzia miliardi per l’ acquisto di armi !
Viene in mente il bispensiero e la neolingua di Orwell nel suo famoso 1984: La guerra e’ pace ” la liberta’ e’ schiavitù'” ” L’ ignoranza e’ forza” .
Posso chiedere a Maria Cristina Venturi la fonte originale di quella dichiarazione di Michel? Quella che lei riporta come virgolettata è infatti una frase che si rimbalzano l’un l’altro i seguenti siti: chiesaepostconcilio, korazym. gloria tv. Senza che ci sia una fonte , peraltro.
Duqnue: da dove viene?
Poi, non c’è bisogno di sbattersi tanto, per il bipensiero e la neolingua di Orwell: c’è un posto in cui sono in vigore ope legis, ed è la Russia di Putin, dove se ti azzardi a chiamare la guerra col suo nome – guerra – ti becchi 15 anni di galera, quindi devi chiamarla ” operazione speciale”.
Sbaglio di indirizzo , insomma.
Rif. ore 10.45 – Capacità di auto-golearsi
Pensare a Orwell senza associare subito e solamente (in questo momento) Putin con i suoi anni di imprigionamento è un capolavoro di fantasia onirica. Da Nobel “per il rovescio”.
Pensare che permettere agli ucraini di difendersi non sia un’opera di pace è altrettanto
irragionevole. E ben vengano i soldi, da qualunque capitolato siano presi in questo momento. Guerra è chi invade; pace è chi si difende perché l’invasore torni a casa e rinunci alla guerra.
Attende Domine, et miserere. Questo canto risuonava ieri in San Pietro, e appariva molto adatto al momento. Ma soprattutto era adatto il ricordo del nostro peccato.