“Vorrei menzionare alcune malattie curiali” dice Papa Francesco alla Curia ed elenca laboriosamente le malattie “del sentirsi immortale”, “del martalismo” [“che viene da Marta, dell’eccessiva operosità”], “dell’impietrimento mentale”, “dell’alzheimer spirituale”, “della rivalità e della vanagloria” [“i colori delle vesti e le insegne di onorificenza”], “della schizofrenia esistenziale”, “di divinizzare i capi”, “della faccia funerea”, “dell’accumulare” [“I nostri traslochi sono un segno di questa malattia”], “dell’eutanasia esistenziale”. Nei primi commenti alcuni brani da tenere in archivio.
Papa Francesco e le malattie curiali
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Sotto le carte. C’è anche la malattia dell’“impietrimento” mentale e spirituale: ossia di coloro che posseggono un cuore di pietra e un “duro collo” (At 7,51-60); di coloro che, strada facendo, perdono la serenità interiore, la vivacità e l’audacia e si nascondono sotto le carte diventando “macchine di pratiche” e non “uomini di Dio” (cfr Eb 3,12). È pericoloso perdere la sensibilità umana necessaria per farci piangere con coloro che piangono e gioire con coloro che gioiscono!
Pilotare lo Spirito. La malattia dell’eccessiva pianificazione e del funzionalismo […]. Preparare tutto bene è necessario, ma senza mai cadere nella tentazione di voler rinchiudere e pilotare la libertà dello Spirito Santo, che rimane sempre più grande, più generosa di ogni umana pianificazione (cfr Gv 3,8). Si cade in questa malattia perché è sempre più facile e comodo adagiarsi nelle proprie posizioni statiche e immutate. In realtà, la Chiesa si mostra fedele allo Spirito Santo nella misura in cui non ha la pretesa di regolarlo e di addomesticarlo… – addomesticare lo Spirito Santo! – … Egli è freschezza, fantasia, novità.
Alzheimer spirituale. C’è anche la malattia dell’“alzheimer spirituale”: ossia la dimenticanza della “storia della salvezza”, della storia personale con il Signore, del «primo amore» (Ap 2,4). Si tratta di un declino progressivo delle facoltà spirituali che in un più o meno lungo intervallo di tempo causa gravi handicap alla persona facendola diventare incapace di svolgere alcuna attività autonoma, vivendo uno stato di assoluta dipendenza dalle sue vedute spesso immaginarie.
Occhio ai traslochi. La malattia dell’accumulare: quando l’apostolo cerca di colmare un vuoto esistenziale nel suo cuore accumulando beni materiali, non per necessità, ma solo per sentirsi al sicuro […]. Un tempo, i gesuiti spagnoli descrivevano la Compagnia di Gesù come la “cavalleria leggera della Chiesa”. Ricordo il trasloco di un giovane gesuita che, mentre caricava su di un camion i suoi tanti averi: bagagli, libri, oggetti e regali, si sentì dire, con un saggio sorriso, da un vecchio gesuita che lo stava ad osservare: questa sarebbe la “cavalleria leggera della Chiesa?”. I nostri traslochi sono un segno di questa malattia.
Apperò…… gliele ha proprio cantate 🙂
Grazie Luigi, ho appena finito di stampare tutto il discorso odierno del papa e lo leggerò.
Riguardo ai tuoi post che riportano le parole del papa, interessantissimi i primi tre e da archiviare.
Il quarto invece secondo me lascia il tempo che trova anche perchè (e qui per la prima volta critico papa Francesco,) se non vuoi che ci sia “il terrorismo delle chiacchiere” bene devi sapere che quando parli di traslochi tutti penseranno a un cardinale ex Segretario di Stato e quindi fiumi di inchiostro su questo aspetto dimenticando gli altri.
Questo è il mio modesto parere…
Poi certo, io non ho nulla da insegnare al papa, ci mancherebbe.
Ha dimenticato una malattia!
C’è anche la malattia di chi pensa.. di essere, lui immune da ogni malattia!!!!.
si chiama superuomismo .
l’Alzheimer potrebbbe venire anche a Bergoglio, e non l’Alzheimer quello spirituale, ma il vero Alzheimer. C’è poco da scherzare !Anche lui, essendo un uomo e non un superuomo non è immortale e non è immune dalle malattie, comprese quelle mentali!
Spero ci pensi ogni tanto. Non resta che pregare per lui.E per tutti i malati di Alzheimer, quello fisico.
A me piace sottolineare questi passaggi prudenzialmente–credo– non riportati da Luigi ma molto pertinenti di questi nostri tempi:
1)Una Curia che non si autocritica, che non si aggiorna, che non cerca di migliorarsi è un corpo infermo.
2)La malattia del cattivo coordinamento. Quando i membri perdono la comunione tra di loro e il corpo smarrisce la sua armoniosa funzionalità e la sua temperanza, diventando un’orchestra che produce chiasso, perché le sue membra non collaborano e non vivono lo spirito di comunione e di squadra.
3) La malattia delle chiacchiere, delle mormorazioni e dei pettegolezzi. Di questa malattia ho già parlato tante volte ma mai abbastanza. E’ una malattia grave, che inizia semplicemente, magari solo per fare due chiacchiere e si impadronisce della persona facendola diventare “seminatrice di zizzania” (come satana), e in tanti casi “omicida a sangue freddo” della fama dei propri colleghi e confratelli.
[Nota mia: questa malattia è più che mai ricorrente nell’ambiente cattolico e in questo blog].
4)La malattia dei circoli chiusi, dove l’appartenenza al gruppetto diventa più forte di quella al Corpo e, in alcune situazioni, a Cristo stesso. Anche questa malattia inizia sempre da buone intenzioni ma con il passare del tempo schiavizza i membri diventando un cancro che minaccia l’armonia del Corpo e causa tanto male – scandali – specialmente ai nostri fratelli più piccoli.
L’autodistruzione o il “fuoco amico” dei commilitoni è il pericolo più subdolo[15]. È il male che colpisce dal di dentro[16]; e, come dice Cristo, «ogni regno diviso in se stesso va in rovina» (Lc 11,17).
Ps
Alla nota n.16 leggo: Il Beato Paolo VI riferendosi alla situazione della Chiesa affermò di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio».
Ricordo che una volta qualcuno qui disse, travisando, che questa frase era riferita al danno enorme prodotto dal C.V.II.
Anche questa, dunque, una mormorazione nello stile dei conservatori che ben conosciamo.
Ci sarebbe da riflettere sulle cause per cui dal 1990 al 1992 Bergoglio fu esautorato da tutte le cariche nella Compagnia di Gesù . I gesuiti non fanno nulla a caso. Perchè i confratelli spedirono Bergoglio in esilio a Cordoba?
alcuni dissero essere stato l’allontanamento , l’esilio di Bergolio. ” perchè era malato, pazzo”, così riporta Magister.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/17/padre-jorge-e-i-suoi-confratelli-perche-vollero-liberarsi-di-lui/
Dunque papa Francesco rischia a parlare di “malattie mentali” contro gli altri. Il discorso potrebbe ritorcersi su lui stesso.
“l’Alzheimer potrebbbe venire anche a Bergoglio, e non l’Alzheimer quello spirituale, ma il vero Alzheimer. C’è poco da scherzare !Anche lui, essendo un uomo e non un superuomo non è immortale e non è immune dalle malattie, comprese quelle mentali!”
Mi permetta, discepolo: questo chiamasi autogoal. Suo, discepolo.
Ovvero, la lingua batte dove il dente duole.
A beh se lo riporta Magister…
Discepolo
ci può essere stato benissimo qualche gesuita che abbia dichiarato che Bergoglio è pazzo, quando le situazioni si incancreniscono tra i vari litiganti si dicono le cose più terribili.
Sappiamo che Bergoglio fu esiliato perchè non essendo più nè provinciale, nè rettore continuava ad esercitare una forte ed indebita influenza su alcuni membri della società di Gesù, sostituendosi di fatto al provinciale. Cosa molto grave in un ordine religioso. Come abbiamo imparato a conoscere è uomo dalla fortissima personalità e l’influenza era forte.
E’ verosimile e probabile che una delle parti in causa abbia incominciato una campagna di discredito nei suoi confronti. Da qui a ritenerlo veramente un pazzo ce ne corre.
Quando parla della calunnia, dello spettegolare, bergoglio sa di cosa parla
A medicin ci hanno sempre insegnato che non si curano “le malattie” ma si curano i malati.
Ogni malato è un caso a se’. e’ inutile e controproducente generalizzare.
il catalogo delle malattie della curia di Bergoglio , come medico , non mi convince affatto.
vorrei suggerirgli : invece di catalogare le malattie, cura il malato! Uno ad uno!
c’è un cardinale vanesio? chiamalo e parlaci.Magari è uno di quelli che ti ha eletto e a cui devi l’essere papa. Non importa. Un altro cardinale è legato al denaro? Idem . un terzo cardinale è un pettegolo e chiaccherone? Chiamalo e parlaci.
elencando le malattie della curia Bergoglionjon otterrà nulla: anche perchè tutti, TUTTI, pensano che i malati siano sempre gli altri e mai se’ stessi. nessuno nella curia , penso,si ritroverà raffigurato in una delle malattie elencate da Bergoglio, ma molti con malignità vi troveranno il ritratto sputato di altri confratelli..
L’elenco delle “malattie” non serve, è pura retorica,pura accademia.
ma ormai anche nella Chiesa cattolica viviamo di pura retorica, di belle parole, di astrazioni.
Discepolo passa un buon Natale per quanto ti sia possibile.
Le cose che dice Bergoglio sulla Curia, in cui peraltro non ha mai VISSUTO,avendo vissuto tutta la sua vita a Buenos Aires fra i parroci di periferia, come lui stesso ammette, le dice per pre-giudizio!
Mi ricordano le chiacchere al bar degli anticlericali di una volta, il qualunquismo che generalizza :
“i preti pensano solo ai soldi”, i preti predicano bene e razzolano male,” i cardinali ci hanno tutti l’amante e la bella macchina..” “la curia è un nido di vipere” e via dicendo.
Un qualunquismo rivoltante se veniva dalle chiacchere da bar, ora siccome viene dal papa stesso è visto come “profonda analisi” .
Se Bergoglio non ha mai vissuto , prima di questi pochi mesi che è papa ,nella Curia come mai si sente un profondo conoscitore della Curia e in diritto di giudicarla? Lui che ha detto chi sono io per giudicare?
Lui che ha messo ai posti di comando preti notoriamente omossessuali coinvolti in scandali come Mons. Ricca?
Chi è, veramente ,lui per giudicare? davvero si sente così superiore alla Curia romana? Davvero si sente l’UNTO del SIGNORE chiamato a redimere quel covo di vipere della Curia romana?
ma mi faccia il piacere! persino i suoi confratelli gesuiti argentini non lo sopportavano più… Ma quale unto del Signore, piuttosto il candidato portato al soglio di Pietro da una lobby e da una cordata , il Team Bergoglio,come si dice candidamente nel libro di Ivereight.
http://www.lastampa.it/2014/12/01/blogs/san-pietro-e-dintorni/il-caso-del-team-bergoglio-JrD65s8uZU0vxElQDzv3gL/pagina.html
Umano troppo umano. Solo che vuol fare la parte del “giustiziere”. E si arroga la parte di “medico” della curia romana quando dovrebbe curare se’ stesso.
Sinceramente il Papa in versione rottamatore non mi ha mai appassionato, già ne abbiamo uno ci manca solo che la Chiesa si accodi al trend.
Settimanaccia, dopo Virna Lisi un pezzo degli anni ’80 che se ne va.
https://www.youtube.com/watch?v=PMTu86K-IhI
Scusa Luigi: «tenere in archivio» questa roba per farne che?
Discepolo vogliamo le prove documentali di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni.
Prove documentali!!! O testimoniali!!!
Parla discepolo e si capisce da molte miglia lontano che il mal di stomaco la divora quando sente papa Francesco.
Anche qualcun altro è preso dai conati.
Poi c’è qualche altro ancora che vorrebbe apparire equanime, ma si capisce bene che non lo è affatto e che mastica amaro.
Discepolo va in giro, con gli occhi di fuori, a cercare link che lo mettano in cattiva luce, e si vede da un chilometro di distanza che appartiene a quel “circolo chiuso” di cui ha detto il Papa.
Proprio vero: la lingua batte…
Non ci vuole molto a conoscere la Curia, discepolo. Basta poco a chi è sveglio per capire un ambiente.
Non dimentichi che anche Ratzinger, il suo Ratzinger, aveva parlato di “sporcizia” nella Chiesa. E se lo diceva lui…
Lo ha dimenticato o fa finta, discepolo ?
E poi anche noi laici sappiamo molto. Oggi non è più possibile nascondere niente.
Anche a livelli più bassi si nota subito la divisione che c’è nella Chiesa. Si riconosce immediatamente un prete diverso da un altro. Basta che aprano bocca una volta sola e li si può inquadrare.
Il guaio è che la pessima figura la fanno solo quelli di una parte: noiosi, ripetitivi, con frasi fatte in bocca, pronti a parlare guardandoti dall’alto in basso, pronti a parlare di giudizio e di condanna eterna, quasi mai di amore.
Facile riconoscerli, e il più delle volte le loro elucubrazioni non toccano nessuno.
Ha ragione papa Francesco nel parlare di Spirito Santo che non si lascia imprigionare. Quanto ha ragione!
A me sembra che il Papa abbia fatto una cosa molto semplice e sempre assolutamente necessaria, per noi tutti, non solo per i cardinali: richiamarci (e richiamare se stesso) alla conversione. Mi ha colpito molto “l’Alzheimer spirituale”, che può’ colpire tutti i cristiani, è un rischio grande, perdere la memoria della bellezza che all’inizio ci ha attirati, ci ha fatto diventare cristiani. Mi sembra che non dovremmo polemizzare su questo discorso, ma farcene interrogare. Penso che davvero abbia parlato da Papa, da colui che deve confermare il popolo nella fede.
Si Cara Rosa è vero dovremmo farcene interrogare però di solito viene interpretato con “gliele ha cantate” pensando a Bertone e al suo trasloco.
E ci rimango male, se non si voleva che Bertone traslocasse si faceva in modo di impedirlo, se lasci che lo faccia non attacchi i traslochi tramite omelia a mezzo stampa.
Con i giornali che aspettano solo questo per scavare qualche fossato in più.
http://tv.liberoquotidiano.it/video/11735077/Don-Mazzi-contro-Tarcisio-Bertone-.html
Per quanto miseri siamo anche noi fedeli abbiamo diritto a non vedere i panni sporchi lavati in piazza.
Rosmini si era limitato a 5 piaghe, Bergoglio ha triplicato !
Comunque la malattia dei circoli chiusi,degli orticelli come li definisco io, sono una realta’ di tante parrocchie : nessuno deve entrare nel ‘circolino’, come se Cristo fosse appannaggio di pochi intimi !
A conoscere la Curia non ci vuole molto, è vero.
Anche perché quanto “denunciato” da papa Francesco è applicabile ad ogni ambiente umano di lavoro.
Bertone, come tutti, si interrogherà nella sua coscienza, io non credo che il Papa si riferisse specificamente a lui, ma volesse richiamare tanti cardinali importanti e “in carriera” ad interrogarsi se chiedano la sicurezza della propria vita a Dio o a delle cose, facendone idoli. Don Mazzi lasciamolo dov’è, che qualche riflessione quantomeno sull’esibizionismo la dovrebbe fare. Io credo ce ne sia per tutti. Lo stesso Papa in un’altra occasione parlando dei pettegolezzi disse: anche io l’ho fatto.
sara
io quando ho scritto ” gliele ha cantate” non pensavo minimamente a Bertone, ma a tutta la curia nel complesso.
discepolo
“Se Bergoglio non ha mai vissuto , prima di questi pochi mesi che è papa ,nella Curia come mai si sente un profondo conoscitore della Curia e in diritto di giudicarla? ”
discepolo, questi pochi mesi sono quasi due anni. E qualsiasi persona a capo di una organizzazione in due anni arriva a conoscere le persone con cui lavora.
“Ma quale unto del Signore, piuttosto il candidato portato al soglio di Pietro da una lobby e da una cordata , il Team Bergoglio,come si dice candidamente nel libro di Ivereigh.”
e votato da 90 cardinali su 115. Tutti rincoglioniti e abbindolati dal team bergoglio.
Si Picchio lo so però i media hanno subito parato lì.
riguardo al team bergoglio e al libro di Ivereigh fa sorridere l’affermazione di Socci, per la serie “solo quello che scrivo io mette in discussione la legittimità dell’elezione:
“A mio avviso i fatti riferiti dal libro dell’inglese non mettono in discussione di per sé la legittimità dell’elezione. “
Una notizia che mi ha colpito.
Il papa recita tutti i giorni la famosa “Preghiera per il buon umore” di San Tommaso Moro (“Quanto bene ci fa una buona dose di sano umorismo! Ci farà molto bene recitare spesso la preghiera di san Thomas More: io la prego tutti i giorni, mi fa bene.” ha detto oggi):
Signore, donami una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo
e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un’anima semplice
che sappia far tesoro
di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo
di rimetter le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti,
e non permettere
che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante
che si chiama “io”.
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia
di comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po’ di gioia
e farne parte anche agli altri.
Amen.
Buongiorno a tutti amiche ed amici!
Scusate l’off topic, ma – nella speranza di poter presto tornare tra voi nel pianerottolo – vorrei rivolgere a Luigi e a tutti gli auguri di un NATALE di pace e gioia.
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama” (Lc 2,14).
“Si fa presto a di’ che ce vole ” … “sò cacchi!”
http://www.youtube.com/watch?v=73XWq763ccU
A volte sembra una battuta, ma è la realtà. Si fa presto a dire, ma a fare certe scelte… “sò cacchi!”
Mi sono riletta l’elenco e la spiegazione delle “malattie”
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francisco-francis-38200/
e devo dire che diverse mi riguardano molto da vicino.
Penso che sia un importante discorso da meditare per tutti, non solo per i cardinali e non solo per l’ambiente curiale.
Ho letto l’articolo de la Stampa.
E’ davvero penoso constatare fin dove si stanno spingendo i detrattori di Bergoglio.
A me sembrano delle verità sacrosante quelle che ha detto Francesco.
Sinceramente non so chi potrebbe negarle!
Non riesco a capire perchè si debba svalutare la persona di Francesco se dice cose condivisibili.
Discepolo, non ti capisco…sei un cardinale?
Tutto bello e interessante, ma credo che la nostra attenzione debba essere soprattutto rivolta ai nostri peccati.
Non credete?
Gli unici peccati che interessano sono quelli altrui.
(io comunque ho già troppi problemi con il mio superego e mi metto in pausa con il senso del peccato. Almeno fino a dopo capodanno…)
“Scorrendo la lista delle reprimende pontificali, si avverte un confortante senso di appartenenza, quasi di familiarità. Quando condanna l’invidia, la pigrizia mentale e il servilismo, il Papa sta parlando anche a noi, peccatori laici. Ma che a esserne così pesantemente afflitti siano gli uomini di Chiesa induce a nutrire qualche perplessità sull’efficacia della religione (almeno di quella che si trasforma in una professione) come ispiratrice di condotte morali, nonché sulle difficoltà che ogni istituzione umana incontra nel selezionare i migliori anziché i più ammanicati.
Lo sfogo del Papa voleva essere una sferzata, ma si è rivelato anche una confessione di impotenza. Se il leader di una organizzazione parla male dei collaboratori il giorno della sua nomina, si presume stia annunciando una rivoluzione. Se lo fa dopo che ha cominciato a comandare già da un pezzo, il suo lamento sa un po’ di resa. Come quando i nostri presidenti del Consiglio in carica da mesi o addirittura da anni si indignano per l’eccesso di tasse e di burocrazia.
Nella mia ingenuità mi domando: dopo averli presi a male parole, perché un Papa libero e forte come Bergoglio non può spedire i pretoni di curia a ripassare le ragioni della loro fede in qualche lontana e disagiata missione, sostituendoli con quei pretini di periferia intrisi di amore e tenacia che tengono in piedi le parrocchie e la Chiesa?
http://www.lastampa.it/2014/12/23/cultura/opinioni/buongiorno/sono-parole-rivolte-a-tutti-noi-mC1Scpna3vwsF1L5DcWeYJ/pagina.html
Gramellini in uno slancio di ottimismo pensa che i pretini siano meglio dei pretoni….
Comunque per essere un Papa antimondano viene interpretato in chiave mondana molto più di Benedetto. ( la Curia e il Parlamento sembrano andare in tandem)
Mah ! Mah ! Mah ! Ari-mah !
L’unica che mi riesce sul tema è, tenendo gli occhi spalancati, di spingere il mento il più in basso possibile tenendo le labbra ben chiuse, e scuotere di taglio la mano.
rosa 10.26
ti straquoto 🙂 🙂 🙂
Ma perchè cascate sempre nel gioco di discepolo?
Non sa fare altro che il bastian contrario, provocarvi tutti, farvi azzuffare e poi ritirarsi per diversi giorni dopo aver detto la sua senza concedere alcun contraddittorio. Ma ancora le andate dietro?
Comunque, un abbraccio fraterno a discepolo e a voi tutti con l’augurio di un Natale del Signore sereno che vi aiuti a costruire molti ricordi da serbare nel cuore.
leggo solo ora magister:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/22/lo-schiaffo-di-natale-del-papa-alla-curia-con-un-piccolo-contrappasso/
cita senza nominarlo un teologo anglofono, non usa, di orientamento progressista ( ma a leggere quello che scrive dubito che sia pienamente vero) che fu prima docente di economia. A parte criticare in maniera grossolana Francesco, ma anche i predecessori, silura , come ciarpame, la Dottrina Sociale della Chiesa.
Avete idea di chi sia?
Lo avevo letto ma ho soprasseduto come fioretto di Natale.
🙂
sara
🙂 🙂 🙂
Quando citi una cosa così sopra le righe dovresti anche indicare il nome, altrimenti uno può anche chiedersi se esiste veramente.
Purtroppo mi pare non sia più attendibile al 100%.
Meglio oggi Messori sul corriere a questo punto, dici apertamente cosa non ti convince senza dover forzare i fatti e le parole altrui.
Messori, su cui ho detto una cosina nella discussione più recente, mi pare che abbia fatto un grande sforzo per dire solo quello che ormai sentiva impossibile non dire. Aprezzabile, anzi lodevole la sua prudenza e discrezione, ma direi che si intuisce bene che anche lui non ne può più.
Come tanti. Quando questo pontificato sarà finito e di conseguenza si dissolveranno le schiere degli adulatori, degli opportunisti e dei superficiali, si vedrà meglio che cosa sarà rimasto.
(Temo che quel giorno comincerò io a rimpiangere Bergoglio, ma solo perché il successore, eletto da un collegio bergoglizzato, potrebbe essere tale da farcelo rimpiangere)
vero Sara,
molto meglio Messori. Quelli che non ne possono più sono solo un certo tipo di cattolici.
Franti l’articolo di Magister va al di là di Bergoglio:
“E nemmeno l’hanno avuta, in questa materia, Ratzinger e Wojtyla. I testi papali su economia e politica sociale sono in gran parte dilettanteschi. Non l’ho mai detto in pubblico, ma penso che la dottrina sociale della Chiesa sia dilettantesca perché è ideologica, vale a dire non-empirica.”
Liquida tutto dalla rerum novarum in poi in pratica.
In effetti, quel tipo di giudizio severo sui documenti del magistero pontificio l’ho sentito esprimere anch’io più volte, da persone ufficialmente ritenute competenti (anzi dotte) di economia e di sociologia. In privato, naturalmente, perché poi, ad ogni uscita di enciclica l’usanza è di lodarla molto, con pensosi e compunti editoriali a firma degli stessi dotti, per poi metterla immediatamente via e non pensarci più.
Io però non saprei cosa pensare di queste opinioni: non so quasi nulla di economia e sociologia, e non so neanche se pure loro, in realtà, ne sappiano. (Forse non sono nemmeno scienze … 🙂 )
Sono le stesse critiche che si fanno alla dottrina sulla contraccezione o sull’aborto, che ne sanno i vescovi e i Papi che non sono scienziati ecc.
In ogni caso, facciamo gli auguri a Magister di trovare in questo Natale la serenità necessaria per accettare anche quello che lo turba.
E con lui tutti quelli che in questo anno non sempre si sono sentiti ben accolti.
🙂
Non è esattamente lo stessa cosa: quando parla di contraccezione o di aborto, la chiesa non si esprime sulla fisiologia del corpo umano e accetta le conoscenze in materia prodotte dalle discipline scientifiche che se ne occupano. Quando parla di economia e di società, invece, parla proprio di economia e di società, esprimendo una posizione che entra direttamente nel campo delle discipline competenti.
Si e no Franti, prenda la pillola del giorno dopo. Per la Chiesa è un farmaco abortivo perchè per la Chiesa la gravidanza inizia al momento del concepimento, per l’OSM no perchè la gravidanza inizia nel momento in cui l’ovulo fecondato arriva nell’utero.
E’ questione etica che entra direttamente in campo scientifico non è un principio astratto.
Riguardo all’economia non esiste un’economia tecnica e assoluta, ci sono differenze notevoli tra un’economia marxista, liberale o keynesiana.
Non si capisce perchè la dottrina sociale della Chiesa debba essere ideologica mentre quella marxista o liberista debbano essere “pure”..
In ogni caso il concetto di ideologia deriva dalla filosofia marxista, è la religione per Marx che serve a mascherare i reali rapporti economici e di produzioni che determinano la società Magister dovrebbe saperlo.
No, Sara1, la posizione dell’OSM che lei cita non è scienza, è pura ideologia (se vuole, nel senso marxiano che le è caro). Non si tratta di una questione etica, se non nel senso dell’etica della conoscenza: fingono di non sapere quello che sanno benissimo. Negano l’evidenza perché sono disonesti.
Quanto alle dottrine economiche, ho detto anch’io che non so se si possano definire “scientifiche”. Se posso permettermi una battuta, anche se non fossero falsificabili in senso popperiano sono comunque smentibili nel senso comune. Lo vedono pure donna Berta e ser Martino che gli economisti “non ci prendono mai”. Loro si difendono, mi pare, dicendo che se fossero capaci di prenderci farebbero di mestiere i milionari e non i professori.
Comunque, se capisco bene, le critiche dei professori come quello citato da Magister non si basano sull’assunto che la dottrina sociale/economica della chiesa sia ideologica. Credo che eccepiscano che il modo in cui viene proposta è diletttantesco.
Nel caso particolare di Bergoglio, poi, credo che influisca anche un giudizio negativo sul suo orizzonte culturale esclusivamente argentino.
“la posizione dell’OSM che lei cita non è scienza, è pura ideologia (se vuole, nel senso marxiano che le è caro).” su questo concordo però volevo appunto dire che scienza e ideologia si intrecciano da entrambe le parti (comprese le dottrine economiche) per cui presa alla lettera la critica riportata da Magister mi sembra molto nebulosa.
Sul dilettantesco non saprei, ma peggio del FMI non credo. (ci avessero preso una volta per sbaglio)
e non sono certo più dilettanti di Milton Friedman ( pure Nobel per l’economia !!). Le sue teorie liberiste sono state seguite da Reagan e dalla Thatcher lasciandosi dietro deficit, disoccupati e aumento delle disuguaglianze, è stato pure per anni consulente economico del dittatore Pinochet.
Sempre sulla curia:
http://ilsismografo.blogspot.it/2014/12/vaticano-kasper-ai-cardinali-ciascuno.html?m=1
leggendo i commenti dei cardinali dal sito che hai postato, Sara, mi è venuto in mente come spesso ci dimentichiamo che Francesco è un religioso e quindi portatore di un carisma particolare, dovremmo ricordarci più spesso questo aspetto invece di vedere tutto dal nostro punto di vista liberale o conservatore.
Anche tutto quell’insistere sul diavolo è tipicamente ignaziano e fa specie sentirlo quando uno non è abituato a quel linguaggio o non ha mai sentito parlare del discernimento degli spiriti.