Che faranno le parrocchie per accogliere i profughi e come si comporteranno con il fisco i conventi trasformati in alberghi: sono due insegnamenti dati da Francesco con un’intervista a Radio Renascença. E’ una Radio del Portogallo, ma quegli insegnamenti appaiono appropriati per Roma, che rigurgita di conventi divenuti alberghi e dove le parrocchie non sanno come muoversi con i profughi. Nei commenti le indicazioni venute dal Papa.
Francesco: “Se guadagni ospitando devi pagare le tasse”
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Paga le imposte. “Se si guadagna nell’accoglienza bisogna pagare le tasse”, chiarisce il Papa nell’intervista. Qui “accoglienza” non sta per ospitalità verso i profughi, ma per “attività alberghiera”. Perché non vi siano dubbi, Francesco riferisce il ragionamento di “alcune congregazioni”, cioè famiglie religiose che – dice lui – argomentano così: “Ora che il convento è vuoto faremo un hotel: possiamo ricevere gente e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro”. “Bene – conclude tassativo il Papa – se desideri questo, paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte”.
Conventi e alberghi. Nessuna città al mondo ha tanti conventi trasformati in alberghi quanto Roma. Francesco già due anni addietro – il 10 settembre 2013 – visitando il Centro Astalli, che si occupa di rifugiati e che è alloggiato in una storica casa di Gesuiti, aveva detto che non è lecito trasformare i conventi vuoti in alberghi per fare soldi. Ma nell’intervista portoghese ha detto di più e speriamo che intendano quelli ai quali voleva parlare.
In canonica o dove? Anche l’altro insegnamento va a pennello per Roma. “Quando dico che una parrocchia deve accogliere una famiglia – ha detto Bergoglio alla radio portoghese – non intendo che per forza debbano andare a vivere in canonica [cioè nella casa del parroco], ma che la comunità parrocchiale cerchi un posto, un angoletto per fare un piccolo appartamento o, nel peggiore dei casi, si organizzi per affittare un appartamento modesto per quella famiglia, ma che abbiano un tetto, che vengano accolti e vengano inseriti nella comunità”.
Un collegio religioso è esente dalle imposte ma se lavora come un hotel è giusto che paghi le imposte.
infatti, è giusto. Chissà e il Governo ascolta.
Parole sante!!
Stasera al Convegno Diocesano,
il parroco che era vicino a me, spiegava:
“entro il 30 dobbiamo essere pronti per dare la disponibilità
all’accoglienza di famiglie immigrate.”
Non nascondeva la preoccupazione:
“E’ dura dover ospitare una famiglia,
pensare a regolarizzarla,
le spese sanitarie…
ma
io mi sto preparando”
.
Don Enrico Feroci
stasera ha dato le disposizioni per raccordare le informazioni
per l’accoglienza delle comunità ecclesiali romane
comunicando
a tutti noi partecipanti
anche la mail della caritas
direzione@caritasroma.it
L’appello di Francesco
ha messo in febbrile movimento la Chiesa di Roma
che
deve dimostrare nei fatti
di presiedere nella carità.
D’accordo con il Papa . Credo che ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica che ci interroga ( come singoli e come società che si ritiene cristiana) in maniera concreta ed esige risposte concrete e praticabili. Non credo sia sufficiente un generico appello durante l’omelia per sensibilizzare i fedeli. Ogni Parrocchia ( o comunità equivalente ) dovrebbe costituire un gruppo di persone che , sulla base delle opportunità possibili ( locali parrocchiali, case sfitte, seconde case che magari usiamo un mese l’anno, disponibilità di persone che vivono da sole o in abitazioni di grandi dimensioni ) metta a punto un programma serio e realistico di accoglienza. Sarebbe questa una metodologia di intervento in grado di coinvolgere anche quelle persone che comprensibilmente e istintivamente oppongono resistenza all’idea di condividere spazi privati o ritenuti “sacri”.
La liturgia di ieri ( XXIV Dom. del tempo ordinario) ci ricordava la sterilità della fede senza le opere ( lett. Giacomo ). Forse è giunto il momento di dimostrare che le radici cristiane dell’Europa non sono del tutto inaridite.
Ripeto che quel tale mio amico di Parma, disoccupato e malato, di cui ho scritto in questo blog è ancora in attesa che parrocchie e istituti religiosi trovino una cameretta o qualche risorsa (una delle due cose, non necessariamente entrambe) per aiutarlo a tirare avanti e a curarsi.
Per lui e per tante altre famiglie italiane in difficoltà non ci sono state e non ci saranno “risposte concrete e praticabili, opportunità possibili ( locali parrocchiali, case sfitte, seconde case che magari usiamo un mese l’anno, disponibilità di persone che vivono da sole o in abitazioni di grandi dimensioni ), un programma serio e realistico di accoglienza”.
Inutile commuoverci di fronte ai migranti e restare indifferenti alle richieste degli italiani.
Non capisco questo “sciovinismo della carità” per cui dovremmo privilegiare i poveri italiani. La povertà va sempre sostenuta a prescindere dalla nazionalità. E’ auspicabile che il manifestarsi in forme così massicce ed eclatanti di criticità legate al fenomeno immigratorio sia l’occasione per la Chiesa di una profonda riflessione sui propri doveri rispetto agli emarginati.
Qui non si tratta di commuoversi ma di comprendere che l’amore per il prossimo è parte integrante ( direi essenziale ) della fede cristiana e va concretizzato in azioni serie e coerenti.
Ovviamente esiste anche un problema geopolitico che interessa tutta la comunità umana e che interroga tutte le persone responsabili
Non è sciovinismo, ma coerenza.
Non si sono mai trovate (e tuttora non si trovano) risorse per gli uni, ma ci entusiasma e ci si attiva per gli altri.
Mi spiego questa differenza solo con l’emotività.
Un’emotività che ci induce a sentirci buoni e migliori se accogliamo questi migranti, ma che ci porta ad ignorare tutti i problemi connessi e a non cercare soluzioni possibili con il necessario pragmatismo.
Ma gli amici di Matteo Salvini
e tutti i salvinisti,
oltre a parlare
stanno accogliendo nelle loro case gli italiani in difficoltà ?
O si stanno riempiendo soltanto la bocca di BENALTRISMO ?
Stanno vendendo fumo,
o
si stanno dando da fare
per aprire case di accoglienza
– per poveri italiani ?
– per disoccupati italiani ?
– per mamme single italiane ?
– per babbi italiani single senza casa ?
– per ragazzi prigionieri della droga, hanno aperto case di accoglienza/disintossicazione ?
– vanno per le strade ad aiutare le ragazze a prendere coscienza della schiavitù della prostituzione e ad accoglierle in apposite case dove ricostruire la propria vita ?
– aprono mense gratuite per dare pasti caldi a disoccupati italiani, a mamme povere italiane con bimbi ?
In concreto
cosa stanno facendo
oltre le chiacchiere ?
Qualcuno lo spiega cosa stanno facendo ?
Ma perché i sindacati, le organizzazioni di sinistra, le ong non cattoliche cosa stanno facendo? Quante ex case del popolo hanno offerto ospitalità ai profughi?
Salvini evidenzia dei problemi che sono costantemente ignorati e restano senza risposta. Gli altri a parole sono ospitali, ma nei fatti…
Si predica una generosità, a carico dello stato, per alimentare il lavoro delle solite cooperative rosse, degli operatori del sociale, amici degli amici…
Quando vedrò, “in concreto, oltre le chiacchiere” come si realizza un’accoglienza veramente disinteressata?
Parole parole parole, parole parole parole, parole parole parole, parole parole parole soltanto parole, parole fra noi.
Grande Mina, parlava già degli amici leghisti nel 1972. Profetica.
Più facile che si riferisse a Renzi e alla sinistra.
Vedo che gli amici di Salvini
non hanno risposte
continuano a fare fuffa,
ciaccole
chiacchiere
parole,
parole
ci sono domande,
chi è onesto
risponda alle domande
o
si taccia
L’opposizione fa l’opposizione, è il Governo che deve dare risposte e tentare di risolvere i problemi.
Pretendere che sia Salvini a risolvere i problemi che Renzi nemmeno vede è assurdo.
Ma tutta questa discussione è assurda.
Ho parlato di “poesia immigrazionista”, ma qui siamo all’ideologia, alla presa di posizione acritica. Non ha senso continuare.
A via Matteo Boiardo abbiamo i Francescani dell’Antonianum che da anni ha aperto la mensa del povero.
Salvini e i suoi amici l’hanno fatto ?
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A via dell’Olmata abbiamo le Suore tedesche che ogni mattina distribuiscono la colazione ai poveri romani.
Dove lo stanno facendo Salvini e i suoi amici ?
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Abbiamo Villa Glori dove si fa assistenza a tossicodipendenti e malati di Aids, grazie all’impegno di laici.
Cosa sta facendo facendo Salvini e i salvinisti ?
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Nella mia parrocchia come altre parrocchie romane, abbiamo una casa famiglia che accoglie donne in difficoltà.
E Salvini e i suoi fans cosa stanno facendo ?
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La casa famiglia di Primavalle dell’opera don Calabria.
E Salvini e i salvinisti cosa fanno ?
__________________________________
Queste sono domande
a
cui non ho avuto ancora risposte.
Perché sono domande insulse.
Al posto di “Salvini/salvinisti” potresti mettere il nome di qualsiasi politico, perché da quel punto di vista sono tutti uguali, al di là della retorica.
In ogni caso non cambierebbe niente: chi governa ha la responsabilità di dare risposte, chi sta all’opposizione dovrebbe vigilare, controllare, stimolare (e criticare quando sbaglia) il Governo.
Non so se fai confusione volutamente, perché non sai a cosa appigliarti, o se proprio non comprendi che si tratta di piani diversi, di cose profondamente diverse, e che mischiarle non porta da nessuna parte.
Attendo ancora le risposte dei salvinisti
e
sulle loro opere
di accoglienza
attendo
e
continuerò a domandare
Con la speranza che i salvinisti restino fuori da ogni governo ancora moooooooooolto a lungo.
Prima di chiedere conto agli altri, sarebbe opportuno che tu, matteo, e gli altri buoni, pii e generosi frequentatori di questo blog, descrivessero cosa fanno LORO per i rifugiati, per i poveri e per i più bisognosi.
Il cristianesimo ci insegna che, in questi casi, dobbiamo sentirci interpellati personalmente e non pretendere dal prossimo quello che non ci sogniamo minimamente di fare noi.
Attendo anch’io risposte dagli “antisalvinisti”.
Ho la stessa speranza, petrus.
E spero anche che qualcuno di qui smetta di scaricare ogni colpa sul Governo solo perché è di sinistra, l’ odiata sinistra.
Se fosse stato di destra o di centro-destra, avrebbe detto le stesse cose?
Non credo. Con molti giri di parole avrebbe sempre scaricato sulla sinistra.
Ormai credo che tutti abbiano capito che questo gioco è diventato una specie di hobby per Spiletti. Anzi, una missione: sparare a zero sull’ odiata sinistra, responsabile di tutti i mali della Terra; un diavolo, insomma, il Male assoluto.
Invece che attendere risposte dagli antisalvinisti, agisca lei in prima persona. Agisca senza fare a scaricabarile.
È meno pretestuoso ed è più corretto.
Attendo ancora le risposte dei salvinisti
a quanto sopra
e
sulle loro opere
di accoglienza
attendo
e
continuerò a domandare.
Fino ad ora solo chiacchiere.
Concordo che se non risponde
sta dimostrando
solo una grandissima capacità puerile di giocare
allo SCARICABARILE….
I salvinisti
invece di di continuare a schiumare offesi
rispondano
a quanto sopra.
attendo
Avete una faccia tosta pazzesca.
Cosa fate voi, cosa sta facendo ciascuno di voi, per primo?
Come vi permettete di fare allusioni di questo tipo nei confronti di una persona che non conoscete e che non è certo tenuta a rendere conto a voi di quello che fa?
Io, che non mi considero “salvinista” (vedete un po’ chi giudica, classifica e intruppa gli altri), ho SOLOo fatto presente che il Governo ha delle responsabilità enormi dal momento che non sta gestendo adeguatamente il problema dell’immigrazione, scaricandolo sugli enti locali, sul volontariato, sulle parrocchie e sperando che l’emergenza passi da sola.
Siete voi che, per difendere la sinistra al governo, difendete l’impossibile.
Non bisogna essere né leghisti né Salvini per rendersi conto che sul tema dell’immigrazione, a parte la nota retorica buonista, il governo non sta combinando niente. Ieri da Floris su La7 è stato reso noto un sondaggio che indicava come solo il 30% degli italiani trova soddisfacente (come Fabrizio) l’azione del governo sull’immigrazione. Io sono in buona compagnia del restante 70%… Ma se ci si schiera per partito preso, sfugge persino l’evidenza.
attendo
e
continuerò a domandare.
Fino ad ora solo chiacchiere.
È irritante questo modo di fare.
Attenda chi se ne frega, ce ne faremo una ragione.
Spiletti personalmente sono contraria a scaricare tutto il peso sul volontariato locale (ma non è così vicino a casa mia i profughi sono ospitati in una pensione e se ne fa carico lo stato) però le alternative a questo governo quali sono?
Sia la destra di Salvini sia i 5 stelle sono per il no, in mancanza di meglio devo ammettere che è meglio Alfano.
Sara,
le alternative ci sono, ma non è questo il punto.
Se il governo fa poco e male è giusto riconoscerlo e apprezzare chi, da qualunque posizione, lo critica e lo incalza per ottenere risposte migliori e più soddisfacenti. Il sondaggio (purtroppo non riesco a recuperarlo) è chiaro.
E’ troppo pensare che, se si discute di immigrazione, non ci si può fermare all’accoglienza e che bisogna chiedere a chi governa di fare di più?
Chiedere di più hai voglia, con l’aria che tira in Italia e in Europa non credo che ci sia realisticamente la possibilità di avere di più.
Il Pd ha perso anche voti alle regionali da noi lega e Meloni hanno preso il 16 % (e qualcuno ha protestato per i profughi ospitati nel nostro quartiere, quindi…)
Il problema non è che quel tale è irritante: l’irritazione passa e poi comunque consente di seguire la sollecitazione del Papa nei confronti delle opere di misericordia (in particolare: sopportare pazientemente le persone moleste). Il punto è che sembra non comprendere quello che si scrive oppure che provi ad azzittire prepotentemente chi non la pensa come lui (cioè, tra l’altro, il 70% di coloro che hanno risposto al sondaggio di Pagnoncelli).
Matteo,
la tua è una vera e propria ossessione.
Perché non accetti che possa esistere un’idea diversa dalla tua? Perché continui a prendertela con me?
Fai quello che credi, aiuta il prossimo, fa il bene, servi alle mense dei poveri, accogli in casa tua chi vuoi tu, ma senza odiare e perseguitare chi non la pensa come te.
Rasserenati, confrontati con tutti o non confrontarti con nessuno, ma lascia perdere tutto questo astio. Il Signore ci dice di amare i nostri nemici e pregare per loro, non di condannarli pubblicamente e metterli alla berlina ogni volta che aprono bocca.
Spiletti stai sereno.
Non ti penso
Ho sbagliato thread.
Questo è quello giusto. Vi segnalo un post su Facebook dell’ottimo economista Luigino Bruni. Così, tanto per parlare.
Luigino Bruni
Caro Papa Francesco, le suore e le loro case per ferie sono la parte debole della nostra società. Il 90% rischia di chiudere per età delle suore e per mancanza di risorse. Gli ‘hotel’ gestiti da suore sono l’eccezione. Ma poi, soprattutto, le attività commerciali (inclusi gli ‘hotel’) degli enti religiosi l’IMU lo pagano già. Con queste dichiarazioni ‘popolari’ e in buona fede si rischia solo di affossare una componente già fragile e preziosa. La Chiesa dovrebbe invece vigilare di più sulle migliaia di ex-conventi svenduti da suore a speculatori in caccia di soli profitti. Con immensa stima per tutto il resto, Luigino