Il Papa è a Loreto, nella festa dell’Annunciazione del Signore, per la firma dell’esortazione sinodale giovanile. Oggi pomeriggio sarò a Tv2000 alle 17.30 per commentare la visita. Qui voglio segnalare la richiesta che il Papa nel discorso sulla piazza del santuario ha rivolto ai Cappuccini, custodi della Santa Casa, perché tengano aperta la Basilica più a lungo, ogni giorno e fino alla notte quando là sono dei giovani, che sono amici della notte. Nel primo commento l’appello all’apertura prolungata, argomento che mi è caro e che dovrebbe valere ovunque, non solo a Loreto.
Papa a Loreto: tenete aperto più a lungo il santuario
8 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Fino all’inizio della notte. “Chiedo caldamente ai Frati Cappuccini il servizio di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e l’inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione. Il Santuario della Santa Casa di Loreto, anche a motivo della sua collocazione geografica al centro della Penisola, si presta per diventare, per la Chiesa che è in Italia, luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia”.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2019/march/documents/papa-francesco_20190325_visita-loreto.html
Ero sulla piazza del santuario di Loreto il 4 ottobre 1962 quando là andò Papa Giovanni alla vigilia dell’apertura del Vaticano II, 56 anni fa. Avevo 18 anni: non ero là come vaticanista, che non ero, ma come marchigiano quale sono, nato nella campagna tra Recanati e Osimo, a sette chilometri dalla Santa Casa.
http://www.luigiaccattoli.it/blog/ero-a-loreto-quel-giorno-con-papa-giovanni/
«Vive Cristo, speranza nostra, e Lui è la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, si fa giovane, si riempie di vita. Allora, le prime parole che desidero rivolgere a ogni giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo! 2. Lui è dentro di te, lui è con te e non va via. Anche se tu ti allontani, il Risorto è lì, aspettandoti per incominciare di nuovo. Quando ti senti invecchiato a causa della tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o le frustrazioni».
E’ il primo paragrafo dell’esortazione postsinodale firmata dal Papa a Loreto poco fa ma che non è ancora pubblicata, anticipato dal Sismografo:
https://ilsismografo.blogspot.com/2019/03/italia-la-firma-dellesortazione.html
Da dove viene il documento. Esortazione post-sinodale “Christus vivit”: la genesi del documento:
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-03/esortazione-apostolica-genesi-papa-francesco-loreto-paplor.html
Così un comunicato del 20 marzo:
Vive Cristo, esperanza nuestra: è l’incipit del testo originale in spagnolo dell’Esortazione apostolica post-sinodale in forma di Lettera ai Giovani, che il Papa firmerà il 25 marzo prossimo, Solennità dell’Annunciazione del Signore, durante la Sua visita al Santuario Mariano di Loreto.
Il Papa intende con questo gesto affidare alla Vergine Maria il documento che suggella i lavori del Sinodo dei Vescovi tenutosi in Vaticano, dal 3 al 28 ottobre 2018, sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Il testo dell’Esortazione verrà pubblicato successivamente alla firma del 25 marzo e presentato, come avviene di consueto per un documento magisteriale, durante una Conferenza Stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede di cui saranno dati i dettagli nei prossimi giorni.
http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/03/20/0227/00460.html
Caro Luigi, il 4 ottobre 1962 c’ero anch’io a Loreto, ma fuori piazza con altri miei confratelli francescani. A quel tempo ero in collegio a Osimo e andammo a piedi fino a Loreto per vedere Papa Giovanni. Mi ricordo che ci passò vicino, in piedi sulla macchina. Quello che mi sorprese furono le sue rughe a ragnatela in faccia, che in TV non si scorgevano. Si affacciò a una finestra del Convento e diede una “piccola benedizione” agli esterni alla piazza, come disse lui, perché la benedizione solenne l’aveva già impartita in piazza.
Un caro saluto dall’Abruzzo.
Giuseppe ti dedico il link al discorso che fece quel giorno Giovanni in Basilica:
http://w2.vatican.va/content/john-xxiii/it/speeches/1962/documents/hf_j-xxiii_spe_19621004_santuario-loreto.html
Di quel discorso mi restò il vivace lamento sul “chiacchiericcio” anticlericale che il giovane Roncalli aveva ascoltato sulla piazza del Santuario nell’anno 1900:
Per un giovanetto seminarista cosa c’è di più soave che intrattenersi con la cara Madre celeste? Ma, ahimè! le dolorose circostanze di quei tempi, che avevano diffuso nell’aria una sottile vena canzonatoria verso tutto ciò che rappresentava i valori dello spirito, della religione, della Santa Chiesa, convertì in amarezza quel pellegrinaggio, non appena ci accadde di ascoltare il chiacchiericcio della piazza. Rammentiamo ancora le Nostre parole di quel giorno, sul punto di riprendere il viaggio di ritorno: «Madonna di Loreto, io vi amo tanto, e prometto di mantenermi fedele a voi e buon figliolo seminarista. Ma qui non mi vedrete più».
Luigi carissimo, ti ringrazio di cuore per il molto apprezzato regalo che mi hai fatto. Noi francescani di allora, minori conventuali per la precisione, quel giorno infatti non potemmo ascoltare il Papa Buono, che comunque ci fece felici pur con la sua “piccola benedizione”, come disse lui appunto, tutto sorridente.
Comunque alla Santa Casa di Loreto ci sono stato più volte, per immaginarvi quella COLMATA DI GRAZIA, PREDILETTA DA DIO e BELLISSIMA (dal greco “kekaritomene”) che mi appassiona, come sai.
Serena notte, stimato Luigi, a te e a tutti.