Qui la registrazione audio della lectio di lunedì 7 marzo:
Il blog di Luigi Accattoli Posts
Le ultime omelie e dichiarazioni del patriarca Kirill mi feriscono, come feriscono tanti intorno a me. Ma essendo occupato in dieci altre faccende, non sono riuscito finora a procurarmi i testi integrali in buona traduzione. Chi ne dispone me li segnali. Non articoli che li citano e commentano, non le traduzioni automatiche, ma i testi originali integrali in traduzioni affidabili. Voglio ascoltarlo davvero prima di commentarlo. Intanto prego che il Signore l’assista, come prego che assista quanti sono vittime della guerra, combattenti nella guerra, narratori e commentatori della guerra e quanti sulla guerra prendono decisioni. Tra questi il patriarca di Mosca.
Come sanno i visitatori, considero l’ex nunzio Viganò come un discreto autore di letteratura fantastica, che ieri accusava i medici di uccidere deliberatamente i ricoverati per Covid al fine di mostrare che il virus davvero uccideva e che oggi assolve Putin da quanto accade in Ucraina e ne indica il responsabile nella dittatura globalista che avrebbe voluto questo conflitto per mettere con le spalle al muro la Russia che a essa si oppone. Non entro in questa ardua materia, troppo al di sopra delle mie antenne, ma avendo dovuto leggere per ragioni professionali la sua dichiarazione sulla guerra ucraina divulgata il 7 marzo, e lunghetta anziché no, ho scelto di fermarmi ad alcune briciole di letteratura fantastica in essa contenute. Ne ho scelte sette che riporto nei primi sette commenti, facendole seguire da una mia noticina in corsivo, che dedico ai visitatori che non sono abituati al fantasy.
Telefonata del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin al Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: nel darne notizia, riprendendola dall’agenzia russa Interfax, Vatican News accentua la disponibilità vaticana a un qualche ruolo di mediazione. Nel primo commento il servizio del portale vaticano.
Il Papa all’angelus ha detto che la Santa Sede “è disposta a fare di tutto” per la pace tra Ucraina e Russia, ha accennato ai corridoi umanitari, ha ringraziato giornalisti e giornaliste che a rischio della vita ci permettono di essere vicini ai sofferenti e di valutare la crudeltà di quanto avviene. Ha pure informato sul fatto che due cardinali suoi collaboratori sono andati in questi giorni in Ucraina a segnalare l’urgenza che venga fermata la guerra. Nel primo commento l’appello di Francesco. Qui il mio ringraziamento per la sua guida alla preghiera di pace.
All’udienza generale di stamane il Papa salutando nelle diverse lingue ha parlato quattro volte della guerra e della giornata di digiuno e di preghiera per la pace che egli stesso aveva proposto per oggi, mercoledì delle Ceneri. Nei commenti i quattro saluti e il Tweet odierno di preghiera. Non metto miei commenti per non espormi, neanche involontariamente, alle polemiche che non si addicono al tempo della penitenza. Ringrazio Francesco maestro di preghiera.
Qui la registrazione audio della serata di Pizza e Vangelo del 21 febbraio:
“Con il cuore straziato per quanto accade in Ucraina – e non dimentichiamo le guerre in altre parti del mondo, come nello Yemen, in Siria, in Etiopia… –, ripeto: tacciano le armi!”: così il Papa all’angelus. Ha rinnovato l’invito di mercoledì scorso a fare del 2 marzo, giorno delle Ceneri, “una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina”. Ha chiesto di aprire corridoi umanitari per quanti fuggono dall’Ucraina. Ha citato a sostegno del suo appello di pace il “rifiuto della guerra” come strumento di “offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Nel primo commento il testo dell’appello. Qui il mio grazie a Francesco nostra guida in questo dramma della guerra.
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