Il blog di Luigi Accattoli Posts

Arrivano nomine al Dicastero dello Sviluppo umano integrale e alla Dottrina della Fede, tutte di conferma o di promozione interna, ma tutte buone, a mio giudizio: le elenco nel primo commento e fin da qui mando un abbraccio augurale ad Armando Matteo che passa da sotto-segretario a segretario della Dottrina della Fede.

Con un comunicato fatto pubblicare ieri, Francesco si unisce al Segretario generale dell’Onu per chiedere una tregua nella Pasqua del calendario giuliano che unisce ucraini e Russi: una richiesta che cozza contro la realtà, che il Papa riformula “nella consapevolezza che nulla è impossibile a Dio”. Intanto con un’intervista al quotidiano argentino La Nacion del 21 aprile fa sapere che è rinviato l’incontro – in programma da tempo – con il patriarca Kirill, che sarebbe dovuto avvenire in giugno a Gerusalemme. Nell’intervista Francesco chiarisce veri elementi dei suoi appelli e delle sue iniziative per fermare la guerra. Mei commenti il comunicato sulla tregua e i passaggi chiave dell’intervista.

“Il Paradigma di Abramo” è un testo di Alberto Castaldini, cultore della tradizione ebraica e cristiana, che si chiede che cosa rappresenti oggi Abramo per l’umanità che cerca Dio. Egli indaga laboriosamente e conclude che il Patriarca del monoteismo parla anche a noi e ci istruisce sull’essenziale: che sempre Dio mette alla prova l’uomo che gli crede, anzi si mette alla prova con lui; chiede all’uomo una prova d’amore e gli promette più di quanto possa immaginare. Gli chiede in definitiva – proprio come un giorno chiese ad Abramo – di accettare la morte promettendogli una vita futura che nessuno ha mai conosciuto. Nei commenti: schede sull’autore e la sua opera, l’indice del volume, il mio apprezzamento e una mia obiezione.

Muore un fratello e mi rivedo che mi prende in braccio dal lettuccio e mi porta al fuoco: uno dei primi ricordi. Lo rivedo anche che mi parla piano piano mentre la mamma passando domanda: «Gli hai fatto fare il segno della croce?». Era quella la prima operazione del mattino.E’ l’attacco di un mio testo pubblicato dalla rivista Il Regno (4/2022): nei commenti altri due brani.

La delegazione ucraina presente ieri in San Pietro alla Veglia di Pasqua: nei commenti le parole con le quali il Papa l’ha salutato al termine dell’omelia e – a seguire – l’appello di pace del messaggio Urbi et Orbi
Irina ucraina e Albina russa, infermiere e amiche, portano insieme la Croce della tredicesima stazione della Via Crucis papale. Nei commenti una mia interpretazione del fatto che Francesco nei tanti appelli per la guerra di Ucraina non abbia mai – fino a oggi – pronunciato il nome della Russia. Premetto che trovo fuori luogo la ritornante polemica in materia, essendo secondo la tradizione diplomatica vaticana il non fare nomi delle parti in conflitto ed essendo anzi – stavolta – chiarissimo il ripetuto riferimento papale all’iniziatore della guerra, come dirò.
Il cardinale Krajewski oggi alla fossa comune di Borodianka, a Nord di Kiev, dove sono stati trovati un’ottantina di corpi: nel primo commento il messaggio del cardinale trasmesso ai media dalla Sala Stampa Vaticana.

Il Papa durante la lavanda dei piedi, oggi pomeriggio, nel carcere di Civitavecchia. Nei commenti la notizia, le parole di Francesco, una mia parola

“L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua”: così il Papa stamane all’Udienza generale. Nei commenti riporto l’intero appello e alcuni brani della prefazione inedita di Francesco a un volume dell’editore Solferino/Lev che raccoglie testi del suo magistero sul tema della guerra: Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace. Il volume sarà domani nelle librerie sarà anche in edicola con il Corriere della Sera.

Rientro da Bolzano, come si può leggere al post precedente, e trovo la polemica sulla scelta del Papa di chiamare una donna ucraina e una donna russa a portare insieme la Croce alla XIIIa stazione: un’infermiera ucraina (Irina) e una studentessa russa (Albina) residenti a Roma . Non ho tempo di approfondire: domani lo farò. Ma voglio dire subito che condivido quella chiamata. La guerra di Ucraina è anche una guerra tra cristiani. E’ molte altre cose, ma è anche questo. Nella chiamata di Francesco c’è anche l’intenzione di aiutare i cristiani russi e i cristiani ucraini a non fare di questa guerra sacrilega una rissa cristiana. Nel primo commento il tweet inviato oggi dal Papa, nel quale possiamo vedere una risposta alle voci polemiche provocate dalla chiamata delle due donne.