Eccoci all’appello più impegnativo rivolto fino a oggi da Francesco al presidente russo e a quello ucraino: “Dopo sette mesi di ostilità si faccia ricorso a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora eventualmente non utilizzati, per far finire questa immane tragedia. La guerra in sé stessa è un errore e un orrore”. Il Papa dedica all’appello l’intera catechesi di mezzogiorno: deplora le annessioni, rivendica il rispetto dell’integrità territoriale di ogni Paese e dei diritti delle minoranze, fa suo il dolore per le migliaia di vittime, “in particolare tra i bambini”. Nei commenti l’intero testo e una mia nota finale
Il blog di Luigi Accattoli Posts
Racconto ai figli che mezzo secolo addietro – e anche dopo – spedivo per posta gli articoli alle riviste e quelli non ci credono. E siccome lo facevo anche con Il Regno, a partire giusto da cinquant’anni fa, ho deciso di raccontare qui la faccenda con le referenze del caso. Dalla posta cartacea al fax, all’e-mail: dove ci volevano tre giorni, oggi non ci vuole niente. In pochi decenni la trasmissione dei testi ha vissuto un’accelerazione da sogno. E intanto, intorno, tutto accelerava e solo la terra continuava a impiegare un giorno a girare su sé stessa. Ma di tutti i cambiamenti che ho visto in vita, quello che conosco meglio è questo, forse minimo, della trasmissione dei testi e dunque conviene che io guardi a esso per intendere qualcosa dell’universo accelerante. E’ l’attacco di un mio testo quasi autobiografico pubblicato dalla rivista Il Regno e del quale nei commenti riproduco alcuni passaggi.
“La Russia ha il diritto di usare le armi nucleari”: dico la mia sulle parole ripugnanti di Medvedev
«La Russia ha il diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario, in base alla dottrina nucleare»: lo affermava ieri, citato dalla Tass, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev. Nel primo commento riporto le parole con cui due giorni prima all’Onu il Segretario di Stato Vaticano aveva definito ripugnante la minaccia dell’uso delle armi nucleari. Proprio così: per me quanto ha detto Medvedev è folle e da voltastomaco.
“Mo’ so due i Papi però dureno poco. – Dureno poco sì: o li ammazzano o li fanno dimette”: frammento di una conversazione a tre da me ascoltata sul trenino che da Roma Tiburtina va a Rieti. La riporto per intero nel primo commento e nel secondo la metto sotto la lente del vaticanista.
Domani – dopo il rientro a Roma da Bologna, dove sono per il Festival Francescano – voterò Pd per fedeltà nella cattiva sorte e perché la destra trionfante abbia di fronte a sé un’opposizione competente, libera da populismi e settarismi. Razionale. Nel primo commento dico perché non ho timori sulla correttezza e responsabilità democratica della destra che quasi sicuramente ci governerà nella prossima legislatura.
Registrazione audio:
“Andate con coraggio ad adempiere al vostro dovere militare e ricordatevi che se date la vita per il vostro Paese sarete con Dio nel suo Regno che vi darà gloria e vita eterna”: così il Patriarca Kirill ha parlato ieri nel sermone che ha tenuto durante una celebrazione nel Monastero di Zachatyevsky, a Mosca. Quando un uomo di Chiesa parla questo linguaggio è un giorno triste. Nel primo commento due link per leggere di più.
All’udienza generale il Papa narra la missione del cardinale Krajewski in Ucraina e invita a pregare per “questo popolo così nobile e martire”. Nei commenti le parole di Francesco e la missione del cardinale elemosiniere.
Un Festival Francescano è una gran cosa: mi capitò di esserci come relatore nel 2012 a Rimini e ci sarò di nuovo sabato prossimo a Bologna. Stavolta non come relatore ma come autore, insieme a Ciro Fusco, del libro “Fatti di Vangelo in pandemia”. Parteciperà all’incontro, nella luminosa Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, Romano Colozzi, protagonista di una delle 72 storie narrate nel volume. Nei commenti una scheda sull’appuntamento, un comunicato stampa del Festival e un’occhiata alle originalissime “Attività di piazza” che accompagnano l’evento bolognese.
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