Il blog di Luigi Accattoli Posts

Nel mezzo del vagabondaggio estivo eccomi a Monte San Giusto, nel maceratese, per vedere la Crocifissione del Lotto (1533-34) e per udire una donna trafelata che bestemmia al cane nella piazza
Particolare della Madonna con bambino di Raffaello, 1508, detta Madonna Tempi dal nome della famiglia fiorentina alla quale è appartenuta prima di essere acquistata nel 1829 da Ludovico I di Baviera, finendo infine nella Alte Pinakothek di Monaco. La dedico alla figlia che ha appena partorito, insieme ai due versi liberi che trovi nel primo commento
Campanile di Santa Maria Maggiore mentre suonano i cento rintocchi serali della Sperduta: ho fatto questa foto ieri sera, mentre ascoltavo i rintocchi, che ho dedicato agli amici vicini e lontani. Il grande caldo mi tiene in casa tutto il giorno. Esco alle 19.00 e resto nella piazza della Basilica, seduto sugli scalini della fontana, fino all’ascolto della Sperduta. Per la leggenda da cui viene questo nome vai al primo commento
Il mio amico gabbiano, di nome Albularius, era ieri pomeriggio in grande protesta per il caldo, in piazza dell’Esquilino, ai bordi della scalinata absidale di Santa Maria Maggiore. Nel primo commento una dettagliata risposta alla domanda su chi sia Albularius
Statua di Umberto Saba che si trova in via Dante a Trieste: nell’omelia svolta domenica a Trieste, Francesco ha fatto riferimento al poeta triestino citandone la poesia “Città vecchia” per segnalare il mistero dell’infinito di Dio che si cela nella miseria umana. Nel primo commento riporto la poesia del grande Saba, nel secondo il brano dell’omelia papale nel quale è citata, nel terzo un analogo vecchio rimando di Francesco a Fabrizio De André.

Tavolo con l’occorrente per l’Unzione degli infermi in una chiesa ortodossa: immagine con la quale introduco un mio nuovo articolo sull’argomento, pubblicato dalla rivista Il Regno con il titolo: Unzione degli infermi: propongo un’offerta più ampia. Nei commenti riporto l’intero testo e alla fine aggiungo il richiamo al primo articolo
Lucas Cranach il Vecchio dipinse questa tavola con l’Ultima Cena nel 1547 dando ai Dodici le sembianze dei principali protagonisti della Riforma. Sulla destra ritrae Lutero che passa il calice a un laico, identificato come Cranach il giovane, figlio del pittore: vi sarebbe affermata la dottrina luterana sulla necessità di riconoscere il diritto dei non chierici alla comunione sotto le due specie. Con questa immagine introduco la registrazione audio della lectio di Pizza e Vangelo che abbiamo fatto lunedì 17, ultima dell’anno sociale: riprenderemo nella seconda metà di settembre. Qui sotto il link alla registrazione, nel primo commento un testo di Ratzinger Benedetto sulle parole centrali dell’Ultima Cena