Il blog di Luigi Accattoli Posts
Il 2 di questo mese Francesco a Kinshasa ha incontrato i gesuiti del Congo e ha risposto ad alcune loro domande: sulle guerre che straziano l’umanità, su come abbia potuto accettare – da gesuita – le nomine a vescovo e cardinale , sulla possibilità di sue dimissioni, sull’elezione a vita del preposito dei gesuiti. Ho scelto questi brani, che offro ai visitatori nei primi commenti. La conversazione dei gesuiti con il Papa è pubblicata oggi dalla Civiltà Cattolica.
Gesù e i bambini: è un tema che ricorre due volte nei Vangeli sinottici e che stiamo trattando nella lettura continuata di Marco che facciamo a Pizza e Vangelo. L’abbiamo incontrato ieri nel capitolo 9 dove Gesù prende un bambino, lo mette in mezzo ai discepoli e abbracciandolo lo pone a modello e metro della sua sequela. Ritroveremo il tema nel capitolo 10 dove Gesù dirà “lasciate che i bambini vengano a me”. E’ nata tra noi una disputa su come sia stata accolta, nella storia delle arti visive, l’icona evangelica di Gesù con i bambini. Espongo la disputa nei commenti con una richiesta di aiuto a chi sa di più.
Ho votato per Alessio D’Amato (Centrosinistra), che è dato – dai sondaggi – in forte svantaggio rispetto a Francesco Rocca (Centrodestra). D’Amato era assessore regionale alla Sanità quando sono stato in ospedale per il Covid, alla fine del 2020 e mi era parso che la Sanità in Regione fosse gestita dignitosamente. Ma ciò che mi ha colpito, al seggio, è stato il vuoto di presenze: eravamo due poliziotti, tre scrutatori, due elettori. Mai visto quell’androne e del corridoio così vuoti in giorno d’elezioni. Spero sia stata una falsa impressione.
Lunedì 13 a Pizza e Vangelo via Zoom leggiamo dal capitolo nove di Marco l’episodio dei discepoli che discutono chi tra loro sia il più grande mentre Gesù sta proponendo la via della Croce. A rimedio della loro sordità Gesù abbraccia un bambino e lo pone a modello del discepolo che si fa ultimo. Un messaggio attuale per un’umanità tutta sgomitante e per una Chiesa piena di priori, decani, arcipreti, eccellenze, eminenze. Nei commenti la scheda di preparazione alla lectio e l’invito dei passanti a partecipare. Nell’ultimo dei miei commenti indico come.
Nel post dell’altro ieri confidavo d’aver scritto nelle ultime settimane due testi di maggiore impegno sulla figura di Joseph Ratzinger: uno di tipo professionale, un profilo del Pontificato, scritto per il Messaggero di Sant’Antonio e che ho riportato per intero quel giorno; e un altro personalissimo, sul mio debito verso di lui, pubblicato da Il Regno, che riporto oggi. Nei commenti l’intero testo regnicolo, che la rivista ha intitolato Il mio grazie a Benedetto maestro di libertà.
Lungo il mese di gennaio ho avuto varie occasioni – televisive, digitali, di carta stampata – nelle quali evocare la figura di Papa Ratzinger. Ho deciso di fornire ai visitatori i due testi nei quali ho messo, credo, il maggiore impegno: un profilo del Papa che ho scritto per il Messaggero di Sant’Antonio e un mio “grazie a Benedetto” che ho pubblicato sul Regno. Ovvero un testo più ampio, strettamente professionale, il cui incipit ho messo qui a titolo del post; e uno breve, personalissimo. Nei commenti riporto qui per intero il testo del Messaggero. Uno dei prossimi giorni riporterò il testo del Regno.
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