
Il blog di Luigi Accattoli Posts

Saluto tutti voi, romani e pellegrini! In particolare i gruppi di preghiera che coltivano la spiritualità della Divina Misericordia, convenuti oggi al Santuario di Santo Spirito in Sassia. E, certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di San Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate. Così ha parlato Francesco dalla finestra del Palazzo Apostolico dopo la preghiera di mezzogiorno. Nel primo commento metto qualche link e dico la mia sulle offese che vengono mosse alla memoria del Papa polacco



Sono alla quinta e ultima tra le tappe che mi sono dato per interrogarmi su Francesco che lascia la diplomazia e dice pane al pane: qui l’udiamo qualificare la guerra di Ucraina come scandalo di un conflitto tra cristiani e come una guerra sacrilega e blasfema. Per le tappe precedenti vedi ai post del 26, 28, 39 marzo e 4 aprile. Nei commenti indico le fonti di queste parole audaci e le commento come le più significative tra quelle che il Papa viene pronunciando in deroga alla correttezza diplomatica.

Avendo appreso qui nel blog la mirabile parola campamento, che dice quello che hai per campare (vedi post del 17 marzo), una mia figlia di nome Agnese molto la lodò e decise che l’avrebbe introdotta nel suo vocabolario e issofatto l’usò narrandomi la scena che riporto nel primo commento dandole il titolo evangelico di Parabola del barbone e della zingarella.
La Via Crucis di questa sera al Colosseo è intessuta di testimonianze e preghiere di pace da parte di giovani appartenenti a paesi tormentati dalla guerra: Terra Santa, Africa Occidentale, America centrale, Sud America, Africa, Sud dell’Asia e Medio Oriente, Balcani, Africa settentrionale, Sud Est asiatico, Africa centrale, Vicino Oriente, Africa Orientale, Africa Australe. La decima stazione, Gesù è spogliato delle vesti, ospita le “voci di pace dai giovani dell’Ucraina e della Russia”. Riporto nel primo commento le parole di un ucraino e nel secondo quelle di un russo. Concludo con un mio commento
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