Quando si è estinto / il rosso del papavero / è restato vuoto il giardino: da Il papavero e il monaco di José Tolentino de Mendoza, Qiqajon 2022
Il blog di Luigi Accattoli Posts
Dieci anni addietro eravamo all’inizio della sede vacante seguita alla rinuncia di Papa Benedetto: per il decennale di quell’evento e dell’elezione di Francesco Carlo Maroni, vaticanista del Sole24ore, ha realizzato un podcast in cinque episodi, “La rinuncia. Papa Ratzinger e la rivoluzione in Vaticano”, per il quale ha avuto ospiti Alberto Melloni, il padre Federico Lombardi, l’ex comandante della Gendarmeria vaticana Domenico Giani, Andrea Tornielli e me. Ecco il link per l’ascolto: https://podcast.ilsole24ore.com/serie/la-rinuncia-AEpsEYkC. Nei commenti la scheda editoriale del volume di Carlo Marroni “Le mani sul Vaticano” (Rizzoli 2013) e i titoli degli episodi del podcast.
«Si può andare avanti benissimo con la vita ordinaria della Chiesa anche con il papa impedito di comunicare. Qualche mese o anno di silenzio papale potrebbe essere utile alla comunità cattolica»: parole che mi disse nel 2001 il cardinale Nicora, interpellandolo io sulle lettere dei papi con rinuncia a futura memoria. Nei commenti l’articolo sul controverso argomento che ho scritto per la rivista Il Regno.
Lunedì 27 a Pizza e Vangelo via Zoom – alle 21.00 – leggiamo dal capitolo nove di Marco l’episodio di Gesù che rimprovera i discepoli che vorrebbero proibire a un esorcista “fai da te”, che non fa parte del loro gruppo, di cacciare i demoni nel nome del Maestro; e leggiamo anche alcuni severi moniti di Gesù sugli scandali che possono rendere difficile il cammino di fede dei semplici. Nei commenti la scheda di preparazione alla lectio e l’invito dei passanti a partecipare. Nell’ultimo dei miei commenti indico come.
Ho visto ieri la mostra di Van Gogh a Palazzo Bonaparte – resta fino al 26 marzo – e ho copiato queste parole del pittore riportate in un pannello: “Più divento brutto, vecchio e cattivo, malato e povero, più desidero riscattarmi facendo colori brillanti, ben accostati e splendenti”. L’ho fatta mia, quella ricerca, adattandola a me che non sono pittore e sono vecchio davvero: Van Gogh non lo fu mai, morì a 37 anni. Questo è l’adattamento: più divento vecchio più cerco la luce del giorno e quella che mi arriva dagli occhi di chi mi è intorno.
La dichiarazione venuta oggi dalla Compagnia di Gesù, “Verso un riconoscimento della verità”: le decisioni del Delegato DIR riguardo a p. Marko Rupnik, è l’occasione giusta per chiarire le ragioni del mio silenzio su questa vicenda per me due volte dolorosa: per lo scandalo di cui è portatrice e per il fatto che io negli anni ho molto valorizzato, qui nel blog, i mosaici di Rupnik. La mia è una scelta di penitenza per essere stato divulgatore di un artista che contraddiceva con la vita quello che proclamava con la sua arte. Nei commenti chiarisco la mia scelta di penitenza e dico quanto mi pare di poter leggere tra le righe della dichiarazione di oggi.
Il titolo del post è una mia libera imitazione del titolo di una raccolta di poesie del cardinale portoghese José Tolentino de Mendonça, A Noite abre os meus Olhos. Poesia reunida, Porto 2006. Di questa raccolta è ora tradotta in italiano una parte intitolata Il papavero e il monaco, Qiqajon 2022
All’angelus di oggi il Papa ha usato un’immagine audace per segnalare l’eccesso dell’amore di Cristo che è a fondamento della nostra salvezza: “Se Dio non si fosse sbilanciato, noi non saremmo mai stati salvati: è stato lo sbilanciamento della croce che ci ha salvati!”. Nel primo commento riporto il testo di Francesco, nel secondo segnalo una possibile dipendenza da un analogo testo del cardinale Martini. E tiro in ballo persino il Caravaggio.
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