Il blog di Luigi Accattoli Posts

Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra – è brutto questo, si pianifica la guerra – la Gmg ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all’altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi!: così Francesco stamane all’udienza generale ha ricordato la Giornata mondiale dei giovani che si è svolta a Lisbona la settimana scorsa. Nel primo commento altri passi della catechesi papale

Sono di Recanati, amo Leopardi e amo la ginestra che lui chiama “fiore del deserto”. Questa l’ho fotografata a Lucoli, in provincia dell’Aquila. Nel primo commento dico qualche altra parola sulla sua luce d’oro

Nella veglia di ieri notte e nella celebrazione conclusiva di oggi, Francesco ha dato una forte consegna missionaria ai ragazzi che erano andati a Lisbona ad ascoltarlo: “Brillate della luce di Cristo e diventate anche voi luce del mondo”. Nei commenti un brano dell’omelia della veglia e due di quella del giorno. Mia nota finale

Con un’intervista alla rivista spagnola Vida Nueva, pubblicata ieri, Francesco fa il punto sulle iniziative di pace della Santa Sede in riferimento alla guerra di Ucraina, indicandone tre: l’impegno sul fronte dei bambini ucraini portati in Russia, il quarto passo della missione Zuppi che punta alla Cina, la preparazione per novembre di una conferenza delle religioni per la pace che dovrebbe tenersi ad Abu Dhabi. Nel primo dei commenti le parole del Papa, nel secondo un mio commento

Nelle Giornate mondiali della gioventù – che durano una settimana – il venerdì è dedicato alla Via Crucis. Per quella che si è fatta oggi a Lisbona, il Papa ha svolto un saluto introduttivo di appassionata presentazione della figura di Gesù e della sua offerta della vita per noi. Lo riporto per intero nei commenti e lo segnalo, oltre che per il suo valore oggettivo, direi per la sua esemplarità omiletica e cristologica, anche come risposta a quanti sempre ripetono che questo Papa non parla di Gesù: una critica semplicemente insensata, dal momento che ormai disponiamo di oltre un migliaio – secondo il mio calcolo – di sue omelie e angelus che sono sempre e tutti incentrati sulle narrazioni evangeliche della figura di Cristo. Valga come esempio questa luminosa presentazione della Via Crucis di oggi pomeriggio.

Le parole più accese dette oggi da Francesco ai giovani, a Lisbona, nel primo appuntamento della Giornata mondiale, sono state queste due: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti” e – nonostante le “sfide enormi” di questo momento storico – dovremmo avere il coraggio di “pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto; non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo”. Nei commenti riporto i due messaggi e chiedo aiuto ai visitatori per interpretare le parole del papa sull’agonia e sul parto, sulla fine e sull’inizio

Il primo giorno della trasferta papale in Portogallo, in occasione della Giornata mondiale della gioventù, ci porta due forti parole di Francesco: un invito ai cristiani a “risvegliare l’inquietudine per il Vangelo” e un monito all’Europa e all’Occidente perché offrano “percorsi di pace, vie creative per porre fine alla guerra in Ucraina e ai tanti conflitti che insanguinano il mondo”. Nei commenti riporto il cuore dei due messaggi, che sono stati ampi e che meritano d’essere letti per intero. Anche nei prossimi giorni seguirò, con il blog, le giornate papali riportando le parole più impegnative, sempre rinviando ai testi integrali

Con un’intervista ai media vaticani, il cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano, segnala l’importanza – nel viaggio papale – della tappa di Fatima e invita a guardarla pensando alla guerra di Ucraina. Nel primo commento le parole del cardinale e nel secondo l’invito odierno di Francesco ad accompagnarlo con la preghiera

Parole vive di Papa Francesco, oggi all’Angelus, sul grano ucraino, per il quale – cioè per il rinnovo dell’accordo sulla possibilità di commerciarlo via mare – ha chiesto l’aiuto dei “fratelli” russi; e sulla Giornata mondiale dei Giovani che iniziava oggi a Lisbona, occasione nella quale tanti ragazzi – ha detto – “sperimenteranno la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli”. Nei commenti riporto i due appelli e commento il primo.

La Giornata dei poveri – che è quest’anno alla 7a edizione – ha risvegliato in Roma l’attenzione verso il patrono dei senzatetto, nonché figura cristologica della povertà volontaria, che è Benedetto Giuseppe Labre (1748-1783). Ho la fortuna d’appartenere alla parrocchia di Santa Maria ai Monti dove Labre è sepolto e di prendere parte alle iniziative di segnalazione dell’attualità di questo santo poco conosciuto in Italia. Tra le iniziative c’è quella della recognitio canonica delle reliquie, in vista della quale ho avuto la possibilità di dare un’occhiata ai foglietti che i visitatori inseriscono – attraverso una specie di buca delle lettere – nella custodia in vetro dell’urna che ne raccoglie le ossa. – E’ l’attacco di un articolo che ho scritto per la rivista Il Regno, che può essere letto cliccando su questo link. Nei commenti riporto per intero un testo più ampio dal quale ho tratto quello più breve destinato alla rivista.