Il blog di Luigi Accattoli Posts

Scandalo degli occhi: bassorilievo parietale del Monastero di San Simeone il Calzolaio sul Monte Mukattam, in Egitto: a sinistra è effigiato il santo calzolaio che impugna la lesina con la quale sta per trafiggere uno dei suoi occhi avendo subito una forte tentazione alla vista del piede e della gamba di una donna bellissima andata da lui a procurarsi un paio di scarpe. Sopra alla donna è incisa a cartiglio la massima evangelica: “Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna” (Marco 9, 47). Nei commenti ragiono di come possa essere pungente prendere alla lettera i paradossi evangelici e chiamo a testimoni – su tale pericolo – tre vecchi amici: Origene di Alessandria, Eusebio di Cesarea, Marco Polo di Venezia
Gesù, i farisei e gli scribi, miniatura del XV secolo dal codice De Predis, Biblioteca reale di Torino – per introdurre la scheda di preparazione della lectio di Pizza e Vangelo che faremo lunedì 13, nella quale leggeremo da Marco 11, 27-33 la prima delle cinque controversie che il rabbi di Galilea conduce nel Tempio, sfidando le massime autorità religiose e politiche di Israele – controversie che portano alla sua cattura. Nei commenti il testo della scheda e qui l’invito di tutti a collegarsi

Le persone transessuali, anche se si sono sottoposte a trattamento ormonale o a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso, possono ricevere il battesimo «se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli». E vanno battezzati i bambini delle coppie omosessuali anche se nati dall’utero in affitto purché ci sia la fondata speranza che vengano educati alla fede cattolica. Lo afferma il Dicastero per la Dottrina della Fede in una risposta a firma del prefetto Victor Manuel Fernandéz, approvata dal Papa il 31 ottobre. Nei primi commenti fornisco qualche dettaglio e dico la mia gratitudine per questa decisione

Cristo in trono – scultura del XIII secolo che è sulla porta della Chiesa di San Tommaso Apostolo, Caramanico Terme, Pescara – per introdurre la registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo, del 30 ottobre, nella quale abbiamo letto tre insegnamenti di Gesù sulla preghiera, da Marco 11. 20-26, uno dei quali così suona: “Tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà”. Qui sotto il link alla registrazione, nel primo commento una guida all’ascolto
Il mio parroco [don Francesco Pesce di Santa Maria ai Monti] ha messo in fondo alla chiesa un registro con una pagina per ogni giorno del mese di novembre e l’invito a scrivervi il nome dei propri morti perchè lui ne possa fare memoria nel giorno scelto dal richiedente. La chiesa è sempre aperta, dalle 07.30 alle 22. Dopo la chiusura il parroco in essa, da solo, prima di spegnere le luci, prega la Compieta, cioè l’ultima orazione prevista dalla Liturgia delle Ore. E’ la prima volta che don Francesco prende questa iniziativa che ci ha spiegato al termine delle messe della giornata di ieri, 2 novembre. Un’idea semplice che può aiutare a stabilire un sentimento comunitario nella preghiera per i morti, che è una delle più amate dalla pietà popolare

Ieri i media vaticani hanno diffuso il Video del Santo Padre con l’intenzione di preghiera per il mese di novembre diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera sul tema “Per il Papa – Preghiamo per il Papa, perché nell’esercizio della sua missione continui ad accompagnare nella fede il gregge a lui affidato, con l’aiuto dello Spirito Santo”. Nel primo commento riporto le parole pronunciate dal Papa, nel secondo metto una mia risposta alla sua richiesta

Se aveste fede – dice Gesù in più luoghi dei Vangeli – potreste dire a un monte “spostati” o a un gelso “vai a piantarti nel mare” e il monte e il gelso vi obbedirebbero: nella lectio di Pizza e Vangelo che faremo lunedì 30 faremo a pugni con i paradossi e le iperboli di Gesù sulla preghiera, partendo da Marco 11, 20-26. Nei commenti trovi la scheda di preparazione alla lectio e il testo di Marco, nonché l’invito dei naviganti ad attraccare e a collegarsi

Pettirosso su un ramo scheggiato: particolare da me fotografato di una tela di Alessandro Allori: Santa Maria Maddalena penitente, 1600-1602 circa- Firenze, Museo Stibbert
Ecco a voi il Gran Sasso: lo metto per porre una domanda ai visitatori in vista della prossima lectio di Pizza e Vangelo nella quale leggeremo le parole di Gesù che sono in Marco 11, 23: Se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. La domanda è questa: vi risulta che sia mai capitato questo spostamento di montagne per sola fede, o che sia stato sognato da qualche cristianuccio e narrato in leggende auree? Io conosco una sola leggenda siffatta, dal Milione di Marco Polo, e la riporto nel primo commento. Chi sa di altre mi dia una mano

Il grido di pace rivolto ieri dal Papa a Israele e ad Hamas – “Fratelli, fermatevi! Fermatevi!” – credo di doverlo fare mio e prolungarlo, come so e come posso, nell’impotenza che tutti ci blocca e ammutolisce. Nel primo commento riporto l’intero appello di Francesco e poi, di giorno in giorno, cercherò di prolungare quel grido, se non altro evocando altre analoghe grida di pace. Invito i visitatori a unirsi a me, come crederanno e come potranno.