Il blog di Luigi Accattoli Posts

Miniatura del Codice Speculum humanae salvationis – 1482 – con la quale introduco la scheda della lectio di Pizza e Vangelo che faremo via Zoom dopodomani, lunedì 27 novembre, leggendo dal capitolo 12 di Marco la drammatica parabola dei Vignaioli omicidi: in essa si vede la vigna cinta da una siepe, la torre alzata a sua difesa, i vignaioli che uccidono il figlio del proprietario gettandolo fuori dalla vigna. Invito chiunque passi di qui a collegarsi: basta che mi scriva e io gli mando il link per partecipare alla conference
Un casale abbandonato della maremma laziale, motivo ritornante negli oli e nei pastelli del mio amico di gioventù Pio Cerocchi. Lo metto qui a introduzione di una sua poesia intitolata Piccola lauda che riporto nel primo commento e interpreto nel secondo e nel terzo. Nel quarto metto una foto con le sei copertine delle raccolte di poesie pubblicate negli anni dal creativo Pio. Quanto al pastello, il giallo del falasco, delle stoppie e delle tegole dice bene l’anima della “Piccola lauda” svolta da un orante che non chiede ma ringrazia per la vita che con il giorno nuovo ricomincia.
Gesù interrogato dai farisei – copia da Bernardino Luini (1481-1482/1532) – con la quale introduco la registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo nella quale leggemmo la disputa che il Nazareno ha nel Tempio con i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani nel paragrafo finale del capitolo 11 di Marco. Nel primo commento riporto un’antologia di brani evangelici nei quali i discepoli non capiscono il linguaggio di Gesù che era quello di un Rabbi

“La parabola ci dice che ciascuno di noi, secondo le proprie capacità e possibilità, ha ricevuto i ‘talenti’. Attenzione: non lasciamoci ingannare dal linguaggio comune: qui non si tratta delle capacità personali, ma dei beni del Signore, di ciò che Cristo ci ha lasciato tornando al Padre. Con essi Egli ci ha donato il suo Spirito, nel quale siamo diventati figli di Dio e grazie al quale possiamo spendere la vita testimoniando il Vangelo ed edificando il Regno di Dio. Il grande ‘capitale’ che ci è stato messo nelle mani è l’amore del Signore, fondamento della nostra vita e forza del nostro cammino”: così ha parlato ieri il Papa nell’omelia per la Giornata mondiale del povero. Mi è parsa nuova – nuova per me tapino – la lettura dei talenti come “beni” a noi affidati dal Signore e provo a onorarla riportando due brani dell’omelia che mi pare la chiariscano

Scandalo degli occhi: bassorilievo parietale del Monastero di San Simeone il Calzolaio sul Monte Mukattam, in Egitto: a sinistra è effigiato il santo calzolaio che impugna la lesina con la quale sta per trafiggere uno dei suoi occhi avendo subito una forte tentazione alla vista del piede e della gamba di una donna bellissima andata da lui a procurarsi un paio di scarpe. Sopra alla donna è incisa a cartiglio la massima evangelica: “Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna” (Marco 9, 47). Nei commenti ragiono di come possa essere pungente prendere alla lettera i paradossi evangelici e chiamo a testimoni – su tale pericolo – tre vecchi amici: Origene di Alessandria, Eusebio di Cesarea, Marco Polo di Venezia
Gesù, i farisei e gli scribi, miniatura del XV secolo dal codice De Predis, Biblioteca reale di Torino – per introdurre la scheda di preparazione della lectio di Pizza e Vangelo che faremo lunedì 13, nella quale leggeremo da Marco 11, 27-33 la prima delle cinque controversie che il rabbi di Galilea conduce nel Tempio, sfidando le massime autorità religiose e politiche di Israele – controversie che portano alla sua cattura. Nei commenti il testo della scheda e qui l’invito di tutti a collegarsi

Le persone transessuali, anche se si sono sottoposte a trattamento ormonale o a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso, possono ricevere il battesimo «se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli». E vanno battezzati i bambini delle coppie omosessuali anche se nati dall’utero in affitto purché ci sia la fondata speranza che vengano educati alla fede cattolica. Lo afferma il Dicastero per la Dottrina della Fede in una risposta a firma del prefetto Victor Manuel Fernandéz, approvata dal Papa il 31 ottobre. Nei primi commenti fornisco qualche dettaglio e dico la mia gratitudine per questa decisione

Cristo in trono – scultura del XIII secolo che è sulla porta della Chiesa di San Tommaso Apostolo, Caramanico Terme, Pescara – per introdurre la registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo, del 30 ottobre, nella quale abbiamo letto tre insegnamenti di Gesù sulla preghiera, da Marco 11. 20-26, uno dei quali così suona: “Tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà”. Qui sotto il link alla registrazione, nel primo commento una guida all’ascolto
Il mio parroco [don Francesco Pesce di Santa Maria ai Monti] ha messo in fondo alla chiesa un registro con una pagina per ogni giorno del mese di novembre e l’invito a scrivervi il nome dei propri morti perchè lui ne possa fare memoria nel giorno scelto dal richiedente. La chiesa è sempre aperta, dalle 07.30 alle 22. Dopo la chiusura il parroco in essa, da solo, prima di spegnere le luci, prega la Compieta, cioè l’ultima orazione prevista dalla Liturgia delle Ore. E’ la prima volta che don Francesco prende questa iniziativa che ci ha spiegato al termine delle messe della giornata di ieri, 2 novembre. Un’idea semplice che può aiutare a stabilire un sentimento comunitario nella preghiera per i morti, che è una delle più amate dalla pietà popolare

Ieri i media vaticani hanno diffuso il Video del Santo Padre con l’intenzione di preghiera per il mese di novembre diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera sul tema “Per il Papa – Preghiamo per il Papa, perché nell’esercizio della sua missione continui ad accompagnare nella fede il gregge a lui affidato, con l’aiuto dello Spirito Santo”. Nel primo commento riporto le parole pronunciate dal Papa, nel secondo metto una mia risposta alla sua richiesta