Padre Pio e la riforma agraria

“La riforma agraria impoverisce i ricchi ma non arricchisce i poveri” diceva Padre Pio all’inizio degli anni ’50. Andreotti dopo la morte del frate appurò che quelle parole gli erano venute dal deputato Gerardo De Caro (Roberto Rotondo, “I miei santi in paradiso”, LEV 2018, p. 231). Così andava allora la faccenda: i politici istruivano i santi, che ammonivano gli elettori, che eleggevano i politici. Se litigavano lo sapevi dopo la morte.

23 Comments

  1. Luigi Accattoli

    E’ il mio “spillo” di questa settimana, pubblicato a pagina 49 della “Lettura”, il supplemento culturale del Corsera, che sarà in edicola fino a sabato.

    Per sapere che siano gli spilli, vedi il post del 9 luglio 2017:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/accusa-er-papa-a-santuffizio/

    Nei commenti che seguono, qualche ragguaglio sul conflitto in materia di riforma agraria tra il Santo contadino che fu Padre Pio, e i collaboratori di De Gasperi in quella riforma, che fu semmai insufficiente, non certo inopportuna. Tra i ricordi della mia infanzia c’è anche la disputa che quella riforma provocava nelle campagne tra Recanati e Osimo dove allora scorrazzavo.

    14 Agosto, 2019 - 9:47
  2. Luigi Accattoli

    Tredici santi. Ho preso lo spunto su Padre Pio e la riforma agraria dal volume di Leonardo Sapienza e Roberto Rotondo, con introduzione di Gianni Letta, intitolato “I miei santi in paradiso. L’amicizia di Giulio Andreotti con le figure più note del Cattolicesimo del Novecento” (Libreria Editrice Vaticana 2018). Il volume ricostruisce, attraverso lettere e note di diario, articoli e interviste, i rapporti che Andreotti ebbe con i Papi Pacelli, Roncalli, Montini, Wojtyla, con Madre Teresa, don Gnocchi, La Pira, don Mazzolari, don Canovai, don Zeno Saltini, Escrivà de Balaguer, Pio da Pietrelcina, Alvaro del Portillo: cioè con 13 personaggi di riconosciuta santità, nel senso che oggi sono o santi, o beati, o venerabili.

    Al decimo commento del post del 17 gennaio 2019 intitolato “Andreotti suggerisce che Moro convinca Fanfani” trovi altre buonissime notizie sul volume dei santi andreottiani.

    14 Agosto, 2019 - 9:57
  3. Luigi Accattoli

    Dall’antipatia all’ammirazione. Nel volume di Rotondo e Sapienza alla pagina citata nel post, è riportato un testo di Andreotti che confessa di non aver avuto consuetudine con Padre Pio da vivo: “Devo anzi dire che avevo una certa antipatia per lui, a causa di una dichiarazione di critica alla riforma agraria della quale noi degasperiani andavamo fierissimi. La frase era questa: ‘E’ una legge che impoverisce i ricchi ma non arricchisce i poveri’. Dopo la morte, avvenuta nel 1968, studiai attentamente la sua vita e mi resi conto che, riguardo alla legge agraria, si era comportato in quel modo per me incomprensibile soltanto perchè era stato mal consigliato. Mi feci l’idea che quella frase gliel’aveva suggerita un deputato pugliese, Gerardo De Caro, che era un po’ il suo consulente politico. Studiandone la vita, ebbi modo di conoscere l’eccezionale figura del santo frate e me ne innamorai”.

    14 Agosto, 2019 - 10:14
  4. Luigi Accattoli

    De Caro cacciato dalla Dc. Gerardo De Caro (1909 – 1993), indicato da Andreotti come malo consigliero di Padre Pio, è stato deputato all’Assemblea Costituente e deputato alla Camera nella prima legislatura. A motivo della sua guerriglia contro la riforma agraria fu espulso dalla Dc nel settembre 1951.

    14 Agosto, 2019 - 10:33
  5. Luigi Accattoli

    Mons Citatorius. Visitatore bello, sai perchè tu passi da questo blog alla vigilia di Ferragosto, con tutto quello che avviene nel vasto mondo? Perchè, sagace come sei, hai realizzato che solo qui verresti a sapere di Gerardo De Caro e di come salì e di come scese da Montecitorio, già Mons Citatorius, che è monte di poca altezza ma di gran levata in Roma.

    14 Agosto, 2019 - 10:51
  6. Clodine-Claudia Leo

    Se alla vigilia di Ferragosto passo da questo blog è perché ho realizzato che solo qui vengo a sapere di Gerardo De Caro e di come scese dal famigerato, antico, storico, magnifico Palazzo Ludovisi : posto sull’insignificante cocuzzolo ma di grande levatura nella Urbe.Ebbene, si. E’ vero!
    Ma anche per augurarti una buona festa dell’Assunta caro Luigi, a te, alla tua sposa, e alla famiglia tutta…La Vergine Santissima ti benedica. ..bacio…ciao!

    14 Agosto, 2019 - 19:52
  7. giuseppe di melchiorre

    Caro Luigi, felice festa dell’ASSUNTA a te, ai tuoi cari, a tutti i tuoi ospiti del blog. Il Ferragosto ha un’ascendenza pagana, era le “Feriae Augusti”.
    Qui a Castelbasso ha rinfrescato, lo prendo come un regalo della nostra amatissima Madre Celeste che ci segue da lassù con amorosa attenzione.
    Un cordiale abbraccio.

    14 Agosto, 2019 - 20:08
  8. A quali santi.ci potremmo.rivolgere nell’attuale congiuntura politica?
    Buona festa dell’Assunta!

    14 Agosto, 2019 - 20:47
  9. marta09

    Buona festa dell’Assunta caro Luigi e cara Clodine.
    Bloccata in casa da una pleuropolmonite almeno approfitto per fare gli auguri a tutti quelli del pianerottolo.
    marta09 – Valli Lidia

    14 Agosto, 2019 - 21:50
  10. Luigi Accattoli

    Lidia ti ho pensato il 3 agosto: Santa Lidia discepola dell’apostolo Paolo. Che il tuo malanno se ne vada entro l’alba.

    14 Agosto, 2019 - 22:31
  11. roberto 55

    Ma bentornata, Lidia !
    Guarisci presto, mi raccomando ! Intanto, buona Festa dell’Assunta a te, a Luigi ed a tutto il “pianerottolo” !

    Roberto Caligaris

    15 Agosto, 2019 - 0:42
  12. marta09

    Grazie a voi tutti.
    Non mi faccio più sentire sul pianerottolo perchè gli argomenti sono fuori dalla mia portata culturale. Io posso parlare solo di vita, di educazione, di cuore, ma nulla di più.
    Ciò non toglie che mi siete tutti rimasti nel cuore e vi voglio bene … attraverso le Vs. parole intravvedo delle bellissime persone.
    Un bacione grossissimo
    Lidia Valli

    15 Agosto, 2019 - 9:12
  13. Leonardo Lugaresi

    Caro Luigi, sai qualcosa di più su questo De Caro? Il personaggio mi incuriosisce assai e la lettura della scheletrica voce di Wikipedia che lo riguarda mi ha predisposto ad una certa simpatia per lui, in quanto difensore di una causa persa (e nello specifico pure sbagliata).
    Wikipedia dice: «Gerardo De Caro (Molfetta, 29 ottobre 1909 – 26 luglio 1993) è stato un insegnante e politico italiano. È stato deputato all’Assemblea Costituente, e deputato alla Camera nella I legislatura. A seguito di una vivace campagna di stampa contro le scelte compiute dal partito relativamente alla riforma agraria il 18 settembre 1951 fu espulso dalla Democrazia Cristiana. Aderì quindi al Gruppo Misto dal 26.10.1951 fino a conclusione della legislatura. Ha svolto attività di insegnante di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico Vincenzo Lanza di Foggia». Lo scarno curriculum (e la fotina che lo accompagna) sembrano proprio quelli di un galantuomo, ma ci sarebbero diverse cose da appurare.
    Questo De Caro era per caso un latifondista e quindi ce l’aveva con la riforma agraria pro domo sua? Nella DC del 1951 bastava un dissenso su un singolo provvedimento di legge, sia pure espresso «con una vivace campagna di stampa» (e qui la curiosità aumenta: cosa avrà mai scritto?), per essere espulsi dal partito? (Non messi da parte, alla democristiana, ma proprio espulsi, alla comunista).
    Poi noto che De Caro, una volta espulso, non cercò di sistemarsi altrove: i monarchici, il partito liberale, Lauro, o qualcos’altro a destra della DC, ma andò nel gruppo misto. Poi nel 1953, a 44 anni, tornò a fare il professore di liceo. E il sospetto che fosse una gran brava persona aumenta …
    Dalle parti di Padre Pio vedo che lo ricordano così: «Gerardo De Caro nacque nel 1909. Docente di storia e filosofia, conobbe Padre Pio nel 1943. In lui vide subito un grande asceta, dotato di straordinaria spiritualità ed elevatezza morale. Nel 1944 si trasferì a San Giovanni Rotondo e intrecciò un rapporto filiale con Padre Pio, che gli preannunziò la sua elezione a Deputato del Parlamento. Padre Pio gli disse: Parla, parla, parla!. De Caro parlò con entusiasmo raccogliendo consensi in occasione del progetto di Riforma agraria e fondiaria. Una volta Padre Pio disse: Questo è il mio Deputato e guai a chi me lo tocca!. De Caro, onesto e coerente, uomo di cultura, di fede e di preghiera, si considerava «lo strumento» con cui Padre Pio, «sostenitore di uno Stato produttivo in cui tutti i diritti umani fossero tutelati con giustizia», manifestava il suo pensiero politico e sociale».
    L’ultima notizia che ho trovato è che a Foggia esiste una piazza Gerardo de Caro, suppongo dedicata a lui.

    15 Agosto, 2019 - 11:12
  14. giuseppe di melchiorre

    Carissimo Luigi, ti rinnovo gli auguri di una felicissima Festa dell’Assunta, proprio nel giorno della sua celebrazione.
    Auguri estensibili a tutti i tuoi visitatori…

    15 Agosto, 2019 - 12:08
  15. Clodine-Claudia Leo

    Buona festa dell’ Assunta a tutti voi: ad Antonella ,che ricordo sempre con affetto, a Leonardo, Roberto, Giuseppe e Beppe insomma a tutti tutti. Ma oggi, in modo speciale ho desiderio di salutare Lidia, carissima, che non si affacciava da tempo e francamente mi mancava così come mi manca a tutt’oggi Maria Cristina Venturi.

    Mi dispiace tanto saperti malata, Lidia cara, ma con le cure presto ti rimetterai, non abbatterti, lo sai che abbiamo una Mamma in cielo. Neppure gli Angeli hanno una mamma tanto amabile e perfetta. Hanno semmai una Regina, gli Angeli, ma non una mamma. Quello è un privilegio tutto nostro: è un dono di Gesù, ai piedi della croce. Perciò, con una mamma così immensa che protegge tutte le mamme in questa vita -e a quelle che sono nell’altra permette che siano lo doppiamente- non devi temere: tutto passa Lidia cara!
    Una cosa di Lidia non sapete, che è una vera artista, fa cose meravigliose , ha le cosiddette “mani di fata” . E’ bravissima. Ti abbraccio…un abbraccio ad Antonella e a tutti con affetto sincero.

    15 Agosto, 2019 - 12:30
  16. Clodine-Claudia Leo

    Grazie Leonardo, la tua sintesi su Gerardo De Caro, tanto inviso alla DC da essere addirittura espulso, la trovo illuminante. Neppure io lo conoscevo bene, se non per sentito dire essendo Figlio spirituale di Padre Pio.
    Il motivo per il quale una figura tanto luminosa sia stata oscurata dalla storia politica contemporanea lo ignoro, e mi lascia perplessa, ma non mi meraviglia più di tanto: in politica tutto ciò che è di ostacolo ai progetti dell’ establishment è destinato al peggio. Ma se il figlio di Gerardo, Paolo De Caro – anche lui fine intellettuale- da quanto apprendo, fu segretario cittadino militante nel Pci degli anni ruggenti, e deputato a sua volta del Partito Comunista dal 1976 al 1983 anche il Padre , suppongo, per quanto esponente DC, maturasse derive di sinistra e siccome all’epoca la sinistra, anche di centro, aveva una sua rilevanza, una sua dignità politica probabilmente il suo impegno non poteva che essere a vantaggio del territorio e della città di Foggia…
    Bella la figura di De Caro: meriterebbe un più serio approfondimento…

    15 Agosto, 2019 - 14:18
  17. Fabrizio Scarpino

    Mi spiace molto: arrivo tardi, nel cuore della notte tra la Festività de L’Assunta e la festa di San Rocco oggi 16 agosto, santo a me caro e venerato nella Bassa Padana, nella bassa Bergamasca, nell’oltrepò Pavese e in quasi tutto il Sud Italia, senza dimenticare Venezia che custodisce le sue spoglie.

    Auguri a Luigi e a tutte/tutti i partecipanti del Blog. Oggi vi ho ricordato al Santuario della B.V. di Caravaggio.

    16 Agosto, 2019 - 2:59
  18. Beppe Zezza

    Se si percorrono in auto le strade interne del Tavoliere delle Puglie, quello che colpisce è la distesa di “casette” dell’Ente Riforma in rovina.
    Da quelle parti – non so nel resto di Italia – la Riforma espropriò i grandi proprietari costituendo dei piccoli appezzamenti di terra, di 7 ha l’uno e dotandoli ciascuno di una casa di abitazione, una stalla e un forno.
    Questo avvenne alla vigilia del boom industriale.
    7 ha di terreno agricolo erano troppo pochi per permettere a una famiglia di vivere.
    I locali mi raccontano che quando ci fu l’emigrazione verso il Nord, alcuni “assegnatari” cedettero i loro terreni in cambio del biglietto del treno per Milano o Torino.
    Oggi queste casette sono tutte vuote (anche perché nessuno vive più in campagna) ad eccezione di qualcuna abitata da qualche extracomunitario. E stanno rinascendo le grandi proprietà terriere, le sole che permettano una gestione agricola efficiente.

    16 Agosto, 2019 - 7:49
  19. Fabrizio Scarpino

    Ho dimenticato di salutare il ritorno di Lidia! Siamo concittadini.

    Un caloroso abbraccio.

    16 Agosto, 2019 - 12:40
  20. Leonardo Lugaresi

    Molte grazie a Beppe Zezza per le notizie. Sta a vedere che quel De Caro, oltre che un bravuomo era anche lungimirante. Luigi, qui urge un approfondimento: in fondo, sei tu che lo hai svegliato dai morti.

    (Io pensavo che la riforma agraria fosse una delle cose del tutto buone e benfatte da ascrivere, insieme al piano Fanfani per la casa et similia, ai meriti della DC (tanti, ma non tantissimi, e per la maggior parte consistenti nel fatto che gli altri avrebbero fatto peggio). Chi lo sa, magari è così, però a questo mondo non si può mai sapere …

    16 Agosto, 2019 - 15:08
  21. Amigoni p. Luigi

    Rif. 14 agosto ore 10.14 – Pensare male e indovinare

    Sicché da Andreotti si viene a sapere che anche i “santi preveggenti” hanno vicino i loro bravi consulenti (politici) che li aiutano a profetare. Beh, diventa più umano questo santo, giù “umano” per i modi spicci e da capitano che “teneva”. Complimenti al “vedente da vicino” Andreotti, sempre “longa manus vaticana”, come anche suggeriva il 7 del Corriere di una settimana fa.

    17 Agosto, 2019 - 9:36
  22. Amigoni p. Luigi

    Rif. sopra 9.36 -terza riga

    ….già…

    17 Agosto, 2019 - 12:57

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