“Io pregavo ma anche loro pregavano. La mia domanda era se stavamo pregando lo stesso Dio, o un Dio diverso”: detto dal padre Bossi ad Avvenire il 21 luglio. Forse c’è troppa preghiera tra figli litiganti. Il missionario cristiano e i sequestratori musulmani sono per un momento tutti gli uomini e le donne del pianeta. Sulle labbra abbonda l’invocazione ma dai cuori è assente la pace e l’unico Dio viene diviso in due.
Padre Bossi: “Io pregavo ma anche loro pregavano”
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Io, di mio, avrei un pregiudizio favorevole nei confronti di tutti gli uomini religiosi: tra un ateo (o un indifferente) e un uomo che crede, in qualunque modo, in Dio sarei portato a simpatizzare per principio con il secondo. Forse dipende dall’esperienza storica del XX secolo, i cui grandi mali sono stati prodotti, non esclusivamente ma in maggior misura, da ideologie atee e/o da ‘religioni secolari’ che mettevano un uomo al posto di Dio; e dalla convinzione ingenua (condivisa peraltro anche da Voltaire) che se un uomo ritiene di dover rendere conto delle sue azioni a Qualcuno ne sia almeno trattenuto dal compiere il male. Perciò quando, venti anni fa, crollarono molti regimi comunisti mentre si profilava la crescita della minaccia islamica, tutto sommato ero convinto che i comunisti fossero comunque peggiori degli islamisti. Oggi non ne sarei più tanto sicuro. Respingo come la peste le dottrine, oggi in auge in certa cultura occidentale, secondo le quali le religioni sarebbero intrinsecamente pericolose; la mia preferenza continua comunque ad andare agli uomini religiosi, ma non posso negare che la perversione della religione dà luogo a mali estremi. Corruptio optimi pessima.
Una cosa, comunque, è certa: padre Bossi, il cristiano, era il sequestrato, i musulmani erano i sequestratori. Nel cuore del primo la pace non era assente, nei cuori dei secondi sì. Basterebbe questo a far sospettare che il Dio che pregavano non era lo stesso, e che quello giusto era di p.Bossi.
Io non posso mettere sullo stesso piano padre Bossi ed i suoi sequestratori:l’uno è vittima,gli altri i carnefici.
Ci sono due modi di crescere nelle fedi religiose, uno che fa crescere le persone ed uno che le aliena, e questi due modi di vivere il sentimento religioso sono sotto gli occhi di tutti.
Anche le ideologie atee erano delle forme devianti di religione.
Anche Bush legge tutte le settimane la Bibbia, ma poi autorizza la guerra in Iraq per falsi motivi, il nocciolo penso che sia qui, tra la vera spiritualità che porta alla pace del cuore e all’amore verso gli altri, e la deviazione di essa che porta invece all’opposto.
scusate l’orario … ho finito adesso in Seminario una serena serata di conversazione estiva “parola all’autore” con il giornalista Gian Franco Svidercoschi sul libro su GPII, cercando di riflettere acnhe sul tema del dialogo interreligioso proposto dai gesti di GPII.
Allora irtevenendo sul tema della doppia preghiera: credo che il Dio della Pace ascolti il battito del cuore di colui che vive la beatitudine del costruttore di pace … perchè la vera domanda non è chi prega in maniera corretta, ma quella stessa domanda che ha fatto Gesù nel vangelo di Marco (fariseo e pubblicano) “chi dei due è stato ascoltato?” anche il fariseo riteneva giusto il suo argomentare e pensava bastasse questo unito alla presenza di Dio a rendere la sua parola preghiera … ma questo non basta! è il cuore umile, piegato, abbassato, che rende le parole preghiera che dà un’anima, oltre il senso, a quello che si dice alla presenza di Dio.
Signore Gesù, principe della pace, ascolta il silenzio e il pianto di molti genitori che attendono alla sera il ritorno dei loro figli da zone di guerre e da muri di separazione, per favore.
Ho lasciato un commento al post su Andrea Tornielli. Mi spiace essere intervenuto poco ultimamente, ma ho avuto davvero poco tempo, tanto che ho aggiornato giusto oggi il mio blog che se no, per il resto, era fermo da qualche giorno!
Mi fa piacere però vedere che le discussioni vanno avanti, gli spunti non mancano, i semi germogliano, le piante crescono… “Ne chi semina, nè chi irriga, ma Dio che fa crescere e germogliare” che queste parole ci accompagnino tutti, amici e lettori di questo blog!
Buona estate di cuore!
Andrea